Il Giardino Sensoriale

Giardino Sensoriale

Il potere intrinseco che hanno i fiori e le piante è cosa risaputa. Con i fiori si possono mandare i messaggi, i fiori sono capaci di ridare il buonumore, le piante possono disinquinare l’aria, le piante e i fiori hanno effetti terapeutici.

Chi ha il pollice verde conosce bene le proprietà di piante e fiori, basta farsi un giro dai vivaisti o nei forum dedicati per vedere la passione, l’ardore e l’amore per fiori e piante e la soddisfazione e l’orgoglio nel mostrare i propri giardini o le proprie terrazze.

In effetti ricavarsi una zona di relax fatta di profumi, forme e colori è veramente piacevole, ma non si tratta solo di piacere ma anche di terapia.

E’ provato scientificamente (ma forse non serviva nemmeno provarlo) che ognuno di noi necessita di uno spazio relax, meglio se all’aperto, meglio se ricco di vegetazione, meglio se è un giardino, meglio ancora se è un giardino sensoriale.

Il giardino sensoriale: le ricerche scientifiche

Ricerche effettuate nei paesi anglo-sassoni (soprattutto in  Canada e negli Stati Uniti) e nell’Europa del Nord hanno rilevato  come frequentare in modo continuativo un giardino sensoriale abbia  evidenti effetti terapeutici, in particolare su soggetti affetti da patologie o disabilità (morbo di Alzheimer, paralisi, cecità, demenza).

Queste persone, come anche tutte le altre, possono trarre benefici con il contatto con la natura che avviene in un contesto idoneo pensato e progettato per agevolare il recupero psico-fisico e per rafforzare le attività residue.

Il giardino sensoriale ha effetti molto positivi anche sui bambini, in particolare nella fascia di età compresa tra i 3  ed i 12 anni. Nel giardino sensoriale i bimbi possono sviluppare le loro percezioni sensoriali mentre giocano e mentre si prendono cura delle piante.

I risultati positivi del giardino sensoriale sono quindi evidenti e comprovati su tutte le persone, soprattutto per quel che concerne il benessere psico-fisico ed emozionale. Il giardino sensoriale diviene una sorta di angolo relax dove si può contemplare la natura, dove si può pensare o non pensare a nulla, dove si può annusare, dove si possono ammirare i colori , dove si possono assaggiare i sapori, dove si possono accarezzare le piante, dove si possono ascoltare i suoni ed i silenzi della natura.

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Che cos’è un giardino sensoriale

Ma che cos’è precisamente un giardino sensoriale? Si tratta di un’area verde pensata e progettata per stimolare i sensi.

E’ un luogo  dove  vista, olfatto, udito, tatto e gusto sono  i protagonisti assoluti e le guide per scoprire  un mondo naturale e per farci sentire parte integrante di esso.

E’ un luogo che possiede la straordinaria capacità di  migliorare il  nostro benessere fisico e psicologico.

L’ambiente che ci circonda viene alla luce attraverso un percorso sensoriale grazie al quale avviene, appunto, la stimolazione dei i nostri sensi.
Nel giardino sensoriale è tutto sapientemente e meticolosamente studiato. Non solo piante e fiori ma anche ombra e luce, profumi e colori, gusti e suoni.

Come realizzare un giardino sensoriale

Chi desidera realizzare  un giardino sensoriale dovrebbe procedere per gradi: dalla progettazione con considerazione degli spazi alla scelta di piante e fiori, alla considerazione di dettagli (che poi dettagli non sono) aggiuntivi, tutti atti a migliorare ed integrare il giardino.

Maggiore è lo spazio maggiori saranno le possibilità di creare zone interessanti, ma anche negli spazi più limitati è possibile creare un giardino sensoriale. Nella fase di progettazione è bene dare la giusta rilevanza alla sequenza degli spazi, ai diversi  elementi, all’alternarsi delle stagioni.

La progettazione

In fase di progettazione occorre tenere presente chi sono i principali destinatari del giardino e quali sono le loro caratteristiche (età, eventuali problemi di carattere fisico o psicologico, limiti). In base a questo si definiranno  le strutture del giardino e si sceglieranno piante ed elementi d’arredo, onde evitare la creazione di  barriere architettoniche e onde semplificare accesso e “utilizzo” del giardino anche a chi ha disabilità.

E’ fondamentale che nel giardino ci siano zone dedicate al riposo, che potranno cambiare a seconda del destinatario. Si possono scegliere panche comode ma nulla ci vieta di appendere un’amaca. I sentieri dovrebbero avere un andamento sinuoso e regolare sia per suddividere meglio le zone sia per permettere di passeggiare scongiurando il rischio di cadute.

