
L’Aristolochia è un genere che conta circa 500 specie distribuite soprattutto nei tropici, nelle regioni subtropicali e nelle regioni moderate.
Anche nella nostra Penisola crescono specie spontanee: la Aristolochia clematidis, l’A. altissima, la A. rotunda, l’Aristolochia pistolochia, la A. longa, la A. pallida). Queste piante sono diffuse negli incolti e nei boschi.
Ci sono specie provenienti da climi secchi, come l’Aristolochia chilensis e l’Aristolochia cretica.
Si tratta di una pianta che sfoggia grandi fiori di forma tubolare che emanano un odore che attira e cattura gli insetti. Lo scopo è quello di farli ricoprire di polline cosicché, una volta rilasciati, possano a loro volta impollinare altri fiori.
Presenta foglie a forma di cuore.
Alcune specie del genere sono coltivate come piante ornamentali, sono soprattutto rampicanti usate per abbellire i muri o i pergolati di giardini, cortili e terrazze.
Classificazione botanica
L’Aristolochia è un grande genere della famiglia delle Aristolochiaceae, sottofamglia delle Aristolochioideae.
Alla stessa famiglia appartiene anche l’Asarum.
Principali specie
Il genere comprende circa 500 specie ma solo alcune sono coltivate come piante ornamentali. Eccone alcune:
Aristolochia arborea

È una specie originaria dell’America centrale, si tratta di un piccolo albero che presenta la peculiarità di fiori che sbocciano alla base e che sono impollinati dai moscerini.
Aristolochia arcuata

Una specie rampicante originaria del Brasile, che presenta fiori larghi 7 cm.. È adatta ai climi moderati.
Aristolochia brasiliensis
Originario del Brasile, questo vigoroso rampicante ha un fiore di 15 cm. Si tratta di una delle specie più strane poiché la sua conformazione ricorda gli uccelli della foresta.
Aristolochia clematitis

Radio Tonreg–CC BY 2.0
Comunemente chiamata erba delle nascite, è una perenne rizomatosa, decidua e non rampicante che presenta fiori senza petali di colore giallo-verde che sbocciano dalla tarda primavera all’inizio dell’estate nei mesi di giugno–luglio. I fiori sono impollinati da alcuni piccoli insetti.
Aristolochia chilensis
Originaria del deserto di Atacama fino alla regione centrale del Cile, questa specie si snoda lungo il terreno, producendo foglie ben marcate e fiori interessanti a forma di pipa.
Aristolochia guichardii

Questa specie è originaria della Turchia occidentale e delle isole greche orientali, dove cresce in situazioni rocciose e nelle pinete a bassa quota.
Aristolochia chamissonis
Un robusto rampicante caratterizzato da un fogliame diverso dalla maggior parte di Aristolochie e da fiori che misurano un diametro di 10 cm.
Aristolochia cymbifera
Originaria del Brasile, questa specie si sviluppa anche fino a 6 metri di altezza e produce fiori di 20 cm.
Aristolochia durior
Questa specie rampicante cresce velocemente. Viene soprattutto coltivata per la particolarità del suo fogliame e per i piccoli fiori.
Aristolochia esperanzae
Una rampicante originaria del Brasile, caratterizzata da fiori di 10 cm.
Aristolochia galeata

Originaria della Colombia e di alcune zone del Brasile, il suo fiore è grande 15 cm ed è molto appariscente.
Aristolochia gigantea

Questa specie è originaria di Panama, si tratta della più comune in Italia, è un vigoroso rampicante che sfoggia un fiore grande anche 35 cm, vanta una buona rusticità. I fiori sbocciano dall’estate all’inverno nel territorio di origine. Cresce in genere fino a 15-20 metri di lunghezza. Le viti sono ricoperte da foglie verde chiaro lunghe fino a 6 pollici. I fiori sono seguiti da capsule cartacee contenenti molti semi.
Aristolochia grandiflora

C T Johansson–CC BY-SA 3.0
Originaria del Guatemala, è stata introdotta in Florida per allevare le larve di farfalla. Si tratta di una specie rampicante decidua dallo sviluppo contenuto, spettacolare non solo per la forma del fiore, caratterizzato da un lungo peduncolo arricciato a spirale, ma soprattutto , come dice il nome, per la sua grandezza.
Aristolochia hirta

MurielBendel–CC BY-SA 4.0
L’Aristolochia hirta ha un fiore grande e di colore intenso con evidenti peli bianchi.
Questa specie cresce nelle isole dell’Egeo orientale e nella Turchia meridionale e fiorisce in marzo-aprile.
Aristolochia littoralis

Originaria del Brasile, si tratta di una rampicante molto fiorifera che produce fiori di 7 cm. Il primo esemplare introdotto in Europa è fiorito nei Giardini di a Kew nel 1886, destando lo stupore e l’ammirazione generale. Questa specie non esala il tipico sgradevole odore.
Aristolochia lycica
Questa specie è caratterizzata da fiori maculati. Cresce in luoghi rocciosi, spesso nelle radure della macchia mediterranea a bassa quota.È endemica della Turchia. Fiorisce da metà marzo a inizio maggio.
Aristolochia parvifolia

L’Aristolochia parvifolia è una specie relativamente comune nel Mediterraneo orientale. Cresce nelle fessure delle rocce o nelle tasche dei campi aperti o della macchia mediterranea e ha una lunga stagione di fioritura che va da dicembre a maggio.
Aristolochia ringens
Originaria dell’America centrale ( Messico, Panama ) e dell’America del sud ( Brasile ), CaraIbi e Giamaica, è un rampicante vigoroso che regala una fioritura primaverile.
Aristolochia steupii

