
Iberis sempervirens
Una nuvola bianca che da vita, stile e bellezza al vostro terrazzo: l’iberis sempervirens, una pianta coraggiosa, forte, elegante e bellissima.
Alcune specie di iberis si coltivano come annuali e sono interessanti per aiuole o bordi misti in quanto restano in fiore per molti mesi dalla primavera all’autunno (i graziosi fiori variano dal bianco al rosa e dal lilla al viola).
Ci sono alcune specie perenni tra cui la più diffusa è l’Iberis sempervirens che forma dei cespugli compatti, folti e sempreverdi. Si nota per via dei fiori di colore bianco puro riuniti in eleganti infiorescenze ad ombrella che spiccano sulle minute foglioline verdi e lucenti.
Una specie similare, l’Iberis gibraltarica, ha invece i fiori di colore bianco rosato o lilla chiaro.
Classificazione botanica
L’Iberis perenne è comunemente chiamata Raspo, il suo nome scientifico è, invece, Iberis sempervirens. Fa parte della famiglia delle Crucifere (Brassicacee).
Caratteristiche generali
Si tratta di una pianta erbacea perenne sempreverde che raggiunge un’altezza ed una larghezza pari a circa 30 cm.
Si tratta di un piccolo cespuglio che rallegra terrazze e balconi con le sue fioriture che avvengono ad inizio stagione.
È originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale.
Principali specie
L’iberis conta circa 40 specie di piante erbacee e alberelli, si adatta molto bene per bordure e per muri a secco.
Tra le specie affini e varietà troviamo Iberis semperflorens, di dimensioni maggiori, fino a 40 cm d’altezza; e Iberis aurosica ´Sweetheart´ che fiorisce da maggio a luglio, con fiori inizialmente di color rosa pallido, che con il tempo diventano lilla.

Iberis Sempervirens
Consigli per la coltivazione dell’iberis sempervirens
L’Iberis sempervirens è una pianta resistente e semplice da coltivare. In vaso si coltiva usando un vaso in plastica o in terracotta, di diametro di almeno 24 cm per una pianta di 20 cm d’altezza; va rinvasata ad anni alterni usando un vaso con una misura in più.
Terreno
Cresce senza problemi in qualsiasi tipo di terreno purché sia ben drenato ma preferisce i terreni fertili e freschi. Per ottenere un risultato più vigoroso e una fioritura più abbondante è preferibile coltivare l’Iberis sempervirens in un terreno sciolto e ricco di materia organica.
Annaffiature
L’Iberis sempervirens non ha bisogno di grandi quantitativi d’acqua, ma occorre evitare lunghi periodi di siccità, si deve dunque annaffiare ad intervalli piuttosto regolari avendo cura di fare asciugare bene il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
Esposizione
L’iberide perenne predilige stare al sole almeno alcune ore durante la giornata poiché l’ombra non favorisce la produzione dei fiori. È considerata una pianta coraggiosa in quanto è in grado di sopportare gelate intense.
Fioritura
La fioritura avviene da marzo a giugno, l’Iberis sempervirens produce fiori piccoli, bianchi nella specie, portati in infiorescenze a racemo, numerosissime tanto che al momento della fioritura la pianta perde il suo aspetto un po’ banale e assume le sembianze di una nuvola candida.
Concime
L’Iberis sempervirens va concimata ogni 3-4 mesi, somministrando un concime granulare a lenta cessione, in un’unica soluzione.
Si può anche utilizzare un concime liquido per piante da fiore che sia ricco in potassio e fosforo, diluito all’acqua di annaffiatura ogni 20-25 giorni.
Potatura
Dopo la fioritura vanno tagliate le cime sfiorite potando drasticamente la pianta. È bene eliminare le parti secche, danneggiate o troppo cresciute, per ottenere una fioritura più prolungata; quando la fioritura termina la pianta va cimata per stimolare la nuova vegetazione e mantenere la forma compatta delle piante
Moltiplicazione
L’Iberis sempervirens si può moltiplicare per talea di ramo tra maggio e agosto o per divisione del cespo in ottobre.

Iberis sempervirens
Consigli
L’Iberis sempervirens funge da perfetto tappezzante e risulta quindi perfetta lungo il muro o in un giardino roccioso; tra gli abbinamenti ideali ci sono il Geranium himalayense nelle aiuole o con Eriche, Viole o Senecio cineraria, o l’Heuchera.
Oltre il ruolo estetico questa pianta risulta fondamentale per coprire il terreno in modo fitto da evitare che la polvere intasi la porosità del terreno, inoltre consente che l’umidità prodotta dalle piante non venga spazzata via dall’aria inquinata e non consente lo sviluppo delle erbacce.
Parassiti e malattie
Uno dei problemi più riscontrabili è l’appassimento dei rami, con o senza annerimento della base della pianta dovuto al marciume radicale.
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è interessante mi farebbe piacere rimanere in contatto, sono appassionato del giardino roccioso.
Vorrei sapere se sopporta il pieno sole dell estate in pianura padana
Ho ereditato questa pianta da mia nonna. Ha subito 2 traslochi, non l’ho mai rinvasata. Da quando ce l’ho sta sempre peggio. Vorrei rinvasarla, o potarla. Ma non so quale sia il periodo migliore. Ha molte foglie macchiate di nero, che poi appassiscono. Sugli apici dei rami ha delle gemme “piene” di abbozzi di foglie, che però poi non crescono, e si seccano. Non fa fiori da 2 anni (forse perché non riesco a tenerla al sole) Come posso recuperarla? Grazie