Il Polygonatumm, noto come Sigillo di Salomone, è una pianta erbacea, perenne,distribuita in tutte le parti temperate dell’Eurasia e del Nord America, ma concentrate nell’Himalaya e nel Nord America.
E’ una pianta rustica, adatta per le bordure nelle zone ombreggiate, nei giardini boschivi e viene coltivata per l’ interessante struttura e fogliame e per i loro fiori pendenti usati anche come fiori recisi. E’ caratterizzata da rizomi che, in base alla specie, possono essere da spessi a sottili, fusti piegati ad arco, e fiori tubulosi, che si formano all’ascella delle foglie superiori.
Classificazione botanica
Il Polygonatumm, noto come Sigillo di Salomone, fa parte della famiglia delle Asparagaceae, sotto famiglia Nolinoideae di cui fa parte anche il Mughetto.
In precedenza faceva parte delle Convallariaceae (già compresa nelle Liliaceae), famiglia ora cancellata.
Principali specie
Il genere conta circa 50 specie, alcune impiegate per la creazione di aiuole nelle zone ombreggiate e per la produzione di fiori da taglio.
Tra le specie presenti in Italia troviamo: Polygonatum multiflorum, Polygonatum odoratum e Polygonatum verticillatum
Sono state poi introdotte altre specie dall’Asia e dall’America e sono stati creati ibridi impiegati per i giardini e per i fiori recisi.
Polygonatum multiflorum – Sigillo di Salomone maggiore
Il sigillo di Salomone maggiore, nome scientifico Polygonatum multiflorum, è pianta erbacea perenne. Si tratta di una specie a distribuzione eurasiatica presente in tutte le regioni italiane dove cresce nei boschi mesofili di carpino bianco e cerro o in faggete termofile, su suoli argillosi profondi, freschi, sciolti, ricchi in humus, da neutri a subacidi, piuttosto ricchi in composti azotati, dalla fascia submediterranea a quella montana. Tutte le parti della pianta e soprattutto i frutti contengono saponine che rendono la pianta velenosa. Il nome generico deriva dal greco ‘poly’ (molti) e ‘gonía’ (nodi), ad indicare la forma del rizoma o del fusto. L’appellativo specifico si riferisce ai fiori disposi in fascetti all’ascella delle foglie. La denominazione ‘sigillo di Salomone’ fa riferimento alle cicatrici circolari dei vecchi fusti morti che sono presenti sul rizoma nodoso. Il nome specifico multiflorum deriva invece dai termini latini multus, a, um (= molto) e flōs. ōris (= fiore) in relazione ai numerosi fiori che la pianta produce. La pianta è dotata di un rizoma biancastro in sezione. Emana un odore intenso simile a quello del sambuco. Questa specie fiorisce nel periodo di maggio-giugno.
Polygonatum odoratum – Sigillo di Salomone comune
Il Polygonatum odoratum, noto come Sigillo di Salomone comune è una pianta perenne caratterizzata da rizomi vigorosi e da fusti angolosi ed arcuati.
E’ una pianta amante dell’ombra e cresce tipicamente su steli bassi, graziosamente arcuati, angolati (al contrario di quelli cilindrici), non ramificati.
È originaria dei pendii ombreggiati e delle aree boschive nelle regioni temperate dell’Europa e dell’Asia.
Ogni stelo si erge singolarmente dal rizoma rivestito da 8-17 foglie alterne, erette, con linee parallele, da ellittiche a ovato-oblunghe. L
e foglie in autunno assumono un bel giallo.
I fiori tubolari bianco-verdastri sono portati su pedicelli corti e cadono, in coppia o da soli, dalle ascelle delle foglie lungo e sotto gli steli arcuati. I fiori hanno una fragranza dolce, simile a quella del giglio e sbocciano dalla tarda primavera all’inizio dell’estate, nel periodo di maggio-giugno. Alla fioritura segue ti in autunno la produzione di bacche pendule blu-nere che pendono verso il basso dalle ascelle delle foglie.
L’epiteto specifico deriva dalla parola latina odoratus che significa “odore dolce” ad indicare la fragranza dei fiori della pianta.
Polygonatum verticillatum – Sigillo di Salomone verticillato
Il sigillo di Salomone verticillato, nome scientifico Polygonatum verticillatum, è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-nemorale, diffusa in tutte le regioni dell’Italia centro-settentrionale esclusa la Sardegna. Cresce in faggete, abetine e consorzi di alte erbe boschive.
Ama i suoli freschi, che sono da neutri a subacidi, ricchi in humus.La radice rizomatosa è nodosa; gli steli sono eretti e ricoperti da foglie lanceolate allungate e strette. Il rizoma contiene un glucoside appartenente al gruppo delle saponine, ossalati di calcio, asparagina, mucillagine e tannino.
Il nome specifico si riferisce alle foglie disposte in verticilli. Il nome Italiano ‘sigillo di Salomone’ si riferisce alle cicatrici circolari dei vecchi fusti morti presenti sul rizoma nodoso. Il periodo di fioritura è compreso tra maggio e luglio
Polygonatum biflorum
Questa specie è originaria delle regioni orientali degli Stati Uniti. Arriva a misurare fino ad un metro di altezza. E’ caratterizzata da foglie ovate o oblungo-lanceolate, di colore verde chiaro e produce fiori bianco-verdastri, lunghi 1 cm, generalmente riuniti in coppie, che sbocciano in maggio.
