Lagerstroemia

coltivare la lagerstroemia

Lagerstroemia, la bella del giardino (Di Atamari

, CC BY-SA 3.0, Collegamento)

Al genere Lagerstroemia appartengono diverse specie originarie del sud-est asiatico, che si presentano come piante perfette per rendere unico e meraviglioso il proprio giardino.

La bellezza della fioritura e il fogliame decorativo dal colore verde scuro rendono questa pianta incredibilmente affascinante: la Lagerstroemia ama mostrarsi sempre con un bellissimo abito dai colori intesi, che la rendono elegante e raffinata.

Praticamente perfetta per qualsiasi giardino. Inoltre, vanta una particolarità molto apprezzata: la corteccia, che delicatamente perde alcune sue parti durante l’inverno, è molto decorativa, permettendo alla pianta di vantarsi della sua bellezza durante tutto l’anno.

La Lagerstroemia è conosciuta anche come Lillà delle Indie ed è possibile coltivarla, senza particolari problemi, praticamente ovunque (facendo riferimento alle condizioni climatiche del nostro Paese).

Possiamo descriverla come un grande arbusto (o piccolo albero) dalla spettacolare fioritura estiva, dalla chioma arrotondata e con rami pieni di lanceolate foglie colorate della più scura tonalità di verde.

Restano i fiori i veri protagonisti: riuniti in infiorescenze a spighe, assumono le più vistose tonalità del rosa, del rosso o lilla, andando a completare in modo incredibilmente raffinato la parte superiore, cioè la grande chioma della Lagerstroemia. Stiamo descrivendo una pianta che vanta una grande diffusione, poiché molto apprezzata sia per la facilità di coltivazione, sia perché molto decorativa.

Basta girare lo sguardo e subito appare dinanzi ai propri occhi una grande Lagerstroemia.

Non la vedete? È proprio lì, in mezzo al grande prato verde…no, scusate, eccola lungo il viale che conduce all’ingresso di quella bella villetta. No, è proprio lì, pronta a proteggere le piccole piante ornamentali di quella graziosa aiuola, donando loro ombra e uno sfondo mozzafiato. Un’altra ancora, proprio nell’angolo del giardino più vicino alla strada.

Vi avevamo avvisati: basta girare leggermente lo sguardo per scorgere una Lagerstroemia in ogni dove. Elegantissima in primavera e in estate, affascinante, anche senza il suo colorato vestito, in inverno. Sì, è proprio la pianta che non può mancare in giardino!

Classificazione botanica

Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Magnoliopsida;
Ordine: Myrtales;
Famiglia: Lythraceae;
Genere: Lagerstroemia.

Qualche informazione generale sulla Lagerstroemia è stata data e abbiamo fornito anche la carta di identità per riconoscere la pianta (il genere) nel grande mondo della botanica.

È giunto il momento di salutare chi è solito accontentarsi di poco, mentre siamo pronti ad accompagnare per mano, in un percorso interessantissimo, coloro che hanno intenzione di donare al proprio giardino un tocco di magica raffinatezza.

Scopriamo insieme le specie e le varietà più diffuse (e consigliate per la coltivazione), nonché le principali tecniche per prendersi cura della Lagerstroemia.

Principali specie e varietà

Sono tante le specie che appartengono al genere Lagerstroemia, tutte simili e difficilmente distinguibili per un occhio non esperto. Alcune più grandi, altre più piccole; alcune con sfumature cromatiche più accese, altre dai colori più tenui. Tutte, però, necessitano delle stesse cure, del medesimo terriccio e di una esposizione in pieno sole (o al massimo mezz’ombra). Inoltre, tutte sono incredibilmente eleganti e forti.

