Piante velenose da appartamento

Quali sono le piante velenose da appartamento?
Piante da appartamento

I poteri e le proprietà delle piante sono note a tutti: le piante purificano l’aria, migliorano l’umore, sono terapeutiche, arredano, ma ci sono anche quelle che sono tossiche, velenose, pericolose per chi non fa attenzione. Proprio a fronte di questa possibilità è sempre consigliato non raccogliere piante che non si conoscono allo stato spontaneo: non tutti disponiamo di quella conoscenza legata all’antica cultura rurale, che consentiva di distinguere le erbe selvatiche “buone” da quelle “cattive”.

Anche alcune piante che teniamo comunemente nel nostro appartamento sono pericolose. (Vedi anche le piante velenose che puoi trovare nel giardino o nei parchi)

Conoscere l’eventuale tossicità delle piante che teniamo in casa è fondamentale. Alcune parti delle piante da appartamento possono essere irritanti per contatto, altre per indigestione: sapere cosa delle piante che teniamo in casa può irritarci o avvelenarci è un dato importantissimo, soprattutto se abbiamo bambini in casa o animali domestici.

Scopriamo dunque alcune delle piante “velenose” da appartamento.

Aglaonema

Aglaonema
Aglaonema

L’Aglaonema è una pianta sempreverde con foglie larghe, di forma ovale, di colore verde ma con sfumature bianche ”marmo-rizzate”.

È una pianta facile da coltivare: ha il grande vantaggio di resistere anche in luoghi scarsamente illuminati e agli ambienti riscaldati durante la stagione invernale.

In parecchie specie le foglie di questa pianta sono tossiche.

Alocasia

Piante velenose da appartamento Alocasia
Piante velenose da appartamento : Alocasia

Le foglie dell’Alocasia, grandi, verdi e carnose crescono su steli viola e raggiungono anche grandi dimensioni. Alcune varietà possono anche essere ricche di nervature dai colori differenti, persino argentate. Possono arrivare a 40 centimetri di lunghezza e 20 centimetri di larghezza. Da qui prende origine il soprannome ”orecchia d’elefante”.

La linfa di Alocasia può essere irritante per la pelle e leggermente tossica nel caso venga ingerito. Tenetela quindi lontano dalla portata dei bambini e degli animali domestici.

Agrifoglio

Agrifoglio

L’agrifoglio (Ilex Aquifolium) è una pianta che ha un importante grado di tossicità.

Le parti velenose sono le bacche e le foglie, che contengono glucosidi simil-digitalici (principi attivi). L’ingestione di pochi frutti può provocare torpore e un pericoloso stato infiammatorio dell’apparato gastro-intestinale, con vomito e diarrea.

Anthurium

Piante velenose da appartamento Anthurium
Piante velenose da appartamento Anthurium

Pianta erbacea fiorita a fogliame decorativo. È tra le piante più coltivate negli appartamenti.

Tutta la pianta è tossica a causa di cristalli di ossalato di calcio.

Caladium

Caladium bicolor hybrid
Caladium bicolor hybrid (Floradania)

Comunemente utilizzata come pianta d’interno, molto apprezzata per la bellezza del fogliame. Le foglie crescono direttamente dal tubero, e hanno diversi colori in contrasto e molto evidenti che spaziano dal panna al rosa, dal verde brillante al fucsia, con nervature che creano fantasie molto originali.

Velenosa in tutte le sue parti.

Calancoe

Calancoe
Calancoe

Al genere Kalanchoe (Calancoe) appartengono più di 130 specie che rientrano nella categoria delle piante ornamentali, perfette per la coltivazione in vaso in appartamento, più apprezzate per la fioritura e la facilità di coltivazione, soprattutto quando si parla della specie Kalanchoa Blossfeldiana.

Le Calancoe rientrano nella categoria delle piante pericolose per gli animali, specialmente per i gatti, che potrebbero avere problemi respiratori ingerendone alcune parti.

Calla

Calla
Calla

Pianta erbacea perenne tipica delle zone palustri, diffusa in gran parte dell’emisfero settentrionale. Fiorisce tra giugno e luglio, il frutto è una bacca rossa appiccicosa.

I composti tossici si concentrano nei frutti ma sono anche presenti nel rizoma e nelle foglie. Si tratta soprattutto di alcaloidi quali le aroine, saponine e glicosidi che per scissione possono dare origine ad acido cianidrico.

