Escolzia

Escolzia
Escolzia

L’Escolzia (il nome scientifico è Eschscholzia, non proprio facile da scrivere) è una pianta perenne, anche se ci sono specie annuali, che appartiene alla famiglia delle Papaveraceae originaria del Nord America e del Messico occidentale.

Comunemente conosciuto come Papavero della California, fu introdotto in Europa nel XIX secolo come pianta ornamentale.

Si tratta di una pianticella piuttosto esile ma cespitosa e ben ramificata con fusticini per lo più prostrati e ascendenti. È caratterizzata da radici a fittone e foglie basali raccolte in una rosetta, produce foglie alterne, picciolate, frastagliate, di colore verde glauco.

I fiori, che somigliano a quelli del Papavero, crescono all’estremità del fusto, da soli o in cime con molti fiori. Sono bisessuali (cioè hanno entrambi gli apparati sessuali, sia gli stami maschili sia il pistillo femminile ) e presentano due sepali fusi in una struttura a coppa, che cadono all’apertura del fiore, quattro petali e tanti stami.

Il colore dei petali va dal giallo all’arancio, in alcuni casi con una macchia arancio alla base.

Il frutto è una capsula allungata deiscente che contiene al suo interno numerosissimi semi minuscoli e neri. I fiori si chiudono al tramonto e nelle giornate nuvolose.

Nonostante sia una pianta perenne, nelle zone a clima mite, conviene rinnovare la coltura annualmente visto che è una pianta di rapida crescita e di facile coltivazione.


Classificazione botanica

Escolzia
Escolzia

L’Escolzia, il cui nome scientifico è Eschscholzia, è un genere appartenente alla famiglia delle Papaveraceae, Sottofamiglia delle Papaveroideae, Tribù delle Eschscholzieae.

Il genere prende il nome dal botanico Johann Friedrich von Eschscholtz (1793-1831).

Alla famiglia delle Papaveraceae, appartengono anche i generi Dicentra, Corydalis, Meconopsis, Papaver.

Principali specie

Il genere contiene circa 10 specie, molte affini tra loro e difficili da distinguere. Ci sono specie che sono inoltre molto variabili tanto che in passato ne sono state distinte oltre 100, oggi per lo più comprese nella specie Eschscholzia californica che è la specie più diffusa in coltivazione.

Eschscholzia californica

Escolzia
Eschscholzia californica – foto di docentjoyceCC BY 2.0

È nota anche come papavero della California, si tratta di una pianta originaria delle regioni orientali degli Stati Uniti. Arriva a misurare 30-40 cm di altezza, è caratterizzata da foglie verde-azzurre, profondamente divise, ed è la più diffusa nei giardini.

Produce fiori, giallo-arancio vivo, a forma di coppa, larghi 6-8 cm, che sbocciano nel periodo che va da giugno a ottobre. Alla fioritura segue la produzione di capsule verde-azzurre, cilindriche, lunghe 8-10 cm.

È una pianta perenne, ma viene generalmente coltivata come annuale, poiché cresce rapidamente.

Meglio se pianta in gruppi a distanza di circa 25cm da una pianta all’altra.

L’Eschscholzia californica è piuttosto rustica.

Sono note diverse varietà e cultivar che si differenziano per taglia delle piante, la grandezza e la forma dei fiori che possono risultare semplici, semidoppi, a petali lisci o ondulati. Sono disponibili in un’ampia gamma di colori che vanno dal bianco al giallo, dall’arancio allo scarlatto, passando dal cremisi, rosa e carminio.

Tra le varietà e cultivar ricordiamo

  • ‘Alba’, con fioriture di un colore bianco crema molto eleganti
  • ‘Apricot Chiffon’, forma compatta con altezza massima di 30cm con fiori semidoppi di colore giallo, con sfumature di rosa e arancione
  • ‘Golden Chiffon’, dai fiori semidoppi, arricciati di colore giallo
  • ‘Monarch Art Shades’, che misura 30 cm di altezza e dai fiori semidoppi
  • ‘Mission Bells’, che è alta 20-25 cm
  • Red Glow’ dai fiori di colore colore rosso satinato
  • ‘Rose Chifffon’, fiori doppi di colore rosa

Eschscholzia caespitosa

Eschscholzia caespitosa
Eschscholzia caespitosa – foto di Curtis ClarkCC BY-SA 2.5

Specie originaria della California. Arriva a misurare 10-15 cm di altezza. Si tratta di una pianta annuale, rustica, nana, caratterizzata da foglie verde-azzurre profondamente divise a segmenti lineari. Produce fiori, gialli, che misurano 2,5 cm di larghezza e che sbocciano numerosissimi nel periodo che va da giugno a settembre.

Si tratta di una pianta particolarmente adatta per bordure e i giardini rocciosi.

Tra le varietà si ricorda la Sundew dai fiori giallo-limone.

