Viene chiamato geranio edera ma il suo nome scientifico è Pelargonium peltatum o Pelargonium lateripes.
I gerani edera vanno distinti dai veri gerani o gerani rustici diffusissimi allo stato spontaneo anche in Italia e talvolta coltivati nei giardini accanto alle altre perenni più rustiche: questi ultimi appartengono infatti al genere Geranium.
I Gerani edera, cioè i pelargoni rampicanti, si distinguono facilmente per la presenza di tralci ben sviluppati in lunghezza ma anche per le foglie lucenti e simili a quelle dell’Edera. Altra differenza sta nel fatto che i fiori Pelargonium peltatum hanno 2 petali superiori che si assomigliano ma che sono diversi dai 3 petali inferiori. I gerani hanno invece 5 petali che paiono tutti uguali. Ciò rende i loro fiori più simmetrici. Per ciò che concerne la rusticità i Pelargonium peltatum, differentemente dai gerani, non sono resistenti all’inverno.
I Pelargonium peltatum sono tenere piante perenni caratterizzati da steli piuttosto fragili e da foglie spesse, lobate, di colore verde medio, simili a quelle dell’edera e grappoli di fiori semplici o doppi nelle tonalità del rosso, del rosa, del lilla o del bianco. I fiori compaiono durante tutta la stagione di crescita.
Molti dei gerani edera venduti oggi in commercio sono ibridi in cui il Pelargonium peltatum è uno dei genitori principali.
Normalmente i gerani edera si allevano lasciando ricadere la vegetazione in tale modo da ottenere delle magnifiche cascate fiorite, ma eventualmente si possono allevare come vere piante rampicanti.
Le numerose varietà si differenziano per la grandezza, la forma e il colore dei fiori, che variano dal bianco al viola scuro in tutte le tonalità, escluso il giallo e l’arancio; i fiori possono essere doppi, ma in genere si preferiscono quelli semplici.
Classificazione botanica
Il geranio edera, nome scientifico Pelargonium peltatum, appartiene al genere Pelargonium ed alla famiglia delle Geraniaceae.
Principali varietà
Fra i cultivar con fiore semplice citiamo il ‘Balcon Imperial’ e ‘Decora Imperial’, il ‘Balcon Noa’ e il ‘Balcon Lilla’. Fra quelle con fiore semidoppio citiamo il ‘Boneta’, il ‘Bella donna rosa’.
Famosi sono i gerani edera “Ville de Paris”, comunemente conosciuti come Gerani parigini, a fiori più piccoli rispetto alla specie e di colore rosa o rosso.
Geranio parigino (Pelargonium peltatum ‘Ville de Paris’)
Questa varietà regala fioriture abbondanti ed eccezionali durante la bella stagione.
È caratterizzata da fusti ricadenti, che in alcuni casi possono arrivare a misurare anche un metro in lunghezza, dove trovano posto foglie verdi carnose, formate da più lobi dai bordi frastagliati.
Dalla primavera all’autunno inoltrato appaiono i fiori, composti da 5 petali e raccolti in ombrelli.
Si tratta di una varietà molto rustica che ama i luoghi soleggiati ed i climi miti, che resiste sia alle alte che alle basse temperature anche se in caso di inverni particolarmente rigidi è consigliabile mettere la pianta al riparo .
Fioritura
Il geranio edera fiorisce per tutta la stagione estiva (da maggio ad ottobre) regalando numerosi eleganti fiori.
Consigli per la coltivazione del geranio edera
Il geranio edera è una pianta da esterno, anche se con gli opportuni accorgimenti è possibile mantenerla anche in appartamento.
I pelargoni possono essere coltivati con tutti i tipi di terriccio l’importante è che sia ben drenato; un buon esempio di terriccio è composto da terra da giardino, argilla e torba in parti uguali.
Con cadenza settimanale, per tutta l’estate, il geranio edera deve essere concimato con un prodotto che contenga un’alta percentuale di potassio.
Il pelargonio sopporta molto bene le alte temperature e teme il freddo: durante la stagione fredda la temperatura ideale è di circa quindici gradi.
È dunque opportuno, in caso di temperature inferiori, portare i vasi all’interno in un locale dove possano trascorrere i mesi più freddi, se si opta per lasciare i vasi all’esterno occorre porli in una zona riparata da correnti freddi e occorre ripararli con un’apposita copertura.
Coltivazione in vaso
Se si opta per la coltivazione in vaso è opportuno orientarsi per contenitori che abbiano un diametro minimo di 20 centimetri.
Se si vuole coltivare come pianta d’appartamento, i vasi possono essere portati all’interno in autunno prima del gelo e collocati in una finestra luminosa, soleggiata ma fresca.
Coltivazione in piena terra
In piena terra, il Pelargonium peltatum si può coltivare in terreni mediamente ricchi di sostanze organiche, mediamente umidi e ben drenati, con un pH da neutro a leggermente alcalino. È necessario innaffiare regolarmente durante la stagione di crescita. Meglio optare per una posizione in pieno sole, ma apprezza un po’ d’ombra nelle ore più calde della giornata.
Coltivazione in terrazzo
Il Pelargonium peltatum può essere coltivato in terrazzi e balconi. Un buon risultato si ottiene allevando la pianta in cassette da balcone, in modo che i tralci formino una cascata fiorita.
Temperatura
Il geranio edera sopporta fino a 5 °C, il caldo intenso e i venti salmastri. Al Sud può vivere all’aperto tutto l’anno mentre al Nord durante i mesi invernali va protetto.
