Aristolochia

Aristolochia elegans
Aristolochia elegans – foto di C T JohanssonCC BY-SA 3.0

L’Aristolochia è un genere che conta circa 500 specie distribuite soprattutto nei tropici, nelle regioni subtropicali e nelle regioni moderate.

Anche nella nostra Penisola crescono specie spontanee: la Aristolochia clematidis, l’A. altissima, la A. rotunda, l’Aristolochia pistolochia, la A. longa, la A. pallida). Queste piante sono diffuse negli incolti e nei boschi.

Ci sono specie provenienti da climi secchi, come l’Aristolochia chilensis e l’Aristolochia cretica.

Si tratta di una pianta che sfoggia grandi fiori di forma tubolare che emanano un odore che attira e cattura gli insetti. Lo scopo è quello di farli ricoprire di polline cosicché, una volta rilasciati, possano a loro volta impollinare altri fiori.

Presenta foglie a forma di cuore.

Alcune specie del genere sono coltivate come piante ornamentali, sono soprattutto rampicanti usate per abbellire i muri o i pergolati di giardini, cortili e terrazze.

Classificazione botanica

L’Aristolochia è un grande genere della famiglia delle Aristolochiaceae, sottofamglia delle Aristolochioideae.

Alla stessa famiglia appartiene anche l’Asarum.

Principali specie

Il genere comprende circa 500 specie ma solo alcune sono coltivate come piante ornamentali. Eccone alcune:

Aristolochia arborea

Aristolochia arborea
Aristolochia arborea – foto di Mirosch01CC BY-SA 4.0

È una specie originaria dell’America centrale, si tratta di un piccolo albero che presenta la peculiarità di fiori che sbocciano alla base e che sono impollinati dai moscerini.

Aristolochia arcuata

Aristolochia arcuata
Aristolochia arcuata- foto di Thiago Flores FloresCC BY-SA 4.0

Una specie rampicante originaria del Brasile, che presenta fiori larghi 7 cm.. È adatta ai climi moderati.

Aristolochia brasiliensis

Originario del Brasile, questo vigoroso rampicante ha un fiore di 15 cm. Si tratta di una delle specie più strane poiché la sua conformazione ricorda gli uccelli della foresta.

Aristolochia clematitis

Aristolochia clematitis
Aristolochia clematitis- foto di
Radio TonregCC BY 2.0

Comunemente chiamata erba delle nascite, è una perenne rizomatosa, decidua e non rampicante che presenta fiori senza petali di colore giallo-verde che sbocciano dalla tarda primavera all’inizio dell’estate nei mesi di giugnoluglio. I fiori sono impollinati da alcuni piccoli insetti.

Aristolochia chilensis

Originaria del deserto di Atacama fino alla regione centrale del Cile, questa specie si snoda lungo il terreno, producendo foglie ben marcate e fiori interessanti a forma di pipa.

Aristolochia guichardii

Aristolochia guichardii
Aristolochia guichardii- foto di Nicholas TurlandCC BY-NC-ND 2.0

Questa specie è originaria della Turchia occidentale e delle isole greche orientali, dove cresce in situazioni rocciose e nelle pinete a bassa quota.

Aristolochia chamissonis

Un robusto rampicante caratterizzato da un fogliame diverso dalla maggior parte di Aristolochie e da fiori che misurano un diametro di 10 cm.

Aristolochia cymbifera

Originaria del Brasile, questa specie si sviluppa anche fino a 6 metri di altezza e produce fiori di 20 cm.

Aristolochia durior

Questa specie rampicante cresce velocemente. Viene soprattutto coltivata per la particolarità del suo fogliame e per i piccoli fiori.

Aristolochia esperanzae

Una rampicante originaria del Brasile, caratterizzata da fiori di 10 cm.

Aristolochia galeata

Aristolochia galeata
Aristolochia galeata- foto di Rogério Rodrigues NadalCC BY-SA 4.0

Originaria della Colombia e di alcune zone del Brasile, il suo fiore è grande 15 cm ed è molto appariscente.

