Trichocereus

Trichocereus

Portamento colonnare e fiori (notturni) bellissimi: ecco i Trichocereus Stan Shebs [GFDL, CC BY-SA 3.0 or CC BY-SA 2.5], via Wikimedia Commons

Descrizione generale Trichocereus

Trichocereus è il termine che indica un genere di piante che fanno parte della grande famiglia delle Cactaceae. Piante affascinanti e perfette per creare giardini rocciosi o piccole aiuole dalle desertiche caratteristiche.

I verdi giardini, con piante colorate e appariscenti (come ad esempio quelli che ospitano Surfinie, Agapanthus, Tagetes e così via per quella che è un’infinita lista) non sempre rappresentano la prima scelta di chi ama piante e fiori.

Le Cactaceae, nelle quali inseriamo i nostri Trichocereus, da sempre vantano quel desertico fascino al quale è davvero difficile resistere. Nessun colore appariscente e nessuna grandiosa fioritura. I Cactus si fanno amare per le loro forme, a volte lineari, in altri casi tondeggianti o con seducenti curve.

Il fusto dei Trichocereus, che proprio delle particolari forme hanno fatto il loro botanico biglietto da visita, sono ricoperti da un gran numero di setole. Il nome deriva dal greco “Trichòs” (“pelo”) e “cereus” (“cero”): piante con portamento colonnare e con areole setolose. Il portamento colonnare è la caratteristica principale, ma questo non significa che questi membri della famiglia delle Cactaceae sono tutti uguali. Infatti, è molto difficile trovare esemplari con la stessa forma, poiché tutti possono, durante la crescita, assumere forme diverse. È proprio quello che abbiamo detto prima: è bellissimo poter giocare con le forme del cactus e creare un giardino incredibilmente originale.

Sono piante originarie dell’America meridionale, con maggiore diffusione in Ecuador, Perù, Bolivia, Cile e Argentina. I Trichocereus sono molto resistenti e si adattano alle più svariate condizioni climatiche. Caratteristiche che ci permettono di tirare subito le somme per quanto riguarda il livello di difficoltà circa la loro coltivazione: davvero basso.

Le specie appartenenti a questo genere si divertono a stupire con le forme e con i fiori. Abbiamo detto che non possiamo minimamente parlare di copiose fioriture, ma non per questo il dettaglio fiore deve essere trascurato. I Trichocereus hanno grandi fiori a forma di imbuto, per la maggior parte delle specie rossi o bianchi, i quali si aprono di notte.

Classificazione botanica

Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Magnoliopsida;
Ordine: Caryophyllales;
Famiglia: Cactaceae;
Genere: Trichocereus.

Principali specie e varietà

Tantissime specie e varietà: ecco una lista di quelle maggiormente conosciute.

Trichocereus bridgesi

Specie conosciuta anche come “Torcia boliviana” o “Achuma”. È un cactus colonnare a crescita molto rapida originario delle regioni desertiche della Bolivia. Si presenta come una delle specie più forti e resistenti: le basse temperature e il caldo eccessivo non spaventano minimamente questa pianta. Ha un colore verde chiaro e spine che possono variare nella colorazione (dal giallo miele al più scuro marrone).

Spesso confuso con il Peruvianus, può raggiungere un diametro di circa 15 centimetri. Presenta dalle 4 alle 8 costole e le areole si trovano a circa 2cm le une dalle altre.

I fiori notturni sono bianchi e molto grandi: in alcuni casi arrivano a misurare anche 10cm di diametro.

Cactus bridgesii

Trichocereus bridgesii (msscacti CC BY 2.0)

Trichocereus camarguensis

Cactus dalle forme sottili e che può crescere anche in ampiezza strisciando letteralmente al suolo. Può raggiungere i 60cm di lunghezza e presenta un colore verde brillante molto chiaro. Tante spine lunghe circa 5cm e di colore giallo.

