Echinops

Echinops
Echinops

I fiori sembrano delle palle colorate e non possono che suscitare allegria. È l’Echinops, un genere di piante, le cui specie possono essere annuali, biennali o perenni diffuse tra il Mediterraneo, l’Asia Minore, l’India, la Siberia, l’Abissinia e la Guinea.

Cresce nei luoghi secchi, rocciosi e selvatici, aridi e sassosi posizionati a quote medie (al piano sono meno frequenti).

Delle quattro specie spontanee della flora italiana tre crescono sull’arco alpino.

Ha un portamento eretto e cespitoso ed è caratterizzata da steli che possono arrivare a misurare un’altezza di 1 metro. Presenta foglie cuoiose e spinose di colore verde scuro sopra e argentee nella parte inferiore.

Nel pieno dell’estate l’Echinops fiorisce regalando fiori globosi che generalmente blu o bianchi.

I fiori sono piccoli riuniti in infiorescenze di colore blu scuro o bianco. Sono proprio i fiori il punto forte della pianta: un insieme di numerosi capolini raccolti in una struttura globosa a forma di palla. Si tratta di una struttura morfologica che alcuni botanici chiamano florula.

Classificazione botanica

Echinops
Echinops

L’Echinops è un genere appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Principali specie

Tra le principali specie di Echinops troviamo:

Echinops bannaticus

Echinops bannaticus
Echinops bannaticus- foto di Julie Anne WorkmanCC BY-SA 3.0

È caratterizzata da capolini azzurri e da foglie verde scuro sono spinose e tomentose sulla pagina inferiore. Misura un’altezza che va da 80 a 100 centimetri.

Echinops exaltatus

Echinops exaltatus
Echinops exaltatus – foto di Rolf EngstrandCC BY-SA 3.0

Presenta foglie profondamente lobate e capolini di fiori di colore grigio-azzurro.

Echinops ritro

Echinops ritro –
Echinops ritro – foto di Bjoertvedt CC BY-SA 3.0

È diffusa nel Mediterraneo, in Europa meridionale, nell’Ovest Asiatico, e, nel nostro Bel Paese, cresce un po’ ovunque dalla pianura fino a 1800 metri sul livello del mare. I

n particolare si può incontrare nei luoghi aridi e sassosi, nei prati aridi, nelle praterie rase magre secche, negli incolti e negli ambienti ruderali, nei pascoli collinari e montani.

Misura un’altezza che arriva ad un metro, presenta foglie senza spine, di color grigio-verde, e in piena estate nei mesi di luglioagosto regala fiori azzurri.

Ci sono alcune cultivar molto belle, meno spinose e con le infiorescenze più grandi, come ‘Veitch’s Blue’, caratterizzata da fiori blu-violetti.


Echinops sphaerocephalus

Echinops sphaerocephalus
Echinops sphaerocephalus – foto di AdamantiosCC BY-SA 3.0

Nel nostro Paese è la specie più diffusa. Cresce ovunque tranne che in Calabria, Sicilia e Sardegna.

È una perenne che arriva ad un’altezza superiore ai 2 metri. Presenta fusti e squame esterne dell’involucro ricoperti da peli ghiandolari.

Da maggio a settembre regala grandi fiori di colore azzurro carico molto amati da api e dalle farfalle. Si tratta di una specie che ha una buona resistenza sia al caldo che al freddo. Si adatta a diversi tipi di terreni ed è facile da coltivare.


Echinops ruthenicus

Echinops ruthenicus
Echinops ruthenicus – foto di Le.Loup.GrisCC BY-SA 3.0

Si tratta di una specie perenne decidua facile da coltivare purchè lo si faccia in terreni ben drenati.

Necessita di esposizioni soleggiate e in estate rallegra i giardini con grandi infiorescenze che arrivano ad un diametro che arriva a 18 centimetri, di colore blu carico.

Echinops siculus

Noto come cardo pallottola siculo o cardo pallottola meridionale si tratta di una specie diffusa nelle zone boschive lungo i sentieri, nei terreni incolti esposti al pieno sole.

In Italia cresce spontanea in particolare in Sicilia e nelle regioni dell’Italia centrale (lazio) e meridionale. È caratterizzata da foglie profondamente divise con la lamina superiore verde senza spinule e quella inferiore bianco-tomentosa e spinosa.

Fioritura

Echinops
Echinops


Gli Echinops fioriscono in piena estate.

Consigli per la coltivazione dell’Echinops

L’Echinops è facile da coltivare ha una buona adattabilità e si sviluppa facilmente. Ben si presta per colonizzare ampi spazi, per aiuole e per le bordure.