Ricapitolando, nella progettazione del giardino sensoriale occorre considerare interazione, accessibilità, vivibilità e facilità di esplorazione. Quindi:

  • Si possono creare aiuole rialzate e si possono appendere cesti contenenti piante per rendere l’accesso più semplice a chi si vuole prendere cura del giardino ( o vuole semplicemente annusare un fiore) ma non può chinarsi troppo perché anziano o perché ha problemi alla schiena.
  • Si devono mettere sedute comode che ben si integrano con l’ambiente è consigliabile soprattutto nelle zone ombreggiate e fresche .
  • Si devono creare sentieri con passerelle che si snodano attraverso il giardino, renderà più gradevole e meno dispersiva la visita
  • Si può creare uno spazio sito in una zona ombreggiata con tutti gli attrezzi del caso per i bambini dove possono loro stessi prendersi cura delle piantine.

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Forme colori e materiali

E’ importante l’utilizzo dei volumi e del colore. L’occhio deve vedere grandi macchie di colore. Si possono usare anche piante con colori tenui (ad esempio Graminacee e Wisteria) il che consente di rendere lo spazio rassicurante.

E’ fondamentale realizzare lo spazio moltiplicando le prospettive, cosicché l’occhio, possa essere sedotto in continuazione.

Il ritmo permette di ripetere alcuni elementi chiave e lo si può aumentare o rallentare. Si può scegliere la cadenza e si può scegliere di rendere la struttura geometrica anche se sarebbe meglio optare per linee curve atte a rilasciare un senso di benessere e di creatività.

E’ bene cercare di strutturare l’ambiente in modo tale da farlo apparire il più naturale possibile, una sorta di finta causalità insomma.

Si dovrebbero utilizzare elementi  naturali capaci di rendere l’atmosfera più suggestiva e più distensiva. Sassi, ghiaia, rocce, legno. Si possono delineare i sentieri e si possono dividere le zone con l’ausilio di questi materiali poco costosi e decisamente efficaci.

L’acqua è un elemento che non dovrebbe mancare nel nostro giardino sensoriale.

Riflette  la luce, ha un suono piacevole, il suo movimento sviluppa un senso di dinamismo, inoltre rappresenta fonte di nutrimento ed è una  casa per molte creature.

In tal senso si può spaziare dallo stagno alla piccola sorgente, dalla fontana al filo d’acqua che scorre dalla canna di  bambù.

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I sensi nel giardino sensoriale

Sono loro i principali destinatari del giardino, sono loro che avranno i maggiori benefici che, inevitabilmente, trasmetteranno al nostro cervello, alla nostra psiche ed al nostro fisico. Vediamo in che modo saranno stimolati dal giardino sensoriale e che accorgimenti dovremmo avere perché questo avvenga.

La vista nel giardino sensoriale

Nel giardino sensoriale le forme, i colori, i giochi di luce, le ombre fanno parte integrante del progetto. Chi volesse progettare un giardino sensoriale dovrebbe cercare di porre una particolare attenzione a questi elementi:

Il senso della vista può essere stimolato in diversi modi. Si possono piantare fiori di colori contrastanti. Raggruppando piante di diverse forme, dimensioni e colori ma si può anche giocare con le gradazione cromatiche

Nel scegliere il tipo di fiore e pianta occorre tenere sempre presente la posizione e la relativa esposizione al sole considerando che alcuni colori risaltano maggiormente con una scarsa esposizione (i colori chiari ad esempio che con l’ombra spiccano di più)

Le piante a stelo lungo sono preferibili perché si muovono con il vento creando giochi di luce e di movimento.

Se ci sono delle zone del giardino con vista poco gradevole si possono coprire con piante e cespugli. Nulla deve distogliere lo sguardo e niente deve stonare con il giardino.

Per creare le fioriere ci si può avvalere dell’ausilio di elementi creativi recuperati da vecchie cantine (una vecchia carriola ad esempio). Cercate di mantenere sempre lo stesso stile.

Si può dunque optare per scelte diverse che vanno dal contrasto cromatico, all’armonia cromatica, alla temperatura cromatica (distinzione tra colori caldi e colori freddi), all’intensità cromatica.

Per quel che riguarda il colore dei fiori è opportuno scegliere anche in base alla funzione del colore stesso, il rosso, l’arancione ed il giallo rappresentano la vivacità e l’allegria, il bianco, l’azzurro ed il lilla portano un senso di relax e di pace ed invitano alla meditazione, il verde stimola la riflessione, l’equilibrio e la meditazione.