È una specie originaria della Bolivia che proprio non sopporta gli ambienti e i terreni molto umidi. Irrigazioni abbondanti e un substrato poco drenante possono causare marciume radicale, muffe e infezioni molto pericolose per la pianta. In inverno si consiglia di proteggerlo dalle intemperie.

cactus camrguensis strisciante

Trichoceresu camarguensis strisciante By Frank Vincentz (Own work) [GFDL or CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Trichocereus candicans

Specie originaria dell’Argentina. È un cactus colonnare dalle dimensioni compatte e che non supera i 75cm di altezza. Presenta 9 o 11 costole e areole molto grandi. Il fiore del T. candicans è solitamente bianco, ma in commercio è possibile trovare diverse varietà anche con fiori gialli o rossi.

Indipendentemente dal colore il fiore è molto grande (circa 20cm) e ha un profumo intenso e gradevole. L’unica nota negativa sono gli insetti, i quali sono attirati in gran numero proprio dal profumo del fiore. Questa è una delle specie maggiormente utilizzata per l’ibridazione. Tra le varietà maggiormente conosciute possiamo ricordare: T. candicans var. gladiatus, T. candicans var. robustior, T. candicans var. rubriflorus, T. candicans Gröner Hybrids e T. candicans var. tenuispinus.

Coltivarlo è molto semplice ed è una pianta molto resistente.

cactus candicans

Trichocereus candicans By Justus Nussbaum (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Trichocereus chilensis

Cresce nel sud del Cile e alcune varietà possono raggiungere altezze considerevoli. Questa specie cresce come un albero e può tranquillamente raggiungere e superare i 7 metri di altezza. La colonna è robusta e misura circa 15cm di diametro (esemplari più grandi). Anche le spine sono molto grandi: vere e proprie lance da 5 a 10cm.

Il fiore è molto bello, anche se più piccolo rispetto a quello delle specie prima descritte. Anche se rientra nella famiglia delle Cactaceae a fioritura notturna, non è raro poter ammirare il bianco fiore durante le ore diurne.

Il T. chilensis è molto resistente, proprio come le altre specie che crescono nelle zone desertiche della Bolivia. Facile da coltivare: poca acqua e terreno drenante.

Trichocereus deserticola

Pianta ramificata che non cresce allo stesso modo degli altri Trichocereus, mantenendo dimensioni abbastanza contenute. In rari casi supera il metro e mezzo di altezza. La caratteristica principale è rappresentata dalle spine: 2 o 3 spine centrali e fino a 24 spine radiali dal colore molto scuro.

I fiori del T. deserticola sono bianchi e di dimensioni ridotte, sempre se paragonati a quelli delle altre specie. È una specie originaria del Cile e richiede davvero pochissime cure. Poca acqua e terreno che si asciuga rapidamente.

cactus deserticola

Fiore del Trichocereus deserticola By Leonora Enking from West Sussex, England (Stetsonia coryne in flowerUploaded by uleli) [CC BY-SA 2.0], via Wikimedia Commons

Trichocereus grandiflora

È il fiore che attira l’attenzione: grande (fino a 25cm) e di vari colori. Solitamente è bianco, ma sono davvero tantissime le varietà tra le quali è possibile scegliere, tutte facilissime da coltivare e con fiori di vario colore. La varietà con fiore rosso è la più ricercata e diffusa: immaginate una colonna ricca di spine alla cui sommità è adagiata una rossa e delicata corona. Il T. grandiflora ha una pungente sensualità.

È una specie originaria dell’Argentina.

cactus grandiflora

Trichocereus grandiflora (grandiflorus) (foto James Gaither CC BY-NC-ND 2.0)

Trichocereus huascha

Cactus argentino che cresce in piccoli gruppi colonnari che non superano il metro di altezza. La particolarità è proprio nel portamento: solitamente colonnare, ma non è raro imbattersi in esemplari dallo strisciante portamento.

