Echinopsis (Fiori & Ibridi) che passione! Intervista a Serenella Alfonzi

Echinopsis – Foto di Echinopsis che passione

Quando si guardano le fioriture degli Echinopsis di Serenella si respira la passione di questa donna per le sue piante.

Una passione iniziata circa 10 anni fa e che oggi l’ha portata a creare degli ibridi a dir poco spettacolari. Andiamo a farci raccontare la storia direttamente da lei, da Serenella che vive a Jesolo (VE) e che si definisce ironicamente “un’ape”. Scopriamo il perchè.

Da cosa è iniziata la tua passione per l’Echinopsis? Cosa ti ha colpito in particolare di questa pianta?

Echinopsis
Echinopsis – Foto di Echinopsis che passione

Non sono nata cactofila…ma mio marito lo era, solo che lui era quasi sempre via per lavoro, di conseguenza la cura delle sue piante spettava a me! Però lo facevo così, tanto per non farle morire…

Dove hai reperito tutte le informazioni per iniziare?

Echinopsis
Echinopsis – Foto di Echinopsis che passione

Galeotto fu il professore di matematica di mia figlia che ha organizzato un corso di computer per i genitori dei suoi alunni! Non finirò mai di ringraziarlo,p erchè quel corso mi ha aperto un mondo: ho cominciato a navigare in internet, mi sono iscritta ad un forum cactofilo per capire come cercare di coltivare al meglio le piante.
In questo forum ho imparato davvero molto,tante persone competenti che hanno messo a disposizione la loro esperienza e mostrato ,con bellissime foto, i loro cactus e i loro fiori.

Perchè hai deciso di iniziare ad ibridare gli Echinopsis?

Tra tanti cactus, sono rimasta folgorata dalla bellezza e dalla varietà di colori che si potevano ammirare negli Echinopsis ibridi. Fino a quel momento conoscevo solo i classici, botanici oxigona.

Così ho cominciato a cercarli nei garden ma nessuno produceva o vendeva Echinopsis ibridi. Il forum mi insegnò che era possibile impollinarli tra loro per ottenere dei semi e produrmi direttamente gli ibridi in casa…ma per farlo dovevo almeno riuscire a procurarmi qualche pianta per iniziare!

Quando hai iniziato ad ibridare gli Echinopsis?

Echinopsis
Echinopsis – Foto di Echinopsis che passione

Nel 2010, finalmente,riesco ad acquistare una quindicina di piante, a scatola chiusa, qualcuna anche senza foto del fiore, l’importante era che fossero colorate!

Durante l’estate ne fiorirono solo due in contemporanea ( E.H. Sierra Skyline e E.H. Temptress ) ed una Lobivia aurea.

Finalmente potevo impollinare i miei primi Echinopsis! Armata di pennelli, uno per ogni fiore perchè altrimenti il polline si mischia e l’ibridazione non è più controllata, ho effettuato le mie prime ibridazioni!

Ho fatto l’ape per la prima volta ed ero emozionatissima!

Come funziona il processo di ibridazione?

Dovete sapere che gli Echinopsis non sono autofertili, perciò per effettuare l’impollinazione, bisogna avere sempre più piante in fiore contemporaneamente. Quindi col pennello prelevo il polline da un fiore e lo strofino sullo stigma di un altro fiore.

Poi, ad ogni gambo, lego un cartellino col nome dei “genitori” in modo da avere un promemoria dell’incrocio fatto.

I fiori delle Echinopsis ibridi mantengono le caratteristiche dei botanici, perciò cominciano a sbocciare la sera: per fare in modo che gli insetti non si tuffino nel polline, bisogna isolare i fiori, prima che si aprano, in un luogo riparato. Io uso la veranda di casa, al mattino presto impollino e poi li riporto sul davanzale a far bella mostra di sè!

Quali sono le specie con le quali hai ottenuto i migliori risultati?

Echinopsis
Echinopsis – Foto di Echinopsis che passione

Gli Echinopsis si possono ibridare con Lobivie e Trichocereus per avere colori sempre nuovi o fiori più grandi, così come i Chamaecereus e le Hildewintere si possono ibridare con gli Echinopsis per ottenere fiori più grandi, e con tutti ho ottenuto delle grandi soddisfazioni.

Tutti questi generi sono stati inglobati nella famiglia degli Echinopsis ma mantengono caratteristiche ben precise e diverse che io preferisco ancora chiamarli col loro vecchio nome.

Hai incontrato particolari difficolta?