Tra la sintomatologia ci sono un dolore intenso alla bocca, tumefazione della lingua, edema faringeo; vomito, diarrea, dolori addominali; midriasi; alterazioni ritmo cardiaco, convulsioni, coma.

Clivia

Clivia
Clivia

É amata ed apprezzata come pianta da interno per le bellissime infiorescenze di fiori campanulati di un colore rosso aranciato (ma oramai si trovano cultivar con molti altri colori) che spuntano al centro di foglie nastriformi.

Tutte le parti della pianta sono tossiche se ingerite in gran quantità.

Clusia

Clusia nemorosa
Clusia nemorosa João Medeiros CC BY 2.0

La Clusia è una piccola pianta con grandi foglie ovali di colore verde intenso, coriacee, così tanto da poter essere incise (da qui il soprannome ”albero autografo”). È spesso presente negli uffici, ma il suo aspetto compatto e moderno può adattarsi anche agli appartamenti.

La Clusia è una pianta tossica. Il suo succo, se ingerito, può essere irritante per pelle e mucose oltre che tossico.

Croton variegatum

Croton variegatum
Croton variegatum

Con le sue foglie coriacee, verdi brillanti e scanalate, con sfumature a volte rosa, viola o gialle, dai toni autunnali, il Croton è una pianta molto amata per gli interni.

La linfa del Croton è tossica e, se ingerita, può provocare vomito, tachicardia e ustione delle mucose.

Dieffenbachia

Dieffenbachia
Dieffenbachia

La Dieffenbachia ha foglie molto grandi verdi screziate di giallo o bianco a seconda delle varietà. Può essere facilmente contenuta utilizzando un vaso adatto, di dimensioni limitate e potandola in forma compatta.

Il lattice della Dieffenbachia è tossico. Contenuto in foglie e steli, è una sostanza irritante, caustica, che potrebbe dare problemi per indigestione. I primi sintomi sono labbra e lingua gonfi, occhi rossi e visione offuscata.

Euphorbia candelbrum

Euphorbia candelabrum
Euphorbia candelabrum- foto di StefanoCC BY-NC-SA 2.0

L’Euforbia, con i suoi 3 o 4 gambi ramificati, che portano grosse spine acumi-nate, lo fanno assomigliare a un candelabro e lo rendono adatto ad arredare gli interni.

Il lattice della pianta è tossico e può causare irritazione a pelle, mucose e occhi. Indossate sempre i guanti se dovete tagliare parti malate ed evitate di strofinarvi gli occhi. La fuoriuscita di lattice può essere fermata spruzzando acqua fredda sul taglio

Euphorbia pulcherrima

Stella di Natale Rosa
Stella di Natale Rosa – Foto di Forest and Kim Starr (CC BY 2.0)

La conosciamo come Stella di Natale ed i suoi steli secernono un lattice molto urticante. È tossica anche per gli animali domestici.

Ficus benjamina

Ficus benjamina
Ficus benjamina, foto di 55Laney69 (CC BY-NC 2.0)

Il Ficus benjamina è caratterizzato da piccole foglie lucide ed è una delle piante più comuni negli appartamenti. I rami sono sottili e ricoperti da folta chioma. Inoltre, è una delle piante più facili da mantenere, longeva e con una crescita rapida. Bisogna, però, stare attenti: può perdere tutte le sue foglie se sottoposta a stress. Se coltivata esternamente arriva a misurare anche i 30 metri mentre nelle case non supera i 3-4 metri di altezza.

Il lattice del Ficus potrebbe essere leggermente tossico se ingerito.

Ficus elastica

Ficus elastica Variegata
Ficus elastica Variegata – foto di Linveggie, CC BY-SA 3.0

Originaria dell’India, il Fico del caucciù (così chiamato per il lattice che contiene) è una pianta dall’alto valore ornamentale adatta a essere messa in un vaso di design. Il suo fusto dritto e le due grandi foglie verdi, coriacee, lo rendono una delle piante d’interni più apprezzate. Cresce abbastanza velocemente.

Il lattice del Ficus, per chi è allergico, potrebbe dare dei problemi.

