Eremurus (Eremoro)

Eremus
Eremus giallo in composizione Jean Jones
CC BY 2.0

Quando la primavera da spazio ai primi caldi ecco che l’Eremurus esce dal suolo con un’energia strepitosa.

La natura riesce sempre a sorprenderci ed a meravigliarci: colori, forme, profumi, i nostri giardini possono diventare delle vere e proprie tele che possiamo disegnare a nostro piacimento, nelle quali talvolta il risultato è ancora meglio di quello che ci aspettavamo, perché spunta un fiore, una pianta che è un concentrato di vita, che pulsa di colore che vibra di bellezza.

Una di queste sorprese può arrivarci, appunto, dall’Eremoro, un nome serioso che rivela una pianta che è tutto tranne che seria.

L’Eremurus prende il nome dal greco “eremos” che significa solitario e da “oura”, che significa coda, ad alludere alle lunghe infiorescenze che sbocciano in spighe che ricordano grandi ceri.

Si tratta di vigorose piante originarie dell’Asia, caratterizzate da radici carnose, grosse, orizzontali, disposte in fascio.

Si presenta come una sorta di piumino colorato che danza, tra le diverse specie, ci sono delle piante grandissime e altre molto piccole.

Nessun’altra pianta perenne ha una crescita veloce come l’Eremurus e nessuna riesce a sviluppare un’infiorescenza tanto grande in così breve tempo.

In natura gli Eremurus sono molto scenografici, si trovano sulle coste del mediterraneo creando macchie di colore degne di un’opera d’arte.

Botanicamente parlando, l’Eremurus è una pianta erbacea rizomatosa, piuttosto autonoma e resistente sia al freddo che agli attacchi di parassiti e malattie in genere. Presenta infiorescenze molto appariscenti a forma di spiga con tantissimi fiorellini. Le sue radici ingrossate, carnose che somigliano a dei polpi, le consentono di resistere bene a periodi di siccità prolungati.


La pianta può raggiungere altezze notevoli, arriva a misurare circa due metri di altezza, con infiorescenze a spiga che misurano oltre i 50 centimetri di lunghezza.

È una pianta rustica e anche se non facilissima da coltivare, occorre porre un’attenzione particolare al drenaggio del terreno per scongiurare il rischio di marciumi radicali.

Eremurus
Eremurus

Classificazione botanica

La pianta perenne Eremoro, nome scientifico Eremurus, è nota anche come Candela del deserto, è un genere originario dell’Asia, che fa parte della alla famiglia delle Asphodelaceae, alla subfamiglia delle Asphodeloideae,

Alla sottofamiglia delle Asphodeloideae appartengono anche la Kniphofia, l’Aloe, la Haworthia e la Gasteria.

Principali specie

Il genere Eremurus conta circa 50 specie diverse e tra le più diffuse e coltivate a scopo ornamentale ricordiamo:

Eremurus bungei

È una specie originaria delle Persia caratterizzata da spighe forali, che arrivano a misurare circa 1 metro di altezza. Le spighe sono sottili, sono ricoperte di fiori piccoli di un bel colore giallo vivo. Esistono parecchie varietà, con fiori giallo oro, rosa e di altre tonalità.

Eremurus albertii

Si tratta di una specie originaria dell’Asia centrale estremamente rara e in via di estinzione È una pianta robusta, alta circa 60-80 centimetri, che cresce in habitat secchi.

Eremurus himalaicus

Eremurus himalaicus

Eremurus himalaicus Sten Porse CC BY-SA 3.0

Originario dell’Afghanistan e dell’Himalaya cresce fino a 2,5 metri e nella tarda primavera si riempie di profumati fiori stellati bianchi, le spighe sono alte fino a 2 metri. Necessita di un terreno molto ben drenato.

Eremurus lactiflorus

Eremurus lactiflorus

Eremurus lactiflorus C T Johansson CC BY-SA 3.0

L’Eremurus lactiflorus è originario dell’Asia centrale, è facilmente riconoscibile dai germogli arancioni e dai fiori bianchi lattei.

Eremurus sogdianus

Questa specie è distribuita dall’Asia centrale all’Afghanistan settentrionale. Arriva a misurare 1,5 metri di altezza e fiorisce in estate.

Eremurus stenophyllus

Eremurus stenophyllus

Eremurus stenophyllus Salicyna CC BY-SA 4.0

Si tratta della specie più facile da coltivare del genere che è relativamente impegnativo. È originaria dell’Iran ed è stato introdotta in Europa alla fine degli anni 80 del XIX secolo.

È caratterizzata da numerose foglie strette, lunghe (30-40 cm) e lisce. Produce numerosi piccoli fiori gialli, riuniti nella lunga infiorescenza portata da uno stelo fiorale non molto alto.

I fiori si aprono lentamente dal basso verso l’alto, assicurando una lunga fioritura a partire dalla fine della primavera.

Eremurus tianschanicus

Ecco una specie molto alta originaria dell’Asia centrale. Cresce negli habitat secchi .

Eremurus robustus

Eremurus robustus

Eremurus robustus Diego Delso CC BY-SA 4.0

Questa specie è originaria delle montagne dell’Asia centrale. Cresce fino a 3 metri di altezza quando è in fiore.
Probabilmente è la specie più difficile da trovare in commercio ma è sicuramente quella più vigorosa.

Le foglie sono di color verde glauco, rugose sui bordi, larghe circa 5 cm e lunghe 45 cm. Cominciano a deperire ed a seccare già durante la fioritura della pianta.

La sua spiga può raggiungere un metro di lunghezza. I fiorellini di 4 cm di diametro, inizialmente rosa, diventano quasi bianchi a completa fioritura in giugno- luglio.

