Non Ti Scordar di Me (Myosotis)

Non ti Scordar di Me Fiore

Per questo fiore concedetemi una premessa: sono legata in modo particolare a questo piccolo e delicato fiorellino perché nelle mie passeggiate di bambina lo incontravo nelle stradine di campagna ad annunciarmi l’arrivo della primavera.

Mia mamma mi teneva per mano e mi diceva “ecco  i non ti scordar di me” e io vedevo in questi fiorellini tutto l’amore del mondo e mi promettevo che mai li avrei dimenticati proprio come loro sembrano chiederti con quel nome così curioso. Così infatti è stato ed oggi mi ritrovo ad indicarlo a mia figlia nelle stesse stradine che percorrevo da bambina.

Descrizione generale

Il non ti scordar di me è, a seconda della specie, un genere biennale o perenne, l’altezza arriva al massimo a 15-25 cm, il portamento è cespuglioso. Ha fusti eretti ramificati, foglie alterne, oblungo-lanceolate. Produce numerosi  fiori, piccoli, riuniti in infiorescenze scorpioidi, di diverse tonalità.

Classificazione botanica

l genere Myosotis (termine che in greco significa orecchie di topo dalla forma dei petali), appartiene alla famiglia delle Boraginaceae, e comprende circa erbe annuali o perenni, alcune conosciute anche come nontiscordardimé.

Principali specie

Secondo Pignatti, in Italia ne esistono circa 20 specie, vediamone alcune:

Myosotis alpestris

Myosotis alpestris CC0 Creative Commons Aixklusiv

Questa specie è biennale: si semina in piena terra a tarda primavera, la germinazione avviene entro due o tre settimane. Predilige le zone molto soleggiate. Raggiunge circa 30 cm di altezza.

Myosotis arvensis

h CC0 Creative Commons Gnt-et Myosotis arvensis

Questa specie arriva ad un’altezza di 10-30 cm; ha fusti prostrati, ascendenti o eretti, ramosi con peli patenti o appressati; Foglie basali oblanceolate, subsessili, acute; foglie cauline minori; tutte le foglie con peli diritti appressati rivolti verso l’apice;Infiorescenza allungata con molti fiori e senza brattee; corolla con tubo di 2 mm, fauce gialla e lembo blu-chiaro, allargato a coppa da champagne; Nucule nere (talora un po’ verdastre) con apice acuto e orlo ben distinto.

Myosotis decumbens

Myosotis decumbens NTNU Vitenskapsmuseet CC BY 2.0

Noto come “non-ti-scordar-di-mè fiorentino”  è una specie endemica dell’Appennino Tosco-Emiliano e dei Monti Albani.

Cresce in zone umide boschive (faggete e boschi misti di latifoglie decidue), spesso sulle sponde di ruscelli e torrenti.

Il nome generico deriva dal greco ‘mys-myos’ (topo) e ‘ous-otos’ (orecchio), per la forma e pelosità delle foglie; quello specifico in latino significa ‘sdraiato’, ‘prostrato’ per il portamento dei fusti.

Il nome volgare ‘nontiscordardimé’ risale almeno al XV secolo e ricorda la romantica  tradizione per cui gli amanti si scambiavano un mazzolino di fiori prima di separarsi.

Myosotis discolor

Myosotis discolor  Björn S. CC BY-SA 3.0

Questa  specie è  presente in molte regioni d’Italia (non è stata mai segnalata per Liguria, Trentino-Alto Adige, Molise e Puglia).  Cresce in greti e pendii arenacei, su suoli ricchi in scheletro siliceo, dal livello del mare a 1000 m circa.

Myosotis nemorosa

 Julia Kruse CC BY-SA 3.0

Questa  specie è presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Valle d’Aosta

Cresce in boschi rivieraschi e in prati palustri, su suoli molto freschi, al di sotto della fascia montana superiore. Il nome specifico deriva dal latino ‘nemus’ (bosco).