L’udito nel  giardino sensoriale

Passeggiare in un giardino e ascoltare i suoi rumori: il cinguettio degli uccelli, lo scricchiolio della ghiaia o delle foglie autunnali, il suono dell’acqua, il rumore delle foglie mosse dal vento. Tutti suoni che stimolano il senso dell’udito, che arrivano al nostro cervello e che rilassano la nostra mente. Se si vuole realizzare un giardino sensoriale occorre seguire queste indicazioni:

Installare una fonte d’acqua, che sia un piccolo stagno o una fontana o entrambi.

Si possono piantare piante che attirano le farfalle (la lavanda ad esempio).

E’ opportuno mettere una casetta per uccelli su un albero cosicché possano annidiarsi e allietare con il loro cinguettio.

Si possono appendere i “caccia spiriti” che con il vento creeranno quel piacevole tintinnio.

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Il tatto nel giardino sensoriale

Toccare una pianta, toccare le sue foglie può essere molto piacevole. Per stimolare il senso del tatto dovreste seguire questi suggerimenti:

Si possono scegliere  piante con grandi foglie carnose, con foglie vellutate e felci piumate.

Si possono creare sentieri con pietrischi e ghiaia.

E’ bene mettere le piante più delicate in posti più difficili da raggiungere (ma sempre ben visibili) e le piante più resistenti in luoghi più accessibili.

Se si scelgono le piante con le spine occorre porle in luoghi più difficili da raggiungere.

L’olfatto nel giardino sensoriale

I profumi che si inebriano in un giardino sensoriale sono tali da ritemprare lo spirito.

L’olfatto è un senso che veramente in questa esperienza trae un grande beneficio. Chi non può vedere (i non vedenti) si baseranno soprattutto su olfatto e tatto. Il profumo dell’erba, il profumo del gelsomino e di altri fiori sono capaci di rendere questa esperienza unica.

E’ bene scegliere fiori profumati e collocarli non troppo vicini tra loro per non creare sovrapposizioni, ma intervallarli con fiori dal profumo meno intenso.

E’ opportuno coltivare anche menta, timo, rosmarino e altre piante aromatiche che si possono sistemare lungo i bordi del percorso

Il gusto nel  giardino sensoriale

Nel giardino sensoriale c’è posto anche per erbe commestibili, per pomodori per alberi da frutto.

Il senso del gusto trarrà un piacere straordinario nell’assaporare un’erba aromatica o un frutto raccolto nel giardino sensoriale. Esistono anche fiori e piante commestibili che si possono cucinare in insalata o nei dessert.

Che fiori coltivare nel giardino sensoriale

IL  giardino sensoriale potrebbe apparire da molto lontano è come la tavolozza di colori di un pittore. Immaginate il vostro giardino sensoriale visto dall’alto. E pensate i fiori che vi piacerebbe avere. Occorre ovviamente considerare alcuni fattori:

  • l’esposizione
  • il periodo giusto per la loro coltivazione.

Ecco alcune piante facili da coltivare e resistenti allo stress idrico, piante capaci di  rendere il vostro giardino sensoriale ricco di colori e profumi.

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La Bougainvillea
La boungaville si fa notare davvero. Il suo volume aumenta vistosamente da metà estate in zone con esposizione a pieno sole e molto areati.
Le sue “brattee” sono di tanti colori tutti bellissimi, si possono scegliere le tinte forti e decise come il rosso porpora o ci si può orientare verso l’ arancione più tenue.
E’ un arbusto legnoso rampicante sempreverde la cui altezza può arrivare a 2,5 metri se coltivato in casa; e fino a  a 8 metri in terreno. Sono fondamentali la concimazione bisettimanale che va iniziata da primavera e portata fino a fine estate, e l’ irrigazione frequente soprattutto durante i mesi caldi ma sempre evitando il ristagno d’acqua.
La boungaville deve essere esposta a pieno sole e deve essere riparata dai venti freddi invernali.
E’ una pianta molto versatile e perfetta per pergolati o per rivestire pareti e vasi.

La Clematis
Si tratta di una pianta rampicante dalle straordinarie varietà, disponibile in una vasta gamma di tonalità (tra cui viola, bordeaux e bianco), che fiorisce durante  l’estate.
La Clematis ha una rapida crescita e una volta stabilita, preferisce disporre di una esposizione soleggiata che non riceve il sole caldo delle ore pomeridiane.
La Pacciamatura attorno alla pianta mantiene le radici fresche.
E’ perfetta per creare un angolo con forme morbide e delicate, e per la composizione di  un giardino fresco e rilassante.

