L’ Alcea rosea, nota come Malvone o Malvarosa, è una pianta perenne che durante l’estate colora i giardini italiani, partendo dall’Alto Adige ed arrivando alla Sicilia, con i suoi vistosi fiori.
Si tratta di una pianta biennale o perenne, largamente diffusa allo stato spontaneo, e molto apprezzata per la notevole rusticità e per l’abbondante fioritura. E’ caratterizzata da un portamento eretto, da steli semplici o poco ramificati e ben ingrossati. La Malvarosa, da una rosa basale di grandi foglie ampie, palmate, tondeggianti e ruvide, crea alti fusti, ricoperti da un’ispida peluria. I fusti misurano fino a 2 metri, sono ramificati e portano infiorescenze a spiga con grandi fiori a ombrello, bianchi, rosa, gialli, salmone, rossi, porpora, anche semidoppi o doppi.
Il suo apparato radicale è molto robusto ed è in grado di farsi strada, anche in terreni sassosi, fino a un metro di profondità. Con l’arrivo del freddo , i rami si seccano e la pianta entra in uno stato di dormienza per poi rinascere la primavera successiva.
Classificazione botanica
La Malvarosa, nome scientifico Alcea rosea, è una pianta ornamentale che appartiene al genere Alcea, della famiglia delle Malvacee.
Principali varietà
Ci sono diverse varietà di Alcea rosea, ecco le più diffuse.
Alcea rosea varietà Chater’s Double
È caratterizzata da fiori doppi che ricordano quelli della peonia, i che possono essere bianchi, rosa, bianchi con sfumature di rosa, arancio, rosso chiaro, rosso scuro, giallo, color lavanda.
Alcea rosea varietà Nigra
I suoi fiori singoli sono di colore viola intenso o marrone scuro con la parte centrale di colore giallo.
Alcea rosea varietà Indian spring
Produce fiori di colore giallo disposti singolarmente lungo il fusto che possono essere di colore bianco, rosa o giallo.
Alcea rosea varietà Majorette
Si tratta di una varietà a portamento basso che arriva a misurare al massimo 100 centimetri di altezza e che produce fiori frangiati e semidoppi, che possono essere di colore giallo, rosso, arancio chiaro tutti di tonalità chiara.
Alcea rosea varietà Carnival
E’ caratterizzata da fiori a tonalità chiara, prevalentemente rossi e gialli, e viene coltivata come pianta annuale.
Fioritura
La fioritura dell’Alcea rosea avviene, da luglio a ottobre, a partire dal secondo anno. I fiori nascono all’ascella delle foglie e sono portati da steli fiorali alti da 1 a 3 metri, sono muniti di un breve picciolo.
Le corolle contano cinque petali che possono essere bianchi, gialli, rossi, violetti, porpora o neri.
Ci sono anche varietà a fiore doppio, screziato, maculato o marginato.
Ai primi freddi invernali i fusti si disseccano e la pianta si riduce ad cespo globoso che misura circa 20 – 30 cm.
Consigli per la coltivazione dell’ Alcea rosea
Questa pianta vive bene in tutta Italia, dalle Alpi al Meridione costiero. Durante inverno la parte aerea può morire, per poi rispuntare spontaneamente nella primavera successiva.
L’Alcea rosea sopporta quindi il gelo, il caldo torrido, la salsedine, ma non tollera i venti forti, che piegano e spezzano l’alta spiga fiorale.
Richiede un terreno leggero, sciolto, mediamente fertile, ma anche arido o sassoso, sempre ben drenato, e deve essere esposta in pieno sole.
Grazie al suo aspetto naturale, viene prevalentemente coltivata nei giardini informali come ultima fila delle bordure per la mole dei fusti.
Coltivazione in vaso
A causa del profondo sviluppo del fittone la Malvarosa soffre molto il trapianto. Per questo risulta inusuale la coltivazione in vaso ed è preferibile seminarla in terreno aperto, in luogo dal quale non verrà poi più spostata.
Tuttavia, se si vuole tentare la coltivazione in vaso è necessario usare vasi di grandi dimensioni, in quanto l’apparato radicale si espande molto nel terreno. Sul fondo del vaso si deve disporre uno strato di ghiaia, spesso tre o quattro centimetri. Il resto del vaso, andrà riempito con terriccio leggero.
Il vaso va collocato in un posizione che garantisca molta luce solare diretta. Se il vaso viene posizionato al coperto, è necessario irrigare regolarmente ma senza esagerare. Tra un’irrigazione e l’altra si deve aspettare sempre che il terreno si asciughi completamente.
Coltivazione in piena terra
La Malvarosa, può essere piantata nel periodo che va da settembre a maggio, in base alla zona di coltivazione: nelle aree caratterizzate da un clima particolarmente rigido, è opportuno attendere la primavera.
L’Alcea rosea è una pianta molto rustica e si adatta anche a terreni poco fertili ma non tollera il ristagno idrico. Per questo è necessario assicurarsi che il terreno dreni bene l’acqua. Nel caso in cui il terreno sia poco drenante, si deve intervenire per correggerlo. Prima di mettere a dimora la Malvarosa è necessario lavorare il terreno in profondità per rendere più agevole la penetrazione delle radici. In questa fase, si può anche spargere una modesta quantità di fertilizzante.
