Platycodon grandiflorus

Platycodon grandiflorus
Platycodon grandiflorus

Conosciuta con i nomi di Campanula grandiflora, Campanula giapponese o come fiore a palloncino, il Platycodon grandiflorus è una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia orientale (Cina, Corea, Giappone ed Estremo Oriente russo).
Misura un’altezza che arriva ad un massimo di 1 metro ed una larghezza di 30 cm ed è caratterizzata da radici spesse, da foglie verde scuro lunghe da 5 a 12 centimetri, con le estremità strette e denti sui bordi. Esistono comunque varietà nane.

Le foglie sono portate dai sottili fusti eretti.

I fiori sbocciano a fine estate. Sono tipicamente di colore blu, ma oramai si trovano in commercio fiori con colori lilla, bianco o rosa.

Il bocciolo del fiore rappresenta la peculiarità di questa pianta: prima di aprirsi completamente si gonfia come un palloncino. È composto da cinque petali fusi insieme alla base, a forma di campana.

Il Platycodon grandiflorus viene largamente impiegato nelle bordure, come le altre specie di campanula, per via della ricca fioritura estiva e per la longevità delle piante.

Ha una radice a fittone abbastanza grande, che viene sfruttata in erboristeria e nell’antica medicina cinese.

Platycodon grandiflorus
Fiore a palla che si sta aprendo di un Platycodon grandiflorus

Classificazione botanica

Il Platycodon grandiflorus è l’unica specie del genere Platycodon ed è appartenente alla famiglia delle Campanulaceae.

Alla famiglia delle Campanulaceae appartengono anche altre piante molto utilizzate come ornamentali tra cui la Campanula, la Codonopsis, la Lobelia.

Principali varietà della Campanula grandiflora

In commercio esistono molte varietà. Eccone alcune:

Platycodon grandiflorus ‘Apoyama Group’

Un’erbacea perenne compatta che arriva a misurare un’altezza di 20 cm. È caratterizzata da fogliame verde-blu e da fiori viola intenso larghi 5 cm, che si aprono da grandi boccioli gonfi.

Platycodon grandiflorus ‘Astra Blue’

Platycodon grandiflorus 'Astra Blue'
Platycodon grandiflorus ‘Astra Blue’ – foto di TattersCC BY-SA 2.0

Si tratta di una varietà nana che raggiunge solo i 10 cm di altezza. È caratterizzata da fiori blu che misurano un diametro di 3,5 cm di diametro e che sembrano quasi sproporzionati rispetto all’altezza della pianta. Le foglie sono ovali e dentate.

Platycodon grandiflorus ‘Astra Pink’

Questa varietà nana produce fiori rosa brillante che arrivano a misurare un diametro di 7 cm di diametro. Fiorisce per tutta l’estate.

Platycodon grandiflorus ‘Astra Semi-Double Blue’

Si tratta di una cultivar nana con portamento compatto che produce vaporosi fiori semidoppi di colore blu.

Platycodon grandiflorus ‘Fairy Snow’

Anche questa è una varietà nana caratterizzata da fiori bianchi di 3,5/4 cm di diametro con venature blu all’interno, che compaiono singolarmente o in piccoli grappoli su steli che crescono in genere solo 25 cm. Le foglie sono dentate e lanceolate.

Platycodon grandiflorus ‘Fuji White’

Una varietà che presenta fiori bianco puro di 5 cm di diametro che compaiono singolarmente o in piccoli grappoli su steli eretti che crescono in genere 40/60 cm. Le foglie sono ovali e dentate e misurano una lunghezza fino a 7 cm.

Platycodon grandiflorus ‘Hakone Blue’

Questa varietà presenta fiori doppi di colore blu brillante (fino a 7 cm di diametro) che compaiono singolarmente o in piccoli grappoli su steli che crescono in genere fino a 60 cm.

Platycodon grandiflorus ‘Komachi’

Platycodon grandiflorus  'Komachi'
Platycodon grandiflorus ‘Komachi’– foto di David J. Stang CC BY-SA 4.0

La peculiarità di questa varietà è che i suoi boccioli blu a forma di palloncino di 5 cm di diametro si gonfiano ma non si aprono mai (rimangono quindi come palloncini). I fiori compaiono singolarmente o in piccoli grappoli in cima a steli eretti che crescono in genere 40/60 cm.

