Thalictrum rochebruneanum

Thalictrum rochebruneanum
Thalictrum rochebruneanum – foto di Paul van de Velde (CC BY 2.0)

Il nome scientifico è abbastanza impronunciabile: Thalictrum rochebruneanum, quello comune certamente più abbordabile: ruta dei prati o ruta lavanda.

Si tratta di una pianta perenne rizomatosa originaria della penisola coreana e del Giappone.

Cresce generalmente fino a 120-180 cm di altezza, ha un portamento slanciato, ed un aspetto arioso. Il fogliame color verde-bluastro ricorda quello delle Aquilegia. Il Thalictrum rochebruneanum regala fioriture molto particolari: delle nuvole di piccoli fiori penduli color lavanda-porpora con stami gialli a contrasto.

La sua ariosità le conferisce una sorta di trasparenza che la rende perfetta per essere collocata davanti a perenni più basse o sul retro delle bordure.

Il Thalictrum rochebruneanum ha ricevuto il premio per il merito del giardino della Royal Horticultural Society .

Classificazione botanica

Il Thalictrum rochebruneanum è una specie del genere Thalictrum della famiglia delle Ranunculaceae.

Alla famiglia delle Ranunculaceae appartengono molti generi comunemente utilizzati a scopi ornamentali tra cui citiamo l’Aquilegia, l’Aconitum, il Delphinium, l’Helleborus, l’Eranthis, l’Anemone, la Clematis, il Ranunculus.

Fioritura

Thalictrum rochebruneanum
Thalictrum rochebruneanum – foto di Michael WolfCC BY-SA 3.0

Rispetto alle altre specie del genere il Thalictrum rochebruneanum fiorisce più tardi, a metà estate generalmente nei mesi di luglioagosto, quando la pianta si riempie di fiori color lavanda/glicine.

La fioritura è però più lunga rispetto alle altre specie del genere: arriva infatti fino a 6 settimane.

Consigli per la coltivazione del Thalictrum rochebruneanum

Il Thalictrum rochebruneanum si coltiva in terreno fertile, mediamente umido e ben drenato, Ama una posizione al sole leggero e attenuato.

Perde le foglie in inverno.

Non ama le estati calde e umide.

Coltivazione in piena terra

Il periodo migliore per la messa a dimora è la primavera. Le piante si posizionano in buche precedentemente lavorate ad una distanza di un metro. Meglio limitare al massimo 5 esemplari al metro quadrato.

Temperatura

 Thalictrum rochebruneanum
Thalictrum rochebruneanum – foto di Esther Westerveld CC BY 2.0

Il Thalictrum rochebruneanum non teme il freddo, sopporta temperature fino a -20 C°, ma è insofferente alle estati calde ed umide.

Luce

Ama un’esposizione al sole se non troppo forte, meglio in ombra parziale.

Terriccio

Questa piante preferisce i terreni ricchi, mediamente umidi, ben drenati

Annaffiatura

Le irrigazioni devono essere regolari, il terreno tra un’annaffiatura e l’altra deve essere lasciato asciugare per scongiurare il rischio che si formino ristagni idrici e conseguenti marciumi radicali.

Moltiplicazione

La propagazione del Thalictrum rochebruneanum può essere fatta per seme e per divisone dei cespi o rizomi.

La semina può essere fatta nel periodo compreso tra marzo-aprile se in semenzaio freddo oppure a settembre. Si mettono i semi in un terriccio specifico avendo cura di mantenerlo sempre umido. Dopo circa 3 settimane avviene la germinazione.

Nel momento in cui le nuove piantine emettono almeno due foglie sufficientemente grandi potranno si possono trasferire in vasi singoli oppure possono essere messe a dimora definitiva in piena terra.

La divisione dei rizomi è invece una tecnica di propagazione vegetativa agamica e si esegue in primavera. I cespi più vigorosi si dividono in più porzioni ognuna che abbia delle radici ben sviluppate. le piante divise si impiantano subito.

Concimazione

Thalictrum rochebruneanum
Thalictrum rochebruneanum – foto di peganumCC BY-SA 2.0

Può risultare utile somministrare dello stallatico ben maturo nei mesi autunnali e del concime granulare a lento rilascio specifico per piante verdi e da fiore nei mesi primaverili.

Potatura

Il Thalictrum rochebruneanum va potato a fine autunno, prima che la pianta entri in riposo vegetativo.

Vanno accorciati i rami più lunghi e disordinati e vanno recise di circa la metà le infiorescenze appassite. Poi nei mesi primaverili, si può favorire l’emissione di nuovi getti fioriferi eseguendo un’ulteriore potatura accorciando i fusti.

Abbinamenti con altre piante

Il Thalictrum rochebruneanum si può abbinare a perenni, a fiori selvatici, all’Actaea, all’Astilbe, all’Hosta, al Trollius.

Molto utilizzato come sfondo in bordure miste a fioritura estiva.

Altri consigli per la cura

Occasionalmente è bene eliminare le erbe infestanti che crescono alla base dei cespi.

Parassiti, malattie ed altre avversità

È una pianta abbastanza rustica che generalmente non presenta gravi problemi di insetti o malattie. Occasionalmente possono presentarsi l’oidio e la ruggine.

Curiosità

Il nome del genere deriva dal termine greco thaliktron, usato da Dioscoride per descrivere una pianta di questo genere.

Tossicità

Non è una pianta tossica ma il contatto con il fogliame può irritare la pelle.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

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