Veltheimia

 Veltheimia bracteata
Veltheimia bracteata – foto di David J. StangCC BY-SA 4.0

Ecco una pianta particolare non solo nell’aspetto ma anche nella coltivazione: la Veltheimia, bulbosa originaria del Sudafrica che fiorisce in inverno.

È caratterizzata da foglie coriacee che misurano una lunghezza di circa 40 centimetri.

La sua peculiarità sono i fiori, particolari, molto belli, di forma tubolare e di colori vivaci: gialli, rossi, rosa, arancione. I fiori crescono sui fusti, lunghi circa 60 centimetri.

Se si decide di coltivarla si avrà un giardino pieno di uccelli, in quanto i suoi fiori sono impollinati dagli uccelli e li attirano in giardino.


Classificazione botanica

Veltheimia è un genere della sotto-famiglia delle Scilloideae (si usa ancora il sinonimo Hyacinthaceae), famiglia Asparagaceae.

Della stessa sottofamiglia fanno parte anche i generi Albuca, Hyacinthus, Leopoldia, Muscari, Scilla, Puschkinia.  

Principali specie

Al genere appartengono due specie: Veltheimia capensis e Veltheimia bracteata.

Si tratta di specie variabili che vengono spesso confuse, in quanto non sono facilmente distinguibili soprattutto per quanto riguarda i fiori.

Le differenze riguardano i caratteri del bulbo e delle foglie, il tempo di fioritura, la distribuzione e l’habitat. I bulbi della Veltheimia bracteata si distinguono per essere più o meno sotterranei, ed hanno caratteristiche squame carnose.

La fioritura della Veltheimia capensis inizia prima che le foglie siano completamente sviluppate, in autunno, mentre quelle della Veltheimia bracteata, al momento della fioritura sono completamente sviluppate.

Anche le necessità colturali cambiano: le esigenze di coltivazione di Veltheimia capensis differiscono infatti notevolmente da quelle della Veltheimia bracteata. Quest’ultima specie non è influenzata negativamente dall’umidità in nessun periodo dell’anno, mentre la Veltheimia capensis necessita di annaffiature poco frequenti ed ha un lungo periodo di dormienza estiva, durante il quale i bulbi devono essere tenuti asciutti, altrimenti sono soggetti a malattie fungine.

Eccole più nel dettaglio.

Veltheimia bracteata

Veltheimia bracteata
Veltheimia bracteata – foto di David J. StangCC BY-SA 4.0

Questa specie cresce spontaneamente nelle foreste e nella macchia costiera del Capo orientale (del Sudafrica) ed è caratterizzata da foglie lucide il cui colore va dal verde chiaro al verde intenso e da fiori tubolari di tonalità che virano dal rosa chiaro al rosa intenso e, in alcuni casi, al giallo-verdastro.

I fiori sono eretti quando sono in bocciolo e pendenti quando si aprono. Le punte dei fiori, a volte, sono verdi o macchiate di verde.

Cresce bene in penombra o all’ombra. Il bulbo si pianta al livello del suolo o appena sotto, e poi va lasciato indisturbato per molti anni.

Veltheimia capensis

Veltheimia capensis
Veltheimia capensis – foto di Brian du PreezCC BY-SA 4.0

Questa specie è originaria della costa atlantica del Sudafrica ed è caratterizzata da sorprendenti rosette di foglie ondulate o arricciate di colore grigio-blu e fiori pendenti di colore rosa.

È una pianta da vaso piuttosto ricercata che raggiunge anche 45 centimetri di altezza. Presenta foglie lanceolate di colore verde grigiastro o grigio bluastro disposte in una rosetta.

Le foglie hanno margini ondulati o arricciati.

Una differenza con l’altra specie è rappresentata dagli strati che circondano il bulbo e che forniscono protezione dal caldo torrido dell’estate durante il periodo dormiente.

È adatta come pianta da vaso, oppure coltivata al coperto in un patio soleggiato.


Fioritura

La Veltheimia fiorisce in inverno, la fioritura inizia nei mesi autunnali e prosegue per un mese circa.

Consigli per la coltivazione della Veltheimia

Veltheimia capensis
Veltheimia capensis – foto di Dryas CC BY-SA 3.0

Questa pianta si coltiva con facilità.

La Veltheimia è una bulbosa a fioritura invernale, e, diversamente per quanto avviene con le bulbose a fioritura estiva, in estate le foglie seccano, la pianta sfiorisce ed entra in riposo vegetativo, non va quindi, ad esempio, irrigata.

Il riposo vegetativo richiede inoltre che la pianta venga tenuta ad una temperatura attorno ai 13 gradi, cosicché i bulbi possano asciugarsi del tutto, dopodiché non poniamoci più alcun problema e teniamo il vaso dove si desidera alla temperatura che si desidera.

È con l’inizio dell’autunno che la pianta ricomincia il suo ciclo vegetativo ed occorre quindi iniziare a bagnare il terreno inizialmente solo ad inumidirlo poi aumentando le irrigazioni nel momento in cui iniziano a spuntare le prime foglie.

Coltivazione in vaso

La Veltheimia è un’eccellente pianta da vaso perfetta per ornare un patio in ombra, una serra o un davanzale ed è adatta alla coltivazione in interni in piena luce.