Polygonatum commutatum
Si tratta di una specie originaria degli Stati Uniti, che arriva a misurare fino a 2,5 metri. Va coltivata in un terreno umido, molto fertile. E’ caratterizzata da foglie verde chiaro, ovali. I fiori, bianchi, larghi 1,5-2 cm, sono riuniti in numero di 3-8 in mazzetti ascellari e sbocciano nel mese di maggio.
Polygonatum hookeri
Il Polygonatum hookeri è originario dello Szechwan (Cina), Tibet, Sikkim. Misura fino a 10 cm di altezza. Si tratta di una specie nana, adatta per il giardino roccioso, con foglie ovate e fiori rosa-lilla, lunghi 1-2 cm, che appaiono contemporaneamente alle foglie nel mese di maggio.
Polygonatum x hybridum
E’ originario dell’ Europa, Italia, Asia settentrionale. Arriva a misurare fino a 1,2 metro di altezza. E’ una pianta rustica in grado di crescere in quasi tutti i terreni. E’ caratterizzata da foglie oblunghe, disposte da una sola parte del fusto. I fiori, bianchi, lunghi fino a 2,5 cm, e sono riuniti in gruppi di 2-5 all’ascella delle foglie: la fioritura avviene nel mese di giugno.
Polygonatum japonicum
Questa specie è originaria del Giappone, arriva a misurare 30-50 cm di altezza. Si tratta di una pianta da bordura, caratterizzata da foglie oblunghe, da fiori bianchi, verdi all’estremità del perigonio, lunghi 1-2 cm, riuniti in numero di 2-3 in mazzetti. La fioritura avviene in aprile-maggio.
Polygonatum macranthum
Questa specie è nota anche com Polygonatum giganteum, è originaria del Giappone. Diversamente delle altre produce steli arcuati alti più di 1 metro avvolti da foglie allungate, lucide di colore verde. Durante il periodo della fioritura, dai nodi fogliari, pendono infiorescenze composte da 3-4 fiori leggermente tubulari o bulbosi con petali e punta verde chiaro. I frutti sono bacche sferiche, lucide e nere.
Polygonatum kingianum
Si tratta di una specie rara che da aprile a maggio produce stupende infiorescenze formate da gruppi di fiori rossi con punta verde giada. Si tratta di una pianta perenne che cresce fino a 2 metri, adatta alla coltivazione in zone ombrose o semiombrose. Preferisce terreni leggeri (sabbiosi), medi (argillosi) e pesanti (argillosi) e con pH acido. I semi maturano da settembre a ottobre.
Polygonatum humile
E’ comunemente chiamato sigillo di Salomone nano, si tratta di una perenne erbacea strisciante, rizomatosa, originaria delle foreste e dei pendii erbosi della Cina nord-orientale, del Giappone, della Corea e della Siberia orientale. E’ caratterizzata da steli eretti e da fiori tubolari, bianco-verdastri. Ai fiori seguono le bacche pendule blu-nere che pendono verso il basso dalle ascelle.
L’epiteto specifico deriva dal latino humilis che significa piccolo o leggero in riferimento alle dimensioni nane di questa pianta.
Polygonatum biflorum
Noto anche come piccolo sigillo di Salomone, il Polygonatum biflorum è originario del Missouri. E’ caratterizzato da piccoli fiori gialli verdastri a forma di campana (di solito in coppia) portati su pedicelli corti penzolano in primavera dalle ascelle delle foglie lungo e sotto gli steli arcuati. I fiori sono seguiti in autunno da bacche blu-nere. Le foglie alterne sono lisce su entrambi i lati e diventano di un bel giallo in autunno. I rizomi amidacei e commestibili sono stati usati in passato dai primi americani come cibo simile alle patate.
Fioritura
La fioritura del Polygonatum si verifica, generalmente nel periodo compreso, tra aprile e giugno, ma varia a seconda della specie. I fiori sono anche usati come fiori recisi.
Consigli per la coltivazione del Polygonatum
Il Polygonatum è una pianta da ombra, a foglie decidue, resistente al freddo e tappezzante. E’ facile da coltivare. Cresce in terreni umidi, ricchi di humus, organici e ben drenati, in ombra parziale o totale. Le migliori prestazioni si ottengono in zone fresche e ombreggiate dal sole. Non sopporta invece le condizioni di caldo estivo.
E’ una pianta usata per coprire superfici esposte all’ombra, come bordura intorno ad alberi con chioma espansa e per anche per la rinaturalizzazione di aree, nei pergolati, nelle siepi o nelle aiuole ombreggiate da muri di recinzione.
In condizioni di crescita ottimali si diffonde lentamente per formare colonie tramite i sottili rizomi.
