La bellezza che ci regala la fioritura delle rose è veramente rara e preziosa. Ma, soprattutto in alcune varietà, comporta un gran consumo di energie, che vanno ripristinate con i concimi per rose. Vediamo quindi come concimare le regine del giardino affinché anno, dopo anno, decennio dopo decennio, possano donarci quel commovente splendore.
Concimazione rose: perché è utile
La concimazione, seppur diversa in base ai casi, è fondamentale sia per le rose allevate in vaso che per quelle coltivate in piena terra. Lo scopo è quello di integrare gli elementi nutritivi indispensabili per la loro crescita ed il loro corretto sviluppo.
I nutrienti contenuti nel fertilizzante garantiscono una crescita vigorosa e un’abbondante fioritura. La concimazione rafforza inoltre le difese della pianta contro gli attacchi di malattie e le infestazioni di parassiti.
Le carenze di alcuni elementi nutritivi si palesano attraverso il rallentamento della crescita, l’indebolimento dello sviluppo, la colorazione anomala del fogliame, la produzione di fiori più piccoli, la riduzione dello sviluppo delle radici e la colorazione meno marcata dei fiori. In alcuni casi, con carenze severe, gli steli possono arrivare a morire.
È quindi chiaro che per avere piante sane, forti e rigogliose è necessario che non ci siano carenze nutrizionali.
Di quali sostanze hanno bisogno le rose?
La rosa ha bisogno di azoto, fosforo e potassio (macroelementi), ma necessita anche di microelementi come boro, ferro, manganese, rame, zinco, molto utili per un corretto sviluppo delle foglie.
Ecco a cosa servono le singole sostanze e cosa porta la loro carenza.
- Azoto (N): stimola la crescita dei rami e delle foglie.
La sua carenza si manifesta con una crescita stentata, con una colorazione anomala delle foglie (gialle, rosse) con fiori piccoli. - Fosforo (P): questa sostanza aiuta la fioritura e conferisce profumo ai fiori.
La sua carenza si palesa con una fioritura scarsa e con un apparato radicale ridotto. - Potassio (K):irrobustisce la pianta e conferisce intensità al colore dei fiori.
Se manca il potassio le foglie presentano punte ed orli di colore marrone, mentre gli steli ed i boccioli assumono una colorazione che vira dal marrone al nero. Inoltre i boccioli si piegano, appassiscono e muoiono. Le rose rosse virano in rosso chiaro slavato. - Calcio (Ca): aiuta la crescita e l’attività microbiotica del terreno.
Crescita stentata e colorazione gialla delle foglie sono i sintomi della sua carenza. - Micro-elementi: i microelementi sono tutti utili alle rose
- Magnesio (Mg): favorisce la crescita. Il colore delle foglie schiarisce e le foglie cascano prima del tempo. Il colore dei fiori risulta slavato.
Se è importante che non ci siano carenze nutrizionali è altrettanto importante non eccedere nella somministrazione del concime in quanto alcune sostanze, se fornite in eccesso, possono indebolire le piante e rendere più suscettibili alle malattie, è il caso dell’eccesso di azoto.
L’eccesso di fosforo provoca clorosi e inibisce l’assunzione di altri elementi. Troppo calcio rende poco solubili le sostanze nutritive.
Di norma per le rose un giusto equilibrio di elementi sono:
- 9 N azoto
- 6 P fosforo
- 12 K potassio
Come concimare le rose?
Le rose possono essere concimate con fertilizzanti solidi, in polvere o granulare, che possono essere distribuiti sulla superficie del terreno in modo tale da sciogliersi lentamente ed anche in funzione delle irrigazioni o delle piogge.
Durante l’autunno e l’inverno un ottimo concime per le regine del giardino è rappresentato dal letame secco. Durante primavera ed estate è preferibile impiegare concimi organici, concimi a base di guano o organo minerali.