Echinopsis – Foto di Echinopsis che passione

Se l’ibridazione ha avuto successo, un paio di giorni dopo l’ovario comincia ad ingrossarsi e il fiore a seccarsi, altrimenti in poco tempo il fiore secca e cade.

Dopo un mese circa il frutto matura, si spacca e mostra una polpa bianca piena di semini neri.

Si stacca il frutto, si lavano i semini sotto l’acqua corrente, dentro ad un piccolo passino o avvolti nel tulle per non perderli, si mettono ad asciugare e si conservano in bustine di carta in un luogo asciutto, in attesa della semina.

Semina…ecco, se nell’ibridazione difficoltà non ne ho avute, all’inizio la semina è stata molto più difficoltosa!

I semi per germinare hanno bisogno di una certa temperatura e umidità che non è facile ottenere così dall’oggi al domani quando sei inesperta. Così all’inizio ho perso molte semine per troppa acqua, per troppo sole, per muffe…
Ma ero così determinata a crearmi dei nuovi ibridi che non mi sono demoralizzata ed ho continuato a tentare finchè ho imparato come mi dovevo comportare: ho insistito con mio marito finchè non mi ha costruito un germinatoio!
Era il 2012..da allora le cose sono migliorate molto, ho trovato il giusto equilibrio tra luce, calore e umidità, e le semine hanno cominciato ad andare alla grande,anche come quantità!

Vedendo crescere le mie piccole ho scoperto che il detto “le Echinopsis son tutte uguali” è completamente falso: le spine hanno diverse colorazioni e misure, ce ne sono di nere, di marrone, di gialle, possono essere corte e robuste, fitte e sottili, lunghe e ricurve, così come le costolature possono essere più strette o più larghe, e il colore dell’epidermide variare dal verde chiaro a quello scuro.

Insomma simili ma tanto diverse, tutte col loro carattere!

Quando impiega a fiorire la pianta ibridata?

Dalla germinazione alla fioritura di solito ci impiegano tre anni, anni in cui le piccole piantine si devono svasare più volte seguendo la loro crescita. Io trovo che l’attesa di vedere cosa fiorirà è ancora più coinvolgente ed affascinante delle meraviglie che possono poi sbocciare!

Che esigenze colturali hanno le Echinopsis? Che cure riservi loro?

Echinopsis
Echinopsis – Foto di Echinopsis che passione

Io coltivo le Echinopsis in una composta molto drenante, 70% inerti (pomice, ghiaino) e un 30% di terriccio per acidofile ben setacciato, abitando in una zona molto umida.

Da fine marzo a fine ottobre le piante sono in giardino, in posizione est-sud-ovest perciò sempre in pieno sole. Ombreggio con una rete al 50% nelle ore più calde.

In inverno le riparo dall’umidità in una serra-ricovero fredda, asciutte da metà ottobre a metà marzo.

Quanto tempo dedichi a questa tua passione?

Echinopsis
Echinopsis – Foto di Echinopsis che passione

Dedico alle mie piante tutto il tempo libero a disposizione, non c’è attività migliore che andare in giardino a rilassarmi, le piante sono il miglior antistress! In ogni stagione ci sono sempre attività da svolgere.

A febbraio inizio di solito i rinvasi, le piante sono in riposo vegetativo, così alla ripresa vegetativa ripartono alla grande, a maggio ripicchetto (tolgo le piccole dai bicchierini con una pinzetta e le rinvaso nelle vaschette, finchè non raggiungono i tre cm. di altezza, poi le rinvaso nei vasi singoli) le semine messe in germinatoio a gennaio.

Durante l’anno che cure riservi alle piante?

A primavera inizio a scrutare le piante per vedere se hanno gli abbozzi dei boccioli e se ci sono parassiti.

Da metà marzo, ancora nella serra, comincio a spruzzare con un pò di acqua le piante per risvegliarle dal letargo invernale, infatti non devono essere bagnate troppo all’inizio della bella stagione perchè altrimenti rischiano di spaccare l’epidermide. Sopravvivono ma rimangono con la cicatrice.

Il letargo al freddo invece è necessario per fiorire. Una pianta che sverna in casa al calduccio continua a vegetare e non avrà energie necessarie per fiorire.

Verso fine marzo, prima decade di aprile, riporto all’aperto tutte le piante, ombreggiandole perchè il sole potrebbe scottarle e rovinarle

Da fine maggio comincio a vedere le nuove fioriture, dapprima qualche fiore singolo per scaldare i motori…poi sembra che le piante si mettano d’accordo e i boccioli cominciano a crescere sincronizzati finchè non arrivano a sbocciare a ondate in simultanea.

