Che differenza c’è tra Aloe e Agave?

Agave desmetiana – foto di Craig Franklin CC BY-SA 3.0 AU

Si somigliano molto e sono anche accomunate da medesimi bisogni colturali ma sono due piante ben distinte: una è l‘Aloe e l’altra è l’Agave.

Sono entrambe piante succulente ed entrambi generi si sono adattati a vivere in climi caldi e secchi. Ma non sono neppure strettamente imparentate e le zone in cui si sono evolute sono collocate in emisferi diversi del mondo.

È comunque davvero facile sbagliarsi e confondere una per l’altra.

Vediamo quali sono i punti in comune e poi quali sono le differenze tra Aloe e Agave.

Cosa hanno in comune Aloe e Agave

A prima vista, Aloe e Agave possono sembrare molto simili. Entrambe sono piante grasse o succulente ed entrambe sono caratterizzate da foglie lunghe e spinose che si originano da un fusto centrale.

Sia Aloe che Agave crescono vicino al terreno e sono spesso di colore simile. Entrambe le piante producono alti steli fioriti dai quali sbocciano fiori esotici di colore rosso, arancione o giallo che attirano gli impollinatori.

Per quel che concerne le esigenze colturali, sia Aloe che Agave (parlando in generale, poi dipende anche dalle singole specie) soffrono se le temperature scendono al di sotto dei 5 °C ed amano le posizioni luminose, in pieno sole.

Non necessitano di molta acqua. Le irrigazioni, per entrambi i generi, vanno somministrate quando il terreno è secco ed evitando di bagnare le foglie.

Sia Aloe che Agave amano i terreni ben drenati.

Anche le concimazioni sono simili: seppur non necessitano di un fertilizzante, giovano di un concime da diluire nell’acqua di innaffiatura e da somministrare una volta al mese.

Differenze tra Aloe e Agave

Aloe barbadensis
Aloe barbadensis– foto di Thamizhpparithi MaariCC BYSA 3.0

Innanzitutto è bene precisare che queste due succulente appartengono a famiglie diverse.

L’Agave, appartiene alla famiglia delle Asparagaceae mentre l’Aloe, fa parte della famiglia delle Asphodelaceae. Si somigliano, è vero, ma non sono parenti. Ecco punto, per punto le differenze tra Aloe e Agave.

Le origini

Le aloe si sono originariamente sviluppate in Africa, soprattutto in Sudafrica e Madagascar mentre le agavi, sono originarie delle Americhe, in particolare del Messico e degli Stati Uniti meridionali.

Le foglie

Agave shawii- foto di Alan Rockefeller CC BY 4.0

Un’attenta analisi delle foglie può fare ben distinguere le due piante: in primis l’interno che, nell’Aloe, è costituito da un gel mentre nell’Agave è fibroso.

Il dubbio sul genere si può facilmente sciogliere staccando un pezzo di foglia: mentre nell’Aloe la foglia si staccherà facilmente e si potrà vedere e sentire il gel all’interno, nell’Agave la foglia sarà più difficile da rompere e richiederà l’uso di cesoie.

Se si vuole evitare di staccare le foglie è sufficiente toccarle e ci si rende conto che sono più spesse e carnose nell’Aloe e più sottili e fibrose nell’Agave.

Inoltre nell’ Aloe, le spine sono evidenti, ma hanno un aspetto più morbido mentre nell’Agave, sono più affilate.

Nelle foglie la differenza tra Aloe e Agave si può vedere anche osservando attentamente forma e colore. Mentre l’Aloe il fogliame può essere sia chiaro che scuro che maculato, in base alla specie, nell’Agave sono generalmente di colore verde scuro e presentano spesso bordature giallo chiaro. Si presentano inoltre più lunghe e più piatte rispetto a quelle dell’aloe.

Le foglie hanno inoltre un portamento diverso: nella pianta di agave tendono a crescere in verticale per poi ricadere verso il basso mentre in quella dell’aloe tendono ad essere più dritte.

Le dimensioni

Un’altra differenza tra Aloe e Agave è la grandezza. Generalmente l’agave tende a essere più grande e più alta rispetto all’aloe.

Seppur le misure variano da specie a specie, ci si può orientare considerando che l’agave misura un’altezza che va dai 15 cm ai 2,5 metri mentre l’aloe non supera il metro.

Seppur ci sono alcune varietà di Aloe che possono diventare molto grandi, come l’Aloe arborea, in generale le Agavi tendono a essere molto più grandi della maggior parte delle varietà di Aloe.

I fiori

Aloe ferox
Aloe ferox– foto di Stan ShebsCC BY-SA 3.0

Una peculiarità dell’Agave è quella di fiorire una sola volta nel corso della sua vita, è infatti una pianta monocarpica. Il fiore cresce dal centro della pianta e si propaga verso l’alto. Spende tutte le sue energie per regalare questo fiore cosi maestoso, tanto che dopo la fioritura la pianta muore.I resti scheletrici essiccati possono restare visibili anche per anni. La fioritura avviene generalmente a partire dai 20 anni di maturità.

Agave atrovirens
Agave atrovirens – foto di Dick Culbert CC BY 2.0

Anche l’Aloe fiorisce solo quando ha raggiunto una piena maturità, ma produce fiori diversi da quelli dell’Agave e, soprattutto, non muore dopo la fioritura. È infatti una pianta policarpica, può, cioè, fiorire ripetutamente. Generalmente l’Aloe allevata all’aperto produce un fiore tra dicembre e maggio, che può essere tubolare o a forma di campana. Il colore è solitamente rosso-arancio.

I fiori dell’Aloe sono tubolari e sono per questo perfetti per essere impollinati da parte degli uccelli dal becco lungo. L’infiorescenza dell’Agave è costituita da un gruppo di fiori cespugliosi ed è certamente più alta rispetto a quella dell’Aloe.

Differenza tra Aloe e Agave: la coltivazione

Aloe striata
Aloe striata

Per quel che concerne le cure colturali la prima differenza tra Aloe e Agave riguarda la stagionalità.

L’Agave segue le dinamiche di crescita della maggior parte delle piante succulente: sfrutta l’estate per crescere e poi va in dormienza parziale o totale durante i mesi invernali.

L’Aloe invece cresce nei mesi freddi e la crescita termina con un fiore alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera. Per questo motivo, in condizioni stagionali esterne, l’Aloe necessita di acqua supplementare in inverno, mentre l’Agave deve essere tenuta all’asciutto per evitare l’acqua stagnante che si formerebbe qualora si annaffiasse durante i mesi di dormienza.

Se allevata al sud l’Agave, cresce bene anche se non esposta direttamente al sole.

L’Aloe, rispetto all’agave, preferisce una temperatura più bassa, che si attesta tra i 22 e i 26 °C. L’Agave cresce bene anche a una temperatura di 30 °C.

Durante i mesi estivi è necessario irrigare l’Agave una volta ogni 15 giorni e l’aloe una volta a settimana quando il substrato, è secco e non umido. Per quel che concerne il terreno, l’Agave cresce bene in un terreno ben drenato e leggermente acido mentre l’Aloe è in grado di adattarsi anche ad altri tipi di terreno ed il terriccio deve essere più sabbioso.

Conoscere le differenze tra Aloe e Agave è importante sia per le diverse esigenze colturali che per evitare di confondere il succo dell’Agave con quello dell’Aloe.

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