Se avete l’intenzione di creare una bella siepe decorativa e a prova di occhi indiscreti sicuramente il Lauroceraso è la pianta che fa al caso vostro.
Personalmente sono particolarmente affezionata a questa pianta perché il giardino nella mia casa da bambina era perimetrato da questa fitta siepe che emanava un profumo talmente intenso che riesco a sentirlo ancora ora. Una siepe bella tutte le stagioni che attirava farfalle multicolore e api alla ricerca di nettare. Andiamo a scoprirla.
Il Lauroceraso noto anche come Lauro regio o Lauro imperiale, è un arbusto sempreverde coltivato a scopi ornamentali se coltivato in vaso, o come siepe da giardino. E’ originario dell’Asia minore e dell’Europa orientale, è stato importato in Italia nel corso del XVI secolo.
La sua altezza media è di circa 7 metri, si presenta con steli lunghi di 1 metro e con foglie lunghe circa 10 centimetri, verde scuro, molto lucide, ovali, lanceolate e molto fitte e compatte. Le infiorescenze sono a forma di spiga con i fiori bianchi a forma di stella che sbocciano in primavera nella parte superiore dei rami.
Il profumo dei fiori è molto intenso, dopo i fiori crescono delle piccole bacche nere, a forma di oliva, alle quali occorre fare attenzione perché sono molto tossiche. Il Lauroceraso ha una corteccia che, nelle piante giovani è grigiastra e liscia al tatto ma che con il passare del tempo assume sfumature nere e diviene piuttosto ruvida.
Il Lauroceraso è molto apprezzato come pianta da siepe, tutte le specie del genere sono resistenti al freddo, e, in base alla specie, sopportano fino a circa -15/-20°C. La crescita della pianta è molto veloce, fino a 40-50 centimetri all’anno. La crescita è veloce anche in larghezza, per questo motivo, per giardini di piccole dimensioni, è meglio orientarsi per le specie a crescita ridotta e lenta che necessitano di meno spazio.
Classificazione Botanica
Il Lauroceraso, nome scientifico Prunus laurocerasus, è un genere appartente alla famiglia delle Rosaceae
Principali Varietà
Ci sono molte varietà di di lauroceraso, si può scegliere tra specie con foglie molto scure, rossastre o brune, specie grandi o piccole, specie a crescita lenta o a crescita rapida. Vediamone alcune
Lauroceraso ‘Rotundifolia’
Il Prunus laurocerasus ‘Rotundifolia’ si presenta come un arbusto denso con grandi foglie verde brillante. Ha una crescita annuale che si aggira intorno ai 30-60 cm all’anno, questo la rende una pianta da siepe ideale.
Presenta lo svantaggio di non tollerare il gelo molto rigido e di non sopportare un ambiente e un suolo umidi
Lauroceraso ‘Caucasica’
Questa specie si distingue dal lauroceraso ‘Rotundifolia’ il colore delle foglie verde scuro e per il fatto che le foglie sono strette. Il lauroceraso ‘Caucasica’ viene sovente impiegato come pianta da siepe per via della crescita rapida. In aprire regala una ricca fioritura. La crescita in larghezza è limitata pertanto è perfetto per i giardini più piccoli, purché lo si poti più frequentemente.
Lauroceraso ‘Etna’
Questa specie forte e compatta, sfoggia un fogliame di un verde profondo e brillante, e per il colore rosso delle foglie giovani.
Resiste bene al freddo e la sua fioritura non è vistosa ma è sensibile a terreni troppo umidi o bagnati
Lauroceraso ‘Otto Luyken’
Il laurocerasus ‘Otto Luyken’ ha un portamento molto compatto e fogliame di un bel verde scuro brillante.
Si adatta a tutti i tipi di suolo e si può coltivare sia in posizioni ombreggiate che in pieno sole. In primavera sfoggia fiori bianchi molto profumati. In autunno molto spesso avviene una seconda fioritura con successiva produzione di bacche.
L’altezza massima di questa specie è di circa 1metro, pertanto è adatta alla creazione di siepi molto basse.