Una marea di colori e qualche intenso profumo dolce o speziato invadono la mia veranda, i miei occhi, le mie narici e il cuore si allarga nel vedere tanta bellezza ,soprattutto se è un mio incrocio!
Già dalla sera prima comincia a crescere in me quella frenesia frizzantina, nell’immaginare cosa mi aspetta il mattino dopo…per molti si chiude un cerchio iniziato con la semina ,per altri si ripete una conferma anno dopo anno!

Prima li ammiro uno ad uno, sfiorandoli con una carezza riempiendomi gli occhi e la memoria, son talmente effimeri (se fa tanto caldo al pomeriggio sono già sfioriti) che con la mia reflex e un telo di velluto nero che fa da sfondo ,faccio ad ognuno un book fotografico, per poterli poi catalogare nel mio hard disk.

Poi scelgo i fiori più belli,q uelli più grandi, con più colori sugli stessi petali, che si abbinino bene tra loro, e inizio le varie impollinazioni: mentre faccio l’ape il mio cervello immagina già che colori potrebbero uscire e parlo e sorrido tra me e me! Credo che chi passa vicino a casa mia in quei momenti mi prenda per pazza…

Tutta l’estate passo così il mio tempo libero…fiori, frutti, foto e poi pc per aggiornare la mia pagina FB “Echinopsis che passione” e qui si capisce che il verde, il giardino, le piante in generale mi piacciono tutte…ma la mia vera passione sono loro, gli Echinopsis e tutta la famiglia annessa: Lobivie, Trichocereus, Chamaecereus e Hildewintere!

L’autunno purtroppo arriva in fretta ed è tempo di riparare le piante per l’inverno in serra fredda:gli Echinopsis resistono bene, se ben asciutti, anche a qualche grado sottozero.

Prima di metterli in serra spruzzo un fungicida per proteggerli da malattie fungine che possono svilupparsi con l’umidità, dopo averlo spruzzato già altre due volte cominciando da fine aprile.

A fine dicembre, primi di gennaio, semino avvalendomi di un germinatoio. Ho scoperto, dopo vari tentativi in periodi diversi, che questo è il momento giusto per avere a fine aprile, metà maggio, le piantine della misura giusta per poterle ripicchettare e la temperatura esterna ideale per metterle già sugli scaffali a crescere.

E così si conclude il mio anno da seminatrice, coltivatrice e amante di queste meravigliose piante che tanta soddisfazione mi danno!

Cosa rappresentano per te i tuoi fiori?

Echinopsis
Echinopsis – Foto di Echinopsis che passione

Credo che la risposta migliore sia: “come dei figlioletti che ho fatto crescere e che vedo sbocciare alla vita!

Da tre anni ai miei incroci do un codice, come fanno tanti ibridatori, per poterli riconoscere, in futuro, quando qualcuno posterà i fiori che avrà ottenuto dai miei semi.

Quali sono i tuoi colori preferiti nei fiori?

Il colore che preferisco è il rosa in tutte le sue sfumature, anche se ultimamente certe fioriture su più sfumature di arancio mi piacciono molto! I colori che non amo nei fiori di Echinopsis sono il giallo e il rosso, se non proprio particolari, screziati o mixati ad altri.

Il tuo amore per le piante ti ha dato modo di conoscere molte persone con la tua stessa passione?

Echinopsis – Foto di Echinopsis che passione

Anno dopo anno la mia pagina si è fatta conoscere, molte persone si sono avvicinate alle Echinopsis e a me…creando un cerchio di amicizie basato su fiducia,consigli di coltivazione,amore per queste piante!

Molte di queste amicizie non sono più virtuali perchè ci sono state occasioni di incontro in cui ci siamo conosciuti di persona. Quello che mi fa più piacere è constatare quanti giovani sono appassionati e li ammiro e li “invidio” un pò perchè loro avranno davanti a sè tanti anni per sperimentare e allevare sempre più nuovi incroci…
Io, purtroppo, mi sono “svegliata” tardi ma amo sempre ripetermi che in una mia futura nuova vita so già cosa fare!

Rita:

Grazie di cuore Serenella per tutte le preziose informazioni che ci hai fornito sull’Echinopsis, sulla dettagliata spiegazione sul procedimento di ibridazione ma soprattutto grazie per averci trasmesso, attraverso le tue riposte, la gioia che provi per ciò che fai: è la gioia di chi coltiva una passione…e per questo non è mai troppo tardi per inziare.

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