Bletilla è un genere al quale appartengono Orchidee molto particolari, conosciute anche come Orchidee di terra cinese.
Particolari non perché risultano essere meno belle delle altre, ma semplicemente perché si collocano nel gruppo di quelle definite come terrestri.
Non solo, poiché rispetto all’ Orchidea Dendrobium Nobile, alla Cattleya, all’ Orchidea Bambù, alle Vanda, all’ orchidea ballerina (Oncidium), al Cimbidio e all’ Orchidea Falena, le specie che andremo a descrivere (in particolar modo una tra tutte) riescono a tollerare bene anche le condizioni climatiche più avverse.
Ecco perché l’Orchidea Bletilla è particolarmente consigliata per la coltivazione in giardino, cosa praticamente impossibile, a meno che non si gode della fama di Santoni dal pollice verde, con tutte le altre Orchidee prima citate.
È impossibile resistere al fascino dei delicati fiori di queste piante: con leggerezza riescono a trasformare qualsiasi ambiente domestico, quando coltivate in vaso e collocate dietro un’ampia finestra, ovvero quando, come in questo caso, occupano in posto all’interno di un elegante giardino.
Sono poche le specie che appartengono al genere Bletilla, ma tutte adatte alla coltivazione in vaso e pronte a regalare immensi spettacoli durante la fioritura, con pochissimi accorgimenti colturali. Infatti, quando si parla di Orchidee due sono i pensieri che subito cominciano a muoversi come palline da tennis impazzite nella propria testa: sono piante delicatissime; è difficilissimo coltivarle.
La Bletilla è pronta a trasformarsi in una vera e propria rete da tennis e bloccare le due palline impazzite. Una rete sulla quale non sono impressi i nomi di sponsor particolari, ma solo questa frase: “facilissime da coltivare, in casa come in giardino”!
Insomma, stiamo parlando di una Orchidea terrestre molto robusta, in grado di resistere bene agli inverni del Sud Italia e delle zone costiere, ma pronta a sfidare anche le basse temperature delle regioni che occupano posizioni più a Nord nel nostro meraviglioso Paese.
Le specie che appartengono al genere Bletilla provengono dal Sud-Est asiatico, precisamente dalla Cina, Taiwan, Vietnam e Giappone. Tutte hanno grandi potenzialità: facilità di coltivazione e straordinarie fioriture. È possibile desiderare di più?
Osserviamo più da vicino le Orchidee Bletilla
Fino a questo momento abbiamo letteralmente osannato queste straordinarie orchidee per il loro grande carattere e per l’immensa forza che mostrano di avere. Non abbiamo né sbagliato, né esagerato.
Il comune modo di pensare alle Orchideaceae come piante delicatissime e quasi impossibili da coltivare (almeno per i meno esperti) è stato stravolto dall’ Orchidea di terra cinese.
Possiamo definire le Bletilla come specie terricole e con radici rizomatose, che con gesti decisi si fanno spazio tra le bulbose, ma anche tra le annuali da giardino.
Bulbi e pseudobulbi sotterranei fanno compagnia a radici spesse e carnose, mentre la parte superiore si presenta sempre come una dolce principessa che, indossando il suo abito migliore e più luccicante, danza leggera durante una importante serata al castello.
Le sottili foglie, allungate e di colore verde brillante, lasciano spazio a sottili fusti di colore scuro, sui quali si sviluppano i colorati fiori, dalla classica forma, ma con dimensioni ridotte rispetto alle altre Orchidee.
Veri e propri gioielli indossati in modo raffinato da queste bellissime principesse danzanti, che non aspettano altro che farsi notare negli spazi verdi del giardino.
Elegante e facilissima da coltivare: non c’è altro modo per descrivere la Bletilla. Una orchidea poco conosciuta in Italia, troppo spesso offuscata dalla luce di altre specie, delle quali non ha proprio nulla in meno in termini di bellezza estetica, ma solo per quanto riguarda la notorietà. Dovrebbero essere le altre ad imparare dalla Bletilla, pianta bellissima e forte!
“Sicuramente occorrerà mettere in pratica chissà quali tecniche colturali per far crescere tali piante anche all’aperto”! Abbiamo appena udito queste parole, che seppur formano una frase di senso compiuto, sono dalle nostre orecchie respinte, poiché considerate come un’accozzaglia di parole messe insieme a casaccio.
