“Chi cerca di possedere un fiore, vede la sua bellezza appassire, ma chi lo ammira in un campo, lo porterà sempre con sé. Perché il fiore si fonderà con il pomeriggio, con il tramonto, con l’odore di terra bagnata e con le nuvole all’orizzonte.”
(Paulo Coelho)
I fiori di campo, o fiori selvatici hanno intrinseco il senso della natura: fanno il loro corso, sbocciano nonostante tutto, anche nei luoghi più impervi e nascosti, anche se nessuno li ammirerà mai, anche se nessuno li annaffierà né li concimerà.
Senza alcun intervento da parte dell’uomo sanno sapientemente abbinarsi tra loro, macchiano come un dipinto campi, prati, colline. Ed i risultati sono di una bellezza commovente.
Ma come ricreare questa meraviglia nel nostro giardino? Scopriamo quali fiori di campo usare nel nostro giardino e come coltivarli.
Quali sono i fiori di campo?
I fiori di campo, detti anche fiori selvatici o fiori spontanei, sono i fiori che crescono spontaneamente in una determinata zona. Si tratta dunque delle specie autoctone e sono, proprio per questo, diverse da zona a zona.
Nel nostro Paese, nelle nostre passeggiate immerse nella natura, possiamo, ad esempio, incontrare le margherite, le primule, il trifoglio, le campanule, i papaveri, i muscari, il tarasacco.
Vantaggi dei fiori di campo
Se si vuole ricreare nel proprio giardino tutta la poesia che i fiori di campo sanno dare, in primis è opportuno conoscere quali specie sono le più adatte tenendo presente che la peculiarità dei fiori selvatici è quella di essere resistenti e auto-riproduttivi.
Va da sé quindi valutarne la coltivazione non solo per la bellezza ma anche per avere un giardino a bassa manutenzione.
Inoltre molti fiori selvatici prediligono terreni poveri e sono quindi perfetti per le aree difficili da mantenere.
Ma bellezza, bassa manutenzione e rusticità non sono i soli vantaggi dei fiori di campo: i fiori selvatici attirano farfalle, colibrì e altri insetti utili.
Come si seminano i fiori di campo?
La prima cosa da fare è scegliere le piante in base alle condizioni del proprio giardino: esposizione, clima, tipo di terreno.
Si possono inserire tante specie diverse per avere un giardino sempre fiorito e variopinto. Al momento dell’acquisto dei semi è bene tenere presente che i risultati ottimali si ottengono orientandosi semi di piante singole.
In giardino ricreano un prato fiorito del tutto simile a un campo naturale, inoltre trovano una collocazione ideale nella composizione di aiuole e bordure, oltre che in vasi e fioriere.
Si deve quindi scegliere un sito ideale, meglio se in pieno sole o in ombra parziale, in quanto, nella maggior parte dei casi i fiori di campo crescono bene in pieno sole, ma anche per questo aspetto occorre tenere presenti le esigenze colturali di ogni specie. Le aiuole andrebbero costuite in autunno, prima della messa a dimora, così da non dover avere a che fare contro le erbacce annuali che spuntano in primavera.
Il momento migliore per procedere con la semina varia in base alla regione ed al clima, ma generalmente è all’inizio della primavera. dalla regione e dal clima, ma in genere il periodo migliore è ad inizio primavera.
La preparazione del sito di impianto è fondamentale: controllare le erbe selvatiche, rimuovendole o diserbando o rimuovendo la vegetazione esistente, ad una profondità di circa 7 cm. Quindi si procede con il rastrellamento ed il livellamento del terreno lasciando i solchi creati dalla rastrellatura per trattenere i semi e favorirne il contatto con il terreno.
Generalmente i semi dei fiori di campo sono molto piccoli, quindi è consigliabile miscelare della sabbia alla miscela di semi. Si distribuisce quindi in modo uniforme, rastrellando poi nuovamente il terreno e innaffiando l’intera area seminata.