Eremurus x isabellinus

Questo ibrido è apprezzato da tutti i collezionisti. Nei mesi di maggio-giugno si riempie di grandi infiorescenze di 60-120 cm di colori molto variabili e vivaci: rosa, giallo, rosso. Tutto lo stelo fiorale raggiunge un’altezza di 100-150 centimetri.

Fioritura

Eremurus
Eremurus

La fioritura dell’Eremoro avviene generalmente nella tarda primavera o all’inizio dell’estate, fra Giugno e Luglio, con la comparsa di innumerevoli fiorellini disposti sulla lunghezza della spiga.

Ogni bulbo darà alla luce un suo colore, nella maggior parte dei casi dal giallo all’arancio.

Consigli per la coltivazione dell’Eremurus

L’Eremoro è una pianta rustica ma non è facile da coltivare. Trattandosi di una pianta proveniente dalle regioni semi-desertiche dell’Asia occidentale e centrale non è sempre facile riprodurre un clima simile a quello di origine.

Preferisce i suoli aperti, ricchi e profondi e se possibile secchi durante l’estate. Nei suoli pesanti la sua longevità dipende dal drenaggio.

Dopo la loro fioritura l’Eremurus entra in un lungo riposo che dura sino all’anno successivo. È una piante rustica ma che teme il gelo tardivo pertanto laddove c’è il rischio di gelo va protetto con una buona pacciamatura.

Coltivazione in vaso

Tutti gli Eremurus, possono essere coltivati in vasi larghi e profondi, simulando le condizioni della coltivazione in piena terra: quindi un terreno ben drenato, una posizione soleggiata, un clima che scongiuri il rischio di gelate.

Il rinvaso si esegue a fine inverno quando le radici hanno occupato tutto lo spazio disponibile o fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua delle annaffiature. Il nuovo vaso deve essere più grande del precedente ed il terriccio completamente nuovo e ricco di sostanza organica.

Eremurus
Eremurus

Coltivazione in piena terra

Le radici si piantano durante l’estate o l’autunno ad una profondità di 10-15 centimetri su un letto di sabbia sotto il quale è garantito un buon drenaggio.

Nel manipolare i cespi si deve porre particolare attenzione a non provocare alcuna ferita rompendo le radici per scongiurare il deperimento della pianta e i marciumi.

Temperatura

Si deve evitare di coltivare l’Eremurus in zone ventose e si devono risparmiare le gelate alla pianta soprattutto alle prime foglie primaverili che potrebbero non resistere alle basse temperature. Se gli inverni sono rigidi è necessario proteggere le radici dal gelo e impedire gli eccessi di umidità.

Luce

L’Eremurus deve essere collocato in una posizione ben soleggiata in modo tale che possa ricevere un numero sufficiente di ore di sole. Si adatta comunque bene anche ad altre esposizioni, ma le fioriture migliori le riceve al sole o alla mezz’ombra.

Terriccio

L’Eremoro preferisce terreni soffici che consentano alle grosse radici di ancorarsi e allargarsi liberamente. Il terreno deve essere ben drenante.

Annaffiatura

L’Eremoro tende ad essere una pianta abbastanza autonoma e grazie alle sue radici ingrossate resiste bene anche a lunghi periodi di siccità. Ma per ottenere fioriture decorative è bene annaffiare, solo durante il periodo vegetativo, soprattutto in caso di siccità prolungata.

Le annaffiature devono essere effettuate solo durante il periodo vegetativo che di solito è in primavera. Nelle altre stagioni ridurre al minimo l’acqua, poiché questa pianta non tollera i ristagni d’acqua e gli eccessi.

Moltiplicazione

La pianta si moltiplica per semina in serra calda, in primavera, o dividendo i ceppi, in autunno e in primavera.

Concimazione

Almeno una volta al mese nel periodo vegetativo l’Eremurus si concima con concime granulare a lenta cessione oppure, sempre una volta al mese, con concime liquido per piante da fiore

Eremurus
Eremurus

Potatura

L’Eremurus non ha bisogno di interventi di potatura, è sufficiente eliminare gli steli appassiti recidendoli alla base del terreno e si asportano le foglie danneggiate e quelle secche.

Parassiti malattie

L’Eremurus è una pianta piuttosto rustica che resiste bene ai parassiti.

Il maggior rischio è quello dei marciumi radicali.

Tuttavia potrebbe essere colpita da malattie fungine durante la primavera, per questo motivo, è opportuno intervenire prima dello sviluppo delle gemme con appositi prodotti. Durante l’inverno è consigliabile usare dei trattamenti insetticidi ad ampio spettro che proteggano gli esemplari di questo genere dal possibile attacco di afidi e cocciniglie.

Una cattiva fioritura o la mancanza totale della crescita sono generalmente dovuti alle cattive condizioni di coltivazione. Presenza di sole e terreno ben drenante sono i due elementi fondamentali per ottenere buoni risultati.
È bene verificare lo stato delle radici al momento dell’acquisto: se troppo secche, potrebbero non produrre piante e fiori.

Occorre fare attenzione anche alle lumache che sono ghiotte di foglie, soprattutto quando sono ancora piccole e giovani. E’ il momento in cui potrebbero rovinare la pianta che cresce.

Eremurus
Eremurus

Curiosità

Le radici dell’Eremurus sono particolari: hanno la forma di un polipo. Viene molto usato come fiore reciso proprio per l’alto potere decorativo.

Linguaggio dei fiori

Il fiore dell’Eremurus è simbolo di luce nel deserto. Un messaggio quindi di speranza quello che porta questa bella pianta.



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