Aristolochia gigantea

Aristolochia gigantea
Aristolochia gigantea- foto di DianakcCC BY-SA 3.0

Questa specie è originaria di Panama, si tratta della più comune in Italia, è un vigoroso rampicante che sfoggia un fiore grande anche 35 cm, vanta una buona rusticità. I fiori sbocciano dall’estate all’inverno nel territorio di origine. Cresce in genere fino a 15-20 metri di lunghezza. Le viti sono ricoperte da foglie verde chiaro lunghe fino a 6 pollici. I fiori sono seguiti da capsule cartacee contenenti molti semi.

Aristolochia grandiflora

Aristolochia grandiflora
Aristolochia grandiflora – foto di
C T JohanssonCC BY-SA 3.0

Originaria del Guatemala, è stata introdotta in Florida per allevare le larve di farfalla. Si tratta di una specie rampicante decidua dallo sviluppo contenuto, spettacolare non solo per la forma del fiore, caratterizzato da un lungo peduncolo arricciato a spirale, ma soprattutto , come dice il nome, per la sua grandezza.

Aristolochia hirta

Aristolochia hirta
Aristolochia hirta- foto di
MurielBendelCC BY-SA 4.0

L’Aristolochia hirta ha un fiore grande e di colore intenso con evidenti peli bianchi.
Questa specie cresce nelle isole dell’Egeo orientale e nella Turchia meridionale e fiorisce in marzo-aprile.

Aristolochia littoralis

Aristolochia littoralis
Aristolochia littoralis

Originaria del Brasile, si tratta di una rampicante molto fiorifera che produce fiori di 7 cm. Il primo esemplare introdotto in Europa è fiorito nei Giardini di a Kew nel 1886, destando lo stupore e l’ammirazione generale. Questa specie non esala il tipico sgradevole odore.

Aristolochia lycica

Questa specie è caratterizzata da fiori maculati. Cresce in luoghi rocciosi, spesso nelle radure della macchia mediterranea a bassa quota.È endemica della Turchia. Fiorisce da metà marzo a inizio maggio.

Aristolochia parvifolia

Aristolochia parvifolia
Aristolochia parvifolia-foto di Eleftherios KatsillisCC BY 4.0

L’Aristolochia parvifolia è una specie relativamente comune nel Mediterraneo orientale. Cresce nelle fessure delle rocce o nelle tasche dei campi aperti o della macchia mediterranea e ha una lunga stagione di fioritura che va da dicembre a maggio.

Aristolochia ringens

Originaria dell’America centrale ( Messico, Panama ) e dell’America del sud ( Brasile ), CaraIbi e Giamaica, è un rampicante vigoroso che regala una fioritura primaverile.

Aristolochia steupii

Aristolochia steupii
Aristolochia steupii- foto di Sergei KazantsevCC BY-SA 4.0

Si tratta di una specie endemica con un areale di distribuzione molto ridotto nel Caucaso occidentale (principalmente in Abkhazia, ma anche sul lato russo del confine). Cresce in foreste decidue umide caratterizzate da piogge abbondanti tutto l’anno e inverni miti, per lo più privi di gelo. In primavera regala fiori neri e gialli a contrasto molto suggestivi.

Aristolochia tagala

Aristolochia tagala
Aristolochia tagala- foto di VinayarajCC BY-SA 3.0

Presenta foglie grandi e fiori piccoli. Si tratta di una specie molto ricercata per l’allevamento di larve di 2 tipi di tipi di farfalle tropicali molto belle.

Aristolochia trilobata

Aristolochia trilobata
Aristolochia trilobata

Originaria del Brasile, si tratta di una specie rampicante caratterizzata da foglie a 3 lobi.

Fioritura

Il periodo di fioritura per le specie più coltivate è la primavera-estate. La fioritura termina verso fine settembre.

Consigli per la coltivazione dell’Aristolochia

Molte specie del genere crescono in piena terra nei climi miti, al sud prediligono una zona di mezz’ombra, mentre al nord preferiscono il pieno sole. In questo ultimo caso è bene che abbiano un muro alle spalle proteggerà le piante in inverno riversando di notte il calore accumulato durante il giorno.