I fiori, di ridotte dimensioni, possono essere di vario colore (giallo, rosso o arancione) e si differenziano da quelli delle altre specie per un dettaglio di non poco conto. Sono fiori diurni!

cactus huascha

Bellissimo esemplare di Trichocereus huascha By izzyplante from Montreal, Canada (cactus flowerUploaded by uleli) [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons

Trichocereus macrogonus

Cactus colonnare che può superare i 3m di altezza, anche se il diametro della pianta non è eccessivo. Conta circa 9 spine radiali e 3 spine centrali lunghe fino a 10cm. Le spine sono di colore scuro (in molti casi possono essere nere), mentre il suo grande fiore è bianco.

Ad impressionare è la sua grande resistenza: non teme le temperature elevate, ma non ha alcun problema anche quando si scende di qualche grado sotto lo zero. Questo permette al macrogonus di essere coltivato tranquillamente in giardino, anche in zone dove l’inverno è particolarmente rigido.

cactus macrogonus

Trichocereus macrogonus (msscacti CC BY 2.0)

Trichocereus pachanoi

Conosciuto come Cactus di San Pedro, cresce nelle regioni andine fino a 3000 metri di altitudine. È una delle piante sacre per i nativi peruviani. È una specie che può superare i 6m di altezza ed è il classico esempio riportato sui manuali quando si affronta la tematica cactus colonnare. È una delle specie più belle: in commercio è possibile trovare esemplari con pochissime spine, mentre è maggiore il numero delle stesse sugli esemplari che crescono naturalmente nel loro habitat.

I suoi grandi fiori sono molto profumati e nel complesso può essere descritta come una specie molto resistente anche alle basse temperature.

cactus di san pedro

Il bellissimo e grande fiore del Trichicereus pachanoi (chimichagua CC BY 2.0)

Trichocereus pasacana

Un vero e proprio albero con le spine. Questa specie (originaria dell’Argentina e di alcune regioni boliviane) può raggiungere, in alcuni casi, anche i 10m di altezza e un diametro di 45cm. Ha tantissime spine di piccole dimensioni di colore giallo, le quali sono più corte sugli esemplari più vecchi e più lunghe sugli esemplari più giovani.

Il fiore bianco è ricoperto di una fitta peluria in quasi tutte le sue parti. Il T. pasacana, la cui forma è variabile, è un cactus a crescita lenta che mai deve essere annaffiato quando fa freddo o piove.

cactus pasacana

Trichocereus pasacana By Thot 1 (Self-photographed) [GFDL, CC BY-SA 3.0 or CC BY-SA 3.0 de], via Wikimedia Commons

Trichocereus spachianus

Cresce fino a due metri di altezza e presenta un fiore bianco di circa 20cm. Le varietà che crescono spontaneamente nel loro habitat sono molto diverse da quelle che si trovano in commercio per la coltivazione.

È una specie a fioritura notturna molto diffusa nelle regioni argentine. È resistente (fino a 10 gradi sotto lo zero) e molto utilizzato per innesti e per l’ibridazione. Tra le varietà più belle ricordiamo la shaferi e la spachianoides.

cactus spachianus

Particolare del fiore del Trichocereus spachianus (John Rusk CC BY 2.0)

Trichocereus scopulicola

Cactus colonnare molto grande senza germogli laterali. Raggiunge i 4m di altezza, con un diametro compreso tra i 5 e i 10cm. Il suo colore è verde scuro, mentre il fiore è bianco. Il suo fiore si apre e si manifesta in tutta la sua bellezza durante le ore notturne, ma resta aperto anche durante le prime ore del giorno.

