Bellevalia romana (Giacinto romano)

Bellevalia romana
Bellevalia romana-foto di Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste
Andrea MoroCC BY-SA 4.0

Nota anche come Giacinto romano, la Bellevalia romana è una bulbosa perenne originaria della Francia, della penisola appenninica e della penisola balcanica ed è presente per lo più nell’Italia mediterranea ma cresce in quasi tutte le regioni nei campi, in luoghi erbosi, nei vigneti, al di sotto dei 700 metri

È caratterizzata da un grande bulbo ovale, fascicolato, marrone scuro, che misura fino a 2/3cm di diametro. Ha uno scapo eretto cilindrico che misura un’altezza che va da 20 a 40 cm, di colore verde chiaro alla base.

Presenta foglie semplici e basali con margine intero e nervature parallele. Il colore è verde brillante, sono larghe fino a 15mm e la loro lunghezza supera l’infiorescenza.

Nei mesi di aprile e maggio fiorisce regalando fiori a forma campanulata, disposti in grappoli.
Il frutto è una capsula contenente minuscoli semi rotondi e neri.

Classificazione botanica

Bellevalia romana o Giacinto romano
Bellevalia romana-foto di Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste
Andrea MoroCC BY-SA 4.0

La Bellevalia romana è una specie del genere Bellevalia della famiglia delle Asparagaceae, sottofamiglia delle Scilloideae. Nella classificazione precedente era inserita nelle Liliacee.

Alla sottofamiglia delle Scilloideae appartengono anche generi molto diffusi in coltivazione tra cui ricordiamo: Albuca, Eucomis, Hyacinthus (il classico Giacinto), Leopoldia, Massonia, Muscari, Ornithogalum, Scilla, Veltheimia.

Altre specie di Bellavalia

Il genere conta oltre 50 specie per lo più native dell’area mediterranea.

Tra queste citiamo le seguenti:

  • Bellevalia chrisii: si tratta di una specie proveniente dalla Turchia.
  • Bellevalia cyanopoda: è una specie iraniana che ha un portamento piuttosto compatto che produce fiori di colore blu-biancastro-rosa. Il nome specifico “cyanopoda” significa letteralmente “dai piedi blu”, in riferimento ai pedicelli bluastri che collegano i fiori allo stelo.
  • Bellevalia densiflora: è caratterizzata da fiori color crema e antere gialle e da foglie lunghe, fino a 35 cm, con 1-5 spighe di fiori che compaiono a intervalli.
  • Bellevalia desertorum: questa specie è distribuita nei deserti del Mediterraneo orientale e fiorisce a partire dall’inizio di febbraio.
  • Bellevalia dubia: si tratta di una specie mediterranea caratterizzata da fiori di colore blu che diventano brunastri all’apertura. Fiorisce all’inizio della primavera.
  • Bellevalia flexuosa: è diffusa in Medio Oriente e Nord Africa, dove cresce in boschi e arbusteti mediterranei e in arbusteti semi-steppici. Cresce fino a circa 10 cm di altezza e fiorisce da gennaio a marzo regalando fiori, di colore bianco crema con stami viola/blu.
  • Bellevalia forniculata: in primavera regala fiori di un colore blu brillante
  • Bellevalia glauca: produce fiori di una particolare tonalità di blu smalto.
  • Bellevalia hermonis: una specie originaria di Israele.
  • Bellevalia hyacinthoides: originaria della Grecia produce fiori di un bel blu cielo. Necessita di condizioni estive più calde per rimanere permanente.
  • Bellevalia longipes: fiorisce a metà primavera regalando fiori di colore marrone-lavanda portati su lunghi pedicelli.
  • Bellevalia longistyla: originaria della Turchia orientale, dell’Iran e del Caucaso, nelle montagne e nelle steppe.
  • Bellevalia pycnantha: è originaria della Turchia attraverso il Caucaso ed è una delle specie più diffuse in coltivazione. I fiori molto scuri sono tipici.
  • Bellevalia sitiaca: è una specie delle alte scogliere, che cresce nelle fessure e nelle tasche rocciose e fiorisce in febbraio-marzo.
  • Bellevalia speciosa: si tratta di una specie relativamente rara, di grandi dimensioni, distribuita dall’Europa orientale attraverso la Turchia fino all’Iran e all’Iraq. Il suo habitat è costituito da colline erbose aperte e radure in zone arbustive. Fiorisce da aprile a giugno.
  • Bellevalia trifoliata: il suo areale di origine è la Francia meridionale, l’Italia, la Grecia e Israele.
  • Bellevalia turkestanica: presenta fiori blu porpora più intensi dell’intero genere. È originaria delle montagne del Pamir e dell’Afghanistan, dove cresce principalmente su pendii erbosi e occasionalmente in situazioni rocciose.

Fioritura

Bellevalia romana
Bellevalia romana-foto di Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste
Andrea MoroCC BY-SA 4.0

Il Giacinto romano fiorisce nei mesi di marzomaggio producendo fiori bianchi che ricordano quelli del Muscari e regalando, anno dopo anno, uno spettacolo all’inizio della primavera con il minimo di cure.

Consigli per la coltivazione della Bellevalia romana

La Bellevalia romana è facile da coltivare, preferisce una posizione soleggiata ed un terreno fresco formato da terriccio sabbioso o ghiaioso.

Coltivazione in vaso

La pianta può essere allevata in vaso. Importante il drenaggio che può essere facilitato mischiando nel terriccio del contenitore argilla, perlite o altro materiale simile.

Coltivazione in piena terra

Bellevalia romana
Bellevalia romana-foto di Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste
Andrea MoroCC BY-SA 4.0

La Bellevalia romana può essere allevata in piena terra. Si deve scegliere una posizione del giardino al sole o in ombra parziale. I bulbi vanno piantati in autunno e rimarranno dormienti per tutta l’estate. Nei climi più caldi è necessario collocare le piante in una posizione fresca ed esposte al sole mattutino.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi.

Temperatura

Si tratta di una specie abbastanza rustica e sopravvive a temperature comprese tra -4 e 45 °C, tollerando anche periodi di gelo.

Luce

Preferisce una posizione al sole o a mezzombra.

Terriccio

Ama un terriccio fertile ricco di sostanze organiche e ben drenato.

Annaffiatura

Le piante allevate in piena terra vanno annaffiate solo nei periodi di prolungata siccità mentre quelle allevate in vaso vanno irrigate regolarmente.

Moltiplicazione

Bellevalia romana
Bellevalia romana-foto di Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste
Andrea MoroCC BY-SA 4.0

La Bellevalia romana può essere propagata per propaggine e per seme. I semi
sono caratteristici e presentano una copertura cerosa che li fa sembrare piuttosto bluastri.

Concimazione

È sufficiente concimare all’inizio della primavera

Potatura

I fiori appassiti vanno eliminati regolarmente, tranne nel caso in cui non si desideri raccoglierne i semi. In autunno, quando si completa il ciclo vegetativo, è bene tagliare la parte aerea che si sta seccando e che ributterà in primavera.

Curiosità

Il genere è dedicato al naturalista francese Richer de Belleval (1564-1602), fondatore dell’Orto Botanico di Montpellier; il nome specifico si riferisce alla città di Roma, ill suo areale di maggior diffusione.

Tossicità e/o uno erboristico

La Bellevalia flexuosa è stata studiata per i suoi composti citotossici contro alcuni tipi di cancro.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Iscriviti alla newsletter

Compila il form per ricevere periodicamente novità dal nostro sito.

L'hai trovato interessante? Votalo, e dicci come migliorarlo nei commenti
[Voti Totali: 0 Media: 0]


Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.