Coltivazione in vaso

L’Aristolochia può essere coltivata in vaso in tutte quelle zone dove la temperatura invernale scende sotto i 10 °C.

Nella coltivazione in vaso è importante mettere a dimora la pianta in un contenitore sufficientemente grande per consentire alla pianta di crescere adeguatamente. È necessario fare attenzione a garantire un buon drenaggio per prevenire il ristagno d’acqua.

Coltivazione in piena terra

Laddove il clima lo consente la Aristolochia può essere allevata in piena terra. In giardino è necessario garantire una posizione riparata.

Si deve considerare che la maggior parte delle specie sono rampicanti di grande sviluppo e a crescita veloce pertanto necessitano di una location che consenta di esprimersi in tutta la loro bellezza. Si possono, ad esempio, posizionare nei pressi di una cancellata o di graticcio che consente alla pianta di avvolgersi.

Coltivazione in terrazzo

Durante la bella stagione, gli esemplari allevati in vaso possono essere spostati sul balcone o sul terrazzo, al sole o a mezz’ombra.

Temperatura

L’Aristolochia non ama il freddo estremo, ma resiste fino a -5°C per brevi periodi. É comunque consigliabile evitare di sottoporla a temperature sotto i 10 gradi.

Luce

Preferisce luoghi soleggiati o parzialmente ombreggiati, evitando il sole diretto;

Terriccio

Le specie del genere non hanno grandi esigenze relativamente alla tipologia di suolo, che deve comunque essere ricco di sostanza organica. In vaso si può usare un substrato composto da 2/3 di terra fertile da giardino, 1/3 di torba o terriccio universale, un’aggiunta di pomice e stallatico pellettato o Humus.

Annaffiatura

Le irrigazioni devono essere regolari e si deve garantire che il terreno sia sempre abbastanza fresco e umido ma ben drenato. Quando le temperature scendono, occorre diradare le annaffiature.

Moltiplicazione

La propagazione si fa tramite semina in primavera o da talea di rami giovani, per propaggine o margotta negli esemplari adulti e ben significati. Molte specie fioriscono già dal primo anno o quello successivo alla germinazione.

Concimazione

Per incentivare la produzione di boccioli, da maggio in poi, si può concimare ogni 15 giorni con un prodotto liquido per piante da fiori o, in alternativa, con un concime granulare a lenta cessione. Durante il periodo invernale non si deve somministrare nessuna concimazione.

Potatura

A settembre è sufficiente tagliare i tralci (a due terzi di lunghezza) per staccarli dal traliccio, effettuando così anche la necessaria potatura annuale.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Le specie del genere sono soggette ad attacchi di ragnetto rosso e mosca bianca. È opportuno effettuare un trattamento preventivo contro le malattie fungine, utilizzando un fungicida a base di zolfo e rame.

Curiosità

Il nome del genere deriva dal greco “áristos” che significa “ottimo”, e “lochèia” che significa “parto”, ad indicare l’efficacia della pianta per i travagli e le infezioni del parto.
Molte specie del genere vengono coltivate da allevatori di farfalle perché sono un alimento per le larve.

Tossicità e/o uso erboristico

Le specie del genere erano note già agli antichi romani che le consideravano dotate di straordinarie proprietà medicinali.

Alcune specie sono velenose, come la Aristolochia densinervia originaria dell’Africa orientale che porta alla morte i piccoli animali che la toccano. Molte specie contengono acido aristolochico, un tempo ritenuto terapeutico e oggi ritenuto altamente tossico.

Le foglie macerate di alcune specie sono applicate sulla testa degli indigeni per trattare la febbre.

Nelle Filippine, la pianta è sfruttata per il trattamento dei morsi e per la malaria del serpente. In India, le radici sono considerate un tonico, hanno proprietà carminative ( spasmodiche ). Inoltre questa pianta è sfruttata per combattere la pressione alta.
Il principio attivo è l’acido aristolochico, in alcuni stati, come la Germania, tutti i prodotti a base di Aristolochia sono stati proibiti e sono stati tolti definitivamente dal commercio, per la riscontrata tossicità e pericolosità.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

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