Nota anche con i nomi di pisello farfalla, pisello blu o pisello cordofan e si nota per i suoi fiori blu intenso con sfumature bianche a contrasto. Si chiama Clitoria ternatea ed è originaria dell’Asia equatoriale, incluse le località dell’Asia meridionale e del sud-est asiatico, ma è stata introdotta anche in Africa, Australia e nelle Americhe.
È una pianta erbacea perenne rampicante che cresce spontaneamente ai confini delle foreste o vicino alle sponde dei fiumi e che è largamente coltivata come pianta ornamentale. Qui in Italia, è anche coltivata come annuale.
È caratterizzata da foglie di forma ovale e da fiori, commestibili, che come suggerisce il nome, ricordano l’organo genitale femminile. I fiori sono solitari e misurano una lunghezza di circa 4 cm ed una larghezza di 3 cm. I frutti sono dei baccelli schiacciati che misurano una lunghezza di 5 -7 cm, e che contengono da 6 a 10 semi per baccello.
La Clitoria ternatea è estremamente decorativa e si può seminare facilmente in vaso. Nelle regioni ad inverno mite può essere coltivata per ricoprire piccoli pergolati.
Classificazione botanica
La Clitoria ternatea, è una specie erbacea appartenente al genere Clitoria ed alla famiglia delle Fabaceae (di cui fanno parte tra le altre l’Acacia, il Glicine, le Ginestre, il Maggiociondolo, il Trifolium).
Principali varietà
Ci sono diverse varietà di Clitoria ternatea, la varietà alba, ad esempio, che si diversifica dalla forma classica per il colore completamente bianco, o come la Clitoria ternatea ‘Double Blue’caratterizzata dalla forma doppia della speciae classica o, ancora, come la Clitoria ternatea ‘Double White’ che è la forma doppia della specie alba.
Fioritura
La Clitoria blu ternatea fiorisce per tutta la bella stagione, iniziando già nel giro di poco più di due mesi dalla semina. La forma dei fiori è piuttosto curiosa e spiccatamente femminile.
I fiori essiccati sono commestibili e posseggono la classica struttura papilionacea caratterizzata dal petalo inferiore, il labello, fuso assieme ai sepali inferiori, mentre il sepalo dorsale è fuso con i petali superiori.
Consigli per la coltivazione della Clitoria ternatea
La Clitoria blu ternatea viene coltivata come pianta ornamentale e come specie di rivegetazione. Necessita davvero di poche cure.
Si tratta di un legume ed in quanto tale, le sue radici formano un’associazione simbiotica con i batteri del genere Rhizobium che tramutano l’N2 atmosferico in una forma impiegabile dalla pianta. Per questo motivo la Clitoria blu ternatea, viene sfruttata anche per migliorare la qualità del suolo attraverso la decomposizione di materiale vegetale ricco di azoto.
Questa pianta può essere coltivata come perenne nei climi miti, o come annuale nei climi ad inverno rigido, anche perché fiorisce dopo circa 2 mesi dalla semina.
Coltivazione in vaso
Si può seminare in vaso usando terriccio universale mischiato a torba con uno strato di due centimetri di perlite o ghiaia sul fondo, per garantire il corretto drenaggio.
La posizione ottimale è quella che le assicura almeno mezza giornata di sole. E’ importante fornire al seme sin da subito un sostegno su cui avvolgere il fusticino.
Coltivazione in piena terra
La semina della Clitoria ternatea può avvenire nel periodo di aprile – giugno, o comunque quando il rischio gelate è scongiurato e la temperatura si stabilizza al di sopra dei 10-15 gradi.
Nelle zone al nord è necessaria la protezione nei mesi invernali. La posizione ideale è in pieno sole o anche mezz’ombra e possibilmente in terreni ricchi e ben drenati.
Coltivazione in terrazzo
Le piante allevate in vaso possono decorare terrazzi e balconi. Anche in questo caso è opportuno tenere presenti le esigenze in termini di esposizione e temperatura.
Temperatura
La Clitoria ternatea non sopravvive alle lunghe gelate, anche se le piante ben lignificate riescono a tollerare anche temperature inferiori agli 0°C, emettendo nuova vegetazione dalla base in primavera.
Sarebbe opportuno coltivarla all’aperto solo con temperature al di sopra dei 15° C.
Luce
Questa pianta richiede una posizione soleggiata o a mezz’ombra, Deve essere riparata dal sole troppo forte.
Terriccio
Gradisce un terreno ricco ed umido, formato da 2 parti di terriccio universale, 1 parte di terriccio da giardino e una parte di perlite.
Annaffiatura
Il terreno va mantenuto sempre leggermente umido e si deve evitare di lasciarlo asciugare completamente.
Moltiplicazione
La moltiplicazione della Clitoria ternatea avviene per seme o per talea
Moltiplicazione per seme
I semi devono essere messi a bagno per 24 ore in acqua calda e poi scarnificati, ossia strofinati con carta vetrata.
Il luogo di semina deve essere caldo (15 °C minimo) ed il periodo giusto va da marzo ad aprile. In ogni vaso si possono interrare da 1 a 2 semi lasciando il terreno ben inumidito fino alla germinazione che avviene generalmente entro 15 giorni.
Le giovani piante si trapiantano quindi in un vaso più grande e appena le radici escono dai fori si mettono a dimora dopo le ultime gelate.
Moltiplicazione per talea
Le talee radicano rapidamente in terriccio umido e poroso. Si usano porzioni di almeno 20 cm di lunghezza e semilignificate. Nel giro di sei settimane la pianta riesce a fiorire.
Potatura
La pianta tende a formare rami molto lunghi e dall’aspetto disordianto. Si possono cimare i rami più sviluppati semplicemente asportandone una porzione apicale aiuta a mantenerla più bassa e fitta.
Altri consigli per la cura
Le radici di Clotiria non amano essere troppo maneggiate, vanno quindi trattate delicatamente.
Curiosità
Il termine Clitoria deriva dal greco e significa clitoride ad indicare la forma del fiore.
L’epiteto specifico ternatea deriva dal fatto che la pianta è originaria dell’Isola di Ternate, ma indicata genericamente delle Indie e attualmente diffusa in tutti i paesi tropicali.
La fioritura della pianta e’ immediata fin dal primo anno.
Nei paesi tropicali per la crescita vigorosa questo rampicante e’ considerato una specie altamente infestante, ma nelle nostre latitudini si comporta come annuale.
In inverno la pianta perde tutte le foglie, rimanendo cosi’ priva di vegetazione.
In India è venerata come un fiore sacro ed usata nei rituali.
Tossicità e/o uso erboristico
I fiori della Clitoria ternatea sono commestibili, possono essere fritti, usati per preparare un tè dal colore blu acceso, o come colorante naturale in altre ricette. Gli abitanti di Ternate attribuivano delle proprietà curative a questa pianta che veniva largamente usata come erba medicinale.
Nella medicina tradizionale ayurvedica, questa pianta sono attribuite diverse proprietà: è considerata in grado di potenziare della memoria, antistress, ansiolitica, antidepressiva, anticonvulsivante, tranquillante e sedativa.
Nella medicina tradizionale cinese alla pianta sono state attribuite proprietà che influenzano la libido femminile.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
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