La Sesleria è un’erba perenne di origine Euroasiatica presente nel Nord Africa (una specie) e dall’Europa all’Iran, con centro di diversità nei Balcani.
Le specie del genere sono piuttosto variabili, ma generalmente la Sesleria si presenta con un aspetto cespitoso, è caratterizzata da culmi (fusti) generalmente non ramificati, che misurano un’altezza che va da 10 a 70 cm.
Le foglie sono lineari, strette, piatte o talvolta convolute, ligule e presentano una membrana non sfrangiata. Le infiorescenze sono costituite da singole pannocchie terminali, che possono essere da cilindriche a globose, solitamente dense.
Alla base delle infiorescenze si trovano due brattee (spighette sterili vestigiali) che sono compresse lateralmente e che contengono da due a cinque fiori fertili, ermafroditi, che, una volta maturi, cadono assieme alle brattee. I frutti della Sesleria sono piccole cariossidi compresse dorso-ventralmente e pelose nella parte superiore.
Classificazione botanica
La Sesleria è un genere che appartiene alla
– famiglia delle Poaceae
– sottofamiglia Pooideae
– supertibù Poodae
– tribù Poeae
La tribù delle Poeae è enorme, comprende più di 100 generi tra cui la Deschampsia e la Festuca.
Principali specie
Il genere Sesleria comprende circa 40 specie, ecco le più diffuse a livello ornamentale
Sesleria autumnalis
Questa specie è originaria delle brughiere d’Europa dove cresce nel sottobosco dei boschi di latifoglie, nelle pinete dal livello del mare a 1500 m. circa.
Viene comunemente chiamata erba della brughiera autunnale.
Si tratta di una graminacea ornamentale che forma densi ciuffi di foglie nastriformi verde chiaro alti 25-35 cm. È caratterizzata da spighe di fiori stretti che si innalzano sopra il ciuffo di fogliame fino a 18 cm di altezza. I fiori lasciano il posto in autunno a infiorescenze bianco-argentee.
Anche il è fogliame attraente, le foglie sono strette e di colore giallo-verde.
Questa graminacea fiorisce in autunno, da fine settembre, da cui l’epiteto specifico che significa autunno.
Sesleria caerulea
La Sesleria caerulea è largamente diffusa in gran parte dell’Europa, e si trova anche in Islanda. In Italia si trova lungo tutto l’arco alpino ed in Toscana.
Tende a formare piccoli ciuffi di foglie nastriformi verde-glauche, che misurano un’altezza che va da 10 a 25 cm. Fiorisce in primavera regalando infiorescenze argentate quasi ovoidali.
L’epiteto specifico significa blu.
Ne sono stati prodotti ibridi incrociandola con la Sesleria autumnalis come “Greenlee”.
Sesleria heufleriana
Questa specie è caratterizzata da un fogliame stretto blu-grigiastro e da fiori color crema che appaiono in primavera tra aprile e maggio. Arriva a misurare un’altezza massima di 50 – 60 cm.
Sesleria juncifolia
Si tratta di una specie presente nell’Appennino centrale e nei Balcani.
È caratterizzata da foglie sottili cilindriche, convolute e da infiorescenze grigiastre. Fa parte di un gruppo di specie che sono sia balcaniche sia appenniniche (Sesleria kalnikensis, Sesleria albanica, Sesleria apennina, Sesleria calabrica).
Sesleria italica
Si tratta di una specie endemica degli Appennini settentrionali e centrali presente in Emilia-Romagna, Toscana, Umbria Marche e Lazio. È diffusa su pendii franosi, spesso su marne e argille, a volte sui greti dei corsi d’acqua, tra 100 e 1200 metri. Fiorisce nel periodo di maggio giugno.
Fioritura
La fioritura della Sesleria dipende dalla specie ma generalmente avviene in primavera. I fiori possiedono il fascino tipico delle graminacee.
Consigli per la coltivazione della Sesleria
Nei luoghi temperati la Sesleria si comporta da sempreverde.