La posizione ideale per mettere a dimora la Malvarosa in giardino, è vicino a un muro assolato. In tal modo, la pianta beneficerà della luce solare e del calore rilasciato dal muro durante la notte ma sarà anche protetta dalle raffiche di vento. Il fusto può essere supportato con canne di bambù.
Pianta da siepe
La Malvarosa non è una pianta da siepe, ma, per la sua prestanza, ben si presta da fare da sfondo ad altre piante.
Temperatura
L’Alcea rosea si adatta molto bene a climi temperato-caldi.Vive bene in tutta Italia, dalle Alpi al Meridione costiero.
Per la stagione invernale è necessario preparare adeguatamente la pianta, tagliando tutti i rami secchi, le foglie morte e gli steli dei vecchi fiori.
In caso di gelo prolungato è consigliabile poi applicare uno strato spesso due centimetri di pacciame di corteccia di pino per proteggere le radici dal gelo.
Luce
La Malvarosa deve essere esposta al sole in quanto ha bisogno di molta luce solare diretta e di riparo dai forti venti.
Terriccio
Il terreno adatto all’ Alcea rosea è sciolto e ben drenato, per questo al momento dell’impianto è consigliabile porre sul fondo dello scavo sassi o ghiaia in quantità sufficiente per garantire la permeabilità.
Annaffiatura
L’Alcea rosea è una pianta resistente che tollera bene la siccità, ma se si tratta di una condizione prolungata, può portare sofferenza.
Di solito è sufficiente l’acqua piovana, ma in caso di prolungata siccità è bene innaffiarla, in particolare durante il periodo estivo.
Un’irrigazione eccessiva è dannosa perché si tratta di una pianta sensibile al ristagno idrico. Pertanto l’irrigazione deve essere regolare ed in linea con le condizioni climatiche.
Moltiplicazione
La propagazione della Malvarosa viene generalmente fatta tramite semi che vantano un’ottima fertilità tanto che il fenomeno dell’auto-semina avviene frequentemente in natura.
La semina può essere eseguita in autunno nei climi temperati o in primavera nei climi rigidi. Una pianta germinata da seme può produrre fiori di colore diverso da quello della pianta madre.
I semi sono contenuti in baccelli che, a loro volta, maturano dai fiori della Malvarosa impollinati. Vanno posizionati a una distanza di almeno 40 cm e, una volta interrati, è necessario mantenere il terreno sempre leggermente umido, fino a quando non saranno germogliati.
Concimazione
L’Alcea rosea non necessita di concimazioni particolari ma beneficia di una leggera concimazione eseguita all’inizio della primavera con fertilizzanti ricchi di fosforo. A tal fine, sarà ottimo l’impiego di fosfato di roccia.
Durante l’estate può invece rivelarsi utile una seconda concimazione fatta con fertilizzante per piante fiorite che aiuta ad avere fiori più belli e fogliame più rigoglioso.
Potatura
La potatura dell’Alcea rosea va fatta alla fine di giugno. Si devono rimuovere le foglie ingiallite e quelle infestate dai parassiti ed i rami diventati ormai legnosi. Tutto il materiale rimosso, non va lasciato sul terreno ma distrutto per evitare il dilagare di eventuali patologie.
Dopo la fioritura, attorno alla metà di luglio, si può tagliare la pianta a metà altezza, per stimolare una seconda fioritura nel mese di settembre. Questa operazione si deve evitare se si desidera ottenere i semi in quanto è raro che si producano i semi della seconda fioritura.
Abbinamenti con altre piante
Nel momento in cui si sceglie la posizione dove piantare la Malvarosa, si deve considerare anche la presenza di piante vicine con altre esigenze idriche. Questa pianta, infatti, non può vivere vicino a piante che necessitano di irrigazioni abbondanti poiché in una tale condizione, andrà rapidamente incontro alla ruggine della malvarosa.
Sta bene accanto ad altre erbacee perenni non più alte di 50 centimetri, che siano in grado di nascondere il fogliame vicino al terreno, che tende a rovinarsi e ad avvizzire precocemente.
Meglio evitare invece accostarla agli arbusti: per svilupparsi al meglio ha infatti bisogno di aria e di molta luce. L’ Alcea rosea ben si abbina con le Clematis, i Delphinium, con cui fioriscono in concomitanza, per la creazione di un fondale con un insieme di rose delle tonalità del rosa e bianco.
Essendo una pianta frugale si presta bene ad essere usata nei giardini naturali.
Altri consigli per la cura
La Malvarosa può essere coltivata in qualsiasi tipo di terreno. Generalmente si coltiva secondo un ciclo biennale in quanto la fioritura più abbondante avviene nell’annata successiva a quella della semina ma, dove sussistono condizioni climatiche e di terreno favorevoli, le piante rivegetano nuovamente nelle annate successive e quindi la specie si può considerare perenne.