È una specie molto resistente e adatta alla coltivazione in piena terra in zone dove le temperature sono particolarmente rigide in inverno. Sono valide le stesse regole per la coltivazione che abbiamo visto per le altre specie (e che approfondiremo di seguito): poca acqua e terreno drenante.

cactus scopulicola

Trchocereus scopulicola By peter burge (flower fourUploaded by uleli) [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons

Trichocereus tarijensis

Cresce spontaneamente nelle zone della provincia boliviana di Tarija e in tutto il sud della Bolivia. A colpire è il diametro che può raggiungere il fusto: può superare tranquillamente i 40cm.

I giovani esemplari sono spesso confusi con il T. pasacana, ma una caratteristica che permette una sicura distinzione è il numero delle spine, maggiori nella specie che stiamo descrivendo. Bellissimi i fiori: rosa, rossi o bianchi e di medie dimensioni. Sia la forma dei fiori che della pianta in generale è variabile.

cactus tarijensis

Trichocereus tarijensis By Daderot (Own work) [CC0], via Wikimedia Commons

Trichocereus terscheckii

È una delle specie maggiormente apprezzate per la coltivazione in giardino, sia per la facilità della coltivazione, che per le forme della pianta. Il T. terscheckii cresce lentamente ed è necessario attendere diversi anni prima di poter ammirare i caratteristici bracci laterali che conferiscono alla pianta un aspetto originale e molto apprezzato dagli amanti dei desertici giardini.

Cominciano a svilupparsi in larghezza (possono avere un diametro anche di 60cm), per poi esplodere in una incredibile crescita verticale. I fiori sono bianchi con petali di circa 8cm. È una specie che resiste bene alle basse temperature.

cactus terscheckii

Trichocereus terscheckii (msscacti CC BY 2.0)

Fioritura

I Trichocereus hanno una carta vincente, un asso nella manica, una strategia perfetta per incantare tutti quando si parla di fioritura. Questa volta non dobbiamo soffermarci sul numero dei fiori, sulle loro particolari sfumature cromatiche, ma su di una caratteristica ben diversa.

La fioritura di queste piante è notturna. I fiori dei Trichocereus si aprono di notte, spuntando alla sommità del fusto. Una sorta di corona per quelli che sono i re dei giardini rocciosi. Fiori imbutiformi che sbocciano durante la stagione più calda dell’anno, ma che si mostrano in tutta la loro bellezza, elegante e raffinata, solo di notte. Fiori che non amano mettersi in mostra dinanzi ad un grande pubblico, ma che si mostrano solo agli occhi di chi davvero ama questo genere. Al mattino i fiori si chiuderanno, per aprirsi nuovamente durante le ore di buio.

La fioritura dei Trichocereus è una breve danza sotto i riflettori della luna. Ogni fiore dura non più di due giorni, ma per tutta la stagione estiva la pianta li rinnoverà continuamente.

Fioritura trichocereus

Trichocereus con bellissimo fiore rosa (foto Ken Bosma CC BY 2.0)

Consigli per la coltivazione Trichocereus

Mai come per queste piante le cure possono essere limitate. Le possiamo definire come cactus autonomi e forti, che mostrano a tutti la loro forza e le capacità di adattamento. Come coltivare i Trichocereus? Partiamo con il far attenzione alle spine che in alcune specie sono lunghe e sottili.

Coltivazione in vaso

Quando si decide di coltivare una delle specie di Trichocereus in vaso bisogna essere consapevoli che il rinvaso deve essere effettuato regolarmente. Ci teniamo a sottolineare il fattore periodicità del rinvaso, perché spesso si cerca di rinviare il momento del botanico trasloco a causa della difficoltà. Spostare alcune specie di cactus da un vaso all’altro potrebbe risultare alquanto difficile e pericoloso. Muniti di guanti e con la massima cautela, quella che viene immaginata spesso come epica impresa si trasformerà in un’operazione di pochi minuti. È molto pericoloso lasciare la pianta per troppo tempo in un contenitore di dimensioni non adatte alla sua grandezza.

