Il Corylopsis è un arbusto deciduo delicato che fiorisce alla fine dell’inverno sui rami ancora spogli. É noto anche con il nome comune di nocciolo invernale ed è originario dell’Himalaya, della Cina e della Corea.
É caratterizzato da una corteccia marrone, di colore rosso sgargiante nei rami appena cresciuti. Alla fine dell’inverno, prima della comparsa delle foglie, produce moltissimi fiorellini gialli, riuniti in racemi leggermente pendenti. Le foglie sono simili a quelle del nocciolo, hanno la forma tondeggiante e sono solcate da profonde venature, di colore verde – blu sulla pagina superiore e verde chiaro sulla pagina inferiore
I frutti che seguono in estate sono piccole capsule legnose contenenti quattro semi.
Tra le specie più diffuse c’è il Corylopsis pauciflora, un arbusto che generalmente raggiunge un’altezza di 1,5 metri ed una larghezza di 2 metri. I rami sono sottili e densamente ramificati in posizione quasi orizzontale. Sono caratterizzati da macchie bianche marrone e da una corteccia crema. Il fogliame in un primo momento è color bronzo poi diventa di un bel colore verde puro e poi assume un color d’oro prima dell’ autunno.
Ha racemi di fiori gialli profumati, lunghi 8 cm. I fiori recisi hanno una lunga durata.
Classificazione botanica
Corylopsis è un genere appartenente alla famiglia Hamamelidaceae.
Alla stessa famiglia appartengono il genere Loropetalum, l’albero Parrotia persica, e l’Amamelide.
Principali specie
Il Genere comprende una trentina di specie. In Italia ne vengono coltivate a scopo ornamentale soprattutto due: la Corylopsis pauciflora e la Corylopsis spicata. Entrambe sono di origine giapponese. Sono arbusti che arrivano ai due metri di altezza. Entrambe queste specie hanno fiori gialli.
Corylopsis pauciflora
Il Corylopsis pauciflora è un denso arbusto deciduo originario dell’Himalaya, della Cina e della Corea.
Può essere un arbusto o un piccolo albero, generalmente di dimensioni inferiori ai due metri. É caratterizzato da una corteccia marrone, di colore rosso sgargiante nei rami appena cresciuti.
Prima che spuntino le foglie, al termine dell’inverno, produce moltissimi fiorellini gialli, riuniti in racemi leggermente pendenti che gli conferiscono un aspetto molto colorato ed allegro.
Le sue foglie sono simili a quelle del nocciolo, di forma tondeggiante, solcate da profonde venature, di colore verde-blu sulla pagina superiore, verde chiaro sulla pagina inferiore.
Corylopsis spicata
É un arbusto a foglia caduca con foglie alterne, semplici, su steli sottili, flessibili e orizzontali. A fine inverno ed inizio primavera produce fiori gialli e profumati. Ha un portamento cespuglioso, denso, tendente ad essere più ampio che alto. Arriva a misurare un’altezza di 2,5 mt.
Corylopsis sinensis
Corylopsis sinensis è una specie di pianta da fiore che arriva a misurare 4 metri di altezza e larghezza. E’ caratterizzata da foglie ovate. In primavera produce delicati racemi pendenti di fiori di un colore giallo pallido con antere arancioni.
E’ coltivata come ornamentale. Resiste fino a -15 °C ma preferisce un luogo riparato ed un terreno acido. Tra le sue varietà la Corylopsis sinensis var. calvescens f. veitchiana che la Corylopsis sinensis var. sinensis hanno ricevuto l’Award of Garden Merit della Royal Horticultural Society.
Corylopsis glabrescens
Il Corylopsis glabrescens è un arbusto che arriva a misurare un’altezza tra i 2,7 ed i 3,5 metri ed una larghezza che va da 2,5 a 3 metri. Per crescere e arrivare al suo massimo vigore sono necessari all’incirca 10-20 anni. La specie è caratterizzata da un fogliame di tipo deciduo. La sua coltivazione può avvenire in giardino informale, giardino di ghiaia, giardino mediterraneo, vaso o contenitore, giardino architettonico, terrazzo o cortile, giardino roccioso, prato o in pieno campo, giardino fiorito, giardino di campagna, giardino costiero, giardino sub-tropicale.
Fioritura
Il Corylopsis fiorisce in inverno e primavera generalmente nei mesi di febbraio–marzo, o qualche volta già alla fine di gennaio. Sul legno nudo compaiono boccioli di fiori verdi circondati da due brattee rosse. Il calice resta sospeso dopo la caduta dei petali, e questo prolunga l’effetto decorativo.
In estate seguono i frutti che sono piccole capsule legnose contenenti quattro semi.
Consigli per la coltivazione del Corylopsis
Il Corylopsis rappresenta una buona aggiunta alle bordure di arbusti o ai giardini di bosco.
Si coltiva al meglio in terreni acidi, leggeri ma ricchi di sostanze organiche, che siano mediamente umidi e ben drenati, in pieno sole o in ombra parziale. I boccioli dei fiori sono suscettibili alle prime gelate primaverili.
La coltivazione può essere fatta in giardino informale, giardino di ghiaia, giardino roccioso, giardino mediterraneo, si può coltivare anche in vaso.