Lauroceraso ‘Herbergii’
Questo arbusto vanta un abbondante fioritura bianca ed è adatto a siepi basse e medie. E’ caratterizzato da foglie strette e lunghe di un bel color verde scuro. E’ una specie poco esigente ed è molto resistente al gelo, inoltre tollera un ambiente umido ma non troppo bagnato
Lauroceraso ‘Zabeliana’
Questa specie ha una crescita lenta ed è quindi perfetta per i giardini meno spaziosi ma deve essere potato per fare si che rimanga compatta e non si allarghi eccessivamente. Il lauroceraso ‘Zabeliana’ è molto resistente al gelo.
Lauroceraso ‘Mano’
Questa specie è particolarmente indicata per la realizzazione di barriere verdi e siepi. Può essere utilizzata per la creazione di siepi fino a 150 centimetri di altezza. E’ caratterizzato da un fogliame verde lucido. In primavera i nuovi germogli fogliari hanno una colorazione rossiccia con un forte impatto estetico. La fioritura avviene a maggio con fiori bianchi e profumati, perfetti per attirare le farfalle.
Lauroceraso ‘Tico’
Questa specie è resistente alle basse temperature fino a -20°C. Produce piccoli fiori molto profumati che sono una forte attrazione pe farfalle e api. Dopo la fioritura è il turno delle bacche nere molto amate dagli uccelli. In primavera fanno sfoggio i giovani germogli con foglie verde chiaro brillante ed in autunno la pianta assume un bel colore bronzo ramato.
Fioritura
Il Lauroceraso in primavera produce i fiori che spuntano al termine dei rami. Sono bianchi, piccoli e a forma di stella, e assemblati in una sorta di pannocchie. Il profumo è molto intenso.
Consigli per la coltivazione del Lauroceraso
Il Lauroceraso è la pianta ideale per realizzare siepi ma può essere coltivata anche come pianta singole. E’ una pianta robusta che non si ammala spesso, che non attira i parassiti e che non è neanche particolarmente sensibile al clima.
Questa sempreverde è perfetta per realizzare una recinzione naturale impenetrabile per tutte le stagioni. E’ bene considerare che fungerà anche da protezione dagli agenti inquinanti oltre che da barriera antirumore.
Coltivazione in vaso
A dispetto di tutte le apparenze il Lauroceraso può essere coltivato anche in vaso. A tal scopo è bene scegliere varietà di piccole dimensioni da coltivare in vasi di grandi dimensioni perché in piccoli vasetti, potrebbe soffrire eccessivamente.
Tra le varietà più adatte per la coltivazione in vaso troviamo il ‘Mount Vernon’, la cui altezza arriva al massimo a 30 centimetri o la varietà”Otto Luyken‘.
Dopo averli piantati e ogni anno in autunno, è opportuno somministrare un concime in granuli a lenta cessione.
Per le piante allevate in contenitori grandi, per le quali è difficile il rinvaso, conviene limitarsi a sostituire, annualmente in primavera. il terriccio superficiale.
Coltivazione in Piena Terra
Il Lauroceraso si mette a dimora ad inizio autunno o in febbraio.
Prima di posizionare la pianta si deve predisporre una buca d’impianto di dimensioni piuttosto ampie. Il terreno andrà lavorato con molta cura e deve essere arricchito con stallatico maturo o con concime granulare a lento rilascio e leggermente ammorbidito con un po’ di sabbia.
Nella coltivazione del Lauroceraso si devono evitare i terreni calcarei sui quali si manifesta clorosi e, prima dell’impianto, si devono eseguire lavorazioni fino a 30 centimetri di profondità, con arature erpicature e fresature, con cui interrare concimi organici.
Pianta da siepe
Il Lauroceraso è una perfetta pianta da siepe. Ha il vantaggio di essere
Facile ed adattabile, può fungere da a sfondo per bordure fiorite, da eccellente schermo in terrazzi e cortili. E’ una pianta antismog, antirumore, anti occhi indiscreti, profumata, e bella tutte le stagioni.
Coltivazione in Terrazzo
In terrazzo il Lauroceraso può essere coltivato in vasi capienti. In tal caso occorre orientarsi per specie piccole o nane.
Temperatura
Il Lauroceraso è molto rustico, resiste al caldo ed al freddo, fino a -15 °C. Anche qualora il gelo dovesse danneggiarlo, è sufficiente potarlo per ridonargli vigore. E’ tuttavia consigliabile apporre uno strato non molto spesso di pacciamatura alla base delle piante che verrà eliminata ad inizio primavera.