Platycodon grandiflorus ‘Mariesii’

Platycodon grandiflorus 'Mariesii'
Platycodon grandiflorus ‘Mariesii’ – foto di David J. StangCC BY-SA 4.0

Una varietà che cresce fino a 45 cm, caratterizzata da foglie lanceolate blu-verdi e fiori blu-viola larghi 5 cm, che si aprono da boccioli simili a palloncini a fine estate. È una varietà molto fiorifera.

Platycodon grandiflorus ‘Misato Purple’

Produce fiori viola porpora che compaiono singolarmente o in piccoli grappoli in cima a steli che crescono tipicamente fino a 45 cm.

Platycodon grandiflorus ‘Pop star white’

Come suggerisce il nome, questa varietà presenta grandi fiori bianchi. È caraterizzata da un portamento ben ramificato e raggiunge i 20 cm di altezza

Platycodon grandiflorus ‘Sentimental Blue’

 Platycodon grandiflorus 'Sentimental Blue'
Platycodon grandiflorus ‘Sentimental Blue’ – foto di F. D. RichardsCC BY-SA 2.0

Si tratta di una selezione nana che cresce generalmente fino a soli 30 cm di altezza. È caratterizzata da boccioli unici e gonfi che ricordano una mongolfiera che si aprono in fiori singoli di 7 cm di diametro, di colore blu, rivolti verso l’alto e a forma di campana con cinque lobi appuntiti.

Fioritura

Questa perenne fiorisce nei mesi di luglio e agosto, regalando fiori di colore viola o bianco, a forma di campana. Prima di aprirsi i fiori sembrano dei palloncini o delle piccole mongolfiere.

Platycodon grandiflorus
Platycodon grandiflorus

Consigli per la coltivazione della Campanula grandiflora

Il Platycodon grandiflorus è adatto per essere coltivato nei giardini rocciosi o nelle bordure ma è anche adatto ad essere coltivato in vaso.

Si tratta di una pianta che resiste alle basse temperature ( fino a -40 °C), in inverno entra in riposo vegetativo, per poi riapparire in tarda primavera e fiorire in estate.

Nel tempo tende a formare un’ampia rete di radici carnose piuttosto profonde, tuttavia la crescita è piuttosto lenta, quindi per formare un bel cuscino servono generalmente almeno due anni.

Coltivazione in vaso

Questa campanulacea può essere coltivata anche in vaso, in particolare ben si prestano le varietà nane.

Nella coltivazione in vaso è bene optare per una zona più riparata, dato che il surriscaldamento dei pavimenti piastrellati e l’irraggiamento portano al deperimento nei mesi più caldi, tra luglio e agosto.

La terra deve essere soffice e ricca di sostanze organiche, un’aggiunta di ghiaia e torba garantisce l’adeguato drenaggio. Nella scelta di vaso occorre orientarsi per un contenitore che sia più profondo che largo così da ospitare comodamente le lunghe radici carnose. Sul fondo del vaso va predisposto uno spesso strato drenante realizzato con ghiaia o argilla espansa.

Platycodon grandiflorus rosa
Platycodon grandiflorus di colore rosa

Coltivazione in piena terra

Il Platycodon grandiflorus va messo a dimora in luogo soleggiato o in ombra parziale evitando le posizioni troppo in ombra che portano la pianta a fiorire poco.

Prima di procedere con la messa a dimora si deve ben valutare la posizione dato che questa pianta va lasciata indisturbata per almeno 4 anni.

Se si vive in una zona caratterizzata da estati molto calde è bene optare per una zona protetta dal sole durante le ore più calde del giorno.

Coltivazione in terrazzo

Il Platycodon grandiflorus può essere allevato anche in vaso e decorare terrazzi e balconi. I potere decorativo è molto alto. Anche in questo caso si devono rispettare le esigenze in termini di esposizione.

Platycodon grandiflorus
Platycodon grandiflorus

Temperatura

Durante l’inverno il Platycodon grandiflorus entra in riposo vegetativo, per questo tollera senza problemi temperature molto rigide. In alcuni casi la parte aerea dissecca completamente e le nuove foglie si svilupperanno in primavera inoltrata.

Non gradisce temperature troppo alte.

Luce

Le piante di Platycodon grandiflorus preferiscono un luogo soleggiato o l’ombra parziale.

L’ombra eccessiva compromette la fioritura. Nelle zone caratterizzate da estati molto calde è preferibile optare per una posizione protetta dal sole, perlomeno durante le ore più calde del giorno.

Terriccio

Il terreno ideale per questa pianta è leggero, mediamente umido, ricco di sostanze organiche e ben drenato. Si devono evitare i terreni umidi o poco drenati.

