Dracunculus Vulgaris

Dracunculus vulgaris
Dracunculus vulgaris – foto di Jörg HempelCC BY-SA 3.0 de

Chi ama le piante caratterizzate da un aspetto particolare sicuramente apprezzerà il Dracunculus Vulgaris noto anche con i nomi di Dragontea, Dragonzio, Erba Serpone, Erba Serpentona, Serpentaria, Erba drago. Si tratta tutti di nomi volgari che ben rispecchiano la particolare impressione che desta questa pianta in crescita e soprattutto durante la fioritura.

Una pianta che ha la peculiarità di emanare cattivo odore durante la splendida fioritura.

Allo stato naturale, il Dracunculus vulgaris, lo si può ammirare in Grecia, in Turchia, nell’area dei Balcani e nel Peloponneso, mentre nella nostra penisola la sua diffusione va lentamente scemando. Cresce nelle foreste miste, in ambienti di macchia mediterranea, gariga, uliveti, incolti erbosi e terreni secchi, è stata rinvenuta fino ad un’altitudine di 600 m s.l.m., al di sotto della fascia montana.

Il Dracunculus Vulgaris è una robusta pianta erbacea perenne che può arrivare a misurare oltre il metro di altezza. Germoglia da un bulbo sotterraneo, spaccando il terreno con punte leopardate. E’ caratterizzata da un rizoma tuberiforme e di un fusto eretto, glabro, grosso e picchiettato di macchie rosse-brune che ricordano la pelle di un serpente.
Dal bulbo si ergono le foglie che si avvolgono al fusto con guaine chiazzate. Dal fogliame si svilluppa un lungo picciolo di 20-30 centimetri.

Nel periodo che va tra aprile e maggio produce un’infiorescenza pesante e di grandi dimensioni composta da da una spata, di colore violaceo all’interno, e verde all’esterno, che può raggiungere l’ampiezza di 50 centimetri, contenente i fiori veri e propri, sia quelli maschili, sia quelli femminili.

Al termine della fioritura si formano i frutti: delle piccole bacche di colore rossastro.La chioma tende a crescere sia in altezza, sia in larghezza facendo assumere alla pianta la forma di un arbusto arrotondato.

Una particolarità del Dracunculus Vulgaris è l’odore, sgradevolissimo, che accompagna la fioritura, ma questo si spiega in maniera scienfica, a rafforzare il fatto della straordinarietà della natura.

Classificazione botanica

Il Dracunculus vulgaris è una pianta appartenente al genere Dracunculus ed alla famiglia delle Araceae come gli Arum e le Calle da giardino.

Dracunculus vulgaris
Dracunculus vulgaris – foto di P.PickaertCC BY-SA 2.5

Fioritura


Fiorisce nel periodo che va da aprile a maggio- giugno. La fioritura di questa pianta è spettacolare. L’apertura dell’infiorescenza è accompagnata dall’emanazione di un intenso fetore, simile a carne marcia, volto ad attirare le mosche impollinatrici. Le prede vanno a finire nella camera intrappolatrice di insetti e dopo che prendono il polline vengono rilasciati.

L’odore è presente per circa 24 ore, in concomitanza con l’apertura dei fiori femminili che si trovano alla base dello spadice. In questo momento la pianta genera calore nell’appendice dello spadice. Il particolarissimo fiore è formato da una spettacolare spata violacea che contiene i veri piccoli fiori, un pò come avviene nelle calle.

La fioritura si può protrarre per 3 – 4 giorni mantenendo quasi invariata la bellezza della spata e dello spadice, in particolare se la pianta viene annaffiata abbondantemente.

La fioritura di piante di grandi dimensioni può durare invece anche 20 giorni poiché si aprono progressivamente infiorescenze secondarie. Dopo l’impollinazione, le foglie iniziano ad appassire. Lo stelo, da solo, sorregge l’infruttescenza composta da numerosi frutti anch’essi molto decorativi.

Consigli per la coltivazione del Dracunculus vulgaris

Dracunculus vulgaris
Dracunculus vulgaris – foto di H. Zell CC BY-SA 3.0

I tuberi di Dracunculus vulgaris si trovano in commercio durante l’autunno. Si possono piantare sia in autunno che in primavera e in condizioni particolari può essere vantaggioso conservarli fuori terra durante l’inverno.

Questa pianta si può facilmente coltivare in ambiente domestico, dove mostrerà il meglio della sua bellezza a partire dalla primavera, quando dai tuberi si sviluppano le infiorescenze. La coltivazione del Dracunculus vulgaris non presenta difficoltà particolari per questo è adatta alle esigenze di chi ha poco tempo da dedicare al giardinaggio.