Nella scelta del vaso si devono tenere in considerazione le dimensioni che devono essere sufficientemente grandi per poter evitare di disturbare la pianta con i rinvasi. Il rinvaso va fatto solo quando i bulbi laterali hanno occupato tutto lo spazio.

La distanza di impianto deve essere almeno di 30 centimetri. I bulbi vanno interrati lasciandone fuori solo un terzo. Il terreno ideale è un terriccio fertile miscelato a sabbia grossolana così da garantire un adeguato drenaggio.

Coltivazione in piena terra

Può essere coltivata all’esterno nelle zone in ombra o penombra, laddove le temperature non scendano di molto al di sotto dei 5 gradi in Inverno, quindi zone meridionali e costiere. Il terreno deve essere ben drenato.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi. Anche in questo caso è importante rispettare le esigenze in tema di luce.

Temperatura

La temperatura ideale per questa bulbosa è di circa 15 gradi.

Sotto i 5 gradi la pianta soffre.

Per questo motivo la sua coltivazione è adatta, all’esterno, solo in zone dove le temperature non scendono troppo sotto le minime tollerate. Altrove si può coltivare solo in ambienti protetti, con una buona luce.

Durante il periodo di dormienza, quello estivo, non ci sono problemi, basta lasciarla a secco.

Luce

Durante il periodo della fioritura è consigliato che la pianta sia esposta al sole diretto.

Terriccio

Il terreno ideale per la Veltheimia è quello da acido a neutro, ricco di humus e ben drenato.

Annaffiatura

Nel periodo primavera- estate questa pianta non va irrigata mentre lo si deve fare abbondantemente durante l’autunno e l’inverno cosi da bagnare bene il terreno ma sempre avendo cura di attendere che sia asciutto tra un’irrigazione e l’altra.

Moltiplicazione

La Veltheimia si può propagare attraverso la divisione dei bulbi o per seme ma in quest’ultimo caso, si dovrà attendere diversi anni per vederne la fioritura.

Quando si notano tanti bulbi laterali ecco che si può procedere alla moltiplicazione. Il periodo adatto è il termine dell’estate o l’inizio dell’autunno.

I bulbi provvisti di qualche foglia si separano e si piantano in piccoli vasi del diametro massimo di 8 centimetri riempiti con il medesimo terriccio delle piante adulte. Nel giro di una stagione si otterrà la fioritura.

Chi intende approcciarsi con la propagazione per seme, può farlo in autunno a 3 – 4 millimetri di profondità, usando vassoi profondi almeno 10 centimetri che andranno tenuti umidi e all’ombra. Importante anche una buona escursione termica giorno/notte così da ottimizzare la germinazione.

I semi freschi si seminano in autunno, quando le temperature iniziano a scendere.

Il terreno di semina raccomandato è una miscela ben drenante, ad esempio composta da parti uguali di sabbia di fiume e compost fine, corteccia fine o terriccio.

Nel giro di 3/5 settimane avviene la germinazione, a quel punto si possono iniziare a nutrire le piantine con fertilizzante liquido diluito.

Le piantine solitamente impiegano 3/4 anni per fiorire. All’inizio della terza stagione possono essere messe a dimora in giardino.

Concimazione

Veltheimia bracteata
Veltheimia bracteata

È possibile iniziare a concimare la Veltheimia quando la pianta comincia a formare gli steli fiorali. La cadenza ideale è ogni 15 giorni ed il fertilizzante ideale deve avere macro e micro elementi.

Potatura

La Veltheimia non si pota, è sufficiente eliminare le parti che seccano.

Abbinamenti con altre piante

La Veltheimia è perfetta per il giardino ombroso, ideale se piantata in gruppi o in massa sotto gli alberi. Un ottimo abbinamento è quello con la Clivia, l’Asparagus, il Plectranthus, lo Streptocarpus, lo Scadoxus, molte specie di Crassula e molte felci.

Altri consigli per la cura

Nel fondo del vaso è utile sistemare dei pezzi di materiale drenante (Coccio, Pomice o simile) per scongiurare il rischio di ristagni idrici e conseguenti marciumi.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Si tratta di una pianta che raramente viene attaccata dai parassiti. È invece importante seguire le sue esigenze colturali in particolare per quel che concerne le temperature e l’umidità del terreno.

La pianta va protetta da lumache e chiocciole che possono provocare danni alle foglie, e dai bruchi che sono ghiotti dei boccioli dei fiori.

Curiosità

Veltheimia bracteata
Veltheimia bracteata – foto di JonRichfieldCC BY-SA 3.0

Il genere Veltheimia è chiamato così in onore ad un patrono tedesco della botanica, August Ferdinand Graf von Veltheim (1741-1801).

La famiglia delle Hyacinthaceae era precedentemente inclusa nella famiglia delle Liliaceae ed è ben rappresentata nell’Africa meridionale, nella regione mediterranea e nell’Asia sud-occidentale.

I fiori della Veltheimia ricordano quelli delle Kniphofia, nonostante questi due generi non abbiano una stretta parentela.

Tossicità e/o uso erboristico

La Veltheimia capensis era impiegata in passato per il suo effetto purgativo.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

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