Si tratta di una specie endemica con un areale di distribuzione molto ridotto nel Caucaso occidentale (principalmente in Abkhazia, ma anche sul lato russo del confine). Cresce in foreste decidue umide caratterizzate da piogge abbondanti tutto l’anno e inverni miti, per lo più privi di gelo. In primavera regala fiori neri e gialli a contrasto molto suggestivi.
Aristolochia tagala

Presenta foglie grandi e fiori piccoli. Si tratta di una specie molto ricercata per l’allevamento di larve di 2 tipi di tipi di farfalle tropicali molto belle.
Aristolochia trilobata

Originaria del Brasile, si tratta di una specie rampicante caratterizzata da foglie a 3 lobi.
Fioritura
Il periodo di fioritura per le specie più coltivate è la primavera-estate. La fioritura termina verso fine settembre.
Consigli per la coltivazione dell’Aristolochia
Molte specie del genere crescono in piena terra nei climi miti, al sud prediligono una zona di mezz’ombra, mentre al nord preferiscono il pieno sole. In questo ultimo caso è bene che abbiano un muro alle spalle proteggerà le piante in inverno riversando di notte il calore accumulato durante il giorno.
Coltivazione in vaso
L’Aristolochia può essere coltivata in vaso in tutte quelle zone dove la temperatura invernale scende sotto i 10 °C.
Nella coltivazione in vaso è importante mettere a dimora la pianta in un contenitore sufficientemente grande per consentire alla pianta di crescere adeguatamente. È necessario fare attenzione a garantire un buon drenaggio per prevenire il ristagno d’acqua.
Coltivazione in piena terra
Laddove il clima lo consente la Aristolochia può essere allevata in piena terra. In giardino è necessario garantire una posizione riparata.
Si deve considerare che la maggior parte delle specie sono rampicanti di grande sviluppo e a crescita veloce pertanto necessitano di una location che consenta di esprimersi in tutta la loro bellezza. Si possono, ad esempio, posizionare nei pressi di una cancellata o di graticcio che consente alla pianta di avvolgersi.
Coltivazione in terrazzo
Durante la bella stagione, gli esemplari allevati in vaso possono essere spostati sul balcone o sul terrazzo, al sole o a mezz’ombra.
Temperatura
L’Aristolochia non ama il freddo estremo, ma resiste fino a -5°C per brevi periodi. É comunque consigliabile evitare di sottoporla a temperature sotto i 10 gradi.
Luce
Preferisce luoghi soleggiati o parzialmente ombreggiati, evitando il sole diretto;
Terriccio
Le specie del genere non hanno grandi esigenze relativamente alla tipologia di suolo, che deve comunque essere ricco di sostanza organica. In vaso si può usare un substrato composto da 2/3 di terra fertile da giardino, 1/3 di torba o terriccio universale, un’aggiunta di pomice e stallatico pellettato o Humus.
Annaffiatura
Le irrigazioni devono essere regolari e si deve garantire che il terreno sia sempre abbastanza fresco e umido ma ben drenato. Quando le temperature scendono, occorre diradare le annaffiature.
Moltiplicazione
La propagazione si fa tramite semina in primavera o da talea di rami giovani, per propaggine o margotta negli esemplari adulti e ben significati. Molte specie fioriscono già dal primo anno o quello successivo alla germinazione.
Concimazione
Per incentivare la produzione di boccioli, da maggio in poi, si può concimare ogni 15 giorni con un prodotto liquido per piante da fiori o, in alternativa, con un concime granulare a lenta cessione. Durante il periodo invernale non si deve somministrare nessuna concimazione.
Potatura
A settembre è sufficiente tagliare i tralci (a due terzi di lunghezza) per staccarli dal traliccio, effettuando così anche la necessaria potatura annuale.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Le specie del genere sono soggette ad attacchi di ragnetto rosso e mosca bianca. È opportuno effettuare un trattamento preventivo contro le malattie fungine, utilizzando un fungicida a base di zolfo e rame.
Curiosità
Il nome del genere deriva dal greco “áristos” che significa “ottimo”, e “lochèia” che significa “parto”, ad indicare l’efficacia della pianta per i travagli e le infezioni del parto.
Molte specie del genere vengono coltivate da allevatori di farfalle perché sono un alimento per le larve.
Tossicità e/o uso erboristico
Le specie del genere erano note già agli antichi romani che le consideravano dotate di straordinarie proprietà medicinali.
Alcune specie sono velenose, come la Aristolochia densinervia originaria dell’Africa orientale che porta alla morte i piccoli animali che la toccano. Molte specie contengono acido aristolochico, un tempo ritenuto terapeutico e oggi ritenuto altamente tossico.
Le foglie macerate di alcune specie sono applicate sulla testa degli indigeni per trattare la febbre.
Nelle Filippine, la pianta è sfruttata per il trattamento dei morsi e per la malaria del serpente. In India, le radici sono considerate un tonico, hanno proprietà carminative ( spasmodiche ). Inoltre questa pianta è sfruttata per combattere la pressione alta.
Il principio attivo è l’acido aristolochico, in alcuni stati, come la Germania, tutti i prodotti a base di Aristolochia sono stati proibiti e sono stati tolti definitivamente dal commercio, per la riscontrata tossicità e pericolosità.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
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