Ficus microcarpa

Ficus microcarpa
Ficus microcarpa- foto di Vinayaraj CC BYSA 3.0

Il Ficus microcarpa è simile al più conosciuto Ficus benjamina, solo che in miniatura. Sempre più presente nei garden, è molto apprezzato per le sue belle foglie scure. Ha una lunga aspettativa di vita, basta prendersene cura in modo corretto.

Tutti i Ficus contengono lattice, che è irritante. Usate sempre i guanti e posizionatelo lontano dalla portata di animali e bambini.

Philodendron hederaceum
Philodendron hederaceum var. oxycardium – foto di KENPEI, CC BY-SA 3.0

Philodendron

Il Filodendro è una delle piante verdi più facili da coltivare e tra le più resistenti. Con le sue foglie verde scuro è in grado di arrampicarsi su una colonna o un muro. Esistono diverse varietà di foglie: sagittata, lanceolata, seghettata.

Fate attenzione perché la pianta potrebbe rivelarsi irritante per pelle e mucose e leggermente tossica se ingerita.

Gelsomino del Madagascar

È una bella pianta rampicante di interni, apprezzata per il suo fogliame scuro e coriaceo che, da maggio a ottobre, si ricopre di piccoli fiori bianchi profumati. Attenzione alla linfa: è tossica. Indossate sempre i guanti quando la maneggiate e mantenete bambini e animali a debita distanza.

Pothos

Photos
Photos

Con le sue belle foglie a forma di cuore, di un unico colore o variegate, con sfumature argento o gialle, il Potos è molto apprezzata come pianta d’interni. Piace la varietà dei suoi colori; può essere rampicante oppure si lasciano cadere i rami dalla forma elegante.

State attenti perché la sua linfa potrebbe essere irritante per la pelle.

Sanseviera

Sanseviera
Sanseviera

Pianta d’appartamento molto comune, spesso viene collocata in un bel vaso o portavaso per farla diventare un gradevole elemento d’arredo. Essendo poco ingombrante e necessitando di poche cure, è perfetta come pianta da ufficio e per esercizi pubblici come negozi, bar, ristoranti, ecc

È una pianta velenosa sia per l’uomo che per gli animali domestici ed è particolarmente tossica per i gatti.

Schefflera

Schefflera
Schefflera

La Schefflera ha foglie eleganti e lucide, composte da 9 foglioline raccolte a forma di ombrello (da qui il nome di pianta om-brello). È una pianta molto apprezzata e facilmente adattabile a diversi arredamenti d’interni, aggiungendo un tocco d’eleganza.

La Schefflera è tossica per le mucose, come per la pelle. Fate attenzione a bambini e animali

Syngonium

Singonio
Singonio

Il Singonio presenta grandi foglie, lucide e cerose, di colore verde chiaro, che si modificano durante la crescita. Il suo fogliame può essere variegato nei colori bianco, avorio, rosa, verde chiaro e viola. Può vivere a lungo.

Toccatela sempre con cautela perché contiene sostanze irritanti per la pelle

Spathiphyllum

Spathiphyllum
Spathiphyllum

È caratterizzato da lunghe foglie verdi e lucenti, e da un fiore bianco estremamente bello che rende questa pianta particolarmente elegante. Resistente e facile da curare, è una pianta molto longeva.

Le foglie e il gambo contengono ossalati, tossici, che possono provocare problemi respiratori e digestivi. Evitate di lasciarla a portata di bambini e animali domestici.

Vischio

Una classica pianta di Natale. Produce fiori bianco-verdi schiudono a marzo. Il frutto è una falsa bacca globoso bianco-madreperlacea, contiene mucillaggini appiccicose.

Il vischio contiene velenosissime lecitine e tossine peptidiche, le viscotossine. Le bacche in particolar modo sono pericolose sia per la loro apparenza accattivante sia per una maggiore concentrazione di sostanze tossiche. I sintomi includono vomito; diarrea sanguinolenta; sete intensa; bradicardia; ipotensione; shock


Attenzione ai trattamenti

Qualsiasi pianta d’interno, se trattata con fitofarmaci, anticrittogamici, e antiparassitari, ma anche con alcuni concimi o lucidafoglie può diventare tossica anche per parecchio tempo dopo il trattamento, poiché i componenti chimici possono accumularsi sulla pianta o sul terriccio.

Quindi quando potete, utilizzate metodi naturali o manuali per evitare rischi di intossicazione.


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