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La Paeonia
La sua eleganza, i suoi colori intensi e molto profumati la rendono perfetta per decorare casa e giardino ma la peoni possiede anche  proprietà officinali.
Si tratta di una pianta arbustiva o erbacea perenne, che riesce a sopravvivere anche a inverni freddi. E’ una pianta a foglie caduche, quindi quando arriva l’autunno perde foglie e fiori.

Il clima italiano consente alla peonia una crescita ottimale e una fioritura che  dura tante settimane da febbraio/marzo.
la sua coltivazione è piuttosto semplice preferisce la mezz’ombra.
La peonia cresce rapidamente  e va posizionata a ben più di un metro da altre piante a causa delle sue radici. Crea un piacevole contrasto con specie della flora mediterranea, come il Myrtus, la Phillyrea e l’Helichrysum.

L’Helichrysum
Noto come “elicriso”, che significa “Sole d’oro” ad indicare il colore dei suoi fiori dorati.
E’ una pianta aromatica e ornamentale molto versatile, che si può usare anche come pianta secca per le composizioni floreali.
I suoi capolini fioriti e profumati attirano preziosissimi insetti impollinatori, contribuendo alla conservazione della biodiversità sui nostri balconi e terrazzi. Ha un piacevole profumo di liquirizia.
È consigliabile piantarlo o innestarlo durante i mesi di  marzo/aprile per ammirare i suoi stupendi fiori giallo-oro dalle lunga corolla tubolare che si allarga all’apice in 5 lobi triangolari in estate/inizio autunno.
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La Lavandula
Nota come “lavanda”, è una tra le piante da giardino diffuse nell’area mediterranea più idonea alla creazione di siepi e bordura, come ad esempio la Lavandula angustifolia. È possibile trovarla spontaneamente sui bordi di strade di campagna, nei paesaggi della Sicilia o della Calabria.

I fiori della lavanda erano usati nel medioevo per “lavare” e da qui ne deriva il suo nome. Ci sono differenti varietà che si diversificano per la colorazione e per la profumazione dei fiori.
Nelle zone più fredde vengono coltivate  delle varietà che resistono anche alle basse temperature, come la Lavandula stoechas, la Lavandula dentata e la Lavandula lanata, con fiori color lilla.
E’ perfetta per giocare con i colori nelle sue gradazioni cangianti che vanno dal rosa al viola e con le forme delle composizioni arbustive che su siepi e bordure in pendenza..

L’Allium
E’ conosciuto come aglio, si tratta di un bulbo con fiori disponibili in un’ampia gamma di colori che vanno dal giallo, al bianco, al rosa, al viola.
L’altezza dei suoi fiori può variare dai 20 ai 120 cm, gli stessi possono essere recisi o essiccati per composizioni invernali.

L’Allium con consente di creare composizioni stravaganti e di grande tessitura, con contrasti unici nel giardino nella tarda primavera.
L’Allium si adatta benissimo a qualsiasi terreno del giardino ben drenato in pieno sole. Le varietà  più piccole sono particolarmente per essere coltivate in giardini rocciosi.
I bulbi non temono il freddo e possono essere lasciati nel terreno anche durante i mesi invernali, quando perdono completamente il fogliame. E’ possibile altresì la coltivazione  in vaso in contenitori molto capienti e profondi per le specie di grandi dimensioni.

La Lonicera
Nota come caprifolio, è una specie sempreverde che può avere un portamento sia rampicante che arbustivo. Ha una facile coltivazione, la sua altezza può raggiungere i 6-7 metri. Produce fiori bellissimi e dal profumo delicato.

La specie più nota è Lonicera caprifolium, si tratta di un rampicante diffuso nei boschi, con fiori bianco-rosa che sbocciano da maggio. Si differenzia per tipologie di specie e preferisce sole diretto sulla chioma e mezz’ombra alla base. Può tollerare periodi di siccità, ma è fondamentale evitare il ristagno d’acqua.
Ravviva e dona un tocco di colore vivace al giardino.

La Lantana 
È una delle piante più coltivate in giardino, sia per l’ampiezza di colori dei suoi fiori, che per la sua adattabilità in siepi o in vasi decorativi. Le sue molteplici varietà come la Lantana amara, Lantana involucrata, Lantana selloviana fioriscono fino all’autunno e cambiano colore nell’arco dei giorni della fioritura. I fiori hanno la forma a trombetta.

