Capsicum pubescens

Diverse varietà di Capsicum pubescens (foto CC BY 2.0)

La Capsicum pubescens è la specie di peperoncino più resistente al freddo. Si sviluppa nelle regioni montuose di Perù e Bolivia (cresce ad altitudini comprese tra i 1500-2900 metri), ma è molto diffusa anche in molte zone del Messico e nei Caraibi. È una pianta che riesce ad adattarsi con facilità a diverse tipologie di terreno ed è possibile coltivarla con facilità in qualsiasi regione italiana.

La più famosa cultivar è il peperoncino Rocoto che con i suoi frutti dalla spessa membrana e con consistente polpa veniva utilizzato ampiamente dagli Inca per la preparazione di molteplici ricette. Buono e con un medio livello di piccantezza, ma difficile da essiccare: il Rocoto viene solitamente consumato fresco o conservato surgelato, poiché una corretta essiccazione, proprio per le caratteristiche del frutto che abbiamo prima descritto, si può ottenere solo utilizzando macchinari specifici (essiccatori elettrici).

Tutte le varietà di Capsicum pubescens possono essere coltivate in Italia procedendo alla semina al termine dell’inverno. Tra febbraio e marzo è già possibile preparare il terreno per piantare i piccoli semi che in breve tempo germoglieranno. Le piante sono simili a piccoli alberelli rampicanti, quindi utili anche dal punto di vista ornamentale per abbellire angoli di un grande giardino o per valorizzare terrazzi e balconi quando coltivati in vasi di grandi dimensioni.

Classificazione botanica

Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Magnoliopsida;
Sottoclasse: Asteridae;
Ordine: Solanales;
Famiglia: Solanaceae;
Genere: Capsicum;
Specie: Capsicum pubescens.

Principali varietà e cultivar

I peperoncini Capsicum pubescens oscillano tra i 30.000 e 100.000 SHU della Scala Scoville. Tra le varietà e cultivar più diffuse e conosciute è possibile menzionare:

  • Rocoto rosso: cultivar originaria del Perù e della Bolivia che produce grandi frutti dal gradevole aspetto e dalla media piccantezza. Particolari sono i semi del frutto, di colore nero e dimensioni decisamente più grandi rispetto a quelli delle altre specie. La pianta può crescere fino a raggiungere i 2,30 metri di altezza e la produzione di fiori e frutti è abbondante. Facile da coltivare anche in zone dove l’inverno è particolarmente rigido.
  • Rocoto Rosso: 30.000-100.000 SHU;
  • R. Giallo: 15.000-50.000 SHU;
  • Rocoto de Seda: 15.000-50.000 SHU.
Rocoto rosso (foto CC BY 2.0)
  • Manzano: varietà di origine messicana che produce frutti dal sapore eccezionale. Piccantezza non elevata e note fruttate rendono questa varietà particolarmente apprezzata per la preparazione di piatti sofisticati. La pianta è simile (anche per quanto riguarda le caratteristiche colturali) a quella del Rocoto e i frutti hanno una piccantezza di poco superiore a quella del famoso Jalapeno che oscilla tra i 1.000 e 20.000 SHU.

Fioritura

I fiori violacei e le foglie con una leggera peluria sulla pagina inferiore sono le principali caratteristiche che permettono di distinguere questa specie dalle altre appartenenti al genere Capsicum. La fioritura avviene nei mesi più caldi, quando la pianta produce dei piccoli fiori singoli o che, in rari casi, possono essere raggruppati in gruppi di quattro. I petali di colore più scuro e la parte centrale più luminosa è una caratteristica non comune tra le altre specie (Capsicum annuum, Capsicum baccatum, Capsicum frutescens e Capsicum chinense) che sviluppano fiori con petali di colore più chiaro.

Il particolare fiore della specie Capsicum pubescens ([CC BY-SA 2.5], via Wikimedia Commons)

Consigli per la coltivazione del peperoncino Capsicum pubescens

Una specie rustica e facile da coltivare, ma che impiega più tempo per crescere. La Capsicum pubescens ha un lento sviluppo, quindi occorre avere tanta pazienza per vederla nel suo stato migliore e aspettare un po’ più di tempo per apprezzare il sapore dei frutti maturi.

Coltivazione in vaso

In vaso può essere coltivata come perenne, proteggendo sempre la pianta durante l’inverno. Anche se il peperoncino Capsicum pubescens riesce a tollerare brevi gelate e temperature fino a -5°C, è sempre consigliato spostare il vaso in luoghi più riparati a partire dal mese di novembre.

Un vaso con diametro di circa 40 cm può andar bene per piantare i piccoli semi o mettere a dimora le più giovani piantine. Importante è creare un substrato con terriccio di buona qualità e sabbia grossolana (o perlite) per aumentarne il drenaggio. Come tutte le specie di Capsicum anche questa teme i ristagni. Un tutore in legno o altro materiale è fondamentale per permettere alla pianta di crescere in altezza (in natura riesce anche a superare di poco i 2 metri) senza il rischio di vederla piegarsi fino a spezzarsi.

