Giunchiglia (Narcissus jonquilla)

Giunchiglia (Narcissus jonquilla)
Giunchiglia (Narcissus jonquilla) – foto di Andrea MoroCC BY-NC-SA 3.0 IT

Il suo nome scientifico è Narcissus jonquilla ma è conosciuta con il nome di Giunchiglia. Si tratta di una specie appartenente al genere Narcissus, una una bulbosa perenne originaria dell’Europa e dell’Africa che cresce spontaneamente in molte zone dell’Europa sud orientale ed in molte regioni d’Italia.

La Giunchiglia nasce da bulbi ovoidali-piriformi che sono bianchi internamente e marroni esternamente. I bulbi emettono corte radici fascicolate sottili e bianche.

La parte aerea quando è in pieno sviluppo vegetativo si presenta come un folto cespuglio che misura circa 30 centimetri di altezza formato da un fogliame molto decorativo: le foglie, verde scuro, sono nastriformi e carnose con la pagina fogliare stretta, liscia e marcata da una lunga nervatura centrale.

Fiorisce in primavera, annunciando questa stagione e producendo fiori di un colore giallo acceso e dal profumo intenso. I fiori sono larghi circa 4-5 centimetri, sono caratterizzati da un perigonio centrale di colore giallo, caratteristica cromatica che rende distinguibile la specie Narcissus jonquilla dalla specie Narcissus tazetta che ha invece il perigonio bianco e la corona gialla bordata di rosso.

Classificazione Botanica

Giunchiglia (Narcissus jonquilla)

Giunchiglia (Narcissus jonquilla) – foto di Andrea Moro CC BY-NC-SA 3.0 IT

La Giunchiglia, nome scientifico Narcissus jonquilla, è una specie del genere Narcissus della famiglia delle Amaryllidaceae, si tratta di piante bulbose a fioritura primaverile originarie dell’Europa e dell’Africa settentrionale.

Principali varietà

Tra le varietà di Narcissus jonquilla troviamo la Narcissus jonquilla varietà Baby Moon caratterizzata da piccoli fiori, la Bell Song, la Baby Boomer, la Quail, la Trevithian.

Fioritura

Giunchiglia (Narcissus jonquilla)

Giunchiglia (Narcissus jonquilla) – foto di Andrea MoroCC BY-NC-SA 3.0 IT


La Giunchiglia annuncia l’arrivo della primavera, la sua fioritura avviene da febbraio a marzo. I fiori sono raggruppati in infiorescenze portate da steli eretti. Quando vengono recisi, gli steli rilasciano la linfa elaborata, una sostanza gelatinosa trasparente ed appiccicosa.

Ogni fiore è un piccolo narciso con 5- 7 petali allargati verso l’esterno che fanno da corona ad una coppa centrale di colore giallo o arancio con le estremità dentellate.

Consigli per la coltivazione della Giunchiglia

Giunchiglia (Narcissus jonquilla) – foto di Andrea MoroCC BY-NC-SA 3.0 IT

Sono piante piuttosto rustiche, i fiori sono resistenti e difficilmente soffrono per malattie o subiscono attacchi parassitari.

Questa bulbosa non necessita di cure particolari, può essere coltivata in vaso ed in piena terra. Si tratta della pianta ideale per illuminare e decorare aiuole, bordure e giardini rocciosi, in particolare quando abbinate a piante fiorifere perenni, così da dare modo al giardino di essere, mese dopo mese, sempre fiorito con colori sempre diversi.

Il Narcissus jonquilla preferisce i terreni rocciosi, ma cresce bene in qualsiasi tipo di substrato purché non troppo secco. Si può incontrare nel sottobosco e ama l’esposizione alla luce diretta del sole o in leggera ombra.

Coltivazione in vaso

Giunchiglia (Narcissus jonquilla)
Giunchiglia (Narcissus jonquilla) – foto di Andrea Moro CC BY-NC-SA 3.0 IT

Le Giunchiglie, come i Tulipani, sono bulbose che si possono coltivare sia in vaso che in piena terra. Si possono impiantare più bulbi in un vaso con un diametro di almeno 30 centimetri, riempito con terriccio soffice e ben drenato. La distanza tra un bulbo e l’altro deve essere minimo 10 cm.