Neghiamo l’affermazione di prima e riformuliamo la frase: “basteranno pochissime cure per ottenere Bletilla splendide anche in giardino”! Ecco, ora va meglio. Per questa volta facciamo finta di non aver sentito nulla, ma ricordate che ogni qualvolta pensate una sciocchezza botanica, grande come questa, noi riusciamo a captarla, anche quando le parole sono appena bisbigliate.
Le origini del genere Bletilla
Il genere fu istituito da Reichenbach nel 1853, mettendo in ordine le confuse considerazioni (e classificazioni) che erano state fatte fino a quell’anno. Infatti, le specie, che a breve descriveremo, erano già conosciute, da circa 20 anni prima, come Jimensia da parte di Rafinesque, noto biologo statunitense. È stata la denominazione del botanico e ornitologo tedesco prima citato a prevalere.
Il nome Bletilla significa letteralmente “piccola Bletia”, poiché i loro fiori, praticamente uguali a quelli delle specie del genere dedicato a Luis Blet (farmacista spagnolo e studioso di botanica), differiscono da questi solo per le dimensioni.
Facciamo una precisazione, al fine di evitare di far confusione: al genere Bletia appartengono Orchidee che crescono e sviluppano in climi tropicali del continente Americano, mentre le Orchidee Bletilla sono originarie dell’altra parte del globo, vere regine in Giappone e Cina.
È stata la Bletilla striata la prima ad essere scoperta e descritta. Dobbiamo ringraziare Thunberg, botanico ed entomologo svedese, che nel 1784 trovò in Giappone questa specie e subito la descrisse.
Classificazione botanica
Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Liliopsida;
Ordine: Orchidales;
Famiglia: Orchidaceae;
Sottofamiglia: Epidendroideae;
Tribù: Arethuseae;
Sottotribù: Coelogyninae;
Genere: Bletilla.
Principali specie e varietà
Del genere Bletilla possiamo attualmente contare 5 specie, ma non è detto che in futuro altre specie asiatiche possano entrare a far parte di questo piccolo gruppo di forti Orchidee. Scopriamole insieme.
Bletilla striata
È questa la specie maggiormente diffusa e più utilizzate per la coltivazione in piena terra. È un’orchidea terrestre che riesce a raggiungere facilmente i 50cm di altezza e che giunge a noi dalla lontana Cina e dal Giappone.
Ha foglie molto lunghe e larghe, tra le quali si sviluppano gli alti fusti che sorreggono le infiorescenze con diversi fiori. Questi sono di colore viola o tendenti al rosa, anche se non è raro imbattersi in meravigliose varietà a fiore bianco (“Alba”).
La Bletilla striata si trova facilmente in commercio, spesso venduta con il nome di Bletilla hyacinthina.
È una specie adatta sia per la coltivazione in vaso che per essere messa a dimora direttamente nel giardino, tra altre bellissime piante, tra le quali di certo si farà notare.
Il nostro consiglio? Create una piccola aiuola, delineandone il perimetro con sassi di diverse dimensioni, inserendo all’interno un bel numero di Bletilla striata.
Durante il periodo della fioritura, che avviene nelle stagioni più calde dell’anno, resterete a bocca aperta dinanzi ad uno spettacolo straordinario. Non è solo la bellezza del delicato fiore a rendere la B. Striata così amata, ma anche le sue foglie giocano un ruolo importantissimo, donando alla pianta ancor più armonia nella sua forma.
La luce solare è importante per la coltivazione di questa specie e si consiglia di coprirla con un abbondante strato di foglie durante l’inverno, al fine di proteggerla dal gelo. È una Orchidea molto resistente, ma qualche precauzione non fa mai male.
Due sono le varietà di Bletilla striata più diffuse: Coerulea, con bellissimi fiori azzurri; Alba, con fiori bianchi.
Bletilla formosana
Conosciuta a Taiwan come Pai-Chi Lan, è un’altra bellissima specie di Orchidea che ama un’esposizione in pieno sole e la frizzante aria delle regioni collinari.