Eschscholzia androuxii

Eschscholzia androuxii
Eschscholzia androuxii

Si tratta di un endemismo del Joshua Tree National Park in California; è simile a Eschscholzia minutiflora subsp. twisselmannii, ma è caratterizzata da fiori di dimensioni maggiori e foglie più numerose e più strette. Il nome specifico è una crasi dei cognomi di James André e Tasha La Doux.

Fioritura

L’Escolzia fiorisce in primavera o in estate, in base al clima ed in funzione del periodo della semina. Generalmente va da giugno ad ottobre, asportando le capsule sfiorite, si favorisce la produzioni di altri boccioli.

I fiori si chiudono di notte e quando piove oppure è molto nuvoloso.

Per poter godere di una fioritura continua, è preferibile effettuare semine ripetute a distanza di 2/3 settimane.

I fiori da taglio si raccolgono quando sono ancora in boccio.

Eschscholzia californica
Eschscholzia californica

Consigli per la coltivazione dell’Escolzia

L’Escolzia è una pianta che ben si presta per essere coltivata nelle aiuole, nelle bordure, nei giardini rocciosi e nelle scarpate soleggiate. È facile da coltivare e non richiede particolari cure.

Alcune specie sono annuali, come Escolzia caespitosa, altre sono perennii come l’Escolzia californica, o papavero di California, coltivata tuttavia come annuale.

Cresce bene nei terreni poveri e sabbiosi con un buon drenaggio, in posizioni soleggiate.
Prospera in climi caldi e secchi, ma sopporta anche il gelo.

Coltivazione in vaso

L’Eschscholzia può essere coltivata anche in vaso, in tal caso è necessario garantire un perfetto drenaggio del terreno e assicurare un’esposizione adeguata.

Le piante in vaso in casa vanno seminate 2-3 settimane prima dell’ultima data di gelo primaverile.

In vaso va innaffiata più spesso.

Coltivazione in piena terra

Escolzia
Escolzia

È il posto ideale per questa pianta.

Perfetta nelle aiuole, nei giardini rocciosi, lungo sentieri o passerelle è una pianta indicata per le parti più difficili del giardino. Si semina direttamente a dimora in marzo-aprile (o a settembre, se il terreno è leggero), coprendo appena i semi.

Non si deve concimare. Asportando le capsule, si favorisce lo sviluppo di altri boccioli e si allunga quindi la fioritura.

Nelle zone fredde, con terreni umidi, durante l’ inverno è opportuno proteggere le piante seminate in settembre (che fioriranno a maggio).

Nelle zone a clima mite si può seminare direttamente in piena terra anche in autunno così da ottenere un’abbondante fioritura già all’inizio della primavera.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono abbellire i terrazzi. Si deve scegliere un’esposizione adeguatamente soleggiata.

Temperatura

Escolzia
Escolzia

L’Escolzia è una pianta rustica che resiste bene sia alle alte che alle basse temperature della pianura padana, è comunque consigliabile non scendere al di sotto dei 0 gradi, in tal questo caso le piante andrebbero riparate per scongiurare il rischio che presentino segni di sofferenza.

Ma essendo coltivata come annuale, nelle zone fredde è sufficiente piantarla dopo l’ultimo gelo e riesce a compiere tutto il ciclo senza problemi.

Luce

Questa pianta ha bisogno di sole, deve ricevere molte ore di sole diretto al giorno e possono sopportare il freddo, purchè non sia intenso.

Terriccio

L’Escolzia si sviluppa senza problemi in qualsiasi terreno, purché sia molto ben drenato ma predilige i terreni sciolti e sabbiosi .

Annaffiatura

Escolzia
Escolzia

Pur non necessitando di grandi quantità d’acqua e pur sopportando brevi periodi di siccità, per una migliore fioritura questa pianta va annaffiata con regolarità durante il periodo di fioritura, mantenendo il terreno leggermente umido senza eccessi e ristagni d’acqua.

Nei periodi particolarmente caldi va annaffiata in maniera più abbondante.

Moltiplicazione

L’Escolzia si moltiplica d per seme, impiegando, a fine inverno o all’inizio della primavera, i semi dell’anno precedente, che la pianta produce in grande quantità.

È preferibile optare per la semina primaverile, direttamente a dimora, per scongiurare il rischio che il trapianto rovini le piantine. Prima di seminare si deve lavorare bene il terreno aggiungendo del concime organico.

Spesso le escolzie si seminano direttamente a dimora, coprendo appena i semi, nei mesi di settembre o in marzo. Vanno poi diradate le giovani piantine fino alla distanza desiderata.


Concimazione

Escolzia
Escolzia

Per le piante coltivate in vaso occorre intervenire durante il periodo vegetativo aggiungendo all’acqua di annaffiatura un fertilizzante liquido.

Sporadicamente si può aggiungere del concime per piante da fiore all’acqua delle annaffiature.