Ci sono varietà di lantana a fiori rosa e arancione o bianchi e lilla, ma anche lantane a fiore completamente giallo o bianco.
La lantana necessita di molta luce ed è importante scegliere una zona del giardino ben illuminata dal sole e riparata dal vento. Necessita di annaffiature frequenti, soprattutto in estate: il terreno deve essere umido, ma mai troppo bagnato.

Per quanto riguarda le piante che hanno una particolare ed interessante consistenza troviamo gli Eucalipti, la Gorgonia aillaris, le piante succulente, la Melaleuca.

Per quel che concerne le piante commestibili perfette per il giardino sensoriale ci sono la lattuga, lo scalogno, la barbabietola, le erbe aromatiche (viola odorata, eucalipto, menta, maggiorana, timo, rosmarino, nasturzio).

Tra le piante che si distinguono per il colore delle foglie troviamo le Acacie, Melia, Acero, le Bromeliacee, le Cordyline

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L’importanza dell’ingresso del giardino sensoriale

L’ingresso del giardino sensoriale ha un ruolo di notevole importanza perché rappresenta l’accesso a quel luogo di pace, di relax e perché da il senso di  integrità e privacy, creando una separazione dal resto del mondo.

Sono tanti i modi per creare un ingresso, molto dipende da come è strutturato il giardino, si può optare per un cancello, per un pergolo, per dei pilastri di pietra, per l’apertura di una siepe, per delle statue piuttosto che un ponticello etc…

Un bel modo per rendere l’accesso accogliente invitante e rassicurante è quello di utilizzare le piante rampicanti a mò di arco.

Il giardino sensoriale per la terapia di Alzheimer

Tra le patologie “trattate” dal giardino sensoriale c’è anche il morbo di Alzheimer.

La finalità terapeutica è quella di creare un luogo che dia al malato (ed ai suoi famigliari) di godere di spazi aperti senza limiti né pericoli, un luogo dove sia possibile ripristinare in contatto con la natura, un luogo grazie al quale sia possibile ridurre quei problemi comportamentali legati alla patologia, come  il disorientamento spazio temporale, i tentativi di fuga, il girovagare afinalistico, le reazioni catastrofiche.

Le finalità terapeutiche del giardino sensoriale sono anche volte alla riduzione dell’uso dei farmaci psicoattivi; alla riduzione, o meglio alla abolizione del ricorso alla contenzione; al rallentamento del declino delle capacità funzionali; allo stimolo delle capacità residue, allo stimolo della memoria remota dei pazienti nei riguardi delle loro attività precedenti, come ad esempio coltivare l’orto, accudire i fiori, passeggiare nel giardino, ecc, al compenso dei deficit cognitivi e funzionali causati dalla demenza.

Chi soffre di  Alzheimer necessita di un ambiente sicuro e di una stimolazione mentale e fisica appropriata, per cui il progetto per il giardino sensoriale deve  rispettare di alcune componenti:

  • devono essere presenti diverse specie, così da  rappresentare quanti più aspetti terapeutici possibili.
  • Piante e fiori devono essere facilmente riconoscibile quindi famigliari, non devono essere velenose, devono evocare lo scorrere del tempo, delle stagioni.
  • La flora prevalente può essere di tipo arbustivo, gli alberi di alto fusto devono  evitare ombre troppo decise, che potrebbero creare problemi di ansia.
  • Ci devono essere aree per la sosta, comprese le monopanche per quei malati che preferiscono un proprio spazio personale che, se non rispettato, può scatenare reazioni aggressive.
  • Il percorso che attraversa il giardino deve essere unico, estremamente semplice, non ci devono essere biforcazioni né incroci, così da aumentare la sicurezza del malato e da rinforzarne il senso di familiarità.
  • Devono essere presenti punti di riferimento, come aree di sosta, orti, gazebo etc. così d stimolare l’orientamento.
  • Il giardino deve essere recintato meglio se la recinzione è mimetizzata da specie rampicanti, al fine di evitare d’infondere un senso di chiusura.

Conclusione

Il giardino sensoriale fa bene a tutti perchè in grado di stimolare i nostri sensi e rilassare la mente con notevoli benefici anche per il fisico. Ricavarsi uno spazio relax circondati da fiori, piante, profumi e suoni piacevoli non può che rappresentare un passo avanti verso la voglia di ripristinare il contatto con la natura. E questo è sempre positivo.

E se vi interessa ecco un paio di libri

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