I semi vanno mantenuti umidi fino a quando non saranno alti qualche centimetro. Per mantenere l’umidità giova una leggera pacciamatura con paglia, torba o compost. Nel giro di 10-20 giorni dovrebbe avvenire la germinazione, dopo circa 1 mese e mezzo si potrà assistere alle prime fioriture.
Se l’area da coprire è piuttosto vasta si può considerare di coprire i punti più sottili includendo erbe da tappeto erboso anche che fungono da deterrente per la formazione delle erbacce.
Una semina occasionale eseguita ogni due anni o in caso di squilibrio, contribuisce a mantenere l’equilibrio delle piante. Seppur i fiori di campo sono rustici, è bene irrigare in caso di periodi di siccità.
Fiori di campo o fiori selvatici da coltivare nel proprio giardino
Ecco una selezione di alcuni tra i fiori di campo più diffusi. Se ne conoscete altri potete aggiungerli nei commenti.
Achillea millefolium
Talvolta italianizzata in Achillea millefoglie, è conosciuta anche come Achillea comune ma il suo nome scientifico è Achillea millefolium, si tratta di una nota Pianta Officinale che vanta numerose proprietà.
È originaria dell’Europa e dell’Asia, e cresce spontanea in tutte le regioni d’Italia, in particolare nei prati, sui sentieri di campagna e di montagna, in zone campestri incolte e lungo i margini dei sentieri fino a 2200 metri s.l.m. È comune soprattutto nell’Italia settentrionale.
Agrifoglio
È una pianta originaria del bacino del Mediterraneo e tante sono le varietà. Si presenta come un arbusto con foglie molto dure e dalla particolare forma seghettata, che ben si fanno notare alla vista, ma anche al tatto, dato il loro carattere pungente.
Allium
Cresce belle aree umide, nei boschi di querce o faggi. Si tratta di una pianta commestibile che viene largamente usata a scopo officinale.
Anagallis
Si tratta di uno dei fiori selvatici di colore rosa più conosciuti. Fiorisce da aprile a settembre nei terreni incolti fino a 1200 metri, è particolarmente diffusa in Abruzzo.
Anemone
Questa citazione riguarda l’Anemone, chiamato anche fiore del vento per il temperamento delle sue corolle che ondeggiano anche con la brezza più leggera tanto da sembrare una farfalla.
L’Anemone, un genere di piante da fiore erbaceo, perenne, rustico che conta oltre 100 specie e numerosissime varietà, alcune spontanee dell’Europa altre provenienti dal Sudafrica o dal Sud America. L’anemone è un elegante e delicato fiore primaverile che ama le mezze stagioni.
Antirrhinum majus o Bocca di Leone
L’Antirrhinum majus, conosciuto comunemente come Bocca di Leone, è una specie che vanta un’ampia diffusione, specialmente in Europa (bacino del Mediterraneo) e nelle regioni del Nord Africa. Il genere Antirrhinum conta un numero incredibile di specie, tra le quali, proprio la Bocca di Leone è quella maggiormente conosciuta.
Bellis perennis
La Bellis perennis, nota anche come Pratolina comune, è una di quelle piante che chiamiamo, impropriamente, margherita. Qualcuno la chiama margherita inglese.
Si tratta di una delle più diffuse piante selvatiche che, oltre che bellezza, grazia, semplicità ed allegria regala anche fiori commestibili. È originaria dell’Europa e in Italia è diffusa e cresce nei prati, nei parchi, nei pascoli, nei giardini e nei terreni incolti fino ad una altitudine di 2000 metri.
Campanula
La si può ammirare nei balconi che scende a cascata dai vasi, ma anche nei giardini dove chiazza di macchie di colore qua e là, è la Campanula, andiamo a scoprire le sue caratteristiche e come si coltiva.
La Campanula è una graziosa pianta erbacea, dal portamento ricadente o rampicante a seconda dell’uso originaria di tutte dalle zone temperate dell’emisfero settentrionale, in particolare dall’Europa e dalla Turchia.