Capsicum pubescens dopo 6 settimane CC BY-SA 2.5, Collegamento)

Coltivazione in piena terra

La rusticità della specie consente una più tranquilla coltivazione in piena terra anche in zone dove il clima invernale è piuttosto freddo. Gli ultimi giorni d’inverno è possibile procedere con la semina direttamente in piena terra (lavorando accuratamente il terreno e arricchendolo con materiale organico) o procedendo ad una prima fase di semina in vaso, per poi trapiantare le piantine ragionevolmente cresciute (questa seconda opzione è da preferire per avere un miglior controllo durante le prime fasi di crescita).

Le piante della specie Capsicum pubescens sono tra le più grandi del genere, quindi meglio non addossarle le une alle altre, ma lasciare un bel po’ di spazio (50-70cm) per evitare che le stesse si ostacolino durante la crescita.

Temperatura

Un clima fresco è ideale per la coltivazione della specie, che ricordiamo essere la più resistente del genere. La coltivazione è semplice anche in zone di montagna.

Luce

La luce diretta del sole non è amata dalla maggior parte delle varietà di Capsicum pubescens che prediligono posizioni di mezz’ombra.

Terriccio

Il perfetto substrato deve essere ricco di sali minerali e sostanze organiche, morbido e perfettamente drenante. Con la coltivazione in vaso è più semplice ottenere il giusto mix, cioè la migliore consistenza per permettere all’apparato radicale di svilupparsi senza problemi. In piena terra non si può che consigliare di lavorare a fondo la zona dove verranno messe a dimora le piante.

Annaffiatura

Troppa acqua e un conseguente livello di umidità elevato può danneggiare la pianta. Innaffiature abbondanti e non controllate possono limitare la produzione di frutti e i ristagni potrebbero portare al marciume radicale. Per essere sicuri di non sbagliare si consiglia di toccare il substrato negli strati superficiali e solo quando risulterà essere secco al tatto procedere con le normali annaffiature.

Capsicum pubescens (Rocoto) coltivato in piena terra (foto CC BY 2.0)

Moltiplicazione

La riproduzione del peperoncino Capsicum frutescens avviene per seme. La semina deve essere fatta a fine inverno, avendo cura di sistemare il semenzaio in luogo riparato dove è possibile mantenere una temperatura costante. Le piantine potranno essere trapiantate alla fine dell’inverno e quando le stesse avranno sviluppato le prime foglioline e un fusto abbastanza resistente, cioè in grado di sopportare tale operazione.

Gli scuri semi del peperoncino Rocoto (foto CC BY-SA 2.0)

Concimazione

Durante la primavera è utile somministrare alla pianta un fertilizzante minerale granulare ternario (povero in Azoto e completo di microelementi) per spingerla verso un’abbondante produzione di fiori e, successivamente, di frutti.

Potatura

Qualche intervento di potatura è necessario per evitare che i rami si allontanino dalla sagoma della pianta. È la specie più grande e rispetto alle altre richiede più cure per mantenere la chioma sempre in ordine.

Consociazione

Il peperoncino Capsicum pubescens può essere coltivato vicino ad ortaggi o piante aromatiche, anche in un orto verticale sul terrazzo.

Parassiti, malattie e altre avversità

I nemici (parassiti e malattie) più pericolosi per questa specie sono:

  • Piralide: un lepidottero che fora i frutti e apre la strada per marciumi e batteriosi.
  • Peronospora: depigmentazioni a carico dei tessuti verdi che possono trasformarsi in consistenti necrosi. Anche i frutti possono marcire.
  • Antracnosi: malattia crittogamica che attacca principalmente le giovani foglie, i germogli e i piccioli fogliari.

In questi casi l’unica cosa da fare è utilizzare dei prodotti specifici immediatamente.

Altri problemi potrebbero essere causati da:

  • Trialeurodes vaporariorum (mosca bianca);
  • Heliothis armigera (lepidotteri);
  • Spodoptera littoralis;
  • Macrosiphum euphorbiae, Aphis gossipii e Myzus persicae (afidi)
  • Frankliniella occidentalis (tripidi);
  • Larve defogliatrici;
  • Tetranychus urticae (Acari);
  • Ragnetto rosso.

Curiosità

Il peperoncino Rocoto è l’ingrediente principale della salsa boliviana llajwa, ma è anche consumato fresco, essiccato o macinato in molti piatti della tradizione culinaria sudamericana.

Il nome Rocoto significa “mela”, proprio per la particolare forma tondeggiante del frutto.

Il nome della specie, pubescens, significa “peloso”, e si riferisce alle foglie pelose di questo peperoncino, caratteristica che, come abbiamo già sottolineato, permette di distinguere facilmente questa specie dalle altre del genere Capsicum.

Tossicità

Anche se le varietà di peperoncino Capsicum pubescens non raggiungono i livelli di piccantezza di molte varietà e cultivar della specie Chinense, potrebbero causare problemi e fastidi allo stomaco quando consumati in quantità eccessive.

Proprietà

Se consumati in piccole dosi, i Capsicum pubescens possono portare innumerevoli benefici all’organismo. Il peperoncino è considerato antireumatico, antisettico, antiinfiammatorio e tonico. La capsaicina, inoltre, stimola la secrezione di muco e succhi gastrici che favoriscono i processi digestivi. Non è tutto, perché è anche un ottimo antiossidante e immunostimolante: contiene elevate quantità di Vitamina C.

Linguaggio dei fiori

Simbolo di un’ardente passione amorosa e prezioso amuleto portafortuna: regalare una pianta di peperoncino è un gesto che sarà di certo gradito.

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