Filodendro (Philodendron)

filodendro-gloriosum

Filodendro gloriosum

Il filodendro appartiene alla famiglia delle Aracee e il genere comprende quasi specie originarie delle regioni tropicali dell’America, in particolare del Brasile, della Colombia, della Macrinica e della Guyana.

Vi sono delle specie di filodendri rampicanti,  altre invece sono a portamento eretto.  Quelli rampicanti hanno bisogno di un supporto per permettere alla pianta di arrampicarsi. Quelli invece non rampicanti sono molto larghi e hanno bisogno di spazio adeguato.

Le foglie sono grandi, distanziate e di forma assai varia a seconda della specie: lunghe, ovali, cuoriformi, safittate, intere, suddivise in lobi, incise oppure a margini interi; il colore è in vari toni di verde, oppure verde variegato di bianco. Le foglie spesso sono color ruggine o porpora sulla pagina inferiore.

Classificazione Botanica

Fa parte della Famiglia delle Araceae, Genere Philodendron

La famiglia è la stessa delle Calle, del Caladium, della Monstera, dello Spatifillo, dello Zamioculcas.

Principali Specie

Esistono circa 500 specie differenti di Filodendri, qui citiamo solo quelle più diffuse in commercio.

Philodendron hederaceum ( o Scandens o  Oxycardium)

È probabilmente la varietà più comune nelle case, con foglie spesse di colore verde scuro. Esiste anche un cultivar molto comune il  ‘Brazil’ con una banda gialla al centro di ogni foglia.   Tollerante alla poca luce è molto facile da coltivare in casa.  Comunque esistono moltissimi cultivar basati su questa specie, variegate e con diverso colore del fogliame.

Specie epifita (che vive sugli alberi), rampicante,  originaria del Brasile con foglie piccole, a forma di cuore, con dei lunghi piccioli.

Il fusto ha molte di radici aeree con le quali si ancora al tutore e che è bene nebulizzare adeguatamente. È bene anche lavare, ogni tanto, delicatamente le foglie con un panno umido.  Ha una crescita molto veloce ed è opportuno, per evitare l’eccessivo sviluppo in altezza a scapito della ricchezza laterale, cimarlo periodicamente.

Può anche essere cresciuto in una cesta, o come pianta pendente.

Philodendron hederaceum

Philodendron hederaceum var. oxycardium – foto di KENPEI, CC BY-SA 3.0

Philodendron bipinnatifidum o  Philodendron selloum

Molto comune e poco esigente (tollera aria secca e poca luce), è una specie molto grande e la sua particolarità sono i piccioli fogliari che possono raggiungere anche i 60 cm di lunghezza e i 45 cm. di larghezza.  Quindi ha bisogno di spazio adeguato quando la pianta diventa adulta.

Da non confondere con la Monstera di cui parleremo dopo.

Ne esiste anche un ibrido più compatto,  Philodendron var. ‘Xanadu’ più adatto per la coltivazione in casa e facilmente reperibile in commercio.  E’ più piccolo, cresce poco con uno stelo più slanciato. Le foglie sono più piccoline, e può crescere sia al sole sia all’ombra.

Esistono comunque molti altri cultivar nani e ibridi vari utili per essere tenuti in casa.

Philodendron selloum

Philodendron selloum o bipinnatifidum

Philodendron speciosum

E’ simile al   bipinnatifidum m ale foglie non sono lobate, sono intere con margini dentellati.  Non è molto comune nei vivai e in commercio.  Ma è usata per ibridazioni varie.

Philodendron speciosum

Philodendron speciosum – foto di Liné1, CC BY-SA 3.0

Philodendron erubescens

Specie rampicante, molto facile da curare in casa, originaria della Colombia,  può raggiungere i 2 m. di altezza.

Presenta foglie triangolari, lunghe fino a 30 cm., sagittate e di colore rosa nello stadio giovanile e verde scuro con riflessi ramati, in quello adulto con steli rossicci/purpurei.