Coltivazione in vaso
Le piante di Polygonatum possono essere allevate anche in vaso ma soffrono i trasferimenti. Per la coltivazione in vaso è pertanto consigliabile utilizzare dal primo impianto un contenitore piuttosto largo e profondo per consentire un regolare sviluppo delle radici e del fogliame.
Coltivazione in piena terra
Le piante di Polygonatum si possono metere a dimora praticamente tutto l’arco dell’anno ma il momento migliore è l’autunno.
Occorre lavorare il terreno destinato ad accogliere questa pianta per una profondità di circa 30 cm ed è inoltre necessario arricchirlo con un fertilizzante organico come compost o letame maturo. Le piante vanno poste, con tutto il panetto di terra che avvolge le radici, in buche profonde circa 5 cm, la distanza tra una pianta e l’altra deve essere di 30 cm. I rizomi si interrano con le gemme rivolte verso l’alto.
I vuoti si coprono con il terriccio e poi il terreno si compatta leggermente con la pressione delle mani. Infine si innaffia e si copre il terreno con corteccia di pino per assicurare l’ adeguato grado di acidità e di umidità del terreno.
Temperatura
La temperatura di esposizione dovrebbe essere moderata.
Luce
Le posizioni ideali per le piante di Polygonatum sono il sottobosco e le scarpate ombreggiate.
Terriccio
Il Polygonatum predilige i terreni freschi, in particolare in primavera, ma resiste bene anche alla siccità estiva.
Annaffiatura
Le irrigazioni devono essere regolari ma moderate, devono essere volte a mantenere il terreno appena umido. Si deve annaffiare con regolarità durante il primo anno di vita, in quanto l’irrigazione costante stimola la produzione dei fiori. Se la pianta del Sigillo di Salomone soffre lo stress idrico e periodi di prolungata siccità durante il suo ciclo vegetativo la fioritura sarà scarsa o assente.
Moltiplicazione
La moltiplicazione del Polygonatum può avvenire per seme o per divisione dei rizomi o cespi.
Moltiplicazione per divisione dei cespi o dei rizomi
In questo tipo di propagazione si procede estraendo i rizomi nodosi dal terreno e dividendoli in due parti ognuna delle quali fornita di radici sane e sviluppate. Le due parti si interrano al momento stesso in un un terriccio adatto, leggero, ben drenato, ricco di sostanza organica, mescolato con torba. Si annaffia regolarmente fino all’attecchimento delle radici.
Concimazione
Il Polygonatum si concima due volte l’anno: in primavera e in autunno somministrare del letame maturo o del compost per favorire lo sviluppo della parte aerea e la fioritura.
Potatura
La pianta non necessita di potatura, è sufficiente eliminare via via le foglie che seccano.
Abbinamenti con altre piante
Le piante di Polygonatum possono essere abbinate con piante che hanno le stesse esigenze come Hosta, Felci, Mughetti e Digitale.
Altri consigli per la cura
Si rivela utile eliminare periodicamente le erbe infestanti per evitare l’impoverimento del terreno. In inverno, quando la parte aerea è ormai secca, si può effettuare una pacciamatura del terreno con paglia o un buon terricciato di foglie per difendere la piante dal freddo e soprattutto dalle gelate notturne.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Il Polygonatum è una pianta rustica che ben resiste agli attacchi degli afidi ma è un’attrazione per limacce e lumache che riescono a spogliarla in breve tempo delle foglie più tenere. Tra le malattie fungine teme il marciume delle radici se il terreno di coltivazione è poco drenante.
Gli attacchi delle lumache e delle limacce si può contrastare con le esche e distribuendo sulla superficie del terreno della cenere di camino mentre quelle presenti possono essere rimosse manualmente.
Curiosità
l nome volgare, Sigillo di Salomone, è riferito alla forma particolare dei segni circolari o cicatrici, simili a un sigillo, lasciati sul rizoma dalla pianta nel momento in cui essicca.
In Italia il Polygonatum viene chiamato anche Ginocchietto.
Tossicità e/o uso erboristico
I fiori, e soprattutto i frutti, prodotti dal Polygonatum sono decisamente nocivi e tossici per i principi attivi in essi contenuti: mucillagine, glucochinina, asparagina.
Tuttavia, le parti della pianta anche se tossiche venivano e vengono ancora oggi utilizzate per la preparazione di rimedi naturali utili in ambito estetico, digestivo, diuretico e come ipoglicemizzanti e antalgici. Impacchi e tisane ricavate dal Sigillo di Salomone sono utilizzati fin dai tempi antichi per favorire la cicatrizzazione delle ferite, per favorire in rinnovamento cellulare, per schiarire le macchie cutanee e per limitare l’assorbimento di glucosio. La presenza di asparagina favorisce il benessere intestinale e la digestione. Si rivela anche un rimedio naturale efficace nella cura dei reumatismi
Alcune specie di Polygonatum si consumano i germogli cucinati come i comuni asparagi. I rizomi sono ricchi di amido e possono essere mangiati dopo averli opportunamente trattati in modo da eliminare le sostanze amare.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
Secondo antiche credenze popolari coltivare il Sigillo di Salomone in vaso o nel giardino è di buon auspicio e serve a tenere lontano dalla propria casa sventure e spiriti maligni
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