Dopo l’impianto dei bulbi si deve mantenere il terreno appena umido e mai zuppo di acqua. Il vaso va preferibilmente collocato in pieno sole per esaltare la fioritura e durante il riposo vegetativo lo si deve sposatare in un luogo a mezzombra.

Durante il periodo della comparsa dei fiori, il Narcissus jonquilla va regolarmente annaffiato e concimato con un buon prodotto fertilizzante. Nel momento in cui le foglie diventano gialle si devono via via ridurre le annaffiature per scongiurare il rischio che radici e bulbi marciscano.

Il rinvaso si esegue generalmente ogni due anni o quando lo spazio a disposizione dei bulbi è ristretto. Il periodo migliore per il rinvaso è l’autunno, quando le giunchiglie entrano nella fase di riposo vegetativo.

Tutti i bulbi vanno trasferiti in un contenitore più largo del precedente contenente nuovo terriccio sempre soffice e ben drenato. Sul fondo del vaso si deve mettere del materiale drenante come l’argilla espansa o la ghiaia grossolana. Durante il riposo vegetativo è preferibile spostare i vasi in un luogo più riparato da sole.

Coltivazione in piena terra

Giunchiglia (Narcissus jonquilla)
Giunchiglia (Narcissus jonquilla) – foto di Cillas CC BY-SA 3.0

I bulbi di Giunchiglia si mettono a dimora in autunno. Ogni bulbo deve essere interrato in una piccola buca ad una profondità di 2-3 centimetri con gli apici rivolti verso l’alto e ad una distanza minima di 20 centimetri l’uno dall’altro.

Il terreno deve essere morbido, ben drenato e umido. Si deve scegliere una collocazione che garantisca alla pianta un’esposizione preferibilmente a mezzombra.

Prima di procedere con la messa dimora si deve preparare il terreno arricchendolo con un fertilizzante a basso tenore di azoto (N) e più ricco di fosforo (P) e potassio (K), tutti macroelementi utili per consentire il corretto sviluppo della pianta e la produzione dei fiori.

Dopo il trapianto, il terreno va mantenuto appena umido per favorire l’attecchimento delle radici e successivamente le annaffiature vanno somministrate solo in periodi particolarmente siccitosi.

Coltivazione in terrazzo

Il Narcissus jonquilla può essere allevato in terrazzo ed in balcone avendo cura di trovare la giusta collocazione al riparo dai venti.

Temperatura

La Giunchiglia resiste ad una grande gamma di temperature, dal caldo più secco al freddo più rigido, ma cresce al meglio con un clima temperato, dai 15°C ai 18°C.

Luce

Se si desidera una buona produzione di fiori e per garantire una crescita sana e forte la Giunchiglia va coltivata in pieno sole o al massimo a mezz’ombra in un luogo riparato dal vento.

Terriccio

Giunchiglia (Narcissus jonquilla)
Giunchiglia (Narcissus jonquilla) – foto di David J. StangCC BY-SA 4.0

La Giunchiglia cresce bene in qualsiasi tipo di terreno ma predilige un substrato soffice, moderatamente concimato e ben drenato in quanto soffre molto i ristagni idrici.

Annaffiatura

Il Narcissus jonquilla va annaffiato regolarmente ma apportando quantità modeste di acqua. Le irrigazioni dovranno quindi essere quotidiane durante il periodo di fioritura e l’estate, ma non si deve mai eccedere per non compromettere al vitalità della pianta.

Il modo ottimale per innaffiarle è attendere sempre che il terreno sia completamente asciutto tra un’irrigazione e l’altra.

Per le giunchiglie coltivate in piena terra sono sufficienti le piogge e si deve intervenire con le irrigazioni solo se la stagione è particolarmente siccitosa.

Durante il periodo della fioritura e nelle giornate più calde occorre annaffiare quotidianamente, mentre in inverno si apportano moderatissime quantità di acqua solo se il terreno diventa arido.

Moltiplicazione

Giunchiglia (Narcissus jonquilla)
Giunchiglia (Narcissus jonquilla) – foto di Photo by David J. Stang CC BY-SA 4.0

Il Narciso si riproduce per divisione dei bulbi. I bulbilli, piccoli bulbi che ricordano spicchi di aglio, vanno staccati dal bulbo madre, si interrano nel terreno mantenendo l’adeguata distanza in modo tale che abbiano sufficiente spazio per ingrandirsi. Il terreno deve essere ricco, fresco e soffice.