Philodendron Erubescens

Philodendron Erubescens – foto di Filo gèn’, CC BY-SA 4.0

Philodendron hastatum (o  domesticum)

Specie rampicante provenente dal Brasile con foglie, lunghe fino 40 cm., di consistenza piuttosto carnosa e dalla lamina verde brillante. È una specie robusta e resistente a crescita veloce, che può raggiungere anche notevoli altezze (1,5 m.), se fornita di tutore.

Ha dato origine a numerosi ibridi, esistono ad esempio la   varietà: Philodendron hastatum ‘Rubrum’con la parte  inferiore delle foglie è variegata di rosso e Philodendron hastatum ‘Variegatum’ con foglie screziate.

Le piante che si trovano in commercio presentano i piccioli delle foglie piuttosto eretti, poiché ricevono la luce dall’alto.

In appartamento le foglie tendono a direzionarsi  dal lato verso il quale arriva la luce, inclinando anche i fusti. possiamo evitare ciò  girando la pianta di tanto in tanto.

filodendro domesticus

filodendro domesticus

 Philodendron tuxtlanum

Qualcuno chiama questo Domesticum, o Filodendro a Orecchie di Elefante, è piccolo, rampicate a crescita lenta.

Philodendron tuxtlanum

Philodendron tuxtlanum – Source

Philodendron x evansii

Pianta terrestre, ibrido tra più specie (probabilmente Selloum x Speciosum),  molto ornamentale con grandi foglie, ma non così divise come il bipinnatifidum

Philodendron evansii hybrid

Philodendron evansii hybrid – foto Brian Williams (CC BY-NC-ND 2.0)

Philodendron Glorosium

Pianta terrestre, a crescita lenta, nativa della Colombia, le cui foglie sono di forma di cuore, con una superficie vellutata, margini rosati e venature chiare (verde pallido, bianco o rosa).

Philodendron Bipennifolium

Rampicante, non è molto diffusa nelle case, dato che non si adatta molto alla coltivazione in appartamento

Philodendron Melanochrysum  o Andreanum

Specie rampicante che ama i luoghi in ombra originaria della Colombia,   può raggiungere i 2 m. di altezza.

Le foglie grandi (fino a 60 cm nella forma adulta), sono cuoriformi, di colore verde scuro, vellutate e quasi bollose e con nervature pallide.

Philodendron melanochrysum

Philodendron melanochrysum

Philodendron goeldii

Ha foglie verdi molto belle disposte in un una forma circolare. Sono molto diverse rispetto alle altre specie di Filodendro, che assomigliano quasi ad una Schefflera

Philodendron goeldii

Philodendron goeldii, foto di Krzysztof Ziarnek, Kenraiz , CC BY-SA 4.0

Philodendron corcovadense

specie piccola che cresce fino ad un metro, è alla base di molti ibridi pensati per essere cresciuti in casa dove c’è poco spazio.

Philodendron radiatum

Rampicante, ha foglie fortemente lobate, molto più  della specie Bipinnatifidum, molto più piccole come dimensioni.

Philodendron x wilsonii

pianta rampicante con foglie lobate grandi che possono arrivare quasi ad un metro in lunghezza.

Philodendron wendlandii

Specie terrestre  originaria del Costa Rica,  che forma con le foglie dei cespugli a rosetta.

Presenta foglie ovali, di colore verde lucido, lunghe circa 30 cm., con una nervatura centrale in rilievo e piccioli lunghi 15 cm.

Philodendron wendlandii

Philodendron wendlandii

Altre varietà

Ci sono tantissime varietà e cultivar di filodendri che si trovano commercio

Citiamo ad esempio  il ‘Burle Marx’, ‘Congo’, ‘Hope’, ‘Emerald Queen’ (quest’ultima a portamento rampicante con foglie di colore smeraldo).

Ci sono anche selezioni di colore rossastro tra cui citiamo:  Philodendron ‘Anderson’s Red’, ‘Autumn’ (arancio chiaro), ‘Imperial’ (verde con sfumature rosso borgogna),  ‘Imperial Red’ (porpora), ‘Rojo Congo’ (foglie rossicce su peduncoli rossi) , ‘Prince of Orange’ (foglie color arancio), Philodendron “Burgundy” ibrido commerciale, a portamento rampicante,  e resistente, con fusti e piccioli di colore rosso vinaccia, e foglie con riflessi rossastri.