Nel nord Italia è semi-sempreverde ma anche lasciando la vegetazione dell’anno precedente si può avere un bellissimo effetto ornamentale conferito dalla sovrapposizione del verde chiaro delle nuove foglie con il secco di quelle vecchie.
È una pianta molto resistente ed affidabile che può essere coltivata al sole o a mezz’ombra, in zone molto calde è consigliabile optare per una zona di coltivazione a mezz’ombra, dove la pianta possa godere di 4 o 5 ore di sole diretto. Ama crescere in un buon terreno fertile, ma è in grado di adattarsi anche a terreni più poveri.
Alcune specie ben si prestano per formare un prato calpestabile altre invece sono più adatte per la creazioni di bordure. Può essere usata in piccoli gruppi per punteggiare diverse aree di impianto, per fiancheggiare i bordi dei sentieri e altre zone al sole o all’ombra o semplicemente coltivata in masse più grandi per fornire una copertura del terreno a bassa manutenzione che funga da sfondo ai colori più vivaci delle piante adiacenti.
Coltivazione in vaso
La Sesleria può essere allevata anche in vaso.
Coltivazione in piena terra
Si può coltivare in massa sotto gli alberi o in pieno sole per coprire il terreno, oppure si può piantare in ampi spazi in aree informali o nelle bordure. Per ottenere un buon risultato deve essere piantata con una densità di 5 piantine al m2.
Coltivazione in terrazzo
Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi.
Temperatura
La Sesleria ha una buona resistenza fino a qualche grado sotto lo zero. È un po’ intollerante al caldo e all’umidità estivi.
Luce
Preferisce un’esposizione al sole o a mezz’ombra. Molto dipende dalla zona di coltivazione: nelle zone più calde è preferibile optare per la mezz’ombra sempre garantendo almeno 4 ore di sole al giorno.
Terriccio
Questa graminacea tollera un’ampia gamma di terreni ma preferisce terreni fertili, ricchi di sostanze organiche e ben drenati.
Annaffiatura
Tollera la siccità ed una volta ambientata ha bisogno solo di irrigazioni sporadiche, ma se si desidera un buon effetto ornamentale va bagnata con regolarità.
Moltiplicazione
La Sesleria si può propagare per divisione, dividendo ogni pianta in almeno tre divisioni delle dimensioni di un pugno, si pongono in un vaso che contiene una miscela di terriccio granuloso e poi si trapiantano a metà dicembre.
Concimazione
Si può somministrare un concime a lenta cessione a medio-basso dosaggio.
Potatura
A fine inverno si rivela utile tagliare la vegetazione per rinfrescare l’aspetto della pianta considerando che anche non potando la pianta, l’aspetto decorativo è garantito in quanto lee spighe maturano in piena estate e persistono sulla pianta anche durante l’inverno.
Abbinamenti con altre piante
La Sesleria può essere abbinata a Achillea, Crocus, Narcissus, Paronychia, Scabiosa, Sedum, Thynus.
Altri consigli per la cura
Innaffiare regolarmente dopo la messa a dimora e durante la prima stagione fino a quando non si è consolidata. Riordinare le piante alla fine dell’inverno, rimuovendo i vecchi steli floreali prima che il nuovo fogliame emerga in primavera.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Questa pianta non presenta alcun problema serio di insetti o malattie. Gli eventuali problemi sono collegati soprattutto ad una cattiva manutenzione.
Curiosità
Il nome del genere Sesleria è un tributo Leonard Sesler(1683-1785), un medico e botanico italo-tedesco, che possedeva un ricco giardino botanico.
Tossicità
Non è una pianta tossica ma è opportuno prestare attenzione all’infiorescenza che può penetrare nelle cavità orali e nella pelle degli animali raggiungendo anche le mucose, le orecchie e in alcuni casi i bronchi, rivelandosi altamente pericolosa e provocando effetti anche gravi.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
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