Fioritura

La fioritura dipende molto dalla specie e dal tipo di coltivazione ma in linea di massima il Non Ti Scordar di Me fiorisce in primavera con bellissimi fiorellini azzurro intenso raggruppati in grappoli.

I fusti fioriferi si alzano sulla sommità centrale della rosetta fogliare e vengono  completamente ricoperti dai piccoli fiori. I semi sono piccoli e neri e al momento della maturazione, possono essere raccolti e conservati per le semine dell’anno successivo in luogo fresco e asciutto.

Consigli per la coltivazione dei  Non ti Scordar di Me

Di facile coltivazione e reperibilità il Non ti Scordar di Me si può coltivare in esterno oppure in vasi. In giardino e nelle fioriere, si abbina bene con bulbose primaverili come i tulipani, con primule, viole del pensiero e altre fioriture tipicamente primaverili.

Coltivazione in vaso

Il Non ti Scordar di Me non ha richieste particolari, ma se si vuole una fioritura rigogliosa è utile utilizzare vasi di almeno 30 cm di diametro. Si possono utilizzare ciotole, cassette o vasi tradizionali.

Coltivazione in piena terra

In giardino può essere coltivato ai bordi delle aiuole e nei giardini rocciosi.

Nelle zone molto umide si coltiva con successo Myosotis scorpioides, con fiorellini azzurro chiaro da marzo in poi.

Pianta da siepe

Il “non ti scordar di me” è una pianta da siepe, perfetta per le bordure.

Temperatura

Resiste bene alle basse temperature, purché non prolungate. Molto rustica, non teme il caldo né il freddo intenso. Diciamo che il clima ideale è quello temperato-fresco con discreta resistenza al gelo.

Luce

Il Non ti scordar di me predilige posizioni mediamente ombrose, in  totale ombra possono non generare i fiori. Riescono a superare bene l’inverno, anche se i freddi particolarmente intensi possono danneggiare le piantine e comprometterne la crescita futura.

Terriccio

Si tratta di una pianta senza particolari esigenze con un alto grado di adattabilità, ma ha una particolare preferenza per terreni ben drenati e ricchi di humus. Eventualmente di può utilizzare del concime per piante da fiore, ricco di azoto e potassio per ottenere un buono sviluppo delle foglie e dei fiori.

Con un concime a lenta cessione, basterà procedere una sola volta, altrimenti si può ripetere l’operazione ogni 8-10 giorni con mezza dose. Il terreno deve essere ben drenato, leggero e ricco di sostanze nutrienti. Un ottimo mix di partenza è un buon terriccio universale con aggiunta di sabbia e letame.

Annaffiatura

I Non Ti Scordar di Me prediligono un buon apporto d’acqua ma sempre avendo l’accortezza di non inzuppare il terreno per evitare i ristagni. Generalmente  si può annaffiare una volta a settimana, in caso di siccità eccezionale si può aumentare la frequenza delle irrigazioni. Si deve mantenere il terreno umido durante il periodo vegetativo, è importante non lasciare asciugare mai il terreno, durante l’ inverno moderare decisamente la frequenza delle annaffiature

Moltiplicazione

La riproduzione avviene per seme. La propagazione per seme può essere effettuata in estate o in primavera.

Nel primo caso le piantine vanno travasate e messe a riparo in autunno affinché fioriscano nella primavera successiva.

Nel secondo caso avremo piantine pronte per l’estate.

La semina può essere fatta direttamente a dimora o in semenzaio. Ogni caso il terreno dovrà essere mantenuto umido fino a che non spunteranno i germogli. I semi vanno poggiati sul terreno e ricoperti con un leggero strato di terriccio.

Concimazione

Se la pianta è trattata come annuale non sono necessarie concimazioni. Se invece la si tiene come perenne è bene concimare ogni 15-20 giorni con stallatico o compost, in primavera, durante la ripresa vegetativa e durante la fioritura, con concime specifico per piante da fiore diluito nell’acqua delle annaffiature oppure ogni 2 mesi con concime a lento rilascio distribuito alla base del cespo. Sono piante amanti dei terreni ricchi, apprezzano un apporto di sostanza organica, come letame, terriccio di foglie o compost.

