Riforestazione in Puglia dopo la Xylella: al via il bando del PSR

La devastazione del paesaggio salentino dovuta alla Xylella – foto di Sjor – (CC BY-SA 4.0)

Il PSR Puglia (Programma di Sviluppo Rurale) ha lanciato un nuovo bando per sostenere la riforestazione del Salento, colpito dalla Xylella fastidiosa. L’obiettivo è quello di favorire la diversificazione delle colture in un’area della Puglia che è stata duramente colpita da questa malattia devastante, probabilmente introdotta dall’America attraverso l’importazione di piante infette.

Il bando in questione è quello a valere sulla sottomisura 8.1Sostegno alla forestazione/all’imboschimento” del PSR Puglia, finanziato con 6 milioni di euro. Questo bando prevede incentivi per gli imboschimenti effettuati in aree colpite dalla Xylella fastidiosa, specificatamente nella zona infetta, di contenimento e cuscinetto.

L’obiettivo è quello di aiutare a ripristinare le aree colpite dalla malattia attraverso la riforestazione e la diversificazione delle colture, contribuendo così a ridurre l’impatto della Xylella sull’ecosistema e sull’economia locale.

Bando Sostegno alla forestazione/all’imboschimento: gli obiettivi da raggiungere

La Sottomisura 8.1 del PSR Puglia mira a raggiungere diversi obiettivi attraverso la realizzazione di nuove superfici boschive. In particolare, si mira ad:

  • incrementare il sequestro di carbonio e ridurre le emissioni in atmosfera;
  • aumentare la superficie forestale regionale;
  • proteggere le risorse genetiche forestali autoctone presenti nel territorio;
  • promuovere produzioni legnose adatte alle condizioni ecologiche e climatiche locali, in particolare con le “specie a crescita rapida”;
  • sviluppare produzioni legnose e non legnose, agricole o zootecniche, adatte alle condizioni ecologiche e climatiche del territorio;
  • migliorare le condizioni ambientali del suolo, dell’aria, dell’acqua, e contribuire alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici;
  • conservare e proteggere la biodiversità, favorendo la costituzione di habitat forestali e di specie;
  • promuovere la sostenibilità, la competitività e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse agricole.

I beneficiari del bando PSR della riforestazione in Salento

I proprietari terrieri pubblici e privati, i consorzi e altri possessori delle superfici interessate possono richiedere il sostegno finanziario per gli interventi previsti dalla sottomisura 8.1, a patto che i terreni in questione non siano di proprietà statale e che l’ente responsabile della loro gestione sia un ente privato o un comune.

Inoltre, i beneficiari dei fondi PSR 2014/2020 devono essere considerati affidabili e non devono aver subìto provvedimenti di revoca per mancata restituzione di somme percepite in precedenza. Ad ogni modo, tutti i beneficiari devono soddisfare le condizioni di ammissibilità stabilite dalla normativa.

I requisiti necessari per poter accedere al bando PSR

I requisiti necessari per poter accedere al bando PSR variano in base alla superficie e alla tipologia di progetto. Di seguito elenchiamo le condizioni di ammissibilità delle superfici oggetto di intervento:

  • l’iscrizione all’Anagrafe delle Aziende Agricole, come previsto dal DM n. 162 del 12/01/2015;
  • la disponibilità di una superficie una superficie minima di 2.000 metri quadrati e larghezza media di almeno 20 metri,
  • l’assenza di vincolo di destinazione a uso bosco;
  • il possesso di un Piano di Gestione Forestale o strumento equivalente se l’azienda ha superfici boscate accorpate maggiori di 50 ettari;
  • il rispetto dei requisiti ambientali minimi;
  • l’impiego di specie autoctone.

In sintesi, il bando indica 66 specie autoctone che possono essere utilizzate per le operazioni di imboschimento, tra cui scegliere per la creazione di boschi misti a ciclo illimitato, impianti di arboricoltura da legno o piantagioni a ciclo breve. Inoltre, il PSR prevede una compensazione per il mancato reddito agricolo causato dalla realizzazione dell’investimento di imboschimento.

Quali sono le specie autoctone che possono essere utilizzate

Incentivi e massimali di spesa del bando PSR

L’aiuto pubblico viene concesso come contributo in conto capitale. L’importo dell’aiuto erogato è pari al 100% della spesa ammissibile e si riferisce ai costi di impianto, alla manutenzione (se prevista) e alla compensazione del mancato reddito agricolo (se prevista) per un periodo massimo di 12 anni, stabiliti in base al prezzario regionale.

Il bando stabilisce anche un tetto massimo al sostegno per i costi di impianto, pari a 200.000 euro, comprensivo delle spese generali e dell’IVA non recuperabile in caso di sostegno a carico del FEASR. Se l’importo del progetto ammesso al finanziamento supera questo limite, la parte eccedente sarà a carico del beneficiario, che è obbligato a realizzare l’intero progetto approvato, i cui interventi saranno soggetti a verifica finale.

Le domande di ammissione per il bando PSR

Chi desidera avanzare la domanda di partecipazione per il bando PSR deve compilare e presentare le Determinazioni di Pagamento (DdP) attraverso il portale SIAN, seguendo le modalità e i termini specificati nel provvedimento di concessione e le procedure stabilite dall’OP AGEA. L’erogazione del sostegno pubblico è effettuata da AGEA dopo l’espletamento delle procedure regolamentari previste.

Va specificato che il sostegno viene riconosciuto dopo la presentazione della documentazione che dimostri le spese sostenute.

Puoi scaricare il bando da qui:

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