Nella messa a dimora va mescolata alla terra del giardino del terriccio universale bilanciato e poca pietra pomice a granulometria grossolana, volta a migliorare il drenaggio.

Annaffiatura

Da aprile a settembre occorre annaffiare regolarmente il Platycodon grandiflorus, in particolare durante i mesi di luglio e agosto.

Le annaffiature devono essere piuttosto frequenti nelle prime due settimane dalla messa a dimora, facendo però attenzione ai ristagni idrici. Dopo questo periodo le piante sono praticamente autonome e si deve intervenire solo nei casi di lunga siccità associata ad un grande caldo (se vediamo le piante debilitate).

Un buon strato pacciamante al piede della pianta aiuta a mantenere la terra sempre leggermente umida.

Platycodon grandiflorus
Platycodon grandiflorus

Moltiplicazione

La divisione e il trapianto sono possibili ma difficili per via del loro apparato radicale, fragile e carnoso.

La propagazione può avvenire per seme, in serra fredda in autunno.
Si può seminare al coperto (temperatura tra i 15° e i 20°C) o semina diretta in campo da metà aprile.
È sufficiente cospargere i semi sul terreno di semina e premere leggermente. Le giovani piante possono essere piantate all’aperto a partire da metà maggio.

Durante la primavera si possono dividere i cespi di foglie mentre in estate si possono praticare talee, impiegando i fusti che non hanno prodotto fiori.

Concimazione

Nel periodo vegetativo è necessario miscelare all’acqua delle annaffiature del concime per piante da fiore, da somministrare ogni 15-20 giorni.

Potatura

I fiori appassiti vanno rimossi, in quanto questa operazione prolunga il periodo di fioritura. A maggio si dovrebbe considerate la possibilità di tagliare gli steli di 1/2 per ridurre l’altezza della pianta ed eventualmente evitare i picchetti.

Abbinamenti con altre piante

Il Platycodon grandiflorus si abbina molto bene con i rosai o altri arbusti fioriti.

La varietà con colori blu vanno bene con l’Achillea o con piante di colore giallo che fioriscono nello stesso periodo come i lilium, le hemerocallis, la margherita gialla. Le varietà con fiori bianchi o rosa, vanno bene con graminacee ornamentali, Celosia e Liatris.

Interessanti anche gli abbinamenti con Phlox paniculata ed Echinacee.

Altri consigli per la cura

Le piante più alte hanno sovente bisogno di essere picchettate per via degli steli flosci.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Platycodon grandiflorus
Platycodon grandiflorus

Questa pianta è piuttosto rustica e non ha quindi gravi problemi di insetti o malattie. Nei terreni eccessivamente umidi si possono verificare marciumi radicali. Fate attenzione, inoltre, a lumache e chiocciole.

Curiosità

Fino al 1830 il Platycodon grandiflorus era considerato una campanula, ma dopo numerosi spostamenti, le è stato assegnato un genere proprio, appartenente comunque sempre alla grande famiglia delle Campanulaceae.

A livello orticolo è nota soltanto la specie platycodon grandiflorus che include un gran numero di varietà e cultivar.

Il nome “platycodon” deriva dal greco e significa “campana larga”.

L’epiteto specifico significa “fiore grande”.

In Corea, la radice, fresca o essiccata, è una delle verdure più diffuse, ed è anche uno degli ingredienti maggiormente usati per cucinare il riso.

La radice viene anche usata per la preparazione di dolci.

Platycodon
Platycodon con fiori di vari colori

Tossicità e/o uso erboristico

Gli estratti delle radici di Platycodon grandiflorum hanno proprietà neuroprotettive, antimicrobiche, antinfiammatorie, antitumorali, antiallergiche, migliorano la resistenza all’insulina e riducono il colesterolo.

Le prove di questi potenziali effetti sono state osservate principalmente in vitro, ad eccezione degli effetti di riduzione del colesterolo documentati in vitro e nei ratti. La mancanza di efficacia e i limitati dati sulla sicurezza nell’uomo, tuttavia, rendono necessarie ulteriori ricerche.

Questa pianta è utilizzata anche nella medicina tradizionale cinese.

Viene usata come soppressore della tosse ed espettorante per raffreddori comuni, tosse, mal di gola, tonsillite e congestione toracica.

In Corea, le radici sono sfruttate per trattare bronchite, asma, tubercolosi, diabete e altre malattie infiammatorie.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Iscriviti alla newsletter

Compila il form per ricevere periodicamente novità dal nostro sito.

L'hai trovato interessante? Votalo, e dicci come migliorarlo nei commenti
[Voti Totali: 3 Media: 5]


Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.