Lagerstroemia indica

Specie giunta nel nostro continente a metà del Settecento. Originaria della Cina, non ha fatto alcuna fatica ad entrare nel mondo delle piante ornamentali più richieste per l’abbellimento di piccoli o grandi giardini. Ad oggi è la specie più diffusa: si presenta con una chioma dalla forma allargata (le foglie sono di colore verde scuro e dalla lanceolata forma), con fusto liscio dal colore grigio-marrone (in inverno la corteccia si sfalda) e con bellissimi fiori che fanno la loro apparizione nel periodo primaverile o in estate.

lagerstroemia indica

Lagerstroemia indica (foto CC BY 2.0)

Lagerstroemia speciosa

Notevoli sono le sue dimensioni, ma è anche abbastanza delicata. Grande e grossa, ma teme il freddo. Si sconsiglia di piantare tale specie in giardini di alta montagna. Un vero e proprio albero che regala fioriture a dir poco incredibili: sui rami, intrecciati nella folta chioma, appaiono fiorellini color lilla, graziosi e decorativi.

lagerstroemia speciosa

Lagerstroemia speciosa (Dr. Nasser Halaweh CC BY-NC 2.0)

Lagerstroemia nana

Una varietà molto apprezzata che nulla a che vedere, per quanto riguarda le dimensioni, con la specie prima descritta. Non supera i 90 centimetri di altezza ed è la varietà perfetta da coltivare in vaso o come albero in miniatura. Rispetto alla maggior parte delle piante coltivate come bonsai, la Lagerstroemia ha qualcosa in più. Non stiamo parlando della chioma o dei fiori, ma della sua corteccia, che riesce a creare dei giochi cromatici davvero interessanti. Lunghe strisce si staccano dal tronco e creano delle sfumature rosa e marroni a chiazze, le quali vanno a scuotere l’omogeneità del grigio di base.

Alcune tra le cultivar più conosciute

Ecco un elenco delle varietà più diffuse di Lagerstoemia:

  • Rubra Magnifica: non proprio rustica, ma con fiori rossi doppi davvero spettacolari.
  • Nivea: dalla bianca ed elegante fioritura.
  • Rosea nova: la fioritura è dominata da un tenue rosa.
  • Violacea: la tonalità dei fiori diventa più scura, arrivando a toccare il grado più alto di viola.
  • Dynamite: varietà diffusa maggiormente nel continente americano, che presenta foglie coriacee e dal colore rossastro (tendono a schiarire). È una delle varietà più forti di Lagerstroemia, che non teme l’attacco dei più comuni parassiti. La sua caratteristica principale è quella di avere foglie piccole e grandi fiori.
  • Caroline Beauty: incredibilmente resistente alle basse temperature e con fiori di un bel rosso acceso.
  • Coccinea: cultivar dalle ridotte dimensioni e con fiori rossi.

Varietà dalla più compatta forma:

  • Lagerstroemia indica ‘La Fayette’: chioma compatta e colorata di lilla;
  • Indica Mardi Gras: varietà nana con fiori di colore rosa;
  • indica Pixie White: bellissimi i suoi fiori rosa e bianchi;
  • Lagerstroemia indica Siren Red: i fiori color del vino non passeranno mai inosservati.

Varietà ricadenti di Lagerstroemia:

  • Cordon Blue: fiori color lavanda;
  • World’s Fair: intenso il colore rosso dei fiori.

Varietà dalle grandi dimensioni e più resistenti:

  • Muskogee: bellissima la sua colorazione arancio in autunno e rosa durante la prima fase della fioritura;
  • Natchez: tronco color cannella e bianchi fiori per una varietà sempre più apprezzata.
lagerstroemia varietà dynamite

Lagerstroemia dynamite (littlegemtrees CC BY-ND 2.0)

Fioritura

Prima abbiamo descritto la fioritura della Lagerstroemia come incredibilmente spettacolare.

Fidatevi, non abbiamo esagerato minimamente, anzi siamo pronti a ripeterlo all’infinito.

Ogni infiorescenza, che arriva a circa 15 centimetri di lunghezza, ospita un gran numero di fiori, che da giugno a settembre (in alcuni casi la fioritura può essere tardiva) sono pronti a specchiarsi nei lucidi occhi emozionati di chi osserva, incredulo, questa bellissima pianta.

Per ottenere ogni anno una copiosa fioritura, in grado di far abbassare i petali anche alle piante ornamentali più belle del vostro giardino, si consiglia di intervenire con potature mirate durante il periodo invernale. In questo modo, rami giovani e forti saranno pronti ad ospitare un numero sempre maggiore di infiorescenze, sviluppandosi con maggior vigore.