Luce
Questa sempreverde preferisce le posizioni soleggiate, ma è in grado di sopravvivere senza problemi anche in posizioni a mezz’ombra o addirittura all’ombra, in quest’ultimo caso però rischia di fiorire molto poco o addirittura per niente.
Terriccio
Il Lauroceraso cresce bene in qualsiasi terreno ben drenato, meglio se leggermente calcareo e non troppo asciutto ma, se potesse scegliere, si orienterebbe su un substrato umido e neutro, con pH non superiore a 7,5.
Annaffiatura
Per le piante adulte sono sufficienti le piogge, tranne che nei periodi più siccitosi. Si devono invece annaffiare regolarmente da marzo a settembre gli esemplari giovani e quelli in vaso.
Moltiplicazione
Il lauroceraso può essere moltiplicato per talea o per seme. Generalmente si opta per la propagazione per talea.
Moltiplicazione per talea
Le talee si prelevano a primavera inoltrata o nella prima parte dell’estate. Si dividono i rami in parti più piccole di circa 10 cm e si asportano le foglie presenti nella parte bassa tagliando a metà quelle superiori.
Si immerge la talea nell’ormone radicante e la si inserisce in un substrato di coltivazione formato da torba o terriccio universale mischiato allo stesso quantitativo di sabbia, cosi da garantire un buon drenaggio.
Si conservano i vassoi in una zona semiombrosa, fresca e protetta dal vento. Il substrato deve essere regolarmente annaffiato.
Di norma la talea di Lauroceraso si sviluppa senza particolari problemi, ma occorre aspettare alcuni anni prima che la pianta acquisisca una certa dimensione. Le talee giovani si coltivano in vaso per due o tre anni circa, poi si possono mettere a dimora in giardino.
Moltiplicazione per semi
Nella propagazione per seme si ottengono i semi lasciando essiccare al sole i frutti della pianta. i semi vanno conservati i semi in un sacchetto in frigorifero per due mesi circa. Poi si seminano in un substrato di torba e sabbia che va tenuto costantemente umido, facendo attenzione che non risulti mai troppo zuppo.
Concimazione
In estate è bene eseguire concimazioni con concimi organici a base di urea- Nella prima fase di coltivazione il concime deve essere per lo più a base di azoto, per stimolare una buona crescita e garantire uno sviluppo vegetativo delle piante ed un loro ideale allungamento.
Nel caso di piante in vaso occorre intervenire con concimi a lenta cessione.
Potatura
Per le piante coltivate in vaso ci si limita ad asportare i rametti secchi oppure rovinati. La siepe necessita invece di potatura almeno due volte l’anno: una volta terminata la stagione invernale provvedendo alla rimozione dei rami eventualmente rovinati e dopo la fioritura. Le operazioni di potatura si eseguono con le cesoie, perchè il tosasiepi potrebbe recidere malamente le grandi foglie.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Il lauroceraso può essere attaccato da parassiti che divorano i margini delle foglie, dalla cocciniglia che rovina anche i rami, e da funghi che divorano il legno dei rami.
L’eccesso di concimazione a base di azoto può generare un indebolimento della vegetazione.
Gli atticchi da parte degli afidi si palesano con l’arricciamento e accartocciamento delle foglie colpite.
L’ eccesso di esposizione alla luce del sole nel periodo estivo può provocare ustioni sulle foglie, che si manifestano come aree color bruno o bronzeo.
Il fungo Sphaeropsis malorum può provocare il disseccamento del lauroceraso, che si palesa con i disseccamenti dei rami che iniziando dall’apice si dirigono verso l’inserzione dei rami sulle branche. Si può ridurre l’infezione con la potatura invernale dei rami colpiti.
Curiosità
Il nome specifico fa riferimento a laurus (alloro) e cerasus (ciliegio), per via della somiglianza delle foglie con quelle dell’alloro (laurus nobilis).
Tossicità
Le foglie e i frutti del Lauroceraso sono velenosi per l’uomo e per gli animali per la presenza di acido cianidrico, possono essere letali.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
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