Quando effettuare il rinvaso? I Trichocereus lanciano dei veri e propri segnali di aiuto. Quando il vaso comincia ad essere troppo piccolo si noterà un rallentamento eccessivo nella crescita. È davvero il momento giusto per intervenire? Basta sollevare la pianta per capirlo. Se le radici formano un tutt’uno con il terreno e qualcuna spinge oltre i fori di drenaggio è proprio il momento di intervenire. La primavera è il momento migliore per portare a termine questa operazione.

Non serve un vaso molto profondo (almeno all’inizio), poiché le radici delle Cactaceae non vanno in profondità, ma si espandono in superficie per ricercare il nutrimento necessario. Questo ci fa capire che neanche un alto livello di umidità è cosa buona per queste piante, le quali preferiscono substrati ben drenati e con strati inferiori composti da sabbia e perlite.

Quale vaso scegliere? Plastica o terracotta? La seconda opzione è da preferire.

Trichocereus coltivazione in vaso

Per i Trichocereus si consiglia di utilizzare un vaso di terracotta per far respirare in parte il terreno (msscacti CC BY 2.0)

Coltivazione in piena terra

Un giardino con tanti Trichocereus? Spettacolo superbo.

Le insolite e attraenti forme di queste piante permettono di ottenere una elegante confusione. Non dimentichiamo che sono piante facilissime da coltivare e che necessitano di pochissime cure. Unendo i due fattori la voglia di creare un giardino ricco di cactus cresce in modo incredibile.

Come creare un bellissimo giardino con i Trichocereus? L’idea è quella di ricreare, proprio davanti la porta di casa, un deserto in miniatura. Il fascino esotico regnerà in ogni angolo, senza rinunciare a quel tocco di raffinatezza che solo i fiori riescono a dare. I Trichocereus, fieri nel portamento e dalle burbere sembianze, sono piante pronte a far emozionare con fioriture notturne molto particolari. Quindi, cactus sì, ma senza rinunciare (anche se in limitato modo) all’effimera bellezza dei loro fiori.

Cosa serve? Tanti sassi (bellissimi quelli di fiume, lisci e di diverso colore) e ghiaia. Ad accompagnare i Trichocereus non saranno di certo ampie distese di verde erbetta, ma elementi che al meglio manifestano una desertica bellezza. Giocare con aiuole su più livelli, delimitate da sassi di grandi dimensioni, può evidenziare le diverse forme degli esemplari scelti per le coltivazioni in piena terra.

Il trucco per creare un giardino perfetto è quello di non seguire un geometrico schema. Massima naturalità, è questo quello che ci vuole.

Trichocereus coltivazione in piena terra

Di grandi o di piccole dimensioni non fa alcuna differenza: con le cactaceae è possibile creare dei giardini bellissimi (Trichocereus( By provenza [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons

Temperatura

Quando coltivati in piena terra non ci sono particolari problemi: i Trichocereus sopportano bene le alte temperature estive, così come i freddi inverni con temperature minimi vicine ai 4°C.

Quando coltivati in vaso come piante ornamentali da interno, si consiglia di mantenere la temperatura dell’ambiente tra i 15 e i 25°C. In inverno possono essere spostati all’aperto su balconi e terrazzi. Tutte le specie hanno bisogno di un riposo invernale a basse temperature.

Luce

Per tutto l’anno i Trichocereus necessitano di una esposizione in pieno sole. Anche dietro un’ampia vetrata, l’importante è che i raggi del sole dal mattino al tramonto riescano ad illuminare perfettamente la pianta.

Terriccio

Il substrato ideale è un mix di torba, sabbia e argilla. Questo per evitare ristagni di acqua.

Innaffiature

Regola per la perfetta annaffiatura dei Trichocereus: irrigare costantemente, ma con moderazione. Durante la stagione estiva queste piante richiedono più innaffiature, ognuna delle quali deve essere fatta senza esagerare. Il terreno deve essere asciutto prima di procedere alla nuova irrigazione, in modo tale da non alzare troppo il livello di umidità.