Philodendron 'Prince of Orange'

Philodendron ‘Prince of Orange’ – foto di Henryr10, (CC BY-NC-ND 2.0)

Confusione con altri generi

Ci può essere confusione con piante di genere diversi, ma  della stessa famiglia delle Aracee. Di solito le regole per la cura sono le stesse, ma se volete essere pignoli ecco cosa dovete sapere.

Differenza tra Monstera e Filodendro

Molti scambiano la Monstera con il Filodendro, in particolare non riescono a distinguere la Monstera deliciosa dal  Filodendro bipinnatifidum.

Ma lo stesso succede con la Monstera adansonii e la  Monstera friedrichstahlii che vengono confuse con Philodendron.

La differenza è

  • la Monstera (deliciosa) è un rampicante sugli alberi, mentre il filodendro è un arbusto verticale
  • le Monstere presentano dei buchi sulle foglie, che il filodendro non ha
Foglie di Monstera con i buchi

Foglie di Monstera con i caratteristici buchi che le differenziano dai Filodendri

Differenza tra Pothos, Scindapsus e Filodendro

Spesso il  Filodendro hederaceum ( o Scandens) viene confuso con il Pothos Epipremnum, poiché c’è grande confusione sui nomi comuni .

Il pothos è (nome scientifico) Epipremnum aureum (a volte chiamato Scindapsus aureus)

Il pothos è diverso da Scindapsus pictus (erroneamente chiamato anche  Philodendron ‘Silver’),  lo Scindapsus pictus a volte è chiamato potos satinato o potos argentato

Ed è differente da Epipremnum pinnatum

Scindapsus pictus

Erroneamente chiamato Philodendron Silver, in realtà è Scindapsus pictus

Fioritura

Gli esemplari coltivati in appartamento è molto difficile che fioriscano.

Quando appaiono i fiori sono riuniti in un’infiorescenza cilindrica avvolta da una spata a cartoccio che può essere bianca, rossa o gialla, e a volte sono profumatissimi; la fioritura avviene raramente nelle specie coltivate in casa e in epoca difficilmente identificabile perché condizionata da molte cause, come l’età della pianta, il grado di luce e di calore.

I frutti, a forma di bacca carnosa, giungono a maturazione solo in serra o nei paesi di origine.

Consigli per la Cura e la Manutenzione del Filodendro

Coltivazione in Vaso

Il rinvaso si effettua in primavera e ogni 1-2 anni.

Dopo 2-3 rinvasature non occorre più aumentare il diametro del vaso, ma sarà sufficiente cambiare il terreno superficiale.

Le specie più grandi hanno bisogno di vasi grandi, ma non enormi.  Esistono però varietà molto contenute e nane che stanno bene in vasi piccoli.

Luce

Non gradisce una diretta esposizione al sole. Ama molto la luce diffusa, ma può tollerare anche zone ombrose.

In genere tollerano l’ombra, ma  le foglie tenderanno a perdere le sfumature e a divenire più piccole.

Acqua

Ha bisogno di molta acqua, perciò è bene annaffiarlo ogni 3 o 4 giorni in estate; in inverno è sufficiente una sola volta la settimana. Spruzzate spesso anche le foglie e il tutore muschiato con acqua a temperatura ambiente.

Il filodendro, cosi come tutte le piante tropicali ha necessità di molta e costante umidità, mentre non sopporta avere le radici costantemente immerse in acqua.

Evitate quindi i ristagni idrici che potrebbero far marcire le radici.

Meglio se l’acqua non è dura (o calcarea).

Utile usare una terrina con ciottoli bagnati (o altro materiale inerte) sulla quale porre il vaso in modo che ci sia umidità, ma non si inzuppino le radici.

Temperatura

La temperatura non deve mai scendere sotto i 10-15 °C.   Quindi di solito dentro gli appartamenti va bene.

Teme le correnti d’aria.