Luce
Questa pianta ama il sole e le posizioni dove possa ricevere il suoi raggi.
Preferisce le esposizioni riparate dal vento e dalle correnti d’aria. Poi molto dipende dalla zona: al nord è preferibile porre il geranio edera a sud mentre in tutte le altre zone è da preferire un’esposizione a sud-est, per evitare che i raggi solari delle ore più calde del giorno possano ustionare e disseccare le foglie.
Terriccio
Il Pelargonium peltatum preferisce un terreno fertile, leggero e ben drenato. Teme abbastanza i ristagni idrici.
Annaffiatura
Le irrigazioni devono essere abbondanti in primavera-estate e devono essere somministrate prima che il terriccio si asciughi. Durante le altre stagioni devono essere scarse.
Moltiplicazione
I pelargoni si propagano facilmente tramite talea e che ogni gruppo va trattato al medesimo modo. Si possono usare i getti nuovi che si sono formati durante l’inverno o si può fare questa operazione verso il termine dell’estate. Devono essere scelti getti robusti che vanno tagliati sopra il terzo nodo, a partire dall’apice vegetativo e vanno staccate le foglie più basse.
Si possono invasare le talee a gruppi di quattro-cinque per un contenitore di circa quindici centimetri di diametro; occorre prima bagnare il terreno.
Le talee vanno lasciate in un luogo luminoso e vanno annaffiate immergendo la base del vaso in un contenitore colmo di acqua, una volta ogni dieci giorni; quando hanno messo le prime radici ogni nuova pianta va trasferita in un proprio nuovo vaso.
Concimazione
Da marzo ad ottobre è bene somministrare un prodotto liquido per piante da fiore.
Potatura
Generalmente il geranio edera non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via seccano per evitare che portino malattie parassitarie.
Abbinamenti con altre piante
Il Pelargonium peltatum può essere abbinato con annuali da fiore che amano il sole come petunie, portulache, lantane nane. Se coltivato in mezz’ombra si può abbinare a fucsie, lobelie, edere ricadenti.
Altri consigli per la cura
In caso di vento forte è opportuno spostare la pianta in un luogo riparato. È bene tagliare i fiori appassiti.
Anche se i gerani edera possono essere svernati in casa, molti giardinieri li coltivano semplicemente come annuali e riacquistano nuove piante ogni primavera.
Se si desidera svernare, lo si può fare portando la pianta in casa oppure trattando la pianta come dormiente, e quindi collocando il vaso in un angolo fresco e buio del seminterrato o in una zona priva di gelo del garage.
Lo svernamento dormiente è generalmente consigliabile per favorire una fioritura più vigorosa nella stagione vegetativa successiva. Si possono anche prelevare talee dalle piante preferite alla fine dell’estate per svernare o all’inizio della primavera dalle piante svernate.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Tra i problemi del geranio edera ci sono le annaffiature sbagliate che se, scarse, possono fare ingiallire le foglie e se, al contrario, eccessive possono fare marcire la base del fusto.
Cocciniglia e afidi possono attaccare il pelargonio in tal caso occorre affidarsi agli insetticidi specifici.
Il pelargonio può essere anche vittima della Licenide dei gerani (il nome scientifico è Cacyreus marshalli), una piccola farfalla originaria dell’Africa meridionale che, a causa della globalizzazione e dei mutamenti climatici, è giunta in Europa e quindi anche in Italia, provocando una strage.
La farfalla depone le uova sulla pianta, le larve scavano una galleria nei rametti e si nutrono delle foglie. Con una temperatura esterna di circa 30 gradi nel giro di un mese le larve diventano adulte.
Durante un anno, questo può accadere anche sei volte, la pianta viene completamente svuotata dalle larve.
Occorre ricorrere agli insetticidi, a cicli di 8-10 giorni e vanno eliminati tutti i rami rovinati.
Curiosità
Il genere Pelargonium erroneamente noto con il nome di geranio (e comunemente chiamato così) che deriva da geranos che significa «gru» riferito alla forma del frutto che ricorda una gru, originario delle zone desertiche del sud Africa con la particolarità di avere il fiore con sette stami e di tipo zigomorfo vale a dire con la corolla di forma irregolare perché il sepalo posteriore si sviluppa a formare un lungo sperone saldato al peduncolo fiorale.
Ma perché si cade in errore con il nominativo? È in Europa che nasce l’equivoco: all’inizio dell’Ottocento i colonialisti inglesi portarono questi fiori in Europa e vennero confusi con le specie di piante del Geranium.
I pelargoni possono essere suddivisi in cinque grandi gruppi, a seconda delle loro caratteristiche principali: zonali, zonali nani e miniatura, regali, edera e a foglia profumata.
Il nome botanico del geranio edera è Pelargonium haederifolium o peltatum, ossia “che si allunga”, questo perché i suoi rami ricadenti possono raggiungere i due metri di lunghezza. Le sue foglie sono lucide, carnose, e hanno una leggera arricciatura ai bordi. I fiori possono essere semplici, semidoppi o doppi.
Il geranio (Pelargionum) è stato introdotto in Italia da un nobile veneziano, rimasto affascinato dai suoi colori, che ha importato la specie Pelargonium triste che profuma solo di notte
Tossicità e/o Uso Erboristico
I gerani edera non sono piante tossiche per l’uomo né gli animali domestici.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
Il geranio edera simboleggia la propensione per i rapporti stabili
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