In inverno, invece, è possibile sospendere le annaffiature quando la pianta è coltivata all’aperto o in ambienti senza riscaldamento. Quando coltivata in ambiente riscaldato basterà solo effettuare delle nebulizzazioni ogni 3 settimane circa.

Moltiplicazione

La moltiplicazione dei Trichocereus può avvenire in due modi:

  • per seme: la semina deve avvenire nel periodo primaverile (nei primi giorni), avendo cura di adagiare i semi in uno specifico composto per cactacee. Il contenitore dovrà essere tenuto in un ambiente umido e all’ombra finché i semi non germoglieranno.
  • Per pollone: utilizzando i polloni (parte della pianta che si presenta come un ramo e che si sviluppa direttamente sul tronco o alla base della pianta) prodotti dalla pianta madre. Questi dovranno essere fatti asciugare prima di essere piantati in vaso.

Concimazione

Il concime ideale per i Trichocereus deve essere ricco di potassio e povero di azoto. Sono da preferire i concimi liquidi da unire all’acqua delle irrigazioni. La fertilizzazione deve avvenire con cadenza mensile nel periodo primaverile e per tutta l’estate (in questo modo si favorirà una bella fioritura), mentre deve essere sospesa in autunno e in inverno.

Potatura

Per le specie appartenenti alla famiglia delle Cactaceae non si può parlare di potatura.

Parassiti, malattie e altre avversità

I Trichocereus sono piante forti e che difficilmente vengono attaccate da parassiti. Le uniche minacce sono le cocciniglie e gli acari, che attaccano la pianta quando il livello di umidità è troppo alto.

Cosa fare quando la pianta non fiorisce e non si sviluppa con portamento colonnare? La causa è la cattiva esposizione alla luce, quindi basterà solo spostare la pianta in una zona illuminata al meglio dai raggi del sole.

Cosa fare quando la pianta assume una colorazione meno intesa e si svuota nei tessuti? Aumentare la frequenza delle irrigazioni, poiché la pianta si sta letteralmente svuotando e sta esaurendo le riserve di acqua interne. I Trichocereus non richiedono grandi quantitativi di acqua, ma non annaffiarli per tantissimi giorni durante le stagioni più calde è sbagliatissimo.

Curiosità

I Trichocereus, in particolar modo la specie Peruvianus, sono in grado di assorbire le onde elettromagnetiche prodotte dagli accessori che la moderna tecnologia ci ha donato. Quindi, quando coltivata in casa, può essere un valido aiuto per la pulizia dell’aria. Con le altre piante che purificano l’aria domestica, rappresenta il perfetto alleato per rendere più salutare l’ambiente.

Tossicità

Il Trichocereus (particolarmente la specie pachanoi) contengono sostanze alcaloidi, cioè con grandi effetti farmacologici anche quando si parla di piccole dosi. Questo non vuol dire che tali piante sono tossiche.

Una parentesi deve essere aperta per quanto riguarda il Trichocereus Peruvianus. Questa specie contiene alti livelli di mescalina (alcaloide dotato di proprietà allucinogene e narcotiche). Tranquilli, potete coltivarlo tranquillamente, non arriveranno le squadre speciali antidroga a distruggere il vostro giardino.

Linguaggio dei fiori

Il cactus, pianta dal fusto ingrossato, con spine e senza foglie, è da sempre considerato come il simbolo della durata e della perseveranza. Piante forti e destinate a durare nel tempo.

Regalare una pianta del genere evidenzia l’importanza del sentimento che si nutre nei confronti del destinatario del dono. Un sentimento sincero, che si spera duri in eterno.

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Un pensiero su “Trichocereus

  1. salve sarei interessato a comprare dei trichocereus pachanoi peruvianus macrogonus bridseji ..se potete contattarmi e indicarmi il metodo per acquistare da voi . grazie bruno
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