Concimazione

Durante la primavera fino all’estate si deve somministrare sul terreno di coltivazione un concime che sia povero di azoto e ricco di fosforo (P) e potassio (K) per stimolare una maggiore produzione di fiori.

Potatura

Le Giunchiglie non si potano, è sufficiente recidere man mano gli steli con i fiori appassiti e rimuovere le foglie secche in autunno per evitare che marcendo diventino veicolo di infezioni fungine.

Abbinamenti con altre piante

Il Narcissus jonquilla può essere abbinato ad altre piante che hanno le medesime esigenze colturali come Tulipani, Giacinti o Iris.

Altri consigli per la cura

I bulbi delle giunchiglie possono essere lasciati a dimora se il clima invernale non è particolarmente rigido, altrimenti occorre dissotterrarli al termine del ciclo vegetativo, da Giugno a Luglio.

Si lascia prima asciugare ben ben il terreno e poi si estraggono con delicatezza i bulbi e si puliscono da residui di terriccio.

Si fanno quindi essiccare per alcuni giorni all’ombra, in un luogo ventilato. Quando i bulbi sono ben asciutti vanno conservati in una scatola con segatura o paglia fino al momento del reimpianto. Quando si maneggiano i bulbi delle giunchiglie è opportuno indossare i guanti da giardinaggio

Le giunchiglie non hanno bisogno di particolari cure. E’ sufficiente controllare e dosare le annaffiature per contrastare l’ammuffimento dei bulbi ed evitare il marciume delle radici.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Le giunchiglie sono piante rustiche che difficilmente soffrono gli attacchi degli afidi e degli acari. Per quel che concerne le malattie fungine queste bulbose temono il marciume dei bulbi e la Fusariosi causate dai ristagni idrici e dal cattivo drenaggio del terreno. Si tratta di malattie che provocano la morte dei bulbi e delle radici e, di conseguenza, del fusto, dei fiori e delle foglie.

Curiosità

Il nome della pianta è un diminutivo del termine “giunco” con cui si indica generalmente una pianta dallo stelo lungo e flessibile che cresce in luoghi umidi.

Le Giunchiglie sono piante apprezzate dai giardinieri per la loro rusticità e la loro resistenza alle avversità, caratteristiche che, unite alla bellezza ed all’ intenso profumo, le rendono perfette per essere usate a scopo ornamentale. Vengono pertanto ampiamente utilizzate per realizzare bordure miste, abbellire le aiuole dei giardini, i balconi e le terrazze.

I fiori recisi persistono nell’acqua per giorni, per questo sono usati dai fioristi per realizzare composizioni floreali misti ad altri fiori di campo che sbocciano nello stesso periodo.

Tossicità e/o uso erboristico

Giunchiglia (Narcissus jonquilla)

Giunchiglia (Narcissus jonquilla) – foto di A. BarraCC BY-SA 4.0


Anticamente gli estratti della Giunchiglia venivano impiegati per curare scottature, ustioni e ascessi dentali.

Nella medicina tradizionale, il bulbo della Giunchiglia viene usato per le sue proprietà analgesiche, emetiche, anticonvulsive, febbrifughe, contro la tosse e per il trattamento di foruncoli e ascessi.

L’olio essenziale estratto dalla pianta è molto apprezzato in cosmetica e profumeria. Viene usato per preparare profumi, saponi e altri prodotti per la cura del corpo e la bellezza.

Nonostante le virtù terapiche il bulbo della Giunchiglia contiene alcaloidi narcotici tossici, è dunque velenoso per ingestione ed irritante per la pelle per contatto diretto. Perfino l’odore può indurre una sorta di torpore e malessere.

“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

La giunchiglia, con la Primula, annuncia con largo anticipo l’arrivo della primavera e per questo motivo assume un significato positivo, simboleggiando fortuna e felicità.

Nel linguaggio dei fiori, la Giunchiglia è associata a sentimenti positivi e allegri, il merito è anche del suo aspetto aggraziato e del suo colore vivace.

Il bouquet di giunchiglie è un modo per augurare buona sorte mentre regalando un solo fiore si comunica un desiderio amoroso.

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