È perfetta per la composizione di fiori recisi. Preferisce terreni poveri, drenati e con un’esposizione al sole.

Coltivazione in vaso

La coltivazione in vaso è sconsigliata per le dimensioni che l’Echinops raggiunge nel pieno sviluppo vegetativo e anche per il suo apparato radicale.

Coltivazione in piena terra

Si tratta di una pianta perfetta per formare macchie di colore, per i bordi misti in campagna ed in montagna.

La messa a dimora si può fare in in autunno nel mese di ottobre o in primavera verso la fine del mese di marzo.

Seppur si adattano facilmente a qualsiasi tipo di terreno, preferiscono un terreno ben drenato con un PH neutro, acido o alcalino. Prima della messa a dimora, si rivela utile mettere sul fondo della buca uno strato di sabbia e per favorire il drenaggio.

Si deve scegliere una posizione in pieno sole o in ombra parziale. Si scava una buca che abbia la stessa profondità della pianta e che sia larga il doppio.Le radici vanno allargate.

Per formare macchie di colore si possono distanziare le piante di circa 40 centimetri una dall’altra.

Dopo la messa a dimora le piante vanno annaffiate regolarmente per almeno un mese e poi saltuariamente nei periodi di prolungata siccità.

Temperatura

Echinops
Echinops

Gli Echinops tollerano bene sia le basse che le alte temperature. Resistono fino a ed oltre -15° C.

Luce

L’Echinops preferisce un luogo soleggiato per lo più esposto al sud. Cresce anche in ombra parziale ma in questo caso produce pochi fiori.

Terriccio

L’Echinops si adatta bene al comune terreno da giardino ma preferisce terreni poveri di sostanza organica, sabbiosi, secchi, che siano ben drenati.

Se cresce in un terreno umido e troppo ricco di nutrienti può essere colpita da parassiti e da malattie fungine come ad esempio il marciume delle radici.

Annaffiatura

Una volta stabilito, l’Echinops tollera la siccità e necessita di irrigazioni solo durante i periodi di siccità prolungati. Vanno quindi annaffiati regolarmente solo durante la crescita attiva affinché si sviluppi un sistema radicale sano e robusto.

Moltiplicazione

L’Echinops si può propagare per seme, per divisione dei cespi o per talea.

La semina si esegue a metà primavera in in semenzaio, in luogo protetto e ombreggiato, ad una temperatura attorno ai 18-20°C così che le nuove piantine possano svilupparsi prima della messa a dimora definitiva.

La divisione dei cespi può essere fatta in primavera ed in autunno

La propagazione per talea si esegue durante l’inverno. Le talee di radici possono essere messe direttamente a dimora.

Concimazione

Echinops
Echinops

Questa pianta non ha bisogno di continui apporti di fertilizzati ma in primavera si può somministrare alla base del cespo del concime granulare a lento rilascio, specifico per piante da fiore, in modo da ottenere una fioritura più abbondante.

Potatura

L’Echinops entra in riposo vegetativo in autunno. In questo periodo si possono potare tutti gli steli alla base del terreno per favorire l’emissione di quelli nuovi nella primavera seguente.

Inoltre è bene tagliare i fiori prima che vadano in seme per evitare che si disperdano e si diffondano.

Abbinamenti con altre piante

L’Echinops può essere abbinato con il Caryopteris, la Craspedia, l’Helenium, la Rudbeckia e l’Heliopsis.

Altri consigli per la cura

Questa pianta non ha bisogno di molte cure ma è consigliabile eliminare le erbe infestanti.

Parassiti, Malattie ed altre Avversità

È una pianta rustica che difficilmente si ammala se si rispettano le sue esigenze colturali. In casi rari può essere attaccata dagli afidi.

Tra le malattie fungine teme il marciume radicale, provocato dai ristagni idrici nel terreno.

Curiosità

Echinops
Echinops

Il nome della pianta è stato dato da Linneo, nel 1737. Il nome del genere Echinops deriva dall’unione di due parole greche: riccio e visione (op = omma, occhio), in riferimento alle sue infiorescenze che somigliano a dei ricci.

La pianta di Echinops è altamente decorativa, per questo da secoli è usata nel giardinaggio da per la realizzazione di bordure o rinaturalizzare i giardini rocciosi e rustici. I fiori recisi freschi o secchi sono largamente commercializzati per la creazione di mazzi.

Tossicità e/o Uso Erboristico

La medicina popolare attribuisce a questa pianta numerose proprietà terapeutiche ma è usata in particolare come pianta antinfiammatoria e galattogoga poiché aumenta la secrezione lattea.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

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