Callicarpa 

Callicarpa
Callicarpa

Già il nome lascia intendere la sua bellezza: deriva dal greco ‘kalòs’, che significa bello e da ‘karpos’, che significa frutto, ossia pianta dai bei frutti.

La maggior parte delle specie di Callicarpa sono originarie del sud-est dell’Asia, ma si trovano specie anche in Australia, Madagascar e nell’America.

Le specie temperate (le più diffuse in coltivazione da noi) sono a foglie caduche, quelle originarie dei tropici sono sempreverdi.

Dà il meglio di sé in autunno inoltrato quando le sue bacche sferiche dal colore violetto brillante decorano i rami come tante caramelle e contrastano con il fogliame che vira dal verde intenso al giallo ed al rosso. Nel momento in cui cadono le foglie persistono le bacche fino all’inverno.

La Callicarpa può avere portamento arbustivo o può essere un albero. La sua altezza può variare, in base alla specie, da 1 a 3 metri, e la larghezza della chioma va da 1,5 e 2 metri.

I fusti della pianta durante la primavera primavera e l’autunno si ricoprono di foglie lanceolate leggermente ruvide con margine seghettato di un bel verde brillante che in autunno assumono sfumature gialle.

I suoi rami si sviluppano verso l’alto. Durante i mesi estivi produce dei fiorellini estivi di colore porpora o lilla, riuniti in pannocchie.

Le bacche di colore rosa/violacee, sono riunite in grappoli e restano sulla pianta anche dopo la caduta del fogliame All’interno delle bacche ci sono i frutti costituiti da piccoli semi carnosi.

Classificazione botanica

Callicarpa
Callicarpa

Il genere Callicarpa appartiene alla famiglia delle Lamiaceae.

Principali specie

La Callicarpa è un genere è molto ricco, che comprende circa 140 specie tra arbusti ed alberelli.

Tra le specie più decorative spiccano

  • la Callicarpa bodinieri (sinonimo Callicarpa giraldiana), che nel mese di luglio regala bei fiori lilla, bacche viola e foglie verde pallido che in autunno diventano gialle e rosse. Vanta un portamento eretto e molto vigoroso.
  • la Callicarpa japonica, caratterizzata da fiori rosa che sbocciano in agosto e da bacche porpora, da foglie acuminate gialle in autunno;
  • la Callicarpa dichotoma, caratterizzata da un portamento eretto e più compatto.
  • la Callicarpa rubella, che, rispetto alle altre specie, presenta dimensioni maggiori arrivando a misurare anche 3 metri di altezza.

Callicarpa bodinieri

Callicarpa bodinieri
Callicarpa bodinieri

Molto diffusa in coltivazione, esistono diverse cultivar tra cui citiano

  • Callicarpa bodinieri ˈMagical Purple Giantˈ: La sua peculiarità è la colorazione del fogliame che passa dal bronzo-porpora, al verde scuro fino al giallo acceso.
    Durante l’estate i fiori rosa pallido si schiudono, e restano le bacche di un bel viola scuro fino al termine dell’inverno.
    Arriva a misurare un’altezza di 3 metri sia in larghezza che in altezza.
  • Callicarpa bodinieri ˈProfusion’: Alto tra i 2 e i 4 metri, e largo fino a 2,5 metri. In autunno le foglie diventano di un bel colore che va dal giallo all’arancione.

Callicarpa americana

Callicarpa americana
Callicarpa americana – foto di Eric HuntCC BY-SA 3.0

Comunemente chiamata beautyberry, è un arbusto deciduo che arriva a misurare al massimo un’altezza di 2 metri.

È caratterizzata da foglie verdi, leggermente tomentose sulla pagina inferiore e da fiori primaverili, di color lilla, riuniti in piccoli grappoli.

È una pianta autoctona che preferisce il terreno del suo luogo di origine, cioè argilla o sabbia umida arricchita di materia organica.

Callicarpa dichotoma

Callicarpa dichotoma
Callicarpa dichotoma -foto di LaitcheCC BY-SA 4.0

Questa specie si contraddistingue per le foglie opposte verde chiaro, i graziosi fiorellini estivi rosa e le bacche autunnali color porpora riunite in grappoli. Si presenta come un piccolo arbusto deciduo di forma arrotondata.

È adatta ai piccoli giardini data la sua altezza massima e la sua larghezza che non superano il metro e mezzo.

Si coltiva facilmente in terreni mediamente umidi e ben drenati, da pieno sole a parte dell’ombra.

La fioritura e la fruttificazione migliori si hanno in pieno sole. I fiori che sbocciano nella tarda primavera, sono seguiti da grappoli di frutti lilla-violacei che maturano a settembre e danno il meglio di sé fino a ottobre.

I frutti persistono oltre il punto di caduta delle foglie, ma non fino all’inverno inoltrato.

Molto diffusa è la varietà Callicarpa dichotoma ‘Issai’ che presenta molte più bacche riunite in fitti grappolini in corrispondenza dei nodi.

Callicarpa japonica

Callicarpa japonica
Callicarpa japonica

Pianta decidua originaria del Giappone, produce bacche chiare, rosa-lilla, quasi tendenti al bianco, così come i fiori.

È caratterizzata da foglie di forma ellittica, opposte e con i margini finemente seghettati. Si tratta di una specie contenuta in quanto non supera il metro e mezzo.

Molto diffusa è il cultivar Callicarpa japonica ˈLeucocarpaˈ:  Questa varietà produce frutti bianchi che contrastano il verde delle foglie.

Callicarpa rubella

Callicarpa rubella
Callicarpa rubella- foto di 阿橋 HQCC BY-SA 2.0

Originaria della Cina, Birmania e Assam, è un esemplare la cui altezza va da un metro e mezzo a 3 metri circa.