Fioritura bellissima per alcuni mesi, eleganza tutto l’anno! Purtroppo, arriva sempre la stagione che vede i fiori della Lagerstroemia lanciarsi giù dai rami come esperti paracadutisti. È triste vedere una così bella pianta, ricca di colore, far cadere al suolo i suoi preziosi e colorati gioielli.

La Lagerstroemia, però, è una pianta che ama sorprendere: ecco che comincia a mostrare, con fare di una aristocratica signora, i suoi nudi rami e il suo tronco, caratterizzato da macchie di leopardo e una corteccia squamosa molto decorativa. Davvero bella anche d’inverno.

fioritura lagerstroemia

I colorati fiori della Lagerstroemia

Consigli per la coltivazione della Lagerstroemia

La maggior parte delle specie e delle varietà di Lagerstroemia possono tranquillamente essere coltivate in qualsiasi regione della nostra bella penisola.

Sono piante che si adattano a qualsiasi condizione climatica e terreno, anche se le piante più giovani possono soffrire le più gelide temperature.

È possibile sfruttare l’immensa bellezza estetica per formare grandi cespugli isolati in zone ben precise del giardino, per creare un colorato viale alberato o per inserire, nel bel mezzo del verde degli spazi esterni, un albero dallo stile sempre impeccabile.

Coltivazione in vaso

Osannata per i colori della fioritura, per la bellezza dei suoi rami e del tronco, perché è facile da coltivare, per il fatto che non necessita di particolati cure e perché è possibile riempire, grazie alle dimensioni che riesce a raggiungere, ampi spazi.

Però, la Lagerstroemia è anche una pianta che può essere coltivata in vaso. Proprio così. L’importante è procurarsi un vaso di grandi dimensioni e disporre di un grande balcone o terrazzo con ottima esposizione ai raggi del sole.

Le dimensioni contano! Il contenitore scelto deve garantire alla pianta lo spazio necessario per crescere in totale libertà e dovrà essere riempito con terriccio leggermente argilloso, sistemando sul fondo del materiale drenante (ghiaia o cocci possono andar bene).

Il rinvaso dovrà essere effettuato ogni 2/3 anni circa, ovvero non appena ci si accorge che la pianta comincia a soffrire e non riesce ad espandersi nella sua attuale collocazione. La Lagerstroemia cresce abbastanza lentamente e coltivandola in vaso è possibile ottenere una chioma con foglie più piccole, ma sempre incredibilmente ornamentali.

Coltivare la Lagerstroemia come bonsai

Tra le diverse specie appartenenti al genere che stiamo analizzando, una è particolarmente indicata per essere coltivata come bonsai. Stiamo facendo diretto riferimento alla Lagerstroemia indica, che grazie alla sua meravigliosa fioritura e alla caratteristica corteccia del tronco (grigio e con zone rosa e marroni), rientra nella categoria dei bonsai più belli, con doti ornamentali apprezzabili per 12 mesi l’anno.

È possibile far sviluppare la pianta con portamento eretto, leggermente inclinato o prostrato, anche se, a nostro avviso, un bonsai di Lagerstroemia su roccia è un qualcosa a cui proprio non si può rinunciare.

Coltivando la pianta come bonsai è necessario prestare la massima attenzione alle innaffiature (devono essere quotidiane nelle calde stagioni, meno frequenti con l’abbassarsi delle temperature) e alla temperatura dell’ambiente, che mai deve scendere sotto i 15°C. Attenzione a dove posizionate questo piccolo gioiello botanico: meglio vicino una finestra, che non viene colpita dai più caldi raggi del sole, e sempre lontano da correnti d’aria.

Coltivazione in piena terra

Il giardino è il regno della Lagerstroemia, all’interno del quale è pronta a farsi notare per i suoi colori e le forme. La messa a dimora deve avvenire durante la primavera e mai in inverno, scegliendo una zona ben esposta ai raggi del sole e un terreno ricco di humus. Cresce bene anche in zone di ombra parziale.

Per prima cosa è opportuno preparare il terreno, liberando lo spazio destinato ad ospitare la Lagerstroemia da pietre e erbacce. È possibile aggiungere del terriccio da piantagione per migliorare le condizioni generali del terreno.

