La Bellis perennis, nota anche come Pratolina comune, è una di quelle piante che chiamiamo, impropriamente, margherita. Qualcuno la chiama margherita inglese.
Si tratta di una delle più diffuse piante selvatiche che, oltre che bellezza, grazia, semplicità ed allegria regala anche fiori commestibili. È originaria dell’Europa e in Italia è diffusa e cresce nei prati, nei parchi, nei pascoli, nei giardini e nei terreni incolti fino ad una altitudine di 2000 metri.
È alta dai 4 ai 15 cm di altezza, ogni pianta presenta una rosetta tentacolare e appiattita costituita da piccole foglie spatolate di colore verde scuro. I fiori hanno petali bianchi e centro giallo e sbocciano su steli pubescenti.
Classificazione botanica
La Bellis perennis o Pratolina comune è una specie del genere Bellis ed appartiene alla famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae, sottotribù Bellidinae.
Nella tribù delle Astereae troviamo molte altri fiori usati come ornamentali tra cui: Aster, Felicia, Solidago.
Cultivar colorate
Ci sono cultivar particolari e colorate, tra le varietà ci sono anche le Bellis a pompon varietà floricole ricavate dalla Bellis perennis selvatica, caratterizzata da graziosi fiori tondeggianti bianchi, rosa, viola o rossi.
Altre specie di Bellis
Il genere Bellis appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed è originario dell’Europa, del Mediterraneo e dell’Africa settentrionale. Si tratta di piccole erbacee annuali o perenni caratterizzate dalla tipica infiorescenza che ricorda la margherita. Misurano da 5 a 20 cm di altezza e sono caratterizzate da fusti semplici ed eretti e la maggior parte delle specie ha foglie basali.
Nel genere Belliss, oltre la Bellis perennis, ci sono le seguenti specie
Bellis annua o Pratolina annuale
Come suggerisce il nome è una annuale, che misura un’altezza che va da 4 a 6 cm. Si trova nei prati incolti fino ad una altitudine di 800 metri. Della specie ci sono cultivar particolari e colorate
Bellis sylvestris o Pratolina autunnale
È una perenne caratterizzata da foglie oblanceolata che si restringono verso il picciolo. Si trova nei terreni incolti, nei prati e negli oliveti fino ad una altitudine di 1400 metri. Nel nostro Paese è per lo più distribuita al centro e al sud (isole comprese).
Bellis margaritaefolia o Pratolina calabrese
Questa specie è caratterizzata da foglie obovate-subrotonde con base tronca. È perenne e cresce nei prati umidi fino ad una altitudine di 800 metri. In Italia è diffusa al sud.
Bellis pusilla o Pratolina nivale
Presenta capolini più piccoli di 2 cm. Misura un’altezza che va da 2 a 7 cm. È perenne e cresce tipicamente sui pascoli innevati fino ad una altitudine compresa tra 2100 e 2600 metri. Si tratta di una specie rara diffusa solo negli Appennini centrali.
Bellis habanera
Si tratta della specie a fiore più grande disponibile sul mercato. Ha fiori completamente doppi con steli corti e robusti.
Fioritura
La Bellis perennis fiorisce in maniera persistente da marzo a novembre, talvolta anche tutto l’anno (tranne i mesi estivi troppo caldi), se le condizioni climatiche e di irrigazione sono ideali.
Si possono trovare i fiori anche tra la neve che si scioglie.
Differenza tra Bellis perennis e Margherita (Leucanthemum)
Le Bellis sono più piccole, compatte, basse rispetto alle Margherite.
Le margherite hanno fusti ramificati che possono raggiungere altezza anche di un metro.
Consigli per la coltivazione della Bellis perennis
La Pratolina comune viene generalmente coltivata a scopo ornamentale sia come perenne sia come annuale.
È facile da coltivare, tant’è che alcune volte è considerata infestante. Può essere usata nelle aiuole e nelle bordure, nei giardini rocciosi e nelle aree di fiori selvatici nel suo areale di origine.
Ama il sole e i terreni fertili, è efficace anche come copertura del terreno, come bordura o come compagna di bulbi primaverili.
Va bene anche nei vasi e nelle fioriere.
Coltivazione in vaso
La Bellis perennis può essere allevata anche in vaso. Nella scelta del contenitore si deve considerare il giusto spazio: al massimo 3 piante in una ciotola con un diametro di 24 cm, o 6 piante in cassetta lunga 30 cm. È importante non fare soffrire troppo il caldo estivo alle piante, spostandole a mezz’ombra in un punto ventilato.
Il rinvaso, in caso di coltivazione come perenne, è annuale, si esegue al termine della fioritura usando un contenitore di in una misura in più riempito con un substrato miscelato a torba e terriccio da giardino in parti uguali, usando con un buon drenaggio sul fondo del contenitore.
Coltivazione in piena terra
La pianta si semina nel periodo che va da marzo a luglio. Sia in vaso che in piena terra è sufficiente premere leggermente il terreno. In un tempo che va da 2 giorni e 2 settimane avviene la germinazione. Il terreno va mantenuto uniformemente umido.
Temperatura
La temperatura ideale per la Bellis perennis è compresa fra 5 e 24 °C, questa pianta non sopporta infatti le temperature superiori ai 30 °C, ma resiste fino a –15 °C.
Luce
La Pratolina comune richiede luce per germogliare ma nelle zone meridionali caratterizzate da estati calde preferisce l’ombra parziale.
Terriccio
La Bellis perennis si coltiva facilmente in terreni ricchi di sostanze organiche, fertili, costantemente umidi e ben drenati.
Annaffiatura
La pianta è intollerante alla siccità, va pertanto bagnata regolarmente e vaporizzata nelle giornate più calde. Tra aprile e settembre è opportuno somministrare irrigazioni abbondanti e regolari, non appena il terriccio si è asciugato. Nei restanti mesi possono essere scarse o medie.
Moltiplicazione
La moltiplicazione si può fare per divisione del cespo nel periodo compreso tra maggio-giugno.
Concimazione
La concimazione si fa tra gennaio e giugno somministrando, ogni 15 giorni, un fertilizzante liquido per piante da fiore nell’acqua d’irrigazione.
Potatura
Non serve potare ma la pianta rimane stabile se il prato viene falciato regolarmente.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Si tratta di una pianta rustica e robusta, pertanto non è particolarmente soggetta a malattie o ad attacchi di insetti. Teme il ragnetto rosso, che attacca le piante esposte ad un eccesso di calore e a carenza idrica .
Curiosità
Il nome del genere deriva dalla parola latina bellus che significa bello mentre l’epiteto specifico significa che è perenne.
Attorno a questo piccolo fiore c’è molta superstizione: strappando un petalo dopo l’altro si può scoprire se siamo o meno amati.
Si pensa anche che mangiando le prime tre margherite visibili all’anno si può essere risparmiati per intero un anno dal mal di denti, dal dolore agli occhi e dalla febbre.
Tossicità e/o uso erboristico
La Bellis perennis è considerata anche una pianta medicinale: usata nel tè stimola l’appetivo, mentre il suo uso esterno si rivela prezioso per constrastare i problemi della pelle.
Anche la radice viene sfruttata in medicina.
Le foglie giovani si possono consumare crude in insalata o cotte mentre i boccioli vengono marinati e mangiati come sostituto del cappero e i fiori sono commestibili.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori la Bellis perennis indica la purezza e la nobiltà d’animo.
Iscriviti alla newsletter
Compila il form per ricevere periodicamente novità dal nostro sito.