Si tratta di una specie delicata che teme il freddo, caratterizzata da foglie molto grandi che dal colore verde passano al rosa. In estate fiorisce regalando fiori e bacche di colore rosa scuro.

Fioritura

Callicarpa
Callicarpa

La Callicarpa fiorisce generalmente nei mesi di luglio ed agosto a seconda della specie.

I fiori sono piccoli e numerosi e, a seconda della varietà, vanno dal bianco al rosa-lilla. Sono riuniti in pannocchie ascellari, nascoste dal fogliame.

Oltre ai fiori, sono apprezzati a livello decorativo, anche le bacche e le foglie.

Consigli per la coltivazione della Callicarpa

La maggior parte delle specie sono tropicali, ma ci sono specie piuttosto rustiche che possono essere coltivate all’aperto in quasi tutta Italia, eccetto le zone del Paese caratterizzate da inverni moto rigidi.

La Callicarpa è coltivata per le sue bacche di colore viola o lilla, che maturano in autunno e che persistono sulla pianta fino all’inverno.

Anche le foglie sono molto decorative.

In giardino questa piante crea allegre macchie di colore per questo viene spesso coltivata in parchi e giardini ed è perfetta per creare siepi folte e decorative.

La sua coltivazione non è difficile, questa pianta si adatta a terreni diversi ma preferisce quello acido o semiacido, fertile e ben concimato. Ama le posizioni soleggiate e protette dai venti.

Le piante adulte hanno una buona tolleranza al freddo. Nella piante giovani, durante l’ inverno, è opportuno coprire con paglia la parte basale dei fusti.

Coltivazione in vaso

La Callicarpa può essere coltivata anche in vaso, cosi da decorare terrazze e balconi. Si deve però considerare che in vaso produce poche bacche.

Il rinvaso si esegue in primavera usando un contenitore più grande del precedente e trasferendo la pianta con tutto il pane di terra che sta attorno alle radici. Per eseguire questa operazione è bene usare un terriccio fresco e sciolto, meglio se mescolato a dello stallatico maturo.

Coltivazione in piena terra

La Callicarpa va messa a dimora in piena terra nel mese di aprile, in un terreno fertile e scegliendo una posizione isolata in giardino o mescolandola in numero di 2-3 esemplari in una siepe mista.

Durante l’inverno, nelle zone fredde le parti più basse dei fusti delle giovani piante vanno pacciamate con paglia, foglie o altro materiale idoneo a proteggerle.

Pianta da siepe

Callicarpa japonica
Callicarpa japonica

La Callicarpa può essere un’ottima pianta da siepe. Tenete conto che però in inverno perde le foglie.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi. Si deve scegliere una posizione riparata dal vento.

Temperatura

Questa pianta, da noi in Italia, tollera abbastanza bene sia le alte che le basse temperature. Qualora le temperature fossero molto rigide (sotto i – 10 gradi) è opportuno proteggere l’apparato radicale con del materiale pacciamante.

Luce

La Callicarpa preferisce i luoghi soleggiati anche per molte ore al giorno che siano però ben riparati dai venti freddi.

Terriccio

Callicarpa
Callicarpa

Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, ma preferisce quelli ricchi di sostanza organica, sciolti e ben drenati.

Annaffiatura

Non è troppo esigente in fatto di irrigazioni e tollera bene periodi di siccità, tuttavia per mantenere la pianta in salute è bene irrigare in estate, quando il caldo è intenso ed ogni volta che il terreno è asciutto.

È importante irrigare bene durante il primo anno dopo l’impianto.

Moltiplicazione

La moltiplicazione della Callicarpa si esegue in primavera per seme ed in autunno per talea semilegnosa.

Se si desidera ottenere esemplari uguali alla pianta madre è bene optare per la moltiplicazione per talea.

Concimazione

La Callicarpa si concima con un prodotto granulare a lenta cessione per giardino nei mesi di febbraio, maggio e ottobre.

Prima della messa a dimora è necessario fertilizzare il terreno con dello stallatico maturo. In inverno le concimazioni vanno sospese.

Potatura

La Callicarpa si pota a fine inverno, verso marzo accorciando di 20-30 cm i rami secchi e danneggiati per favorire l’emissione di quelli nuovi.

Inoltre vanno eliminate tutte le branche più vecchie di 2 anni e il cui diametro supera il centimetro.

Abbinamenti con altre piante

La Callicarpa può essere usata come esemplare isolato, oppure insieme ad altre piante. Puoi creare una bella siepe in cui la si abbina con altre piante da bacca come il sorbo, il pyracanta o il cotoneaster. Oppure la si può abbinare anche con il Corniolo rosso per creare contrasti.

Parassiti, malattie ed altre avversità

La Callicarpa è una pianta resistente che resiste bene agli attacchi degli afidi e della cocciniglia, tuttavia è sensibile a malattie fungine come l’oidio o mal bianco.

Curiosità

Callicarpa bodinieri
Callicarpa bodinieri

Il nome del genere deriva da due parole greche che significano “bei frutti”.

In Francia viene comunemente chiamata ‘Arbre aux bonbons’, poiché i suoi frutti assomigliano a piccole caramelle colorate.

In Europa, i primi ad ottenere degli esemplari da seme furono i botanici dei giardini di Kew, a Londra.

Tossicità e/o uso erboristico

Le bacche della Callicarpa non sono velenose. Ma hanno un sapore molto amaro, tanto che gli animali selvatici se ne cibano solo in casi estremi, se non riescono a trovare di meglio.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

Il nome Callicarpa significa “ricco di bei frutti” e nel linguaggio dei fiori rappresenta l’abbondanza e la bontà d’animo.

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