Importante è idratare la zolla di terra alla base prima di metterla a dimora nella buca scavata.

Quest’ultima deve essere profonda circa 50cm e larga in egual misura. Una volta inserita la zolla si può procedere alla compattazione del terreno, innaffiando abbondantemente.
Se l’intenzione è quella di piantare più esemplari vicini tra loro, meglio lasciare circa un metro e mezzo di distanza, poiché sono piante che necessitano di molto spazio. Ricordiamo che il trapianto in zolla deve essere fatto esclusivamente durante la primavera e prima della ripresa vegetativa.

Coltivazione in terrazzo e balcone

Abbiamo già accennato alla possibilità di coltivare la Lagerstroemia in terrazzo e, ancora una volta, sottolineiamo l’importanza di utilizzare contenitori di grandi dimensioni e di scegliere una posizione soleggiata. Il risultato sarà straordinario.

Pianta da siepe?

Quasi tutte le specie di Lagerstroemia si prestano ad essere utilizzate come piante per la creazione di siepi dalla media altezza. Stiamo parlando di arbusti incredibilmente ornamentali, che non si sottraggono alla creazione di veri e propri muri di confine naturali per gli spazi del proprio giardino. L’importante è prendere bene le misure, calcolando la giusta distanza tra un esemplare e l’altro, così da avere un ottimo risultato estetico e garantire alle piante lo spazio necessario per crescere senza ostacoli.

coltivazione in piena terra lagerstroemia

Siepe di Lagerstroemia speciosa (Nguyen Minh Trang CC BY-NC 2.0)

Temperatura

Piante rustiche e che non temono le basse temperature, anche se si sconsiglia di piantarle in zone montane sopra i 1000m di altitudine. Le piante coltivate in vaso sono più delicate rispetto a quelle sistemate in piena terra, che possono resistere anche a temperature vicine allo zero. Le piante in vaso è meglio ritirarle in luoghi riparati durante l’inverno.

Luce

La Lagerstroemia predilige una esposizione in pieno sole, anche se in condizioni di mezz’ombra riesce comunque a svilupparsi in modo sorprendente. Tuttavia, per ottenere un risultato eccellente e godere della vista di una fioritura colorata e copiosa, è sempre meglio scegliere zone dove i raggi del sole arrivano senza incontrare ostacoli.

Terriccio

Terreni argillosi, ricchi di sostanza organica e ben drenati sono perfetti per la coltivazione delle specie appartenenti al genere Lagerstroemia.

Prima abbiamo detto che le piante in questione riescono ad adattarsi a qualsiasi tipologia di terreno (e in linea di massima è così), ma garantire alle stesse un terreno come descritto in apertura di paragrafo per la coltivazione in giardino o un substrato di torba e terra in parti uguali (sempre con l’aggiunta di uno strato drenante) quando coltivate in vaso, è la cosa migliore da fare.

Annaffiatura

Durante la fase vegetativa occorre intervenire con regolarità e abbondanza, quando la Lagerstroemia è coltivata in vaso (necessitano di maggiore umidità del terreno).

Annaffiature meno frequenti in inverno, periodo durante il quale è opportuno anche provvedere a pacciamatura per proteggere il ceppo. In piena terra non ci sono problemi, poiché può bastare l’acqua che dal cielo vien giù. Tuttavia, in caso di prolungata siccità si consiglia di intervenire con regolari innaffiature.

Moltiplicazione

La riproduzione avviene per seme o per talea. Il metodo maggiormente utilizzato è il secondo (talea legnosa), da portare a termine nel periodo invernale. Devono essere prelevati rametti di circa 20 centimetri e messi a radicare in vaso con terreno umido. Dopo due o tre anni di coltivazione in vaso è possibile prelevare la Lagerstroemia e collocarla anche in piena terra.

È possibile procedere anche all’innesto tra diverse varietà.