Potatura

Durante la fioritura è opportuno  rimuovere le foglie secche per evitare la propagazione di malattie crittogamiche

Altri consigli per la cura

Il Non Ti Scordar di Me Si adatta ai terreni fertili, soffici, umidi e ricchi di humus. Va rinvasata in primavera indicativamente ogni 1-2 anni. Le specie biennali e gli ibridi si seminano da aprile a luglio in cassette e si trapiantano a dimora in autunno.

Parassiti, malattie ed altre avversità

In linea di massima i parassiti non sono interessati a questa pianta Le due principali minacce per questa pianta sono il mal bianco e la muffa grigia che possono manifestarsi in casi di eccessiva umidità. I  rimedi possono essere preparati a base di zolfo, o, in casi estremi, si possono tagliare le parti attaccate dalla malattia..

Curiosità

Pianta originaria dell’Asia.

Il nome  Myosotis deriva dal greco e significa “orecchie di topo”, per la curiosa forma delle foglie che ricordano appunto le orecchie di un topo. L’attribuzione del nome “Non ti scordar di me” deriva invece da due, o forse più, leggende.

Una, di origine germanica, racconta che,  durante la creazione, mentre Dio stava dando i nomi alle varie specie vegetali, una piantina per paura di essere lasciata senza nome gridò: “Non ti scordar di me!”. Così Dio gli assegnò quel nome.

La seconda, decisamente più romantica, vuole che  due giovani fidanzati che si stavano scambiando una promessa d’amore eterno lungo le rive del Danubio. Il giovane si sporse per raccogliere i fiorellini azzurri di una piantina per donarli all’amata, ma nel farlo cadde nel fiume e gridò: “Non ti scordar di me”. Da quel momento la piantina prese quel nome.

Il Myosotis è anche detto “Occhi della madonna” per il colore azzurro e per l’augurio, di essere protetti dal cielo, che si fa a chi si dona questi fiori.

Gli antichi la consideravano un’erba sacra e la impiegavano  nella preparazione di medicamenti per gli occhi. Così come diverse altre piante, veniva ritenuto un rimedio valido contro moltissime malattie. Il fiore era considerato un simbolo di salvezza dal dolore e da tutto ciò che potesse incupire la vita.

Nella Germania del XV secolo, chi indossava il fiore non sarebbe stato dimenticato dalla propria amata; mentre le donne lo indossavano come segno di fedeltà.

I principi attivi di questa pianta sono contenuti principalmente nei fiori e sono: sali minerali, in particolare sali di potassio, acidi organici di varia natura e zuccheri.
E’ molto conosciuta ed apprezzata, oltre che per la delicatezza dei suoi fiori, anche per le sue proprietà officinali un tempo molto sfruttate dalla medicina naturale e dalla fitoterapia.

Questa pianta  è particolarmente indicata nella cura delle affezioni degli occhi in particolare: arrossamenti, congiuntiviti, cataratta ed è ritenuto capace di prevenire l’opacizzazione e l’indurimento del cristallino.
In passato era molto utilizzato anche per curare gli stati di astenia, debolezza, come tonico per l’intero organismo oggi, è particolarmente impiegato dalla medicina omeopatica per la cura delle affezioni delle vie respiratorie, disturbi polmonari e difficoltà respiratorie.

I preparati omeopatici a base di non ti scorda di me si possono acquistare generalmente nelle farmacie omeopatiche sotto forma di pastiglie o sciroppi.

Tossicità

La pianta non ha un’azione tossica sull’organismo ma, come sempre, si raccomanda di non superare le dosi indicate onde evitare spiacevoli effetti collaterali.

Linguaggio dei fiori

Il Non ti scordar di me, fin dai tempi antichi, è il simbolo della fedeltà e dell’amore eterno.

Il “nontiscordardimé” è stato adottato a livello internazionale come fiore ufficiale della Festa dei nonni. Di certo loro non si possono mai dimenticare.

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