Coltivazione in vaso
Il Corylopsis può essere allevato anche in vaso, nella scelta del contenitore si deve tenere presente la crescita della pianta che necessita di uno spazio adeguato.
Gli esemplari coltivati in vaso necessitano di maggiori annaffiature rispetto a quelli coltivati in piena terra. Si deve comunque lasciare asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra, evitando il ristagno di acqua che potrebbe danneggiare la pianta. Importante mettere sul fondo del contenitore del materiale drenante per migliorare il drenaggio del terreno.
Coltivazione in piena terra
E’ preferibile fare la messa a dimora all’inizio dell’autunno scegliendo una zona riparata dal vento.
Nella messa a dimora occorre tenere presente che questa pianta teme il calcare ma cresce bene in terreni acidi o neutri che rimangono freschi d’estate.Si può integrare la terra di impianto con compost maturo. Nelle aree calde, si può mettere ai piedi della pianta della paglia per mantenere l’umidità.
Temperatura
Il Corylopsis ha un’ottima resistenza sopravvive tra -15 e 40 °C.
Luce
Questa pianta può essere collocata in pieno sole, mezza ombra, in ombra luminosa. E’ bene scegliere posizioni riparate dai forti venti e dal gelo eccessivo. E’ altresì opportuno ombreggiarla nelle giornate più calde dell’estate.
Terriccio
Il Corylopsis ama il terreno acido, che abbia un buon quantitativo di torba, ben drenato e ricco di humus. Il drenaggio è fondamentale: eventuali ristagni d’acqua possono infatti causare marciumi radicali che portano la pianta alla morte.
Annaffiatura
Questa pianta non ha bisogno di grandi quantità d’acqua, è consigliabile irrigare ogni 10-20 giorni dalla primavera all’inizio dell’autunno, in particolare nelle giornate più calde ed asciutte quando la pianta può essere sottoposta a degli stress termici che ne possono compromettere la salute.
Moltiplicazione
In primavera il Corylopsis può essere propagato per talee semilegnose. La radicazione delle talee deve avvenire in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Le nuove piante si mettono a dimora dopo almeno due anni, per scongiurare il rischio che i freddi invernali le rovinino.
Concimazione
Ogni 20-30 giorni dall’inizio della primavera all’inizio dell’autunno si deve fornire concime per piante acidofile.
Potatura
Il Corylopsis richiede soltanto una potatura riequilibrante per mantenere la silhouette.
Abbinamenti con altre piante
Questa pianta si abbina bene ad ellebori e altre piante di sottobosco.
Altri consigli per la cura
In termini di fabbisogno richiede un terreno ricco ma acido. La terra di erica viene utilizzata come supplemento per correggere il pH. Ma è sufficiente un buon terreno argilloso, così come un terreno argillo-siliceo generosamente modificato in materia organica.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Il Corylopsis è molto resistente, raramente viene attaccato da parassiti o malattie. Occasionalmente gli afidi possono rovinare i nuovi germogli. Se il terreno in cui viene messo a dimora è eccessivamente alcalino il Corylopsis può soffrire di clorosi ferrica. Qualora dovesse presentare segni di parassiti o malattie si possono praticare dei trattamenti primaverili a base di rame e zolfo. In estate può rivelarsi utile ricorrere all’uso di insetticidi per evitare la comparsa degli afidi.
Curiosità
Il nome del genere deriva dalle parole greche ‘korylos’ che significa nocciolo e ‘opsis’ che significa simile per la somiglianza della foglia al Corylus.
L’epiteto specifico significa scarsità di fiori in riferimento al piccolo numero di fiori per racemo. Gli inglesi chiamano anche questo cespuglio la nocciola invernale.
Tossicità e/o uso erboristico
La pianta non è tossica né per l’uomo né per gli animali.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Altri arbusti dalle fioriture profumate
- Hamamelis: si tratta di un arbusto deciduo che ha la particolarità di fiorire durante l’inverno.
- Bouvardia: rappresentano dei piccoli arbusti sempreverdi che se ne escono con dei fiori particolarmente profumati.
- Brugmansia: è un arbusto i cui fiori penduli sono di dimensioni notevoli. Va notato che può essere potenzialmente velenoso.
- Chimonanthus praecox: noto anche come Calicanto, questo è un arbusto dalle foglie caduche che sboccia nel periodo invernale.
- Clerodendron: sono un insieme di piante che si fanno apprezzare per la fioritura.
- Daphne odorosa: è un arbusto dal fogliame persistente, il quale produce dei fiori profumati e tubulosi.
- Philadelphus: sono arbusti decidui che se ne escono con dei fiori emettendo un profumo che rimanda a quello dei fiori d’arancio.
- Osmanthus fragrans: si tratta di un arbusto sempreverde che durante la primavera offre un’abbondante fioritura profumata.
- Pittosporum tobira: molto apprezzato come pianta ornamentale grazie alla fioritura profumata, all’elegante fogliame lucido e alla notevole resistenza
- Sarcococca: sono arbusti sempreverdi molto apprezzati per il fogliame e la profumata fioritura.
- Trachelospermum jasminoides: conosciuto come Rincospermo o falso gelsomino, rappresenta un arbusto rampicante sempreverde.
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