Terriccio

Il terriccio ideale per la coltivazione è ricco di sostanze organiche,  è importante che sia ben drenato; abbiate cura di sistemare in fondo al vaso ciottoli, cocci o argilla espansa così da rendere agevole il drenaggio dell’acqua.

Concime

Durante il periodo primaverile-estivo somministrate un concime liquido ogni 15 giorni.

Per quanto riguarda la concimazione è consigliabile seguire queste regole: in novembre smuovere il terriccio di superficie e spargervi un pò di concime organico in polvere, da aprile ad ottobre somministrare ogni 15 giorni, fertilizzante minerale solubile, in maggio e, agosto e novembre annaffiare con 1/2 litro di acqua in cui siano stati sciolti 2 g di solfato di ferro.

Va bene il concime per piante verdi.

Se le foglie sono piccole e cresce poco, vuol dire che il concime è poco, aumentate un poco la dose.

Potature

Le potature non sono necessarie; al più si potranno effettuare cimature degli apici vegetativi.

È opportuno rimuovere tempestivamente le foglie che man mano si seccheranno in modo da evitare patologie parassitarie.

Moltiplicazione

La moltiplicazione avviene per talea o per margotta.

La moltiplicazione si effettua in primavera-estate tagliando nella parte alta della pianta dei pezzetti di fusto con due-tre foglie. Poneteli a radicare in acqua o in un vaso contenente sabbia e torba.

Malattie, Parassiti ed altre avversità

E’ di solito molto resistente, ma può avere dei problemi:

  • se le foglie   appassiscono è sintomo di   annaffiature  scarse, dare acqua più frequentemente
  • se le foglie perdono colore può indicare invece innaffiature esagerate, ridurne la quantità e la frequenza
  • se le foglie appassiscono e ingialliscono soprattutto lungo i bordi, può significare che la temperatura è bassa. La pianta va spostata in zona più calda.
  • se le foglie sono bruciate, è un ‘indicazione di una esposizione diretta ai raggi solari. Meglio spostare la pianta in un luogo più coperto
  •  Cocciniglia cotonosa: può attaccare le piante, creando macchie dall’aspetto appunto cotonoso, specie in presenza di clima caldo e secco. Di solito aumentano le nebulizzazioni e le spruzzature e/o i lavaggi fogliari spariscono. In alternativa provate con un batuffolo di cotone bagnato di alcool.
  • Cocciniglie brune: si manifestano con la formazione di escrescenze, ovvero piccolo “gusci”  marroni  di solito  appiccicosi. Esistono dei fitofarmaci appositi, ma potete provare ad eliminarle con un batuffolo imbevuto di alcool.
  •   Se le foglie ingialliscono e poi si accartocciano, e infine  cadono può essere colpa del Ragnetto rosso, un acaro che si sviluppa facilmente in ambienti caldi e secchi. Se ne può prevenire la comparsa spruzzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale. Anche qui aumentate le nebulizzazioni oppure usate fitofarmaci contro gli acari.

Tossicità

Le specie del genere  Philodendron sono velenose per i vertebrati, poiché contengono cristalli di ossalato di calcio. La tossicità varia in base alle varie specie.

Curiosità

Il nome scientifico Philodendron  deriva da due parole greche: “philèo”, amare, e “dendron”, albero, ossia “piante che amano gli alberi”. Probabilmente in riferimento alla fatto che alcune specie si arrampicano agli alberi.

Nei nostri paesi i filodendri non vantano alcun particolare significato simbolico, mentre nelle zone di origine gli indigeni attribuiscono a molte di queste specie un particolare significato di carattere religioso. Ai tropici si ritiene che i filodendri, per la loro caratteristica struttura sarmentosa che li porta ad arrampicarsi sulle piante, salendo a perdersi nell’intrico della vegetazione della giungla, siano in grado di raggiungere il mondo degli dei e di portar loro le suppliche e le promesse degli uomini.

Questo genere di piante è in grado di eliminare dall’aria vapori chimici anche nocivi, vedi Piante per Pulire l’aria di Casa.

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