Papavero rosso comune o Rosolaccio (Papaver rhoeas)

Papavero rosso Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

Un fiore di campo tra i più apprezzati e decorativi: è il Papavero rosso, noto anche come Rosolaccio o Papavero comune.

Si tratta di una pianta erbacea annuale, originaria di Eurasia e Nordafrica, che misura fino a 80 centimetri di altezza. Cresce nei campi, in particolare in quelli di cereali, nei terreni abbandonati, ai margini delle strade, nei cumuli di terreno e nei terreni smossi, nelle macerie, dal piano fino ai 1800-1900 metri.

Il Papavero rosso è caratterizzato da una radice bianca a fittone, da fusti eretti, ramificati e setolosi, ricoperti di peli lunghi e patenti. Le foglie sono dotate di peli segosi e morbidi. Le foglie basali a rosetta sono pennate e sono caratterizzate da segmenti lanceolati o ellittici e margine dentato, con apice acuto e base lungamente picciolata, le foglie cauline sono invece più semplici e sessili.

I fiori solitari sbocciano all’apice di lunghi peduncoli coperti di peli patenti, sono inodori, e misurano circa 5-8 centimetri. Prima della fioritura i boccioli sono penduli.

Il calice è formato da 2 sepali setolosi, caduchi, la corolla conta invece 4 petali tondeggianti che durano un giorno o poco più, di colore rosso vivo, macchiati alla base di nero. Il fiore contiene numerosi stami di colore nerastro.

I frutti sono capsule ovali glabre, sormontate da uno stigma piatto, con al suo interno numerosi piccoli semi, reniformi, grigiastri e reticolati che, a maturità, escono dalle aperture poste sotto lo stigma. Ogni pianta produce in media da 10.000 a 20.000 semi che restano vitali nel terreno fino a 40 anni.
La pianta produce un succo lattiginoso bianco e acre.

Il Papavero rosso è molto apprezzato dalle api per il suo polline di colore nero. Petali e semi vantano blande proprietà sedative: il Papavero rosso è parente stretto del Papavero da oppio, da cui si estrae la morfina.

Classificazione botanica

Papavero rosso Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

Il Papavero Rosso, nome scientifico Papaver rhoeas appartiene al genere Papaver, alla famiglia delle Papaveraceae.

Principali varietà

La sua sottospecie Strigosum si distingue per l’assenza della tipica chiazza nera alla base dei petali e per la presenza nella parte dalta del fusto e dei penducoli fiorali di peli appressatti e non patenti come nella sottospecie nominale, oltre che uno sviluppo più contenuto della pianta.

Fioritura

Papavero rosso Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

La fioritura del Papavero rosso è concentrata nel periodo di aprile giugno e ci sono riprese tadive fino al mese di novembre. I fiori sono solitari, senza profumo, con due sepali setolosi. La corolla è composta da 4 petali con diametro di 5-8 centimetri, di colore rosso scarlatto, con una macchia nera alla base.

Consigli per la coltivazione del Papavero rosso

Papavero rosso Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

Il Papavero rosso non necessita di attenzioni particolari per crescere bene, si tratta quindi di una pianta adatta anche ai meno esperti. E’ sufficiente seminare ed aspettare le piantine, che in breve si riprodurranno coprendo tutto il terreno. Per la semina è necessario scegliere un punto del giardino molto asciutto, drenato ed esposto al sole. Il papavero rosso predilige i terreni calcarei e poveri, dove si riprodurrà spontaneamente anno dopo anno

Coltivazione in vaso

Alla coltivazione in vaso è prefibile quella in piena terra, tuttavia se si opta per questo tipo di coltivazione è necessario orientarsi per contenitori molto capienti.

Coltivazione in piena terra

Papavero rosso Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

Se si desidera creare un’aiuola in giardino di soli papaveri, è necessario procurarsi i semi della varietà prescelta, concimare il terreno con dello stallatico maturo, miscelarlo con qualche manciata di sabbia per aumentarne le caratteristiche drenanti.

In primavera si cosparge quindi il suolo con i semi, si annaffia e si attende con pazienza che le piante inizino a germinare. A distanza di qualche settimana si potranno vedere le nuove piantine. Si attende che raggiungano un’altezza di cinque centimetri e si diradano.

Temperatura

Papavero rosso Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

Il Papavero rosso vanta un’ottima resistenza alle basse temperature, anche a quelle molto inferiori a 0 gradi, ma non sopporta il caldo umido e afoso.

Luce

L’esposizione al sole è quella preferita dal papavero rosso, che, tuttavia, può crescere anche a mezz’ombra.

Terriccio

Papavero rosso Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

Il papavero rosso non ha particolari esigenze per quel che concerne il terreno, riesce infatti a crescere anche in terreni poveri, purché ben drenati, ma predilige un terreno di tipo calcareo.

Annaffiatura

Il Papaver rhoeas non necessita di un elevato apporto idrico, tuttavia è bene non far sopportare alla pianta periodi di siccità troppo lunghi.

Moltiplicazione

La moltiplicazione del rosolaccio avviene inizialmente per semina, ma una volta che le piante hanno attecchito, la propagazione avviene in maniera spontanea.

La semina si esegue nel mese di aprile, quando la temperatura inizia ad aumentare. Prima della semina è necessario preparare il terreno, eliminando le erbacce e lavorandolo. Nel caso sia troppo pesante è opportuno aggiungere della sabbia così da renderlo più drenante. Si deve creare una superficie regolare ed occorre umidificare il terreno.