Questa perenne è piuttosto robusta ed è, coltivabile in vaso in esterno dove si rivela essere particolarmente adatta per giardino roccioso. Può essere utilizzata per formare ciuffi verdi nelle zone fresche del giardino e anche in vasi profondi per decorare la terrazza.

É coltivata a scopo ornamentale per la bellezza delle foglie e dell’infiorescenza ma, per l’odore nauseante, è consigliabile sistemarla lontano dai luoghi d’incontro dei frequentatori del giardino o del terrazzo: non mettetela accanto al tavolo da pranzo per capirci.

Coltivazione in vaso

I tuberi vanno piantati in autunno in vasi sufficientemente grandi alla profondità doppia della loro altezza. Tra i tuberi va lasciato uno spazio di circa 30 centimetri.

Per questo è preferibile piantare un solo tubero per vaso, soprattutto se di grande dimensione, consentendo alla pianta la possibilità di svilupparsi bene e di essere osservata da tutte le direzioni. E’ preferibile scegliere vasi di terracotta. E’ importante evitare i ristagni d’acqua, ma non occorre invece proteggere il vaso da leggere gelate.

Coltivazione in piena terra

Dracunculus vulgaris
Dracunculus vulgaris

Il Dracunculus vulgaris preferisce un suolo ricco in materia organica, ma ben drenato, un’adeguata umidità durante il ciclo vegetativo e almeno qualche ora di sole affinché la spata si colori bene.

La concimazione deve essere eseguita in primavera con concimi organici. Dopo la fruttificazione la pianta entra nella sua fase di riposo e durante il tardo autunno e d’inverno si devono limitare le innaffiature.

La pianta che ha già iniziato l’accrescimento può però essere danneggiata durante la primavera dalle gelate tardive. Se non si possono garantire le condizioni necessarie conviene conservare i tuberi fino alla primavera ed alla fine del loro ciclo vegetativo. Si potranno disotterrare i tuberi nel tardo autunno e si potranno conservarli immersi in un substrato sterile come la torba, trucioli o vermiculite e reimpiantarli quando il rischio di gelate sarà passato.

Coltivazione in terrazzo

La pianta può essere allevata in vasi da tenere il terrazzo.

Temperatura

Il Dracunculus vulgaris ha un’ottima resistenza al gelo ed alle alte temperature. Le giovani piante richiedono una buona protezione contro eventi di freddo tardivo in primavera.

Luce

Dracunculus vulgaris
Dracunculus vulgaris – foto di JarnoCC BY 2.0

La pianta non ha particolare esigenze in fatto di esposizione ma qualche ora di sole è necessaria affinché la spata si colori bene. La posizione rispetto alla luce può essere in pieno sole, mezza ombra, ombra.

Terriccio

Il Dracunculus vulgaris si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno ma preferisce un suolo ricco di materia organica, sufficientemente umido e ben drenato poiché i ristagni d’acqua favoriscono l’attacco dei funghi.

Annaffiatura

Se la pianta è allevata in piena terra occorre bagnare saltuariamente durante il periodo vegetativo, all’incirca nei mesi che vanno da aprile a ottobre. Se la pianta è allevata in vaso, occorre bagnare regolarmente nel periodo che va da marzo a ottobre

Moltiplicazione

Dracunculus vulgaris
Dracunculus vulgaris – foto di brewbooksCC BY-SA 2.0

La propagazione è semplice sia da seme che per divisione dei grandi tuberi. Ogni sezione da ripiantare deve contenere almeno una gemma. Sono necessari da tre a cinque anni prima che la pianta fiorisca per la prima volta.

Concimazione

Il Dracunculus vulgaris va concimato all’inizio della primavera

Potatura

Per quel che concerne la potatura occorre eliminare con regolarità i fiori appassiti se non si vogliono produrre i semi. Alla fine della fioritura occorre ripulire dalle parti secche, lasciando le foglie basali.

Abbinamenti con altre piante

la pianta può essere abbinata in giardino con altre piante che vantano le medesime esigenze colturali. In vaso, invece, deve essere allevata come singolo esemplare.