È necessario distanziare le piante di almeno 60 cm, per questo è opportuno diradarle se crescono troppo fitte, trapiantando altrove quelle esuberanti.
È consigliabile legare ad un solido e robusto tutore ben infisso nel terreno i fusti del malvone per evitare che si abbattano a terra con il vento.
Parassiti, malattie ed altre avversità
La ruggine della malvarosa è una malattia fungina che colpisce la pianta portandola alla morte. E’ favorita dalle irrigazioni eccessive, da periodi caratterizzati da elevata piovosità e quindi di umidità ambientale, e si manifesta con foglie ingiallite e cosparse, sulla parte inferiore, da macchie marroni. Il contenimento dell’infezione si fa estirpando e distrugendo tutte le piante infette.
L’unica misura preventiva è la rimozione di tutto il secco a fine stagione e la costante mondatura delle parti infette. Il fungo si sviluppa in verticale, dal terreno, arrivando via via alla cima.
I principi attivi che possono essere impiegati contro la ruggine sono i triazoli (bitertanolo, penconazolo, propiconazolo, triadimefon), le triforine, ossicarbossina ed infine i ditiocarbammati (maneb, mancozeb ecc.)
I prodotti chimici andrebbero spruzzati dal basso verso l’alto per irrorare la pagina inferiore delle foglie.
Una cura preventiva è il macerato di Equiseto arvense che cresce un po’ ovunque.
Curiosità
L’Alcea rosea è originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia.
Ha proprietà medicinali: in particolare il decotto che si fa con i suoi fiori vanta proprietà pettorali ed emolienti contro la tosse. Il suo nome botanico Althea, deriva dal greco “altheia” che significa, che guarisce, che cura.
Un tempo queste piante erano chiamate “begli uomini”, per via del portamento eretto, per la taglia che le porta a svettare su tutte le altre erbacee di bordura e per la ricca fioritura sempre in colori vistosi che in contesto agreste richiamavano il “vestito della festa”.
In Giappone la Malvarosa era il simbolo dello shogunato Tokugawa, e chiunque portasse tale simbolo sul kimono rappresentava lo shogun sotto tutti gli aspetti. Chiunque arrecasse danno o si opponesse agli ordini del rappresentante dello shōgun era punito anche con la morte. Puntare un’arma nei confronti di tale simbolo era considerato una vera e propria aggressione nei confronti dello shōgun stesso.
Tossicità e/o uso erboristico
Il fittone radicale dell’ Alcea rosea viene usato farmacologicamente per la protezione delle mucose.
La raccolta della radice si esegue in autunno da piante di due anni d’età: viene tagliata in bastoncini di massimo 20 cm, decorticata e seccata a 40 °C. Le radici sono vendute anche sotto forma di estratti secchi, sciroppi e pastiglie. Sono ricche di zuccheri e mucillaginosi e composte principalmente da acido glucuronico, acido galatturonico, ramnosio e galattosio che, a contatto con l’umidità, si convertono in un soffice gel che viene impiegato per proteggere la faringe dagli elementi irritanti e nel trattamento della tosse secca.
L’Alcea rosea vanta inoltre proprietà immunomodulanti, i suoi fiori hanno proprietà antinfiammatorie ed analgesiche. L’estratto acquoso ha la capacità di stimolare il metabolismo degli steroidi senza modificare però le caratteristiche della steroidogenesi dei ratti studiati.
Ci sono studi che indicano che l’Altea si comporta come un possibile depuratore biologico di metalli pesanti nei terreni contaminati
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori l’ Alcea rosea simboleggia la fertilità e l’ambizione femminile
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E' bellissima. La coltivo nel mio giardino senza problemi. La mia ha un colore fuxia intenso, e' cresciuta da sola un'estate ed io l'ho propagata con i suoi semi.
la mia bellissima malvarosa si e' completamente riemppita di escrescenze bianche (tipo muffa) soprattutto in basso.
Poetete aiutarmi? Cosa devo fare? Che prodotto usare ?
Grazia
maria teresa
Io ho il giardino pieno di altee di tutti i colori, però con l'avanzare dell'estate fanno tutte la stessa fine della tua, di solito poi ai primi freschi si riprendono. io rado a zero le più brutte. Non uso nulla.
Ciao,maria Grazia
Salve Patrizia!
Per caso, cercando descrizione del malvone, ho trovato il suo sito!
Complimenti per la bella impaginazione, per le informazioni e la passione per le piante!
Oggi ho visto la pianta nel parco dell'Abbazia di Monteveglio, mi ha interessato e l'ho fotografata!
Una pianta riglogliosa dai bei colori, molto ornamentale, per gli spazi rustici!
A presto!
Ivana
Buongiorno ho condiviso il vostro articolo sul mio blog…
http://dana-gardendesign.blogspot.com/2011/06/alt…
spero vi farà piacere
dana
Salve a tutti!
Mi chiamo Paolo Capomagi e sono molto appassionato delle piante e dei loro benefici effetti sulla salute!
Desidererei sapere l'affinita' tra Malva e Malvone, se fosse possibile!
Grazie mille per l'eventuale risposta in proposito!
Cordiali saluti.