Vediamo come concimare le rose:
In fase di piantagione si può preparare il terreno distribuendo in fondo alla buca circa 300 grammi di “cornunghia” a pezzatura grossolana. La sua peculiarità è quella di decomporsi molto lentamente rilasciando azoto e aiutando lo sviluppo della flora batterica per un periodo di due/tre anni.
Ad inizio primavera è possibile usare un concime organo minerale a lenta cessione cosi da incrementare la dose di potassio all’avvicinarsi della fioritura.
Durante l’autunno i rosai rifiorenti hanno bisogno di una concimazione da farsi ad inizio settembre. Dopo la metà del mese le concimazioni vanno sospese per consentire alle rose di riposare.
Concimi organici
I concimi organici di origine naturale rilasciano gradualmente le materie prime naturali e le mettono a disposizione delle radici per un periodo di tempo piuttosto lungo.
Si tratta di un processo che attiva la vita naturale del suolo e facilita la formazione di humus, il composto organico che rende fertile il terreno la caratteristica della fertilità.
Un’ottima fonte di nutrimento organico ed una grande riserva di sostanze nutritive è data dallo stallatico (letame), il più antico dei fertilizzanti.
Concimi minerali
I concimi di origine minerale includono i nutrienti più importanti sotto forma di minerali facilmente idrosolubili e sali fertilizzanti. L’umidità del terreno li rende facilmente e velocemente assorbili ed immediatamente disponibili per le radici delle piante. In tal modo si può soddisfare l’elevato fabbisogno immediato delle piante e riparare in modo celere la carenza di nutrienti.
Il processo di rilascio di fertilizzanti minerali a lenta cessione dipende dall’umidità e dalla temperatura del suolo, che favoriscono la graduale cessione del nutrimento.
Quando concimare le rose
Qualora in fase di impianto si fosse apportata un’adeguata dose di stallatico, le rose durante il primo anno di vita non andrebbero concimate.
Nell’arco di un anno la rosa va concimata due volte: in primavera ed in autunno. Ma ci sono casi in cui si rivelano utili anche le concimazioni estive.
La concimazione primaverile si esegue non appena le gemme iniziano ad ingrossarsi.
La concimazione autunnale è molto importante sia per le rose che per il terreno stesso che, grazie alla concimazione, diventa fertile in quanto si forma l’humus. In questo periodo andrebbero somministrati 150 grammi di fertilizzante specifico per rose a metro quadro, spargendolo in superficie, e del materiale organico come, ad esempio, del letame che non solo migliorerà la tessitura del terreno ma che contribuirà alla formazione dell’ humus.
Prima di distribuire il fertilizzante è consigliabile raccogliere dal terreno le foglie delle rose e bruciarle, per evitare future malattie da crittogame. La cenere rappresenta un ulteriore apporto di potassio e di microelementi utili alle rose.
La concimazione estiva stimola una crescita continua fino all’autunno inoltrato impedendo al legno di maturare. I rami durante l’inverno rischiano di andare incontro a danni provocati dal gelo.
Concimazione rose in vaso
Il periodo idoneo per concimare le rose coltivate in vaso va dalla primavera fino alla fine di luglio.
Per le piante allevate in vaso è consigliabile impiegare un concime di tipo liquido da somministrarsi ogni venti-trenta giorni miscelato all’acqua d’irrigazione. Il giusto bilanciamento è composto da due parti di azoto, una di fosforo e una e mezza di potassio.
Prima di somministrare il concime è importante bagnare bene il terreno per scongiurare il rischio di bruciare le radici.
Inoltre è sempre opportuno diminuire le dosi rispetto a quelle consigliate sulle confezioni.
Per fare crescere la rosa al meglio, dopo un certo numero di irrigazioni, si rivela utile aggiungere del terriccio idoneo per le rose miscelato con del fertilizzante di origine animale. Circa ogni tre anni è opportuno sostituire il terriccio con della terra nuova.
Come capire che le rose hanno bisogno di nutrienti? Osservandole. Un’attenta osservazione della pianta consente di valutarne lo stato di salute e, in alcuni casi, di capire di quali elementi c’è eventuale carenza.
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