Altri Consigli per la cura

La pianta di Dracunculus vulgaris è una pianta piuttosto adattabile alle varie condizioni di crescita e pertanto non necessita di accorgimenti costanti. Per far crescere la pianta di Dracunculus vulgaris occorre assicurarle una posizione che sia il più possibile riparata.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Il Dracunculus vulgaris raramente subisce danni da parassiti, ma la pianta può venire indebolita dalla siccità. Si possono altresì manifestare danni da muffe soprattutto quando le piante sono collocate in zone non sufficientemente ventilate.

Curiosità

Dracunculus vulgaris
Dracunculus vulgaris – foto di Peter A. Mansfeld -CC BY 3.0

Il nome del genere dracunculus, deriva dal latino dracontium che significa serpente, mentre il nome specifico dal latino vulgaris significa comune ad inficare piccolo drago comune.

Riguardo al nome della specie occorre però fare delle precisazioni, in quanto in commercio si possono trovare tuberi di Dracunculus vulgaris impropriamente chiamati Arum dracunculus .

Il nome ha origine latina dracunculus, che significa piccolo drago. La specie è stata così chiamata anche da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia (Historiarum Mundi) anche se questo autore usasse la stessa parola per descrivere almeno altre due specie vegetali.

Il termine si riferiva dai latini più che altro al fusto punteggiato, che ricorda la pelle di serpente e nel caso di altre piante si riferiva alla forma delle radici o all’effetto protettivo contro i morsi di serpenti (come, ad esempio, l’effetto protettivo delle foglie di Artemisia dracunculus).

Carl von Linné riprese il nome e lo impiegò come attributo nel binomio Arum dracunculus, riprendendo il concetto degli antichi greci che seppur usavano il nome drakontion, lo abbinavano al nome aron (aros) in maniera ampia, includendo anche specie oggi classificate come Arum, Dracunculus ed anche Colocasia. Già nel XVII secolo Philip Miller suggerì il nome Dracunculus per un genere a parte e nel 1832 Heinrich Wilhelm Schott (1794-1865), direttore dei Giardini Imperiali di Vienna, propose il nome Dracunculus vulgaris.  Il nome Arum dracunculus  viene tuttavia ancora oggi frequentemente usato come sinonimo, soprattutto nella commercializzazione dei tuberi.

Oltre la particolare forma, questa pianta ha la peculiarità del forte fetore che emana quando è in fiore, un odore che ricorda quello della carne in putrefazione. Questo curioso effetto è volto a richiamare mosche e moscerini che provvedono poi all’impollinazione.
Questa interessante caratteristica dell’impollinazione accumuna tutte le specie della famiglia delle araceae. Gli insetti impollinatori sono attirati dall’intensa secrezione zuccherina di cui sono ghiotti e dal caldo dell’ambiente prodotto dalla spata per reazioni chimiche.

Il calore consente la vaporizzazione di queste sostanze e gli insetti attirati, penetrano nella base della spata e restano imprigionati da 2 corone di peli rivolti verso il basso.

E’ importante precisare che la temperatura interna della pianta durante l’impollinazione sale tra i 48 ai 51°C.

Provando ad uscire, gli insetti si imbrattano di polline, trasportandolo sui fiori femminili, e portando a compimento il compito che la natura gli affidato.

Nel momento in cui l’impollinazione avvenuta, l’infiorescenza si affloscia, i peli interni appassiscono consentendo così l’uscita degli insetti.

Tossicità e/o uso erboristico

Popolarmente, in Turchia, i frutti di Dracunculus vulgaris erano utilizzati per la cura dei reumatismi, mentre i semi erano impiegati per la cura delle emorroidi .

Il Dracunculus vulgaris è comunque una pianta tossico-velenosa, contiene, esattamente come tutte le piante appartenenti alla famiglia delle Araceae, dei principi tossici molto elevati, in particolare presenti nelle piante fresche. L’insieme di queste sostanze possono provocare al contatto esterno dermatiti o irritazioni di diversa entità. L’ingestione dei frutti, può causare, nausea, vomito, diarrea con emorragie, crampi muscolari, che in casi gravi possono addirittura portare alla paralisi.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Linguaggio dei fiori

Dracunculus vulgaris
Dracunculus vulgaris – foto di MithCC BY-SA 3.0

Il Dracunculus vulgaris non ha particolare significato nel linguaggio dei fiori.

Seppur si tratta di una pianta molto bella e molto particolare, la caratteristica del cattivo odore che accompagna la fioritura la rende sconsigliata come regalo. Anche se, analizzando a fondo la procedura che la pianta fa per far si che avvenga l’impollinazione, potrebbe fare presupporre ad un messaggio del tipo “il fine giustifica i mezzi”.

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