Concimazione

La concimazione deve essere regolare, ma non sono richiesti interventi continui: ogni 3 mesi circa somministrare alla pianta del concime a lenta cessione (ricco di azoto, fosforo e potassio), mentre in inverno può bastare dello stallatico ben maturo da utilizzare una sola volta. L’importante è non sospendere mai la concimazione, neanche quando la pianta è ormai grande.

come prendersi cura della lagestroemia in giardino

Grande albero di Lagerstroemia in giardino (foto jiawei CC BY-NC-ND 2.0)

Potatura

Per ottenere una bella fioritura tutti gli anni e per donare la forma desiderata è obbligatorio effettuare una precisa potatura. Operazione che deve essere portata a termine alla fine del periodo invernale, per dare alla pianta la possibilità di sviluppare getti giovani e forti, pronti ad ospitare un numero sempre maggiore di infiorescenze.

Altri consigli per la cura

Quali piante abbinare alla Lagerstroemia?

Non vogliamo dare specifici consigli di coltivazione, ma qualche idea per ottenere un giardino da favola. Le piante maggiormente utilizzate per far da cornice al Lillà delle Indie sono le rose, l’Oleandro e il meraviglioso Agapanthus. Anche la vicinanza a piante di agrumi può aumentare a dismisura il valore estetico dello spazio verde (in questo caso coloratissimo) che circonda la vostra casa.

Parassiti, malattie e altre avversità

Il Lillà delle Indie teme in particolar modo:

  • Oidio: muffa biancastra che interessa foglie e giovani rami, che limita o blocca la fioritura. Il fungo si sviluppa specialmente quando la pianta è coltivata in condizioni di poca luce, ecco perché si consiglia sempre una esposizione in pieno sole.
  • Afidi: muffa grigia che interessa principalmente le foglie.

In entrambi i casi è opportuno intervenire con specifici prodotti. È anche possibile effettuare dei preventivi trattamenti a base di zolfo, sali di rame e aficidi nel periodo primaverile.

Curiosità

Perché si chiama Lagerstroemia? Dobbiamo tornare indietro di un bel po’ di anni, al Settecento, quando il direttore della Compagnia delle Indie, Magnus von Lagestroem, inviò a Linneo un esemplare di un bellissimo arbusto dai delicati fiori, al fine di classificarlo. Purtroppo Magnus von Lagestroem morì prima di ricevere risposta da Linneo, che in suo onore decise di chiamare la pianta Lagerstroemia indica.

Il primo esemplare di Lagerstroemia, proveniente dalla Cina (dove da millenni è utilizzata per abbellire templi, case e edifici di vario genere), ebbe un successo incredibile e si diffuse velocemente grazie alle sue grandi qualità ornamentali. Non solo per i fiori, ma anche per il fusto, la cui corteccia si sfalda nel periodo invernale, creando un effetto molto decorativo.

È anche conosciuta come pianta che fa scivolare le scimmie, proprio a causa della liscia superficie del tronco e come Albero di San Bartolomeo, per il fatto che la corteccia si sfalda (il Santo subì il martirio della scorticatura)

Tossicità

Non rientra nella lista delle piante pericolose e velenose.

Linguaggio dei fiori

Alla Lagerstroemia non è collegato nessun significato ben preciso nel linguaggio dei fiori, ma dato che si presenta come pianta elegante e molto resistente (in particolar modo la varietà Dynamite) potrebbe diventare simbolo di longeva bellezza.

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4 pensieri su “Lagerstroemia

  1. questo tipo di pianta ce l'ho anch'io…e quello che vi è scritto sopra è tutto vero…ma a me nel periodo della fioritura la pianta produce anche dei pidocchi (se non mi sbaglio) e quindi neccessita di una pompatura annuale….infatti noi lo facciamo ogni anno…ma come pianta è bella…specialmente nel periodo della fioritura….

    • vorrei saper se le bacche della lagerstroemia sono commestibili.A una pianta ne ho ricavate, per talea, altre tre.Una di queste, quest’anno ha portatto quattro bacche simili alle mele. Vorei sapere se si possono assaggiare o se puo essere pericoloso,Grazie.

  2. se va bè..Ila la pianta produce pidocchi….non è che è attaccata dai pidocchi li produce proprio!!! spettacolo della natura!!!

  3. Ho due piante di gestroenie di circa venticinque anni , come tutti gli anni le poto a nov dic. ma una quest'anno non a ributtato per metà pianta, praticamente è seccata mezza, io l'ho trattata come tutti gli anni non so spiegarmi il motivo, qualcuno sa consigliarmi?


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