Non raggiunge la stessa altezza della specie prima descritta, fermandosi solitamente sui 30cm. Dimensioni più contenute rispetto alla B. Striata, così come la grandezza dei fiori, larghi appena 3cm, ma immensi nella loro bellezza. I fiori della Bletilla formosana sono di colore rosa tenue, quasi bianchi e con sfumature più marcate nella parte centrale.
Ben visibile il labello, con un bel callo giallo. Conosciuta anche come Bletilla kotoensis Hayata e B. morrisonicola Schlechter (oggi considerati sinonimi). Anche questa specie può essere coltivata in vaso o in piena terra.
Bletilla ochracea
Descritta per la prima volta nel 1913, è una specie originaria delle zone dello Yunnan, Sichuan, e Guizou.
Ha una caratteristica che la distingue da tutte le altre specie: il bellissimo colore giallo dei suoi incantevoli fiori. Non un giallo acceso, ma dalle più delicate tonalità, che dona al fiore un aspetto ancor più raffinato.
Altra caratteristica del fiore della Bletilla ochracea sono i sepali laterali falcati e molto lunghi. In comune con le specie prima descritte ha la necessità di essere coltivata in zone molto luminose e fresche (in natura si sviluppa oltre i 700/800 metri di altitudine).
In commercio è possibile trovare anche ibridi, ottenuti dall’incrocio con la Bletilla szetschuanica, che presentano fiori rosati.
Bletilla szetschuanica
Originaria della provincia Cinese del Sichuan, cresce a circa 700 metri di altitudine.
Ha bellissimi fiori rosa, a volte più chiari nella tonalità, altre volte più marcati e tendenti al violetto. Solitamente è la parte più interna del fiore ad essere di colore più scuro, mentre le estremità quasi biancastre.
Le delicate sfumature creano un bellissimo gioco cromatico. Vistoso il labello con callo giallo. Le condizioni per la coltivazione della B. szetschuanica, della quale si hanno poche notizie, sono le stesse delle altre specie.
Bletilla yunnanensis
In alto, sempre più in alto! Le Bletilla sono orchidee che crescono in climi freschi, ad altitudini considerevoli, ma questa volta dobbiamo salire ancora più in alto. La B. yunnanensis cresce a circa 2000 metri ed è originaria delle regioni dello Yunnan. I fiori sono di colore porpora, mai con colorazione uniforme, ma sempre sfumati in diverse tonalità. Il labello presenta tre creste crenulate (cioè con piccoli solchi). È questa la specie che vanta la minore diffusione.
Ibridi di Bletilla
Orchidee davvero straordinarie, per bellezza e per facilità di coltivazione. Purtroppo, nonostante le incredibili caratteristiche di queste piante asiatiche dalla raffinata bellezza e dalla grande forza, pochi sono gli ibridi ottenuti.
Infatti, è stato fatto ben poco nel campo dell’ibridazione e, sinceramente, non riusciamo a capire il perché.
Quanti sono gli ibridi conosciuti e registrati? Uno! Si, un solo ibrido, la Bletilla Yokohama, ottenuto dall’incrocio tra la specie Striata e la Formosana.
Fioritura
La specie più coltivata è la Bletilla striata che riesce sempre ad emozionare durante il periodo della fioritura.
Anche le altre specie non sono da meno, ma prendiamo proprio la Striata, come punto di riferimento per la descrizione del genere, per la sua maggiore diffusione e facilità di coltivazione.
Il completo sviluppo della pianta avviene subito dopo la fioritura, quando le foglie raggiungono la massima estensione.
Le Orchidee hanno solitamente pochi fiori, ma ben visibili per le loro dimensioni.
La Bletilla, invece, produce fiori abbastanza piccoli, ma in numero maggiore rispetto alle specie appartenenti ai più conosciuti generi tropicali.
I colori possono essere vari, ma tra tutti a dominare è il rosa o il violetto. La fioritura avviene solo una volta all’anno ed è sempre un evento straordinario. Le foglie fanno da perfetta cornice, riuscendo sempre ad incrementare il valore estetico di queste piante. Una cornice di foglie che, anche se manca il soggetto principale per la maggior parte dell’anno (il fiore), restano lì, belle ed eleganti, con il loro abito verde smeraldo.
Consigli per la coltivazione delle Orchidee Bletilla
È giunto il momento di capire come prendersi cura di queste particolari Orchidee terrestri, ma è anche ora di rilassarsi.