Potatura

L’Escolzia non va potata, è sufficiente eliminare le parti che via via disseccano.

Altri consigli per la cura

I fiori da taglio si raccolgono quando sono ancora in boccio. Per ottenere una fioritura continua, è preferibile procedere a semine ripetute.

Ricordiamo che l’escolzia tende ad auto-disseminarsi e quindi a spuntare di nuovo negli anni successivi, può essere opportuno diradare le piantine.

Abbinamenti

Il papavero della California può essere associato ad altre piante che fioriscono nello stesso periodo e con medesime esigenze colturali.

Se vi piace il giardino naturale un ottimo abbinamento è con il Fiordaliso, l’Achillea millefolium, la Lavanda, ma anche con il papavero.

Va bene anche associata alla Salvia ornamentale.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Escolzia
Escolzia

Le foglie di Escolzia sono appettibili per le lumache.

Nemici di questa pianta sono anche gli afidi ed i ragnetti rossi che rovinano sia le foglie che i fiori. Per contrastare con efficacia la possibile insorgenza di questi parassiti occorre intervenire nel periodo invernale, prima della fioritura, impiegando specifici prodotti insetticidi disponibili in commercio, che proteggono al meglio le piante.

Se sono già presenti i fiori e si nota la presenza di parassiti si possono tentare rimedi naturali come un composto di acqua in cui sia stata fatta macerare una testa d’aglio da vaporizzare sulla pianta.

L’eccesso di umidità può fare insorgere malattie fungine e marciumi radicali molto pericolosi per lo sviluppo dell’Eschscholzia. Occorre quindi controllare con attenzione le condizioni climatiche e che il terreno sia adeguatamente drenato.

Curiosità

L’Escolzia è originaria delle regioni occidentali degli Stati Uniti. In particolare la specie Eschscholzia californica è nota anche come “papavero della California”.

In medicina l’Escolzia vanta diverse proprietà terapeutiche: è sedativa e analgesica, ed è utilizzata in terapie per combattere l’insonnia, il nervosismo e stati d’ansia.

In passato i nativi americani la impiegavano per curare coliche intestinali e altri malesseri.

L’Escolzia è stata raccolta per la prima volta vicino a San Francisco da Adelbert von Chamisso, che volle dedicare questa scoperta al compagno di viaggio e capo della spedizione scientifica, J.F. Eschscholtz, botanico ed entomologo tedesco baltico.
Fu quest’ultimo ad introdurla per primo in Europa all’inizio del 1800, come specie botanica ornamentale, proprio per la bellezza dei suoi variopinti fiori.

I nativi d’America e i primi coloni del Nord America usavano le foglie di Escolzia come legume, bollite oppure cotte su pietre calde. Come medicamento era usata per trattare le coliche intestinali, biliari, nel mal di denti e anche per ridurre la lattazione; esternamente, in cataplasmi, nelle ulcerazioni.

La pianta oggi è chiamata anche “Papavero della California”, proprio per l’appartenenza alla stessa famiglia del papavero e per la sua grande diffusione nello stato californiano.

È il fiore ufficiale della California e viene festeggiato il 6 Aprile di ogni anno: il “Californian Poppy Day”.

Molto utilizzata nei giardini, a volte sfugge alla coltivazione apparendo allo stato subspontaneo anche qui da noi.

Tossicità e/o uso erboristico

Escolzia
Escolzia – foto di Evelyn SimakCC BY-SA 2.0

Come molte Papaveraceae, anche l’Eschscholzia è tossica per la presenza di alcaloidi con proprietà antidolorifiche, sonnifere, emetiche contenute nelle parti aeree (stelo, il fiore).

Gli alcaloidi agiscono da un lato sull’attività cardiaca, abbassandone la pressione; dall’altro sul sistema nervoso centrale, riducendo l’attività delle cellule della corteccia cerebrale, inducendo il rilassamento muscolare e stimolando il sonno.

L’azione della pianta diminuisce il periodo dell’addormentamento e produce il mantenimento di una buona qualità del sonno, durante tutta la notte evitando risvegli improvvisi.

L’uso dell’Escolzia è pertando indicato in caso ansia, stress, disturbi del sonno (insonnia, risvegli notturni), disturbi psicosomatici, irritabilità, flessione dell’umore, dolori di natura psichica, nervosismo.

La pianta vanta anche un’azione antispasmodica e analgesica, dovuta alla presenza della chelidonia, che agisce come spasmolitico soprattutto al livello del sistema gastroenterico. Si rivela quindi utile nei crampi notturni (i flavonoidi migliorano anche la circolazione del microcircolo), nelle sindromi dolorose, per trattare i mal di testa, per gli spasmi colici e biliari, com calmante della tosse e per la distonia neurovegetativa.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori l’Escolzia simboleggia la ricchezza ed il successo.

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