Digitalis (Digitale)
La Digitalis, nota anche con il nome Digitale, è una pianta perenne, spontanea in tutta l’Europa centrale e meridionale e presente anche in Italia.
Cresce nei boschi di montagna in particolare lungo i sentieri, al margine dei boschi termofili di latifoglie decidue associandosi a grandi erbe, nei boschi di querce più maturi, su suoli argillosi ed umiferi piuttosto profondi ma ricchi in scheletro, da neutri a subacidi, dal livello del mare ai 1500 metri circa (a volte anche più in alto, fino ai 1800 m) nelle brughiere e sulle montagne rocciose.
Croco
Il croco, Crocus il nome scientifico, è una pianta erbacea bulbosa, originaria dell’Europa (principalmente in Europa centrale e meridionale tra la Spagna e i Balcani), Nord Africa (soprattutto quella occidentale) e Asia (soprattutto Asia minore). In Italia ci sono diverse specie spontanee. Ora è diffusa in tutto il mondo, grazie alla facilità di coltivazione e ai suoi colori.
Erica
L’Erica è un genere di piante perenni arbustive. La maggior parte delle specie è originaria del sud Africa, ma ce ne sono alcune spontanee in altre zone dell’Africa e nel Mediterraneo (soprattutto sugli Appennini e sulle Alpi). In Italia se ne contano almeno 8 spontanee, è facile trovarla nei giardini, come pianta ornamentale, oppure come pianta spontanea nelle zone boschive, collinari o montane e nella macchia mediterranea.
Fresia
La Fresia è una bulbosa originaria del Sud Africa, bella e vivace che vanta un profumo inebriante. Ma colore dei fiori e profumo non sono le uniche peculiarità di questa interessante pianta.
Si tratta di una perenne di dimensioni contenute, caratterizzata da piccoli bulbi dai quali spuntano dei ciuffetti di foglie verde chiaro piuttosto carnose dai quali, durante i mesi estivi, si sviluppano i fusti, sottili che misurano un’altezza di circa 40 cm.
Ginestra
La ginestra è una bellissima pianta rustica che produce fiori semplici ma molto tenaci, con steli che sembrano delicati e statici ma che in realtà sono flessibili e robusti.
La forza di questa pianta si esprime con la sua grande adattabilità, con la sua resistenza anche alle intemperie peggiori. La ginestra radica anche nei terreni più inospitali, calcarei e pietrosi.
È capace di colonizzare dirupi e pendii colorandoli con le sue tonalità così calde ed accese.
Gladiolo
Il Gladiolo è un genere che conta circa 200 specie originarie del bacino del Mediterraneo e del Sud Africa.
In Italia esistono allo stato naturale meno di dieci specie, diffuse in particolare sulla costa. In particolare ricordiamo il Gladiolo di campo che è spontaneo da noi.
Lavanda
La vera bellezza di questa pianta sono i fiori azzurri, violacei o lillacini, riuniti in spighe peduncolate cilindriche ed emano un profumo inebriante che il vento trasporta anche a distanza. Si tratta di una pianta tipica della vegetazione mediterranea.
Lillà
Il nome scientifico è Syringa, si tratta di un arbusto rustico a foglia caduca in grado di raggiungere, se le condizioni sono favorevoli, anche i sette metri di altezza (certo, ci vuole il suo tempo), ma generalmente, ha altezze molto inferiori.
Margherita
Il suo nome scientifico è Leucanthemum, è un’erbacea perenne che produce le infiorescenze tipiche delle asteracee (note anche come Composite), la famiglia a cui appartiene, formate da fiorellini con un centro carnoso. I fiori hanno petali, generalmente bianchi, che in primavera coprono i prati incolti d’Europa.
Myosotis
Noto anche come ‘non ti scordar di me’ fiorisce in primavera con bellissimi fiorellini azzurro intenso raggruppati in grappoli.