Per creare un aspetto più naturale si possono spargere i semi a pioggia. Dopo la semina, con l’aiuto di una piccola zappa, si ricopre con del terriccio facendo attenzione a non concentrare i semi nello stesso posto, e si rinumidisce il terreno.

Dopo la semina, il terreno deve rimanere costantemente fresco, finché non si vedranno spuntare le piantine. Nel momento in cu appariranno i primi germogli, si eliminano alcune piante nei punti in cui risultano più fitte. Si può considerare una distanza di circa 20 cm tra una pianta e l’altra.

Il Papavero rosso si può seminare anche a settembre, in quanto il freddo invernale favorirà il riposo dei semi e faciliterà lo sviluppo delle nuove piantine nel periodo primaverile

Concimazione

Papavero rosso Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

Il Papaver rhoeas è poco esigente, pertanto non necessita di concimi se non al momento della semina.

Potatura

Nel caso in cui le piante si moltiplicano rapidamente in uno spazio limitato, si può procedere all’eliminazione delle capsule con i semini nel momento in ci i petali sono appassiti, in tal modo si evita che le piante diventino troppo folte. Nel momento in cui le foglie cominciano ad appassire, si possono tagliare gli steli senza strappare le piante in modo che l’anno seguente spuntino nuovi fiori spontaneamente.

Abbinamenti con altre piante

Prima dell’uso generalizzato degli erbicidi nelle culture di frumento, orzo, segale ed avena, il papavero rosso cresceva, spesso con fiordalisi e fiori di camomilla, creando paesaggi incantevoli, talmente belli da essere i protagonisti di quadri di pittori impressionisti.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

Il Papaver rhoeas è poco soggetto all’attacco di insetti poiché il lattice contenuto nello stelo solitamente allontana i parassiti. Tra i nemici principali ci sono gli afidi e l’oidio soprattutto in caso il terreno in cui viene coltivato sia troppo umido o nel caso le piante vicine siano infestate dai parassiti. La prevenzione, il rispetto delle esigenze colturali rappresentano i presupposti principali per una corretta coltivaione del Papavero rosso.

Curiosità

 Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

Il Papavero rosso è l’ingrediente di diverse ricette che costellano in nostro stivale.

Nel Salento le piantine tenere sono consumate sotto il nome di “paparina fritta“: vengono sbollentate e passate in padella in un soffritto di aglio con l’aggiunta di olive nere (celline) alcuni gherigli di noce e vengono aromatizzate con buccia d’arancia e barbe di finocchio.

In Friuli il cespo di foglie che si sviluppa attorno alla radice all’inizio della primavera, nel momento in cui la pianta è ancora poco sviluppata ed è lontana dalla fioritura, si consuma lessato ed eventualmente saltato in pentola come verdura nota sotto il nome di “confenòns”. Il sapore è delicato e leggermente amaro. Inoltre la pianta giovane, che non ha ancora emesso il fusto fiorale, può essere consumata cruda, in particolare le foglie, tagliate sottili e frammiste ad altre verdure, sono usate per preparare delle insalate, condite con sale, succo di limone e olio di oliva.

Nel Veneto questo piatto è chiamato “rosoina”, “pevarel”.

In Romagna, la pianta è nota con il nome di “Rosole” e le foglie si usano crude, dopo averle finemente triturate e dopo averle lasciate macerare sotto sale per 24/36 ore. Dopo averle strizzate, si impiegano per fare da ripieno al famoso “Crescione” o “Cassone” (o Cascione).

Il termine Papaver deriva dal latino papo (= pappa) o da una parola celtica con lo stesso significato.

Tossicità e/o uso erboristico

Papaver rhoeas
Papavero rosso Papaver rhoeas

I petali del Papavero rosso, essiccati all’ombra, vantano leggere proprietà narcotiche che la medicina popolare ha sfruttato per la preparazione di decotti ad azione sedativa. La pianta contiene reagenina, rearubina, isoreadina, protopina mucillaggini, antociani, resine, tracce di acido meconico, sali di potassio e amido.

Dai petali del papaeero rosso si ottiene inoltre una tintura rossa impegata in passato come trucco per gote e labbra. I semi seccati del Papaver rhoeas si usano anche nell’impasto di alcuni tipi di pane, ne se trae inoltre un olio che vanta ottime proprietà dietetiche.

In dosi eccessive la pianta può provocare intossicazione ed avvelenamento, è quindi necessario rispettare sempre le dosi consigliate.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Linguaggio dei fiori

Nel mondo anglosassone il Papaver rhoeas è dedicato alla memoria delle vittime sui campi di battaglia della prima e della seconda guerra mondiale. Nel Regno Unito, durante il Remembrance Day, è diffusa la tradizione di appuntare un papavero rosso all’occhiello.

Al simbolo del Papavero rosso viene associata la locuzione “alto papavero”, che indica una personalità altolocata o di potere. Il modo di dire deriva dall’aneddoto raccontato nell’opera Ab Urbe condita libri di Tito Livio; Sesto Tarquinio chiese al padre, Tarquinio il Superbo consiglio su come impossessarsi di Gabii. Il re rispose con un’allegoria recidendo i papaveri più alti del giardino.

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