Rilassarsi? Certo, poiché le tecniche da mettere in pratica per coltivare in modo perfetto le Bletilla sono poche e tutte incredibilmente semplici.
Coltivazione in vaso
Tutte le specie di Bletilla possono essere messe a dimora in vaso, ma optare per questa tipologia di coltivazione è davvero un peccato quando si parla della specie Striata. Quest’ultima può essere considerata valore aggiunto al giardino, quindi meglio lasciarla libera di svilupparsi in piena terra.
Per tutte le altre, anche se rientrano nel gruppo delle Orchidee più resistenti, meglio la coltivazione in contenitori di media grandezza, così da proteggerle comunque durante la stagione invernale (spostando i vasi in luoghi riparati). Sapete bene qual è il nostro pensiero: “prevenire è meglio che curare”.
Stiamo descrivendo delle piante che possono essere considerate come veri e propri gioielli, da conservare in vasi che si trasformano in scrigni di piccole dimensioni e che mai devono essere nascosti, ma lasciati sempre in bella vista.
I vasi possono essere anche collocati su balconi e terrazzi, ma è consigliabile scegliere un angolo abbastanza riparato dal vento, che soffiando forte potrebbe spezzare i lunghi fusti.
Utilizzare del terriccio ricco di sostanze organiche, al quale aggiungere della sabbia o altro materiale per aumentarne il grado di drenaggio. In poco tempo la pianta occuperà tutto lo spazio a disposizione.
Ricordiamo che la Bletilla ha un ciclo vegetativo ben preciso (annuale) e che necessita di essere rinvasata ogni 2 o 3 anni circa.
Coltivazione in piena terra
Orchidee in giardino? Non siamo pazzi, ma assecondiamo la scelta di chi ha già messo nel proprio giardino le specie appartenenti al genere Vanda. Aggiungendo al loro fianco anche le Bletilla il risultato non può che essere straordinario.
I giardini delle zone costiere del nostro paese possono trasformarsi nell’habitat ideale per queste speciali orchidee che, però, non disdegnano anche quelli più freddi delle regioni interne e del Nord Italia.
Piante robuste e in grado di creare un effetto sorpresa: “Oh…ma queste sono proprio Orchidee? Bellissime”! In questo modo reagiranno i vostri ospiti passeggiando tra le aiuole del vostro giardino. Le Bletilla sono così forti che, in alcuni casi, possono addirittura diventare invadenti.
Resistono anche a temperature vicine allo zero? Sì!
Anche più basse? Certo! Basta collocare i tuberi (senza mai interrarli troppo in profondità) in una zona ben soleggiata del giardino, offrendo agli stessi un terreno ricco di sostanze organiche, ben lavorato e drenato. Per maggiore sicurezza, per proteggerli meglio dal gelo, si consiglia di fare un’accurata pacciamatura, perché spesso i tuberi tendono a svilupparsi proprio a livello del terreno.
Temperatura
Le temperature che le Bletilla (in particolar modo la Striata) riescono a tollerare arrivano fino ai 10°C sotto lo zero. Incredibile, dato che stiamo parlando di Orchidee. L’unica accortezza da prendere è quella di non posizionare mai la pianta in punti soggetti a forti correnti d’aria o sbalzi bruschi di temperatura.
Luce
Come la maggior parte delle Orchidee, anche queste 5 specie amano la luce del sole, ma non troppo quella della offerta dai diretti raggi del sole.
Terriccio
Per la coltivazione in giardino si consiglia di lavorare molto bene il terreno, rendendolo particolarmente soffice e, per aumentarle la capacità drenante, è possibile sempre aggiungere della sabbia. In generale, il terriccio ideale per le Bletilla deve essere ricco di sostanza organica, leggero e in grado di evitare anche i più piccoli ristagni di acqua.
Il substrato può essere così composto: torba, stallatico, terriccio universale e sabbia (anche perlite per la coltivazione in vaso). Un mix del genere permette di mantenere stabile il livello di umidità, senza creare le condizioni che potrebbero causare il marciume radicale.
Annaffiatura
È importantissimo innaffiare la Bletilla con regolarità durante il periodo di crescita attiva e per tutto il periodo della fioritura, procedendo solo quando il terreno risulta essere abbastanza asciutto nei primi strati.