Muscari
Un genere di piante bulbose perenni originarie dell’Europa, delle regioni mediterranee e dell’Asia Minore. In Italia sono presenti molte specie allo stato spontaneo. Si tratta di piante rustiche che si rivelano ottime da naturalizzare nei prati, ai piedi di alberi e arbusti. Una volta messe a dimora si diffondono da sole.
Papavero
Un fiore di campo tra i più apprezzati e decorativi è il Papavero .In Italia lo incontriamo tra i campi e i prati sia coltivati che abbandonati, ai margini delle strade, lungo i marciapiedi dove riesce a sbucare anche dal cemento, ad un’altitudine massima di 1.700 metri.
Potentilla erecta
Nota anche con il nome comune Cinquefoglia tormentilla, cresce soprattutto in collina e montagna, fino al piano alpino. In Italia è presente in quasi tutte le regioni , ma è più diffusa nelle regioni centro-settentrionali.
Primula
La Primula è un genere il cui nome deriva dal latino primus proprio ad indicare la precocità di fioritura che avviene subito dopo la scomparsa della neve, quando nei prati comincia a comparire l’erba. Si tratta di una pianta erbacea tra le più note, originaria delle zone temperate di Europa, Asia e America. É una pianta con portamento eretto che raggiunge i 30 cm di altezza.
Rosmarino
Un profumo inebriante che si distingue tra tutti: il rosmarino è un ingrediente comunissimo nella cucina italiana, possiede tante proprietà, ed è una delle piante immancabili nel nostro giardino o nel nostro balcone, una tipica pianta mediterranea.
Taraxacum officinale
Il Taraxacum officinale produce robusti fiori gialli che rappresentano una risorsa preziosa per le api. Fiorisce da aprile fino all’autunno inoltrato e le sue infiorescenze contengono polline e nettare utili per produrre un ottimo miele.
Timo
Il nome scientifico è Thymus vulgaris, si tratta della varietà di Timo più conosciuta e coltivata, oltre a crescere spontaneamente in particolare vicino al mare ed ai terreni aridi, sassosi ed esposti al sole.
È una piantina perenne con fusti che da esili, tendono a lignificare dopo 4-5 anni e a creare dei fitti cespugli. Ha piccolissime foglie grigio-verdi molto aromatiche. In primavera compaiono i fiori bianchi, rosa, lilla che durano tutta l’estate.
Tulipano
I tulipani sono tra le bulbose più diffuse nei giardini di tutto il mondo, il merito è anche soprattutto della loro bellissima fioritura primaverile che decora le aiuole ed i giardini. Alcune specie crescono spontanee creando panorami mozzafiato.
Verbena
Si coltiva a scopo decorativo per abbellire, giardini, bordure, aiuole e terrazzi, si usa anche per ottenere dei profumi e, una specie, è impiegata in fitoterapia ed in medicina.
È un’erbacea annuale e perenne, dal portamento arbustivo e cespuglioso.
Presenta un fusto eretto e quadrangolare che arriva a raggiungere un’altezza di 40-80 centimetri.
È caratterizzata da foglie ovali e dentate, appuntite all’ estremità e con evidenti nervature.
Violacciocca
La violaciocca, più precisamente la Matthiola, è una pianta ornamentale perenne particolarmente adatta per l’abbellimento di aiuole e angoli di semi – ombra del giardino o per decorare e colorare i giardini rocciosi.
Viola mammola
La Viola mammola è originaria dell’Europa meridionale, è presente in quasi tutta Europa e si può trovare in tutt’Italia, in particolare al Nord e al Centro, dalla pianura alla zona montana, dove cresce ai margini dei boschi, nelle siepi, in luoghi erbosi e selvatici su suoli argillosi umiferi e freschi, piuttosto ricchi in composti azotati, dal livello del mare a circa 1200 metri.
Con questi fiori di campo possiamo ricreare quello che la natura, la più grande artista in assoluto, ci regala.
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