Come detto, il livello di umidità deve essere costante, ma mai eccedere nelle dosi di acqua, poiché è una pianta che non ama i ristagni.
Durante la primavera e l’estate procedere alle irrigazioni ogni 2/3 giorni, mentre in modo meno frequente, per le piante coltivate in vaso, in inverno e autunno. Per quelle coltivate in giardino, le annaffiature si possono sospendere del tutto durante i mesi più freddi.
Moltiplicazione
La riproduzione avviene per divisione degli pseudobulbi. Tale operazione deve seguire la fase della fioritura e si deve prestare la massima attenzione al come si effettua il taglio e alla zona interessata. Procedere solo con lame ben affilate e disinfettate, cospargendo la superficie del taglio con specifica polvere fungicida.
Le parti tagliate dovranno essere messe a dimora in un substrato soffice e ricco di sostanze organiche, che dovrà essere mantenuto costantemente umido. Il contenitore dovrà essere sistemato in un luogo chiuso, mantenendo costante la temperatura (circa 10°C possono andar bene).
Concimazione
Durante il periodo della fioritura è opportuno somministrare alla Bletilla un concime per piante da fiore, senza esagerare nella quantità (anche la metà di quella raccomandata) e procedendo a tale operazione ogni due settimane circa.
Potatura
Potatura? No, al massimo intervenire per eliminare le parti danneggiate e i fiori appassiti.
Altri consigli per la cura
Per essere sicuri di ottenere anche per l’anno successivo una straordinaria fioritura, meglio coccolare la pianta anche dopo la scomparsa dei fiori.
Prendersi cura delle foglie, procedendo anche a normale concimazione e irrigazione, finché le stesse non ingialliranno e seccheranno da sole, permette al bulbo-tubero di immagazzinare tutte le sostanze nutritive necessarie per superare la fredda stagione e riprendere il suo normale ciclo, in primavera, con ancora più forza.
Parassiti, malattie e altre avversità
I problemi maggiori per le Orchidee di terra cinese sono causati da errori nella coltivazione:
- poca luce non permette alla pianta di fiorire;
- troppa acqua potrebbe causare il marciume dei tuberi, rizomi e pseudobulbi;
- caldo eccessivo (raggi diretti del sole) porta al rapido deperimento di tutta la pianta.
Tutti problemi che possono essere evitati mettendo in pratica i consigli dati nei paragrafi precedenti.
Tra i piccoli parassiti che possono attaccare la Bletilla ricordiamo gli afidi, che rovinano germogli e boccioli. Solo uno specifico antiparassitario può allontanare la minaccia.
Curiosità
Tutte le specie sono originarie del Giappone, della Cina e del Vietnam, anche se proprio nel Paese citato per primo, stanno diventando sempre più rare a causa della veloce e incontrollata urbanizzazione. Rare nel loro habitat naturale, ma diffusissime in coltivazione.
La Bletilla è una pianta conosciuta e coltivata si dai tempi antichi (troviamo notizie in un trattato nel 2800 a.C., nel quale l’imperatore Shen Nung descrisse varie specie appartenenti al genere Dendrobium e Bletilla) e diversi sono gli usi nella medicina popolare cinese. In passato era utilizzata per controllare emorragie e per curare la tubercolosi. Secondo l’antica tradizione cinese, le orchidee venivano utilizzate come rimedio per allontanare le influenze maligne o per scacciare via il rischio di sterilità. I tuberi erano anche utilizzati per preparare composti utili per la cura del diabete, mal di testa e convulsioni.
Tossicità
La Bletilla non rientra nella lista delle piante pericolose per l’uomo e per gli animali.
Linguaggio dei fiori
Le Orchidee hanno un significato importantissimo nel linguaggio dei fiori: un fiore così perfetto ed elegante non può che essere il simbolo di rara bellezza, di eleganza e di armonia, da regalare per ringraziare della concessione di un amore. In Oriente, invece, l’Orchidea simboleggia la purezza dei bambini.
Dove acquistare le orchidee Bletilla
su eBay, ci sono molto proposte di piante di Bletilla. Ed è un’ottima fonte per acquisire piante non comuni. Abbiate l’accortezza di controllate sempre la reputazione del venditore prima degli acquisti per stare sicuri.
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